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Alternanza Scuola – Lavoro e Orientamento Istituto Calamandrei , 17 marzo 2008

Alternanza Scuola – Lavoro e Orientamento Istituto Calamandrei , 17 marzo 2008. Cosa facciamo:. Ci presentiamo Parliamo di alternanza Facciamo un break (ricreazione) Parliamo di orientamento: Al lavoro All’Università. Perché l’Istituto G. Tagliacarne :. Servizi per l’alternanza e i

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Alternanza Scuola – Lavoro e Orientamento Istituto Calamandrei , 17 marzo 2008

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Presentation Transcript


  1. Alternanza Scuola – Lavoro e Orientamento Istituto Calamandrei, 17 marzo 2008

  2. Cosa facciamo: • Ci presentiamo • Parliamo di alternanza • Facciamo un break (ricreazione) • Parliamo di orientamento: • Al lavoro • All’Università

  3. Perché l’Istituto G. Tagliacarne: Servizi per l’alternanza e i tirocini formativi www.polaris.unioncamere.it Analisi fabbisogni professionali e formativi delle imprese Sistema Informativo Excelsior Il portale dell’orientamento www.jobtel.it

  4. L’Alternanza: cos’è • Percorso di apprendimento che si realizza con una stretta collaborazione tra la Scuola ed l’Impresa. • Coprogettato • Integrato

  5. L’Alternanza: perchè • L’Italia è uno dei paesi europei con la più bassa percentuale di giovani fra i 16 e i 19 anni che fanno esperienze di alternanza tra scuola e lavoro. • Nel nostro paese essi raggiungono pochi punti percentuali contro il 51% in Danimarca, il 33% dei Paesi Bassi e il 27% del Regno Unito, per una media europea del 20-30%.

  6. Le alternanze possibili • Stage di osservazione/orientativo • Stage di apprendimento/operativo • Impresa Formativa Simulata

  7. Stage di osservazione/orientativo • Ambientamento, visite guidate, presentazione di progetti • Licei • Stage di breve durata • Imprese commerciali e di servizi

  8. Stage di apprendimento/operativo • Ambientamento, presentazione progetto, comportamento operativo • Alternanza di tipo tecnico-operativo • Istituti professionali e tecnici

  9. Impresa Formativa Simulata • Simulazione delle dinamiche operative e gestionali di una impresa inserita nel proprio sistema economico. • Avviene mediante una sistema informatico basato su internet che consente alle scuole che vi partecipano di simulare la gestione di un’impresa.

  10. ISTITUTI TECNICI, ISTITUTI PROFESSIONALI E ISTITUTI D’ARTE LICEI Fasce d’età Tipologie di attività relative al primo anno Fasce d’età Tipologie di attività relative al primo anno di di alternanza alternanza A) quindicenni A) quindicenni I. Prevalenti esperienze finalizzate a IV. Prevalenti esperienze finalizzate a (alunni che iniziano il percorso di (alunni che iniziano l’esperienza orientare gli allievi, a motivarne le scelte, a orientare gli allievi, a motivarne le scelte, a alternanza nel terzo anno del ciclo di alternanza nel secondo anno introdurli e avviarli alla cultura d’impresa e introdurli e avviarli alla cultura d’impresa e superiore o, eccezionalmente, nel del ciclo superiore. Si ipotizza, all’organizzazione aziendale in diversi settori all’organizzazione aziendale in diversi settori quarto anno del ciclo superiore. Si pertanto, un’esperienza professionali e produttivi. professionali e produttivi. ipotizza, pertanto, un’esperienza triennale) Monte ore ipotizzabile: 90/110 ore, di cui il Monte ore ipotizzabile : 80/90 ore, di cui il inferiore al triennio) 60/70% in aula e/o in laboratorio sì 60/70% di formazione in aula e/o in laboratorio simulazione, e il 30/40% di formazione in di simulazione, e il 30/40% di formazione in azienda. azienda. B) oltre i quindici anni di età B) oltre i quindici anni di età II. Prevalenti esperienze di FORMAZIONE V. Prevalenti esperienze di FORMAZIONE (alunni che iniziano il percorso di (alunni che iniziano il percorso di ALL’INTERNO DELLE IMPRESE ALL’INTERNO DELLE IMPRESE alternanza nel terzo anno del ciclo alternanza nel terzo anno del Monte ore ipotizzabile: 150/180 ore, di cui Monte ore ipotizzabile : 120 ore, di cui l’80/90% superiore, eccezionalmente, nel ciclo superiore o, il 80/90% di formazione in azienda e il di formazione in azienda e il 10/20% di quarto anno del ciclo superiore. Si eccezionalmente, nel quarto 10/20% di formazione in aula e/o in Formazione in aula e/o in laboratorio di ipotizza, pertanto, un’esperienza anno del ciclo superiore. Si laboratorio di simulazione. simulazione inferiore al triennio) ipotizza, pertanto, un’esperienza inferiore al triennio) III. Prevalenti attività di IMPRESA VI. Prevalenti attività di IMPRESA FORMATIVA SIMULATA FORMATIVA SIMULATA Monte ore ipotizzabile : 150/180 ore, di cui il Monte ore ipotizzabile : 120 ore, di cui il 60/70% di formazione attraverso le 60/70% di formazione attraverso le metodologie metodologie della simulazione dell’impresa e della simulazione dell’impresa e il 30/40% di il 30/40% di formazione all’interno delle formazione all’interno delle aziende. aziende. I modelli ed i tempi dell’Alternzanza

  11. L’alternanza: alcuni chiarimenti • L’alternanza non è un nuovo canale scolastico (non ci s’iscrive all’“alternanza”) • L’alternanza è una metodologia didattico-formativa, traversale a tutti i canali del sistema scolastico-formativo • Si tratta di una modalità diversa per raggiungere obiettivi formativi già costitutivi del percorso, tramite esperienze aziendali coerenti, pre-progettate ed incentrate sull’integrazione curricolare e che consentono l’acquisizione di crediti spendibili ai fini del percorso scolastico

  12. L’alternanza: alcuni esempi

  13. Cosa possiamo chiedere ad una azienda che ci ospita in stage/alternanza • Formazione • Affiancamento • Operatività • Rispetto delle regole

  14. Cosa non possiamo chiedere ad una azienda che ci ospita in stage/alternanza • Presenza continua di un tutor: in azienda si impara anche da sè • Portare le nostre regole: l’Azienda ha le proprie e bisogna rispettarle; per esempio non c’è la ricreazione e magari si entra anche un po’ prima.

  15. Cosa dobbiamo dare all’azienda che ci ospita • La nostra presenza attenta • Il nostro impegno • Le nostre idee • Il nostro desiderio di apprendere • La nostra capacità di lavorare in gruppo

  16. Cosa dice la Legge Legge 53/2003 Il decreto legislativo n.77/2005

  17. Art. 2.Finalità dell'alternanza • attuare modalità di apprendimento flessibili e equivalenti sotto il profilo culturale ed educativo, che colleghino sistematicamente la formazione in aula con l'esperienza pratica; • arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi con l'acquisizione di competenze spendibili anche nel mercato del lavoro; • favorire l'orientamento dei giovani per valorizzarne le vocazioni personali, gli interessi e gli stili di apprendimento individuali; • realizzare un organico collegamento delle istituzioni scolastiche e formative con il mondo del lavoro e la società civile; • correlare l'offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio.

  18. Art. 4.Organizzazione didattica • I percorsi in alternanza hanno una struttura flessibile e si articolano in periodi di formazione in aula e periodi di apprendimento mediante esperienze di lavoro; • i periodi di apprendimento mediante esperienze di lavoro fanno parte integrante dei percorsi formativi personalizzati • I periodi di apprendimento mediante esperienze di lavoro sono articolati secondo criteri di gradualità e progressività che rispettino lo sviluppo personale, culturale e professionale degli studenti in relazione alla loro età; • Nell'ambito dell'orario complessivo annuale dei piani di studio, i periodi di apprendimento mediante esperienze di lavoro, previsti nel progetto educativo personalizzato relativo al percorso scolastico o formativo, possono essere svolti anche in periodi diversi da quelli fissati dal calendario delle lezioni.

  19. Art. 5.Funzione tutoriale • Il docente tutor interno (scolastico) promuove le competenze degli studenti ed al raccordo tra l'istituzione scolastica o formativa, il mondo del lavoro e il territorio; • Il docente tutor interno svolge il ruolo di assistenza e guida degli studenti che seguono percorsi in alternanza e verifica, con la collaborazione del tutor esterno, il corretto svolgimento del percorso in alternanza; • Il tutor formativo esterno favorisce l'inserimento dello studente nel contesto operativo, lo assiste nel percorso di formazione sul lavoro e fornisce all'istituzione scolastica o formativa elementi atti a valutare le attività dello studente e l'efficacia dei processi formativi. Lo svolgimento dei predetti compiti non deve comportare nuovi o maggiori oneri per l’istituzione scolastico-formativa; • Ai fini di un costruttivo raccordo tra l'attività di formazione svolta nella scuola e quella realizzata in azienda, sono previsti interventi di formazione, anche congiunta, destinati prioritariamente al docente tutor interno ed al tutor esterno.

  20. Art. 6.Valutazione, certificazione e riconoscimento dei crediti • I percorsi in alternanza sono oggetto di verifica e valutazione da parte dell'istituzione scolastica o formativa, che, tenuto conto anche delle indicazioni fornite dal tutor formativo esterno, valuta gli apprendimenti degli studenti in alternanza e certifica le competenze da essi acquisite, che costituiscono crediti, sia ai fini della prosecuzione del percorso scolastico o formativo per il conseguimento del diploma o della qualifica, sia per gli eventuali passaggi tra i sistemi, compresa l'eventuale transizione nei percorsi di apprendistato; • Le istituzioni scolastiche o formative rilasciano, a conclusione dei percorsi in alternanza, una certificazione relativa alle competenze acquisite nei periodi di apprendimento mediante esperienze di lavoro. Art. 7.Percorsi integrati • Possibilità di collegamento tra scuole e sistema regionale di istruzione e formazione profesSionale per percorsi integrati

  21. Come è andata sinora

  22. Break

  23. Orientamento al lavoro ed all’Università E DOPO IL DIPLOMA? UNIVERSITA’ LAVORO

  24. Al mercato del Lavoro: • Chi “compra” Domanda • Chi “vende” Offerta • Cosa “si acquista” “Prodotto” Azienda Lavoratore Competenze

  25. Uno sguardo sul Mercato http://excelsior.unioncamere.net

  26. Parliamo di Prodotto Perchéacquisti un prodotto?

  27. Punti di Forza Punti di debolezza ·………………………………….. ·………………………………….. ·………………………………….. ·………………………………….. ·………………………………….. ·………………………………….. ·………………………………….. ·………………………………….. ·………………………………….. ·………………………………….. ·………………………………….. ·………………………………….. ·………………………………….. ·………………………………….. ·………………………………….. ·………………………………….. Analizziamo il prodotto

  28. Presentiamo il prodotto • Il Curriculum Vitae • La lettera di presentazione

  29. Il Curriculum Vitae Il Modello Europeo del CV http://europass.cedefop.eu.int

  30. Dove cercare Lavoro Gli annunci di Lavoro: Pubblico o privato Le Fiere Specializzate Le pubblicazioni Specialistiche Le APL/Agenzie di Lavoro Interinale I Centri per l’Impiego Internet

  31. Gli Annunci di Lavoro • Ricerche Personale Qualificato • Gazzetta Ufficiale • Siti aziendali

  32. Le APL/Agenzie di Lavoro Interinale http://www.welfare.gov.it/EaChannel/MenuIstituzionale/Lavoro/OccupazioneEMercatoDelLavoro/

  33. I Centri per l’Impiego http://www.welfare.gov.it/EaChannel/MenuIstituzionale/Lavoro/OccupazioneEMercatoDelLavoro/centri+impiego

  34. Le Fiere specializzate • Jobmeeting • Recruiting Day • Fiere Locali

  35. Le pubblicazioni specialistiche • Career Book • Azienda Informa • Guida ACTL

  36. Internet • www.monsteritalia.it • www.stepstone.it • www.infojobs.it • www.cliccalavoro.it

  37. La scelta dell’Università

  38. La struttura di un percorso universitario http://universo.murst.it Numero verde Universo: 800-163838

  39. Il sistema dei crediti 1 credito = 25 ore di studio 1/3 di attività d’aula 2/3 di attività d’aula • 1 esame = 7 crediti (mediamente) • Laurea di primo livello = 180 crediti= 3 anni • Laurea di magistrale = 120 crediti= 2 anni

  40. La riforma a Y Laurea di II livello Laurea di I livello II Biennio di II livello I Biennio di II livello Biennio di primo livello I anno comune

  41. Le borse per il Diritto allo Studio Borse di studio RegionaliSono erogate dalle Regioni e dalle Province autonome nei limiti delle risorse finanziarie disponibili nei propri bilanci integrate da un fondo erogato annualmente dallo Stato. Normalmente gli Enti regionali si chiamano EDISU o ADISU e dipendono dall’Assessorato all’Istruzione Borse di studio UniversitariePossono essere concesse anche borse di studio che sono a carico del bilancio delle singole università e servono a contribuire ai costi di mantenimento agli studi degli studenti capaci e meritevoli, privi di mezzi.

  42. I Collegi Universitari Cosa sono Centri per studenti universitari che alla funzione abitativa associano un progetto di formazione umana, accademica e professionale Dove sono Bari – Bologna – Catania – Genova – Milano – Modena – Napoli – Padova – Palermo – Pavia – Roma – Torino - Verona Per saperne di più http://universo.murst.it/collegi.html

  43. Le Accademie e i Conservatori Cosa sono Conservatori Musicali Accademia di Arte Drammatica Accademia di Belle Arti Accademia Nazionale di danza Per saperne di più http://universo.murst.it/accademie-conservatori.html

  44. Università Sì - Università No NO SI’ • Se non hai voglia di studiare • Se non hai un progetto professionale • Se ti piace un mestiere • Se ti senti pronto per una esperienza lavorativa subito • Se hai voglia di fare e di studiare • Se hai un progetto professionale • Se hai curiosità • Se sei disposto a rinunciare a un po’ di tempo libero • Se vuoi studiare con impegno • Se lo vuoi e non perché essere laureato è “uno status symbol”

  45. Università Sì - Università No Come scegliere??? • Documentati sui siti • Vai a visitare qualche Università e verifica se il “clima” ti piace • Parla con chi la frequenta • Recati negli Uffici Orientamento delle Università (Normalmente si chiamano SORT) • Recati nelle Fiere Specializzate • Leggi Le Guide all’Università • Documentati sugli sbocchi occupazionali (Dati Almalaurea ed Excelsior)

  46. E dopo la laurea?? Puoi trovare alcune informazioni utili sul sito di Almalaurea http://www.almalaurea.it/info/servizi/universo/ e sul sito di Jobtel di Unioncamere http://www.jobtel.it/

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