1 / 49

PARTE II: RESPONSABILITÀ SOCIALE D ’ IMPRESA LA RESPONSABILITÀ SOCIALE: COS ’ E ’ ?

FACOLTÀ DI SCIENZE POLITICHE, SOCIALI E DELLA COMUNICAZIONE A.A. 2011-2012 RELAZIONI ISTITUZIONALI E RESPONSABILITÀ SOCIALE D ’ IMPRESA PARTE II: RESPONSABILITÀ SOCIALE D ’ IMPRESA. PARTE II: RESPONSABILITÀ SOCIALE D ’ IMPRESA LA RESPONSABILITÀ SOCIALE: COS ’ E ’ ?.

alcina
Download Presentation

PARTE II: RESPONSABILITÀ SOCIALE D ’ IMPRESA LA RESPONSABILITÀ SOCIALE: COS ’ E ’ ?

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. FACOLTÀ DI SCIENZE POLITICHE, SOCIALI E DELLA COMUNICAZIONEA.A. 2011-2012RELAZIONI ISTITUZIONALI E RESPONSABILITÀ SOCIALE D’IMPRESA PARTE II: RESPONSABILITÀ SOCIALE D’IMPRESA

  2. PARTE II: RESPONSABILITÀ SOCIALE D’IMPRESA LA RESPONSABILITÀ SOCIALE: COS’E’?

  3. LA RESPONSABILITA’ SOCIALE DELL’IMPRESA La responsabilità sociale d’impresa (RSI, in inglese CSR - Corporate Social Responsibility) può essere intesa come una filosofia gestionale che parte dalla consapevolezza dell’impatto non solo economico, ma anche sociale e ambientale dell’impresa rispetto ai suoi vari stakeholders (cioè le varie parti in causa). In questo senso, l’impresa tende a considerare la “creazione di valore” come un obiettivo che coinvolge non solo gli azionisti, ma tutti i collaboratori, le loro famiglie, le parti sociali, la comunità locale, le associazioni e le istituzioni.

  4. IMPRESA E AMBIENTE, UNA VISIONE D’INSIEME AMBIENTE POLITICO-ISTITUZIONALE Mercato della produzione AMBIENTE TRANSAZIONALE Mercato del lavoro Mercato finanziario IMPRESA AMBIENTE SOCIO-DEMOGRAFICO AMBIENTE CULTURALE-TECNOLOGICO AMBIENTE COMPETITIVO Clienti serviti Imprese concorrenti AMBIENTE ECONOMICO : Macro-ambiente : Micro-ambiente Fonte: S. Sciarelli, Economia e gestione dell’impresa

  5. La libertà d’impresa Art. 41 Cost L'iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali. (programmazione democratica dello Stato…)

  6. La natura e lo scopo dell’impresa Un modo alternativo di intendere lo scopo dell’impresa è quello di considerare gli individui e i gruppi influenzati dalle decisioni di business, cioè i cosìdetti stakeholders. Sempre più, infatti, alle imprese è richiesto non soltanto di non produrre danni alla società, ma di contribuire direttamente al suo benessere; pertanto, si richiede che esse non si limitino a rispettare la legge ma vadano al di là del suo dettato favorendo l’esercizio del giudizio morale nel processo decisionale manageriale I fattori che hanno portato a questo mutamento di prospettiva sono principalmente due: le moderne corporations non sembrano più adattarsi al vecchio modello dell’impresa in cui proprietà e controllo erano associati: la moderna corporation è posseduta da stockholders che hanno scarso o nullo coinvolgimento – psicologico e operativo – nella sua vita. Di conseguenza le corporations vengono considerate sempre più come entità autonome capaci di perseguire scopi e di assumere decisioni b) l’accresciuto potere esercitato dalle moderne corporations sulla società: con l’aumento del loro potere è aumentata nella società anche la consapevolezza dei costi esterni – in termini di inquinamento ambientale, diffusione di prodotti pericolosi, ecc. – che le imprese possono scaricare su di essa .

  7. RESPONSABILITA’ SOCIALE D’IMPRESA OBIETTIVO

  8. La natura e lo scopo della RSI Significato Includere nelle strategie formulate dall'impresa gli interessi legittimi di tutti i soggetti coinvolti in qualche misura nell'attività dell'azienda (stakeholder). Nella pratica essere socialmente responsabili, per un’impresa, significa non solo soddisfare pienamente gli obblighi giuridici, ma anche andare al di là, investendo “di più” nel capitale umano, nell’ambiente e nei rapporti con le altre parti interessate I destinatari della CSR non sono solamente gli azionisti, ma una categoria allargata, rappresentata da tutti quei soggetti che entrano in contatto con l’azienda

  9. Gli obblighi giuridici delle imprese 1/2 • La responsabilità degli amministratori verso la società • Il nuovo testo dell’art. 2392 c.c., dedicato alla responsabilità degli amministratori nei confronti della società, conserva la formulazione originaria del codice del 1942, introducendo tuttavia alcuni importanti elementi di novità, relativi a: • la natura della diligenza richiesta; • la responsabilità solidale degli amministratori; • la responsabilità diretta degli organi deleganti. • La responsabilità degli amministratori verso gli stakeholder • Secondo quanto previsto dall’art. 2423 c.c. “gli amministratori devono redigere il bilancio d’esercizio, costituito dalla stato patrimoniale, dal conto economico e dalla nota integrativa. Il bilancio deve essere redatto con chiarezza e deve rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria della società e il risultato economico dell’esercizio. • La responsabilità verso i creditori sociali: • I presupposti dell’azione di responsabilità dei creditori sociali sono: da un lato “l’inosservanza (da parte degli amministratori) degli obblighi inerenti alla conservazione dell’integrità del patrimonio sociale”, dall’altro il fatto che “il patrimonio sociale risulta insufficiente al soddisfacimento dei loro crediti” (D.Lgs. 6/2003)

  10. Gli obblighi giuridici delle imprese 2/2 • La responsabilità degli amministratori verso gli stakeholder • La responsabilità nei confronti dei concorrenti • La violazione dei principi di correttezza professionale fra due soggetti in rapporto di concorrenza genera gli “atti di concorrenza sleale” idonei, secondo quanto previsto dall’art. 2598 c.c., a creare confusione con i prodotti e con l’attività di un concorrente o a determinare il discredito ed a danneggiare l’altrui azienda • La responsabilità nei confronti dei clienti/consumatori • Per la tutela dei diritti, le Istituzioni hanno contribuito al miglioramento e al rafforzamento della posizione dei clienti/consumatori, anche per il positivo concorso di molte norme emanate dall'Unione Europea, mediante l’approvazione e l'entrata in vigore della legge 281 del 30 luglio 1998 che ha istituito il Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti (CNCU) e ha legittimato le associazioni dei consumatori ad agire a tutela degli interessi collettivi. • La responsabilità nei confronti dei lavoratori • Agli stessi deve essere garantita una retribuzione idonea, tale da consentire “un’esistenza libera e dignitosa” (art. 36, Costituzione). Inoltre, la legge impone al datore di lavoro l’obbligo di individuare e di valutare i rischi connessi ai luoghi di lavoro e alle mansioni svolte, al fine di creare le condizioni per garantire la sicurezza e la salubrità dei lavoratori (Legge 626 del 1994)

  11. LA RESPONSABILITA’ SOCIALE DELL’IMPRESA 1. Il significato della responsabilità sociale

  12. LA RESPONSABILITA’ SOCIALE DELL’IMPRESA La RSI è l’integrazione su base volontaria, da parte delle imprese, delle preoccupazioni sociali e ambientali nelle loro operazioni commerciali e nei loro rapporti con le parti interessate. (Libro Verde delle Comunità Europee, Luglio 2001)

  13. IL PRINCIPIO DELLA RESPONSABILITÀ SOCIALE Responsabilità sociale d’impresa Responsabilità etico-sociale Responsabilitàambientale Responsabilità economico finanziaria Sostenibilità (sviluppo sostenibile)

  14. Le due dimensioni della RSI Fonte: Commissione delle Comunità Europee, 2001

  15. La dimensione interna ed esterna dell’impresa VISIONE ESTERNA Sociologica VISIONE INTERNA Economica • Economica • Manageriale • Marketing • Comunicazione • Rendicontazione • Controllo di gestione • Risorse Umane • Supply Chain Governance Giuridica Istituzionale

  16. I diversi approcci alla RSI Charity principle Steward principle Fonte: Sethi S.P., Falbe C.M. (a cura di), Business and society, Lexington Books, New York, 1987,

  17. RESPONSABILITÀ SOCIALE COME FENOMENO VOLONTARIO Responsabilità sociale =ƒ ( economia, ambiente, etica ) L’etica è lo spazio del non esigibile per norma. È condizionata da diversi elementi: religiosi, politici, culturali, ecc. Area del non esigibile, dove si colloca la responsabilità sociale Frontiera etica SPAZIO DEL COMPORTAMENTO ETICO Rispetto delle norme Fuori dalla norma Frontiera giuridica SPAZIO DELLE NORME

  18. TEMI E SCIENZE COLLEGATE ALLA RESPONSABILITÀ SOCIALE • ambiente-salute • sostenibilità • diritti umani • filantropia e solidarietà • trasparenza • partecipazione • creazione e distribuzione della ricchezza • sociologia • filosofia • teologia • economia • diritto • finanza • etc

  19. GLI STUDI IN TEMI DI RSI • 1) Anni ’70 • 2) Anni ’80 • 3) Anni ’90 • 4) Gli ultimi anni

  20. GLI STUDI IN TEMI DI RSI • La consapevolezza delle imprese, degli stakeholder, delle associazioni e del mondo accademico della rilevanza della RSI nell’ambito dello svolgimento dell’attività d’impresa ha: • incoraggiato lo sviluppo e la diffusione di atteggiamenti e strumenti di responsabilità sociale nelle imprese • ampliato l’interesse della ricerca sul tema PLURALITA’ DI FILONE DI STUDI PER: prospettiva di analisi lungo cui si indirizzano le ricerche matrice disciplinare che contraddistingue studi e ricerche

  21. GLI STUDI IN TEMI DI RSI • Gli studi in ambito di RSI coinvolgono e intrecciano i lavori di studiosi afferenti a materie diverse: economia aziendale, economia politica, etica – etica d’impresa in particolare – sociologia, filosofia, diritto… Le teorie sviluppate possono essere inquadrate in alcuni filoni di studio in relazione al periodo storico di riferimento, alla specifica prospettiva di analisi intrapresa periodo storico di riferimento prospettiva di analisi considerata

  22. GLI STUDI IN TEMI DI RSI • La consapevolezza delle imprese, degli stakeholder, delle associazioni e del mondo accademico della rilevanza della RSI nell’ambito dello svolgimento dell’attività d’impresa ha: • incoraggiato lo sviluppo e la diffusione di atteggiamenti e strumenti di responsabilità sociale nelle imprese • ampliato l’interesse della ricerca sul tema PLURALITA’ DI FILONE DI STUDI PER: prospettiva di analisi lungo cui si indirizzano le ricerche matrice disciplinare che contraddistingue studi e ricerche

  23. GLI STUDI IN TEMI DI RSI

  24. GLI STUDI IN TEMI DI RSI

  25. GLI STUDI IN TEMI DI RSI. ANNI ‘70 • 1 – Modello piramidale delle responsabilità elaborato da Carroll • Le responsabilità delle aziende si caratterizzano diversamente e l’armonia fra responsabilità di natura economica e sociale si può ottenere considerando le diverse tipologie di responsabilità e disponendole in un ordine di natura gerarchica. Le responsabilità che un’impresa deve considerare possono essere • distinte in quattro principali categorie: • responsabilità economiche • Legali • Etiche • filantropiche • Nel modello di Carrol queste responsabilità sono disposte gerarchicamente in una piramide che fonda le proprie basi sulle responsabilità di natura economica.

  26. GLI STUDI IN TEMI DI RSI. ANNI ‘70 1 – Modello piramidale delle responsabilità elaborato da Carroll

  27. GLI STUDI IN TEMI DI RSI. ANNI ‘70 1 – Modello piramidale delle responsabilità elaborato da Carroll Base: responsabilità di natura economica creazione di valore = profitto per gli azionisti ma anche beni e servizi per il mercato. Secondo livello: responsabilità legali = le imprese devono rispettare le normative esistenti che definiscono le modalità di funzionamento dei sistemi collettivi e dei sistemi economici nei quali le singole realtà operano. Terzo livello: responsabilità etiche legate ai valori e al senso di equità, giustizia e imparzialità dell’impresa: sono oggetto di riflessioni da parte della singola realtà aziendale e possono declinarsi diversamente in relazione alla specifica realtà e al contesto di riferimento (ad esempio, per caratteristiche storiche, politiche, culturali e così via). Ultimo livello: responsabilità di natura filantropica o discrezionali = scelte volontarie dell’impresa a favore della comunità, dei dipendenti …

  28. GLI STUDI IN TEMI DI RSI. ANNI ‘70 1 – Modello piramidale delle responsabilità elaborato da Carroll Le responsabilità etiche > pur in assenza di specifiche norme giuridiche sono oggetto generalmente di attese e aspettative che si formano nella collettività di riferimento l’impresa è chiamata – anche se non per obblighi normativi – a considerarle. Le responsabilità filantropiche > sono dipendenti solo da scelte volontarie e discrezionali delle singole realtà. > La mancanza di una precisa aspettativa al riguardo non limita l’importanza, anche strategica, di questa categoria di responsabilità, pur se non promossa da fattori di natura economica o giuridica

  29. GLI STUDI IN TEMI DI RSI. ANNI ‘70 2 – Relazione fra RSI e caratteristiche del contesto sociale e culturale di riferimento Studi che osservano la rilevanza dell’ambiente di riferimento per la definizione delle attese dei diversi nei confronti delle aziende e quindi per la conseguente assunzione e diffusione di atteggiamenti socialmente responsabili da parte di queste ultime. Importante ruolo svolto dalle associazioni e dai movimenti sociali che con intensità hanno richiamato l’attenzione sulle problematiche di carattere ecologico o le questioni riguardanti I diritti dei lavoratori, la sicurezza sul lavoro, la tutela dei consumatori e così via

  30. GLI STUDI IN TEMI DI RSI. ANNI ‘70 3 – Motivazioni che spingono le imprese all’assunzione di comportamenti socialmente responsabil DIFFERENTI APPROCCI DI ANALISI DELLE MOTIVAZIONI Consapevolezza delle aziende del ruolo “istituzionale” rivestito e della necessità di considerare nella definizione delle strategie anche I risvolti sociali derivanti dall’attività Analisi dei fattori connessi ai problemi sociali direttamente conseguenti lo svolgimento dell’attività (o indirettamente correlabili)

  31. GLI STUDI IN TEMI DI RSI. ANNI ‘70 4 – Modalità con cui le imprese socialmente responsabili organizzano e gestiscono lo svolgimento della propria attività Questi studi spostano l’attenzione sulle procedure adottate dalle aziende per monitorare le istanze sociali e incorporarle nelle proprie strategie aziendali Obiettivo> garantirsi la capacità di rispondere prontamente alle attese manifestate dall’esterno e di anticiparle assumendo un ruolo attivo e proattivo in ambito di RSI Gli studi si spostano sul piano più pratico degli strumenti adottabili per concretizzare la responsabilità sociale, favorendo la sensibilità al riguardo e la definizione di processi e strumenti in grado di formalizzare le modalità di gestione degli aspetti in tema

  32. GLI STUDI IN TEMI DI RSI

  33. GLI STUDI IN TEMI DI RSI. ANNI ‘80 1 – Studi sulla business ethic Hanno origine negli Stati Uniti intorno agli anni ’70 e sono orientati ad analizzare il comportamento delle imprese e a promuovere l’adozione di pratiche e politiche di RSI Le teorie etiche rappresentano i presupposti per numerosi studi in tema di RSI, in particolare per quanto attiene agli studi e ai modelli per l’applicazione aziendale dei concetti di RSI TEORIA DEONTOLOGICA TEORIA UTILITARISTICA TEORIA CONTRATTUALISTICA

  34. GLI STUDI IN TEMI DI RSI. ANNI ‘80

  35. GLI STUDI IN TEMI DI RSI. ANNI ‘80 2 – La teoria degli stakeholder Studi orientati all’analisi e all’approfondimento della gestione strategica d’azienda, nell’ottica di massimizzare non solo il valore per gli azionisti ma il benessere di tutti gli stakeholder. Questi studi partono dall’idea che nel lungo periodo risultati equilibrati e favorevoli per la complessità degli stakeholder rappresentano una garanzia di sopravvivenza e benessere maggiore rispetto a strategie rivolte alla massimizzazione dei risultati unicamente destinati agli azionisti.

  36. GLI STUDI IN TEMI DI RSI. ANNI ‘80 2 – La teoria degli stakeholder DIVERSI APPROCCI DI ANALISI INTERPRETAZIONI E APPLICAZIONI DELLA TEORIA DEGLI STAKEHOLDER – descrizione dei comportamenti degli stakeholder – rapporto fra raggiungimento degli obiettivi aziendali e modalità di relazione azienda/stakeholde – considerazione di interessi, diritti e aspettative degli stakeholde PRATICHE MANAGERIALI DELLA TEORIA DEGLI STAKEHOLDER analizzano le relazioni tra l’azienda e i propri stakeholder e le modalità di gestione delle relazioni stesse TIPOLOGIE E POSSIBILI CLASSIFICAZIONI DEGLI STAKEHOLDE stakeholder diretti e indiretti, primari e secondari, istituzionali, contrattuali o normativi, regolatori, di opinione, amichevoli, avversari, non orientati, marginali Più in dettaglio…

  37. GLI STUDI IN TEMI DI RSI. ANNI ‘80 3 – Indagini sulla correlazione tra orientamento socialmente responsabile e performance economiche delle imprese DUE DISTINTI APPROCCI misurazione dei risultati ottenuti dall’azienda socialmente responsabile esame del processo di integrazione della responsabilità sociale nelle modalità operative di formulazione delle strategie e di assunzione delle decisioni operanti in Azienda

  38. GLI STUDI IN TEMI DI RSI. ANNI ‘90

  39. GLI STUDI IN TEMI DI RSI. ANNI ‘90 1 – Finanza sostenibile Studi orientati all’analisi statistica e al ricorso a banche dati in cui è possibile rilevare i dati storici relativi alle performance economiche delle imprese Importante l’introduzione nel mercato di benchmark per i prodotti finanziari in grado di misurare le performance dei gestori di fondi etici e lo sviluppo di metodologie di rating etico. Queste metodologie introducono accanto ai criteri di tipo negativo (che escludono le imprese colpevoli di comportamenti scorretti) criteri di tipo positivo, rivolti all’individuazione e considerazione nella definizione del punteggio di rating, di comportamenti sociali eccellenti in tema di rapporti col personale, corporate governance, accountability, finanza, marketing, rapporti con fornitori e clienti, rapporti con la comunità, atteggiamento nei confronti dell’ambiente ecologico circostante…

  40. GLI STUDI IN TEMI DI RSI. ANNI ‘90 2 – Legame fra performance della singola impresa e assunzione di comportamenti socialmente responsabili Grande varietà e eterogeneità si studi con riferimento a OBIETTIVI METODOLOGIA RICERCA Gli elementi di differenziazione degli studi riguardano: – le variabili adottate nelle analisi – le modalità di misurazione e gli aspetti di RSI valutati – gli indicatori di performance economiche – l’arco temporale considerato – la modalità di raccolta delle informazioni – i metodi statistici utilizzati – il modello di relazioni causa effetto formulato per l’analisi dei risultati

  41. GLI STUDI IN TEMI DI RSI. ANNI ‘80 2 – Legame fra performance della singola impresa e assunzione di comportamenti socialmente responsabili ASPETTI PRINCIPALI: ASPETTI DI RSI VALUTATI E MODALITÀ DI MISURAZIONE STUDI CHE CONSIDERANO IL COMPORTAMENTO SOCIALMENTE ORIENTATO DELL’IMPRESA NEL SUO COMPLESSO Misurazione attraverso: ~ indicatori di sintesi (quelli delle agenzie di rating etico o attinenti a riconoscimenti ottenuti dalle imprese in ambito sociale) ~ presenza di elementi idonei a dimostrare l’esistenza di comportamenti etici (codici etici, certificazioni ambientali o strutture trasparenti di governance… STUDI CHE INDAGANO SPECIFICHE PROBLEMATICHE O TEMATICHE (IMPATTI ECOLOGICI, ORGANIZZAZIONE DELLA FUNZIONE MARKETING, GESTIONE DELLA CATENA DI FORNITURA …) Misurazione attraverso indicatori che fanno riferimento all’aspetto considerato : ~ per gli aspetti ambientali: dati sui livelli di consumi energetici o emissioni inquinanti; ~ per le politiche rivolte al personale dipendente: dati sul clima organizzativo, scioperi, cause in atto, politiche di

  42. GLI STUDI IN TEMI DI RSI. ANNI ‘90 • 2 – Legame fra performance della singola impresa e assunzione di comportamenti socialmente responsabili • ASPETTI PRINCIPALI: • DEFINIZIONE DEL MODELLO DI RELAZIONI CAUSA EFFETTO TRA RSI E PERFORMANCE ECONOMICHE REALIZZATE • Le principali variabili utilizzate per identificare un nesso causale fra I due fenomeni riguardano: • il settore di appartenenza, • la dimensione aziendale, • il livello di rischi associato all’attività, • indici di concentrazione e tasso di crescita del settore, • indici finanziari, • struttura e caratteristiche dell’attivo, • investimenti tangibili e intangibili, • caratteristiche del sistema di corporate governance

  43. GLI STUDI IN TEMI DI RSI

  44. GLI STUDI IN TEMI DI RSI Studi e ricerche degli ultimi anni Non solo dimostrare la convenienza economica della RSI quanto piuttosto chiarire quali fattori ne giustificano l’esistenza, per fornire elementi utili per un proficuo raggiungimento e una corretta gestione della stessa OBIETTIVO Non solo esponenti della comunità scientifica ma anche operatori economici (in particolare i vertici aziendali) che riconoscono l’utilità dei risultati ottenutI DESTINATARI

  45. RSI: NON UNA MODA MANAGERIALE È sempre CSR quando si parla di … • “Corporate Citizenship” • “Social License to Operate” • “Corporate Sustainability” • “Triple Bottom Line Governance”(“3 P”: Profit, People, Planet) • O “Corporate Responsibility” in connessione a termini quali ‘stakeholder’ o ‘sostenibilità’

  46. RSI: NON UNA MODA MANAGERIALE The birth of philanthrocapitalism. The leading new philanthropists see themselves as social investors Fonte: “The Economist”, 23 febbraio 2006

  47. LA TRADIZIONE ITALIANA SULL’ETICA D’IMPRESA • Le virtù civiche territoriali • La dottrina sociale cristiana (non solo cattolica) • La concezione istituzionale dell’impresa • La partecipazione aziendale

  48. CSR: ANCORA IN DISCUSSIONE LEGITTIMITÀ E UTILITÀ Nonostante il grande successo, la CSR è ancora oggetto di discussione e di critiche minoritarie, ma qualificate e trasversali (da destra e da sinistra). In Italia, Guido Rossi è intervenuto a più riprese contro la CSR ed i codici etici, ritenendo che invece dell’etica vada rafforzata la regolamentazione statale. “The Economist” ha condotto una vera e propria campagna contro la CSR: arrivando a dedicarvi addirittura una copertina.

  49. You need to revise your views on immorality

More Related