1 / 43

Progetto Concorso “ DALLE AULE PARLAMENTARI ALLE AULE DI SCUOLA. LEZIONI DI COSTITUZIONE ”

Orientiamoci in una Scuola integrata. Progetto Concorso “ DALLE AULE PARLAMENTARI ALLE AULE DI SCUOLA. LEZIONI DI COSTITUZIONE ”. Gli autori del progetto:. Classi 2^B Turistico e 5^A IGEA. Dirigente Scolastico Prof. Mario Fiorillo. Scheda di presentazione del progetto

kera
Download Presentation

Progetto Concorso “ DALLE AULE PARLAMENTARI ALLE AULE DI SCUOLA. LEZIONI DI COSTITUZIONE ”

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Orientiamoci in una Scuola integrata Progetto Concorso “DALLE AULE PARLAMENTARI ALLE AULE DI SCUOLA. LEZIONI DI COSTITUZIONE”

  2. Gli autori del progetto: Classi 2^B Turistico e 5^A IGEA Dirigente Scolastico Prof. Mario Fiorillo

  3. Scheda di presentazione del progetto Inserimento di non italofoni in contesti scolastici allargati ed integrati al fine di favorirne l’accesso ai servizi territoriali e l’incontro con i suoi operatori in una prospettiva di sostenimento di processi comunicativi/relazionali ispirati all’ accoglienza “dell’altro” nel rispetto dei suoi bisogni formativi e occupazionali.

  4. Il progetto è stato promosso dall’ITC «Libero de Libero» di Fondi con l’intento di stipulare un Protocollo d’Intesa con l’istituto Comprensivo G. Garibaldi, il CTP 35 Distretto LT 48, il Comune di Fondi, il Centro per l’Impiego di Fondi, Il Pronto Soccorso dell’Ospedale “San Giovanni di Dio” di Fondi, L’Associazione dei Comuni S.E.R.A.L. cui l’istituto proponente aderisce in virtù di un pregresso protocollo d’intesa che qui si intende espressamente richiamato e i soggetti del terzo settore operanti nel territorio di Fondi.

  5. Il Progetto seguirà due fasi di intervento:Animazione del territorio e attivazione reteche prevede la realizzazione di attività finalizzate all’attivazione della rete locale, a sviluppare approcci, competenze e modelli di intervento condivisiDiffusione e mainstreamingche prevede attività finalizzate al consolidamento ed all’ampliamento della rete, il coinvolgimento delle istituzioni locali e la definizione di processi di continuità dell’esperienza progettuale.

  6. Le due fasi del progetto verranno realizzate attraverso quattro azioni progettuali:• Attivazione della rete inter istituzionale.• Creazione di un “Vademecum” scritto dai giovani coinvolti nel progetto.• Attivazione di una rete Centri/Comunità/Scuole.• Valutazione e verifica degli interventi.

  7. Orientiamoci in una Scuola Integrata

  8. Gli obiettivi specifici del progetto sono: L’attenzione ai contesti locali. Il valore aggiunto alle azioni di inclusione socio–occupazionali.Il recupero e la valorizzazione di una visione nazionale ed europea in materia di cittadinanza.

  9. I destinatari degli interventi progettuali sono: I minori figli di immigrati in situazione di ricongiungimento familiare e non. Adulti immigrati in attesa di collocamento al lavoro o già collocati. I soggetti attivi della rete.

  10. Il progetto prevede azioni di sistema ed azioni specifiche. Nello specifico: A. Azioni di sistema A.1 Messa in rete delle comunità L’azione si pone l’obiettivo di promuovere la costituzione di una rete inter istituzionale per favorire l’integrazione sociale dei minori figli di immigrati e delle loro famiglie. L’istituzione di una banca dati attestante l’osservazione, l’analisi e i risultati di processo al fine di favorire nel medio/lungo periodo la realizzazione di uno stabile osservatorio territoriale utile alla sperimentazione/implementazione di nuovi modelli di politica attiva del lavoro nel sud-pontino in considerazione della vastità del fenomeno migratorio.

  11. A tal fine è necessario •Il coordinamento complessivo di tutte le azioni progettuali, attraverso un raccordo costante e sinergico di tutti gli interlocutori coinvolti. •Lo stimolo della riflessione e delle elaborazioni di contenuti in grado di conferire valore aggiunto rispetto allo stato attuale delle conoscenze del sistema. • La diffusione di una cultura collaborativa. • La messa in rete di idee, competenze ed esperienze. • L’elaborazione e la gestione di interventi congiunti.

  12. A.2 Scambi tra Comunità e Scuole Medie e Superiori L’azione si pone l’obiettivo di promuovere l’integrazione sistemica tra il mondo dei servizi di accoglienza, quelli socio educativi e quelli scolastici e formativi, attraverso la definizione di specifici protocolli e strumenti per lo scambio di competenze, esperienze e buone prassi.

  13. A.3 Verifica degli interventi effettuati La missione del monitoraggio è gran parte in itinere (rapporti periodici), consapevole che la logica del programma è quella dell’integrazione tra misure ed interventi diversi poggiati e orientati a target differenti (adolescenti, famiglie, imprenditori, insegnanti) con una metodologia partecipata. Il monitoraggio non si limiterà pertanto solo a verificare se le azioni stabilite vengono effettuate, ma vuole anche indagare su quelle azioni, per capire se gli effetti di queste sono coerenti con gli obiettivi del programma o se richiedono una ridefinizione. Pertanto le attività progettuali verranno monitorate inizialmente attraverso la registrazione delle adesioni ai corsi, ai laboratori, agli sportelli e al doposcuola. Successivamente con l’ausilio di schede e questionari si misureranno i livelli di soddisfazione dei servizi erogati. I risultati confluiranno in una sezione della istituenda Banca Dati.

  14. B. Azioni specifiche Le azioni specifiche costituiscono il “cuore del progetto”. Attraverso queste azioni sarà possibile attivare un sistema finalizzato a promuovere i giovani “presi in carico” dai servizi della Rete favorendone l’inclusione sociale e lavorativa. E’ prevista, infatti, l’istituzione di corsi e laboratori per le discipline impartite. Viene organizzato un Doposcuola Didattico per alunni e minori in difficoltà o trovantesi in stato di prima accoglienza. Sono attivati Sportelli per l’ascolto e la consulenza orientativa necessaria alla collocazione o ricollocazione degli adulti in difficoltà.

  15. B.1 Introduzione di ragazzi ed operatori all’uso didattico dei linguaggi formalizzati, attraverso l’attivazione di Laboratori. I giovani e gli adulti, destinatari del progetto, verranno introdotti all’alfabetizzazione di linguaggi formalizzati (Lingua Italiana-Informatica-Matematica-Educazione Civica-Legislazione sociale);

  16. B.2 Coinvolgimento degli alunni Gli alunni iscritti ai corsi curriculari (AFM-TURISTICI-RIM-SIA-SIRIO) parteciperanno periodicamente alle iniziative di Laboratorio con l’apporto del loro vissuto didattico al fine di favorire lo scambio di esperienze in una prospettiva di collaborazione e accoglienza dell’altro. I risultati attesi: attraverso l’iniziativa laboratoriale i destinatari del progetto impareranno a sviluppare capacità creative, competenze circa i modi di fare comunicazione, avranno opportunità di condivisione esperenziale e di socializzazione e sarà agevolata l’attivazione di processi di inserimento socio-occupazionale, grazie alle competenze acquisite nel campo dell’attività scolastica e dell’utilizzo della rete.

  17. B.3 Coinvolgimento dei genitori La famiglia straniera e non è implicitamente coinvolta e naturalmente «favorita» dall’iniziativa progettuale che la pone al centro di un contesto formativo integrato e sinergico volto alla erogazione di servizi che favoriscono l’integrazione, non necessariamente volta alla prima accoglienza, nel tessuto sociale e produttivo del nostro territorio e ciò anche in considerazione della prevista partecipazione degli adulti non solo alle attività laboratoriali ma anche a quelle di counseling orientativo.

  18. B.3 Creazione di un Vademecum L’obiettivo del Vademecum è quello di attivare iniziative utili a favorire la partecipazione dei giovani immigrati che saranno coinvolti nel progetto nella gestione di uno strumento informativo attraverso il quale i giovani possono parlarsi, ascoltarsi, comunicare, riflettere ed apprendere. L’idea progettuale è comunque quella di non “restringere” il campo di utilizzo del sito agli alunni coinvolti nei laboratori, ma di estenderlo ai giovani delle comunità, dei centri aggregativi e delle scuole coinvolte nella sperimentazione e quindi a tutti quei ragazzi che nel sito possono riconoscersi e sono interessati ad utilizzarlo per comunicare.

  19. NORMATIVA NAZIONALE ED INTERNAZIONALE DISCIPLINANTE LA CONDIZIONE DELL’ IMMIGRATO IN ITALIA

  20. Esigenze essenziali della condizione umana affermate ne La Costituzione della Repubblica Italiana. La CEDU Il Patto Internazionale relativo ai diritti civili e politici.

  21. DIRITTI PROGRESSIVAMENTE CRESCENTI CONNESSI ALLA REGOLARITA’ DEL SOGGIORNO E AI DIVERSI TITOLI DI SOGGIORNO

  22. DIRITTI FONDAMENTALI DEL MINORE STRANIERO

  23. LETTURA DEL TERRITORIO Nazionale e Locale Le presenze e i numeri dell’immigrazione a Fondi

  24. Fonte: Comune di Fondi – Ufficio anagrafico

  25. Fonte: Sportello per l’immigrazione

  26. Fonte: Sportello per l’immigrazione

  27. Permessi di soggiorno rilasciati ai minori stranieri in Italia nel 2013 Fonte: Sportello per l’immigrazione

  28. Fonte: Sportello per l’immigrazione

  29. Fonte: Sportello per l’immigrazione

  30. Fonte: Sportello per l’immigrazione

  31. Fonte: Sportello per l’immigrazione

  32. Fonte: Centro per l’impiego di Fondi

  33. Fonte: Centro per l’impiego di Fondi

  34. BIBLIOGRAFIA • PER LA NORMATIVA DI RIFERIMENTO: • Barile P. "Dirittidell'uomo e libertàfondamentali" Bologna 1984, p. 34 ; • Bonetti P. "La condizionegiuridica del cittadinoextracomunitario" Rimini 2^ edizione1993, p. 377; • Bonetti P. "Dirittifondamnetalideglistranieri" in rivistaonline L'altrodiritto(lettura integrale); • Cassese S. commentoall'art 10 Cost in "Commentario alla Costituzione" a cura di G. Branca – Bologna , Roma pp. 526,531 ss 534; • D'Orazio G. "Condizionedellostraniero e societàdemocratica" , Padova1994, pp. 92, 94 ,102, 108 e 109; • D'Orazio G. " Lo stranieronellaCostituzioneItaliana" p.72. • CONSULTAZIONE VIA WEB DELLE SEGUENTI FONTI: • CostituzioneItaliana • ConvenzioneEuropeaper la salvaguardiadeiDirittidell‘Uomoe delle libertàfondamentali (CEDU); • PattoInternazionalerelativo ai diritticivili e politici; • D.Lgs 25/07/98 n.286 (-Testounico delle disposizioniconcernenti la disciplinadell‘immigrazione e norme sullacondizione • dellostraniero; • 5. Convenzioni di New York sui diritti del fanciullo. • LETTURE CONSIGLIATE ALLE CLASSI PARTECIPANTI AL PROGETTO: • PapKhouma " Iovenditore di elefanti " Garzanti 2006 (letturaintegrale); • Diariosulladifficilequotidianitàdegliimmigrati; • Tahar Ben Jellun "iIrazzismospiegato a miafiglia" Bompiani1998 (letturaintegrale) • " per rimuovereilgerme della discriminazionebisognaimparare a convivereconil "diverso" perchèproprio la diversità è ricchezza . "

  35. IDEAZIONE e PROGETTAZIONEprof.ssa Annalisa Ciarlone e prof.ssa Milena Caporiccio COMUNICAZIONE DEI CONTENUTI DEL PROGETTO:Erika di MannoValentina ForteMarika Fiorillo Sara LikaGiada Giovannoni Gianmarco GarruzzoValeria NazzaroREALIZZAZIONE GRAFICA A CURA DI: Valeria PannoneMatteo De Silvestri Veronica FeudaAlessandra GugliettaElisabetta FaiolaTRADUZIONE TESTI IN LINGUA:Manuel CasaleRamona CorneaFrancesca BencivengaErica CirenoAktharSadiaCOMITATO TECNICO Prof. Mario di Curzio TL Piero ParisellaValeria PannoneErasmo Giuliano

More Related