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Grande Crisi Globale o colpo di stato di banche e governi?

Grande Crisi Globale o colpo di stato di banche e governi?. Perché il finanzcapitalismo m inaccia la democrazia in occidente. Premessa Una crisi scaricata su cittadini.

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Grande Crisi Globale o colpo di stato di banche e governi?

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Presentation Transcript


  1. Grande Crisi Globaleocolpo di statodi banche e governi? Perché il finanzcapitalismo minaccia la democrazia in occidente lucio celot - GCG o colpo di stato?

  2. PremessaUna crisi scaricata su cittadini A sette anni dall’inizio della GCG gli analisti sono tutti d’accordo: si è trattato del più grande fenomeno di irresponsabilità sociale da parte di istituzioni politiche ed economiche della storia. Poche decine di migliaia di persone hanno fatto milioni di vittime: 50 milioni di disoccupati equamente distribuiti tra USA e UE, riduzione dei contratti di lavoro a tempo indeterminato, precariato, 120 milioni di uomini in UE a rischio povertà, 9-10 milioni di persone che hanno perso la casa per insolvibilità del mutuo… lucio celot - GCG o colpo di stato?

  3. La catena delle responsabilità comprende diversi anelli: • Le banche europee e americane hanno contratto debiti enormi per avere erogato crediti e mutui senza avere in bilancio i relativi fondi; • Le stesse banche hanno convinto governi e politici che un crollo del sistema creditizio avrebbe avuto conseguenze disastrose per tutta l’economia occidentale; • I bilanci degli stati hanno sofferto di un forte calo dovuto alle ingenti somme spese per salvare le banche che rischiavano di fallire; lucio celot - GCG o colpo di stato?

  4. I governi hanno offerto una rappresentazione distorta della crisi, «causata dalla eccessiva generosità dello stato sociale» negli anni precedenti e, coerentemente, • Hanno avviato politiche di tagli e austerità a partire dalle voci sanità-pensioni-scuola, i pilastri del sistema sociale europeo; • Tali politiche si sono concretizzate in riforme e documenti programmatici, come il “fiscal compact” o il meccanismo europeo di stabilità. • Tutte queste politiche hanno peggiorato e prolungato la crisi, aumentando il numero delle sue vittime. lucio celot - GCG o colpo di stato?

  5. Il paradosso è che le vittime della crisi si sono viste scaricare addosso dagli stessi governi gli oneri della crisi: le politiche economiche di sacrificio e di austerità, di tagli ai bilanci del welfare sono state avviate con il pretesto che lo stato sociale costa e, dunque, bisogna tagliarlo. In realtà, queste politiche non sono altro che il proseguimento di una strategia delle classi dominanti che ormai da trent’anni sta redistribuendo il reddito dal basso verso l’alto con l’appoggio del potere politico… lucio celot - GCG o colpo di stato?

  6. Poche dozzine di persone prendono decisioni per centinaia di milioni di uomini e donne, operando un vero e proprio svuotamento democratico dell’UE. Si tratta di un vero e proprio colpo di stato dei governi e delle banche, sia pure progressivo e, per cosi dire, “a rate”, legittimato e fondato anche ideologicamente dai neoliberali eredi di Milton Friedman, in grado di fabbricare, attraverso il predominio sui mezzi di informazione, l’egemonia e il consenso attorno alla libera impresa e alla privatizzazione dei beni comuni. lucio celot - GCG o colpo di stato?

  7. La Trojka: BCE, CE, FMI lucio celot - GCG o colpo di stato?

  8. Parte prima Come siamo arrivati a questo punto? lucio celot - GCG o colpo di stato?

  9. Cos’è il finanzcapitalismo? Cominciamo da Marx e dal concetto di accumulazione: il processo di crescita del capitale all’interno di un’impresa o di un settore produttivo mediante l’addizione di altro capitale derivante dal plus-valore. lucio celot - GCG o colpo di stato?

  10. Ad ogni ciclo produttivo corrisponde una quota di plus-valore che viene frazionata: • una parte va a pagare debiti, interessi, compensi, dividendi, etc; • un’altra quota viene investita in un altro ciclo produttivo. Questa seconda quota viene a sua volta frazionata: - mezzi di produzione (impianti, macchinari, materie prime, etc); - forza lavoro. lucio celot - GCG o colpo di stato?

  11. Poiché ad ogni ciclo produttivo aumenta la produttività, cioè il volume di prodotto e/o di valore per ogni ora di lavoro, significa che diminuisce progressivamente la necessità di forza lavoro per produrre un determinato volume di beni. Ovvero: diminuisce il numero di persone aventi un reddito tale da consentire loro di comprare i beni prodotti (incrementare la domanda), dunque aumenta il rischio di una sovrapproduzione… lucio celot - GCG o colpo di stato?

  12. Per evitare ciò, l’accumulazione tende a contrarsi generando fasi di stagnazione dell’economia. Come affermava Marx, ogni regime di accumulazione prepara la propria crisi nel momento stesso in cui si sviluppa. lucio celot - GCG o colpo di stato?

  13. Dal 1945 alla fine dei ’70, l’accumulazione nei paesi sviluppati fu di tipo produttivista, cioè legato all’industria e alla manifattura (ricostruzione, espansione del consumo di massa, industria bellica durante la guerra fredda). A partire dagli anni ’70 si verificò una fase di stagnazione, con conseguente eccesso di produzione, contrazione della produzione industriale e diminuzione degli investimenti in strutture manifatturiere. Per rispondere a questa stagnazione, il processo di accumulazione capitalista ha assunto una forma diversa, quella finanziaria: lucio celot - GCG o colpo di stato?

  14. Mentre il capitalismo industriale accumula capitale investendo denaro in merce che produce a sua volta un profitto (o rendita o plus-valore), il finanzcapitalismo salta la fase intermedia e impiega il denaro facendolo circolare nei mercati finanziari allo scopo di produrre ulteriore denaro con diversi strumenti (derivati, cartolarizzazioni, CDO, CDS, etc.) lucio celot - GCG o colpo di stato?

  15. Crisi del credito, crisi del debito… L’economia si basa sul credito, che consente a chi non ha i contanti sufficienti a comprare un bene, a un imprenditore di espandere la propria attività, a chi ha risorse finanziarie di mettere i propri capitali a disposizione di chi li sa investire. Il credito genera il leverage o leva finanziaria: il rapporto tra il debito accumulato e l’asset posseduto. In una fase di stabilità si tende a sottovalutare il leverage perché la fiducia nella stabilità economica porta a sottovalutare la possibilità di insolvenza dei debitori… lucio celot - GCG o colpo di stato?

  16. Fino alla metà dello scorso decennio, negli USA c’erano • fortissimo sviluppo dell’edilizia residenziale; • elevata spesa dei consumatori. Si generò così la bolla edilizia, una corsa all’acquisto delle case favorita anche dalla facilità con cui le banche (e altri istituti finanziari) concedevano mutui. In un’economia in espansione conviene indebitarsi: se compro oggi una casa, tra qualche anno il suo valore sarà aumentato. lucio celot - GCG o colpo di stato?

  17. lucio celot - GCG o colpo di stato?

  18. lucio celot - GCG o colpo di stato?

  19. Così, il livello complessivo dell’indebitamento USA è aumentato rendendo l’economia vulnerabile. Quando la bolla immobiliare è scoppiata - come accade per ogni ciclo economico - si è innescato un processo inarrestabile: • gli strumenti finanziari garantiti dai mutui (vedi oltre) hanno iniziato a perdere valore, diventando «prodotti tossici» e generando la «corsa agli sportelli»; • i finanziatori hanno ridotto i rischi del debito diminuendo i crediti; • il prezzo delle case è ulteriormente diminuito poiché è diminuita la domanda; lucio celot - GCG o colpo di stato?

  20. i debitori si sono trovati improvvisamente insolventi, perché avevano contratto debiti superiori al valore della casa (anche il 30-50% in meno); • banche e istituti finanziari si sono trovati improvvisamente senza liquidità e sono falliti. Si è creata così una crisi del credito che ha fatto crollare i consumi, gli investimenti delle imprese, ha creato disoccupazione e un’economia globale depressa. [Alla vigilia della crisi] alcuni prestavano allegramente un sacco di soldi ad altri, che li spendevano altrettanto allegramente. Le imprese prestavano la liquidità in eccesso alle banche di investimento, che a loro volta la usavano per finanziare mutui ipotecari […] (P.Krugman, Fuori da questa crisi, adesso!) lucio celot - GCG o colpo di stato?

  21. lucio celot - GCG o colpo di stato?

  22. Un esempio: un CDO è un’obbligazione che ha come garanzia un debito: 1) la società finanziaria concede un mutuo; 2) rivende poi il debito a degli azionisti, frazionando la somma, sotto forma di CDO; 3) la società che ha emesso il CDO si rifà immediatamente della somma concessa in mutuo; 4) il garante della restituzione del capitale più l’interesse del CDO al compratore diventa colui che ha contratto il mutuo.

  23. A differenza delle banche NON di investimento, queste società hanno concesso i cosiddetti mutui subprime:un prestito subprime viene concesso con molta facilità, senza la verifica delle opportune garanzie per la restituzione della somma erogata. Tali mutui, o prestiti, vengono definiti anche predatori: infatti, dopo i primi due anni a tasso fisso molto basso, a partire dal terzo anno il tasso diventa variabile e si alza notevolmente:

  24. quando il mutuatario diventa insolvente (in America: nove-dieci milioni di persone), tutti gli azionisti che hanno comprato un CDO su quel debito non avranno indietro il proprio capitale, perdendolo interamente. Si innesca, così, un effetto “domino” per cui i creditori dei titolari di CDO non potranno a loro volta essere pagati, etc…

  25. lucio celot - GCG o colpo di stato?

  26. In questa situazione di crisi generalizzata, gli abitanti del mondo stanno tentando di acquistare meno prodotti e servizi rispetto a quelli che sono in grado di produrre per spendere meno di quanto guadagnano: questo lo può fare il singolo individuo, ma non la società nel suo complesso. Il risultato è la devastazione in cui siamo sprofondati. […] la spesa totale dell’economia mondiale è diminuita moltissimo. E siccome la mia spesa è il tuo reddito, sono diminuiti anche i redditi e l’occupazione. […] Il nostro reddito è in calo proprio perché spendiamo troppo poco. Tagliando ulteriormente le spese, non faremmo altro che deprimere ulteriormente il reddito. (P.Krugman, op.cit.) lucio celot - GCG o colpo di stato?

  27. Aumenta la disuguaglianza Ma oltre alla stagnazione produttiva e all’accumulazione finanziariac’è un’altra causa strutturale della GCG: la disuguaglianza di reddito e di ricchezza. USA Mondo (in $) lucio celot - GCG o colpo di stato?

  28. Queste disuguaglianze tendono ad aumentare perché la parte ricca della popolazione sottrae ricchezza e/o reddito alla parte più povera, dando luogo ad una vera e propria redistribuzione della ricchezza verso l’alto, causata da diversi fattori: • stagnazione dei salari: salari bassi o fermi per i lavoratori significano profitti in aumento per capitalisti e/o finanzieri. Così un documento della JP Morgan: I margini di profitto hanno raggiunto livelli che non si vedevano da decenni […] Sono le riduzioni dei salari e delle prestazioni sociali che spiegano la maggior parte dell’incremento degli utili. In Italia, 4 mln di precari percepiscono salari del 30% inferiori a quelli medi; lucio celot - GCG o colpo di stato?

  29. moderazione salariale: differisce dalla precedente perché è il risultato di una precisa politica economica (in Germania, per esempio) volta a garantire occupazione in cambio di rinunce sindacali a aumenti salariali o migliori condizioni di lavoro; • espropriazione finanziaria: estrazione di profitto direttamente dal reddito personale delle famiglie (carte di credito, mutui, prestiti, finanziamenti per acquisto di beni); lucio celot - GCG o colpo di stato?

  30. evasione e elusione fiscale: le entrate che vengono a mancare a causa dei trasferimenti illeciti si trasformano in tagli alla spesa sociale e in emissioni da parte dello stato di titoli su cui dovrà pagare interessi più alti, aumentando così il debito pubblico; • riduzione d’imposta sui grandi patrimoni: negli ultimi vent’anni è stato diminuito il prelievo fiscale sui redditi più alti (riduzione dell’aliquota massima o eliminazione delle imposte patrimoniali); • corteggiamento del capitale: molti paesi, pur di non perdere investimenti e lavoro, hanno drasticamente abbassato le tasse sui redditi elevati. lucio celot - GCG o colpo di stato?

  31. A partire dagli anni ’80, dopo le grandi conquiste sindacali e salariali della workingclass, in Occidente è iniziata una sorta di controrivoluzione, un vero e proprio balzo all’indietro, una controffensiva del finanzcapitalismocon cui le classi dominanti hanno condotto una lotta per riconquistare le posizioni perdute. E’ questa la caratteristica saliente della lotta di classe dopo la lotta di classe: la classe di quelli che si possono definire “vincitori” sta conducendo una lotta contro quelli che storicamente sono stati i “perdenti”. lucio celot - GCG o colpo di stato?

  32. lucio celot - GCG o colpo di stato?

  33. lucio celot - GCG o colpo di stato?

  34. La GCG è, dunque, il risultato di uno scambio bilaterale tra strati sociali ad alto reddito e strati a reddito medio-basso che a un certo punto si è bruscamente interrotto: a partire dagli anni Novanta, i bisogni dei primi e quelli dei secondi divennero complementari, nel senso che i ricchi disponevano di capitali liquidi in cerca di investimenti redditizi e sicuri, mentre gli individui a scarso valore netto avevano bisogno di denaro per acquistare beni come l’auto e la casa o per pagare gli studi ai figli o per ripianare i debiti con le banche… lucio celot - GCG o colpo di stato?

  35. Quali sono gli effetti di questa redistribuzione del reddito dal basso verso l’alto? • Contrazione della domanda aggregata; • Caduta degli investimenti privati e pubblici; • Ulteriore spinta alla finanziarizzazione; • Disoccupazione: Chi non ha un impiego soffre moltissimo, non solo per la mancanza di reddito ma anche per la perdita di autostima. Ed è una delle ragioni principali per cui la disoccupazione di massa costituisce una vera e propria tragedia. Oggi [negli USA] ci sono quattro persone a caccia di lavoro per ogni posizione vacante […] (P.Krugman, op.cit.) lucio celot - GCG o colpo di stato?

  36. Infine, globalizzazione e delocalizzazione hanno impedito a lavoratori e sindacati di esercitare una resistenza di un qualche peso: la concorrenza mai vista tra salari, condizioni di lavoro e diritti dei lavoratori dei paesi sviluppati e dei paesi emergenti hanno costretto i lavoratori ad accettare il continuo e progressivo peggioramento delle condizioni di lavoro. Concretamente, prima ancora che metaforicamente, globalizzazione e delocalizzazione hanno provveduto a mettere in fila ai cancelli delle fabbriche un miliardo e mezzo di persone in tutto il mondo (il marxiano esercito di riserva)… lucio celot - GCG o colpo di stato?

  37. Parte seconda Le responsabilità della politica. lucio celot - GCG o colpo di stato?

  38. Il regime di accumulazione finanziaria è stato prodotto anche dalla politica, che ha contribuito alla nascita e alla diffusione della GCG attraverso politiche economiche di liberalizzazione finanziaria (o deregulation), ispirate a loro volta alle teorie neoliberali. E’ opportuno aprire qui una breve parentesi sulle principali teorie economiche che hanno segnato la storia dell’occidente in epoca moderna. lucio celot - GCG o colpo di stato?

  39. In principio era Adam Smith… Il saggio del 1776 Sulla natura e le cause della ricchezza delle nazioni è il testo che fonda la dottrina economica del liberismo i cui principi, in sintesi, sono: • rifiuto della regolamentazione del commercio e, in generale, dei meccanismi economici da parte dello stato (laissez-faire); • l’economia come sistema autonomo e indipendente rispetto allo stato, in grado di autoregolamentarsi attraverso il meccanismo domanda-offerta; • libera concorrenza tra produttori che favorisce l’abbassamento dei prezzi; • l’interesse individuale (self-interest) concorre al benessere della società (mano invisibile). lucio celot - GCG o colpo di stato?

  40. …poi venne J.M.Keynes… La crisi del ‘29 evidenziò la debolezza e instabilità intrinseche al modello smithiano: il crollo di Wall Street dimostrò che lo sviluppo illimitato dell’iniziativa privata senza alcun controllo da parte dello Stato (liberismo selvaggio) poteva avere conseguenze nefaste sul piano globale. lucio celot - GCG o colpo di stato?

  41. Nel suo libro più importante, Teoria generale dell’occupazione, dell’interesse e della moneta (1936), Keynes offre una base economica al New Deal rooseveltiano e fonda il modello sociale del Welfare. Per fare ripartire un’economia ferma, bisogna stimolare la domanda: per fare ciò, è necessario creare nuova occupazione, quindi distribuire salari e permettere al cittadino medio di spendere. E’ possibile per un governo creare occupazione in due modi (stato regolatore e propulsore): • finanziando opere pubbliche; • stimolando investimenti privati con agevolazioni al credito. Il mondo tra le due guerre

  42. Per fare ciò, lo stato deve spendere il denaro pubblico (creando deficit pubblico), ma in vista di nuova ricchezza che permetterà maggiore gettito fiscale. Inoltre, per difendere il livello dei salari, lo stato deve ostacolare la concorrenza con misure di intervento a favore dei soggetti più deboli e imponendo per legge un salario minimo: in tal modo, le aziende non possono ridurre i loro costi a scapito dei salari e, quindi, devono essere sostenute con finanziamenti e con sgravi fiscali. Dunque: il mercato assomiglia più al gioco d’azzardo che a una scienza esatta; il capitalismo è sostanzialmente instabile e richiede l’intervento dello stato per evitare squilibri gravi e imprevedibili. Il mondo tra le due guerre

  43. …per finire con Milton Friedmane i Chicago Boys Per più di trent’anni in Europa le politiche economiche degli stati hanno seguito le teorie keynesiane, dando origine ad un modello sociale (sanità pubblica, pensioni pubbliche, istruzione pubblica, protezione sociale) che non ha (aveva?) uguali in tutto il mondo. Dalla fine degli anni ‘70, con il sopraggiungere di una crisi del regime di accumulazione, da più parti si è iniziato a mettere in discussione le politiche keynesiane e a rispondere alla stagnazione con un ritorno alla deregolamentazione del mercato, in particolare di quello finanziario. lucio celot - GCG o colpo di stato?

  44. Milton Friedman (Nobel per l’economia nel 1976), nel suo Capitalismo e libertà (1962) dava voce a politici ed economisti conservatori che si opponevano a Keynes, affermando che un intervento regolatore dello stato in economia porta inevitabilmente ad un regime socialista (sono gli anni della guerra fredda)… lucio celot - GCG o colpo di stato?

  45. Le teorie di Friedman, appoggiate e diffuse dagli economisti dell’Università di Chicago (i Chicago Boys), costituiscono il neoliberalismo, la dottrina che ha ispirato la svolta delle politiche economiche a partire dalla fine degli anni ’70: • eliminazione dei controlli sul credito (abolizione della legge Glass-Steagall); • libertà di ingresso nel settore bancario e/o industriale dei servizi finanziari (“sistema bancario ombra”); • autonomia delle banche; • liberalizzazione dei flussi internazionale di capitale; • «il capitale affluisce sempre là dove ce n’è più bisogno e rende di più». lucio celot - GCG o colpo di stato?

  46. Da un punto di vista teorico-filosofico il neoliberalismo di Friedman è una estremizzazione della teoria liberale dello stato minimo di J.Locke: i «libertari» auspicano un mercato svincolato da qualsiasi freno e forma di regolamentazione imposta dal governo NON in nome dell’efficienza economica ma della libertà degli esseri umani: ciascuno di noi ha il diritto di usare le cose di sua proprietà nel modo che più gli piace, purché rispetti il diritto degli altri di fare lo stesso. Pertanto, i «neoliberali-libertari» rifiutano qualunque legge che imponga ad alcuni di aiutare gli altri, dunque anche i regimi fiscali finalizzati alla redistribuzione della ricchezza… lucio celot - GCG o colpo di stato?

  47. Von Hayek, Friedman, Nozick sostengono, in sintesi, che ogni tentativo di accrescere l’uguaglianza in economia nasce necessariamente da una coercizione ed è, quindi, deleterio per la libertà umana. Secondo questa prospettiva, il valore della «solidarietà» applicato tramite le leggi dello stato (ad es., art.2 Cost.) sarebbe un’illecita interferenza nella libertà individuale. Friedrich von Hayek (1899-1992), economista, teorico del neoliberalismo lucio celot - GCG o colpo di stato?

  48. Il neoliberismo è in primo luogo una teoria delle pratiche di politica economica secondo la quale il benessere dell’uomo può essere perseguito al meglio liberando le risorse e le capacità imprenditoriali dell’individuo all’interno di una struttura istituzionale caratterizzata da forti diritti di proprietà privata, liberi mercati e libero scambio. Il ruolo dello stato è quello di creare e preservare una struttura istituzionale idonea a queste pratiche. Lo stato deve garantire, per esempio, la qualità e l’integrità del denaro; deve predisporre le strutture e le funzioni militari, difensive, poliziesche e legali necessarie per garantire il diritto alla proprietà privata e assicurare, ove necessario con la forza, il corretto funzionamento dei mercati. (D.Harvey, Breve storia del neoliberismo) lucio celot - GCG o colpo di stato?

  49. La ricetta di Friedman in tre punti: Deregulation: annullamentodi tutte le regole e norme che limitano l’accumulazione del profitto; Privatizzazione: la pietra angolare del neoliberismo. Partendo dal dogma della maggiore efficienza dei privati rispetto  al pubblico, viene auspicata la sostituzione dei servizi pubblici con servizi privati e privatizzati (Sanità, Poste, Scuola, Pensioni etc.); Riduzione spese sociali: per ripulire l’economia inquinata dall’attività dello stato occorre ridurre drasticamente le spese sociali(tagliare i fondi per il sistema pensionistico, l’assistenza sanitaria, il salario di disoccupazione etc.) lucio celot - GCG o colpo di stato?

  50. Tanto negli USA che nella UE queste azioni sono state permesse e sancite da leggi, decreti, norme, etc. tutte emanate dai governi, dai parlamenti e/o da organizzazioni intergovernative che hanno, di fatto, consegnato il potere alla finanza. lucio celot - GCG o colpo di stato?

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