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ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE

ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE. EUROPA UNITA. CHIVASSO. DINAMICHE EVOLUTIVE DELLE ATTIVITA’ GINNICHE, LUDICHE, ATLETICHE E SPORTIVE NEL CORSO DEI SECOLI DOCENTE: Prof. ssaTozzi Carla CLASSE: 1G/Sport A.S. 2007 - 2008. Archeologia del movimento

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Presentation Transcript


  1. ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE EUROPA UNITA CHIVASSO DINAMICHE EVOLUTIVE DELLE ATTIVITA’ GINNICHE, LUDICHE, ATLETICHE E SPORTIVE NEL CORSO DEI SECOLI DOCENTE: Prof. ssaTozzi Carla CLASSE: 1G/Sport A.S. 2007 - 2008

  2. Archeologia del movimento • Le Olimpiadi antiche • Le Olimpiadi moderne

  3. Il termine SPORT ha una lunga storia, trae origini dal termine latino “DEPORTARE” che tra i suoi significati aveva anche quello di “uscire fuori porta”, cioè “uscire dalle mura cittadine” per dedicarsi alle attività sportive. Da questo termine derivano il Francese “desporter”, lo Spagnolo “deportar” e l’inglese “disport”, abbreviato nel XVI sec. in SPORT

  4. ETA’ PREISTORICA ATTIVITA’ FISICA PRINCIPALMENTE LEGATA ALLA SOPRAVVIVENZA (caccia, difesa personale da uomini e animali etc.) Nel XIX secolo molte scoperte di esempi di arte rupestre sono state effettuate in Francia, per esempio a Lascaux, in Africa ed in Australia, hanno dimostrato nei tempi preistorici, venissero effettuate CERIMONIE RITUALI che comportavano un'attività fisica dei partecipanti. Alcuni di questi ritrovamenti sono stati fatti risalire ad almeno 30.000 anni fa. Illustrazioni dell'età della pietra che ritraggono uomini nuotare e tirare con l'arco sono state ritrovate nel deserto libico. I graffiti stessi sono una dimostrazione dell‘interesse degli uomini delle caverne per attività che non fossero direttamente legate alla ricerca di cibo e alla sopravvivenza, ma che possiamo definire invece come svago.

  5. Nell’antichità lo sport fu quasi sempre legato ad attività religiose e magiche in cui la componenete estetica e la spettacolarità prevalevano sugli aspetti propriamente agonistici. MEZZO PER DIMOSTRARE LA SUPERIORITA’ delle CLASSI DOMINANTI

  6. CIVILTA’ MESOPOTAMICHE I SUMERI imposero nel 3500 a. C. il proprio dominio su alcuni villaggi fra in Tigri e L’Eufrate (territorio ricco e fiorente della Mesopotamia). Per conservare il proprio potere sottomisero numerosi schiavi e istituirono adeguate istituzioni POLITICHE, RELIGIOSE e MILITARI con lo scopo di dimostrare la FORZA della CLASSE DOMINANTE. Lo SPORT risentì dell’esigenza di difendersi, le discipline praticate furono improntate unicamente a scopi militari (LOTTA, NUOTO, GARE EQUESTRI).

  7. MESOPOTAMIA

  8. Egitto, Sumeri, Civiltà dell’Indo, Prime culture Cinesi Prime culture CINESI SUMERI EGITTO CIVILTA’ dell’INDO

  9. Egitto

  10. L’ EGITTO 3000 - 1690 a. C. visse una situazione di grande stabilità e di pace quasi assoluta grazie al mare e al deserto che rappresentarono per lungo tempo delle straordinarie barriere naturali contro le invasioni barbariche, per questi motivi l’attività sportiva riservata quasi esclusivamente alle classi superiori cura l’aspetto estetico più che quello agonistico (lotta, ginnastica, pugilato, nuoto, canottaggio, pesca, atletica e vari generi di giochi con la palla) . L’invasione degli Hyskos (1690 a. C.) ebbe un ruolo decisivo nella concezione dello sport degli egiziani, i Faraoni dei Nuovi Regni furono impegnati a crearsi una FAMA di ATLETI SUPREMI e GRANDI CACCIATORI

  11. Dai geroglifici è stato possibile stabilire che già millenni prima dei greci, gli antichi egiziani avevano provveduto a stilare le REGOLE di base per alcuni GIOCHI, ad affidare il controllo della regolarità delle gare ad un ARBITRO NEUTRO, a dotare i giocatori di UNIFORMI, e ad ornare i vincitori assegnando loro collari di foggie particolari. Sia al vincitore che al perdente veniva reso omaggio, al primo per la sua superiorità ed al secondo per lo spirito sportivo.

  12. In ORIENTE viene data molta importanza alle DANZE e ai GIOCHI legati a cerimoniali religiosi per propiziare la FERTILITA’ e l’ABBONDANZA. INDIA – Tiro alla fune (purificazione) – Gioco dell’altalena (unione di aspetti materiali e spirituali/cielo e terra). Nel CONTINENTE ASIATICO il CORPO e lo SPIRITO vengono considerate come UN’UNICA ENTITA’. Lo YOGA (unione) aspira alla congiunzione mistica del corpo con l’essere supremo attaverso la pratica di particolari esercizi e posizioni ginnastiche del corpo.

  13. In CINA già nel IV sec. A. C. Nel Chuang-Tzy (testo classico del Taoismo), si parla di esercizi fisici per prolungare la vita (Il gioco dei 5 animali – movimenti stilizzati che mimavano il movimento di alcuni animali, es. orso scimmia, gru, cervo, tigre). In GIAPPONE i nobili nipponici (di stazza considerevole, per avere il vantaggio di una maggiore stabilità), già dal IV sec. d.C. praticavano una tipica lotta chiamata SUMO in cui si affrontavano corpo a corpo dopo aver praticato una serie di riti dipurificazione. Questi incontri sono ancora oggi molto spettacolari.

  14. GRECI La società che si avvicina di più al nostro concetto di sport è la GRECACLASSICA. La FORZA, la BELLEZZA e l’ARMONIA (aspetto fisico) erano qualità che davano lustro ad una persona come l’INTELLIGENZA e la BONTA’ d’ANIMO (aspetto morale). I greci chiamavano l’uomo ideale Kalos Kai Agathos (bello e buono).

  15. POPOLI ANTICA GRECIA

  16. GIOCHI PANELLENICI "di tutti i greci" Erano competizioni sportive che impegnavano tutte le città dell’ Ellade.Nati come celebrazione di riti religiosi in onore degli Dei. Successivamente assunsero un VALORE SOCIALE e CIVILE. In essi prevaleva l’esaltazione della forza gli atleti si sottoponevano a duri allenamenti e a rigide diete, con il passare degli anni questi ideali sportivi entrarono in crisi e cominciarono ad affermarsi gli ATLETI PROFESSIONISTI che si allenavano a tempo pieno dietro pagamento di elevati ingaggi. Nel393 d.C. (dopo 11 secoli e 293 edizioni), l’Imperatore Teodosio con un editto, mise fine ai giochi in quanto rappresentazione di riti pagani.

  17. GIOCHI PANALLENICI è un termine collettivo con cui si indicano quattro diverse manifestazioni sportive che si tenevano nell’Antica Grecia. GIOCHI OLIMPICI: più importanti e prestigiosi, si tenevano ogni quattro anni ad Olimpia nell’Elide ed erano dedicati a Zeus. GIOCHI PITICI: si tenevano ogni quattro anni nei pressi di Delfi ed erano dedicati ad Apollo. GIOCHI NEMEI: si tenevano ogni due anni a Nemea ed erano dedicati a Zeus. GIOCHI ISTMICI: si tenevano ogni due anni a Corinto ed erano dedicati a Poseidone.

  18. I giochi venivano organizzati seguendo un ciclo di quattro anni, noto comeOLIMPIADE, che era uno dei modi in cui gli antichi Greci misuravano il tempo. I Giochi Olimpici venivano presi come punto di partenza, ovvero rappresentavano il 1° anno del ciclo; nel 2° anno si tenevano sia i Giochi Nemei che i Giochi Istmici (in mesi diversi), seguiti dai Giochi Pitici nel 3° anno e da una nuova edizione dei Nemei e Pitici nel 4°, a quel punto il ciclo ricominciava con la disputa dei Giochi Olimpici. Tutto era organizzato affinchè gli atleti potessero partecipare a tutti i giochi.

  19. Le olimpiadi antiche

  20. Planimetria di Olimpia

  21. Olimpia antica

  22. Plastico di Olimpia antica in cui spicca il Tempio di ZEUS

  23. Olimpia LEONIDAION più grande edificio di Olimpia destinato ad ospitare gli stranieri HERAION la più antica costruzione Templare

  24. Olimpia PALESTRA Gli atleti che intendevano partecipare ai giochi dovevano allenarsi all’interno del GINNASIO per un mese

  25. Olimpia PHILIPPEION: tempietto circolare in stile Ionico

  26. Ricostruzione di Olimpia antica Olimpia Palestra di Olimpia antica

  27. Lo Stadio di Olimpia ai giorni nostri Lo Stadio era lungo 211 metri e largo 32 metri

  28. Olimpia Tempio di Zeus

  29. L’ingresso dello stadio di Olimpia antica

  30. Le Olimpiadi antiche • L'origine delle Olimpiadi antiche è avvolta nel mito. La storia non ci dà dati certi sulla nascita e sugli istitutori della manifestazione, mentre il mito ci lascia l'imbarazzo della scelta. Una delle versioni tradizionali ci racconta del giovane Pelope, sacrificato agli Dei dal padre, e di Giove che, impietosito, gli ridonò la vita. Pelope celebrò l'avvenimento con una festa e con una serie di competizioni di lotta, pugilato e corsa. Da allora, siamo nel 1700 a.C., i Giochi si ripeterono occasionalmente, per poi finire quasi per scomparire nel corso dei secoli.

  31. Mille anni dopo Pelope, nel 784 a.C. il Re di Ifito dopo aver conquistato l'Elide seppe dell'antica tradizione dei Giochi e fece così celebrare a Olimpia, nel 776 a.C. i "Giochi dell'Olimpico Giove". I Greci dimostrarono subito grande entusiasmo per l'Olimpiade, che divenne così un avvenimento fisso, da ripetere ogni quattro anni. Le proposte di una cadenza annuale caddero per l'enorme impegno nell'organizzazione e per le grandi spese.

  32. Le Olimpiadi divennero perfetta espressione della cultura greca, che attribuiva grande importanza alla fisicità. L'educazione alla formazione del corpo, le gare, le sfide, erano incoraggiate non solo per rendere i giovani forti e pronti alla guerra, ma anche per dare loro la forza di sostenere le fatiche della vita. Forza del corpo e forza dello spirito. In occasione dei giochi olimpici venivano rappresentate, opere di grandi drammaturghi, si tenevano gare di poesia e si donavano alle divinità statue votive.

  33. Le Olimpiadi raggiunsero una tale importanza che durante il loro svolgimento pare si sospendessero tutte le guerre “Pace Olimpica”. In realtà i Greci non parlarono mai di “pace” ma di “IMMUNITA”. Tale era il prestigio di tale manifestazione che negli 11 Sec. (292 edizioni), in cui durarono i Giochi (776 a.C. 393 d.C.) la tregua o immunità fu violata solo due volte. Nel mese precedente ai Giochi gli atleti e i tifosi al loro seguito potevano raggiungere Olimpia passando attraverso tutti i territori godendo di una sorta di immunità. Il territorio di Olimpia era considerato SACRO. Al seguito degli atleti si organizzavano imponenti pellegrinaggi (tifosi, avventori, delegazioni sportive etc.), tutto questo costituiva un’ingente fonte di ricchezza per tutta l’Elide. I Giochi si tenevano sempre tra la metà di AGOSTO e la metà di SETTEMBRE e duravano 5 GIORNI:

  34. Per poter partecipare alle gare bisognava essere cittadini Greci, di condizione libera e non aver subito condanne. Gli atleti gareggiavano nudi, per non avere l'ingombro dell'abito e perché la competizione sportiva rappresentava un momento di estrema purezza. Momento al quale le donne non potevano né partecipare né assistere, visto che per loro era vietato nella maniera più assoluta persino l'ingresso nel luogo delle esibizioni. Tutti gli atleti si riunivano 1 mese prima dei Giochi nella Valle dell’Alfeo per gli allenamenti e prima di essere ammessi alle gare venivano esaminati da 10 anziani gli Hellanodices (giudici di gara) che ne vagliavano i requisiti. Gli atleti abitavano in una specie di villaggio Olimpico che comprendeva anche le strutture sportive per gli allenamenti, bagni e sale per i massaggi. La dieta era alquanto sostanziosa (c.a 3 Kg. Di carne a persona per la sola cena).

  35. I GIOCHI SEGUIVANO SEMPRE UN PROGRAMMA FISSO: La PRIMA GIORNATA era dedicata esclusivamente alla cerimonia di apertura che si apriva con un pomposo corteo (hellanodices, delegati delle polis, gli atleti e infine gli allenatori). Il corteo si ammassava intorno alla statua di ZEUS, dove venivano sacrificati 2 tori, faceva seguito il giuramento solenne di tutti gli atleti. La SECONDA GIORNATA vedeva lo svolgimento delle gare di corsa, corsa di velocità“Stadio” (c.a. 200 metri) (corrispondeva alla lunghezza dello stadio), corsa di mezzofondo “diaulos” (c.a. 400 metri), corsa di “dolichos” (dodici giri dello stadio) (c.a. 5000 metri).

  36. La TERZA GIORNATA era riservata al “pugilato” (gli atleti combattevano con guantoni irti di bullette di piombo che spesso erano causa di incidenti mortali), alla “lotta” e al “pancrazio” (lotta libera molto cruenta dove erano ammessi tutti i tipi di colpi, tranne i morsi e l’accecamento). La QUARTA GIORNATA era dedicata agli sport equestri: le corse dei carri e quelle con i cavalli (su un percorso di 10 Km.). Gli sport equestri erano gli spettacoli più nobili e che riscuotevano enorme successo. Spesso venivano ingaggiati a pagamento FANTINI E AURIGHI. spettacoli che riscuotevano enorme successo e godevano di grande prestigio.

  37. La QUINTA GIORNATA era dedicata allo svolgimento del pentathlon, una gara composta da 5 gare (lungo,giavellotto, corsa, disco,lotta). Dopo ogni specialità solo i migliori potevano accedere alla prova successiva, cosicché alla fine i due più forti si trovavano di fronte nella lotta. Lultima manifestazione era la corsa con le armi che aveva un contenuto più spettacolare che agonistico. Il giorno successivo all’ultima giornata di Giochi era dedicato alla cerimonia di chiusura con la solenne incoronazione con rami di ULIVO SELVATICO di tutti i vincitori nel TEMPIO DI ZEUS con un sacrificio di più di 100 buoi.

  38. La decadenza dei Giochi avvenne in modo decisivo con la conquista Romana. Le Olimpiadi antiche si svolsero fino al 393 d. C. quando l'imperatore Teodosio, su esplicita richiesta del vescovo di Milano, decise di sopprimere l'evento sportivo. Le Olimpiadi, infatti, con il passare dei secoli si erano trasformate profondamente, avevano perso l'iniziale spirito sportivo ed erano diventate, un po' alla volta, un immenso giro di affari nel quale regnava incontrastata la corruzione . Gli ATLETI divennero dei veri e propri “professionisti”, mantenuti dallo Stato e gli ALLENATORI degli “usurai”, in quanto la loro occupazione primaria era quella di vendere gli atleti al prezzo più alto possibile, e spesso vendevano e compravano anche le vittorie …..

  39. Vaso François, su cui è raffigurato una delle gare dei più antichi agoni sportivi greci, quelli svoltisi in occasione dei funerali di Patroclo, narrati da Omero nel XXIII canto dell’Iliade.

  40. Le discipline sportive greche sono documentate nella loro totalità da vasi greci figurati, che tuttavia, con l’eccezione delle anfore panatenaiche (di cui è qui esposta quella splendida del ceramografo Lydòs), non rappresentano le gare che si svolgevano nel corso degli agoni sportivi, bensì si riferiscono all’attività preparatoria degli atleti nelle palestre dei ginnasi. 

  41. MASSIMA ESPANSIONE dell’IMPERO ROMANO

  42. ROMANI I ROMANI concepivano l’attività fisica diversamente dai Greci (forza, bellezza, armonia), per loro lo sport era una componente fondamentale nella formazione morale e fisica dei soldati. Gli allenamenti effettuati dai giovani romani al Campo Marzio comprendevano l’equitazione, il tiro con l’arco, la lotta, il lancio del giavellotto, la scherma, la corsa con le armi etc. ed erano finalizzati alla formazione del FUTURO GUERRIERO. Dal I sec. d.C. le nuove condizioni politiche e sociali favorirono una vita fondata sull’ozio e sul divertimento con il fine di rendere più bello e forte il corpo.

  43. In linea generale, i ROMANI amavano lo sport più come spettatori che come protagonisti, erano incapaci di vedere gli aspetti educativi e morali dell’esercizio fisico, è per questo motivo che gli “AGONI – giochi competitivi dei Greci” nella cultura romana, diventarono “LUDI CIRCENSI – giochi di spettacolo”. I Ludi Romani, nati come celebrazioni in onore degli Dei, divennero occasione di svago e opportunità per sfogare emozioni e impulsi violenti per gli oltre 150.000 disoccupati a carico dello Stato. Questa politica veniva utilizzata dai governanti per controllare gli umori e sventare intrighi e rivolte di un popolo ozioso. Da qui il famoso motto “PANEM ET CIRCENSES” (pane e spettacoli circensi). La mancanza di nutrimento e la noia sono spesso deleteri per la pace sociale.

  44. SCENICI si svolgevano in teatro (prime forme di spettacolo teatrale). CIRCENSI spettacoli che si svolgevano nei circhi. GLADIATORI si svolgevano negli Anfiteatri, il più famoso dei quali era il Colosseo o Anfiteatro Flavio. Spesso erano manifestazioni cruente il cui scopo era lo spargimento di sangue e, alla fine la morte dei protagonisti. I gladiatori, perlopiù prigionieri di guerra, criminali, e condannati a morte, iniziavano gli allenamenti sotto l’esperta guida di ex gladiatori, fino ad arrivare al momento in cui erano pronti per entrare nell’arena. Le lotte gladiatorie spesso terminavano con la morte dell’atleta sconfitto. L’unica possibilità di salvezza era legata alla capricciosa generosità dell’imperatore. Gli spettacoli erano organizzati a spese di candidati a cariche pubbliche con scopi propagandistici.

  45. CIRCO MASSIMO Con una capacità di 250.000 posti, il CIRCO MASSIMOera indubbiamente il più importante di Roma ed anche dell’Impero. Nell'arena, si svolgevano le corse dei carri, con dodici quadrighe (cocchia quattro cavalli) che compivano sette giri intorno alla spina centrale tra le due mete. Vi si svolgevano, inoltre, le NAUMACHIE (battaglie navali): l'arena del Circo Massimo veniva inondata con le acque del Tevere e venivano simulati combattimenti navali.

  46. Le dimensioni del Circo Massimo erano eccezionali: lungo 621 m e largo 118 m. CIRCO MASSIMO OGGI

  47. TEATRO FLAVIO o COLOSSEO I primi 3 piani costituiti da arcate inquadrate da semicolonne, il quarto piano e' scompartito da lesene e vi erano inseriti i pali che sorreggevano il grande velario a spicchi per riparare gli spettatori dal sole. Arena 76 mt. Per 43 mt.

  48. DISTRIBUZIONE SPAZI INTERNI VELARIUM: SISTEMA DI TELONI CHE RIPARAVA DAL SOLE GLI SPETTATORI Rovine sotterranei

  49. ARENA PODIUM: alto muro di 5 mt. Su cui si ergevano ampi gradini con sedute in legno riservato a Senatori e magistrati; quest’ ultimo ospitava anche l’ imperatore, i dignitari di corte e le sacerdotesse in palchi speciali in marmo MEANIUM PRIMUM destinato alle alte cariche militari dello stato MEANIUM SECUNDUM riservato alle fasce medie della popolazione MEANIUM SUMMUM destinata alla plebe e alle donne

  50. AVVENTO DEL CRISTIANESIMO Le invasioni barbariche (popolazioni di cultura primitiva) e l’avvento del Cristianesimo, pur spinte da motivazioni diverse, misero fine a questo tipo di manifestazioni. Il Cristianesimo abolì le manifestazioni cruente e spostò l’attenzione sullo spirito mettendo in secondo piano l’educazione del fisico. Tale cultura sopravvisse solo ad Oriente – Costantinopoli dove soprattutto le corse delle bighe sopravvissero fino al 512 d. C. quando durante una gara, forti tensioni fra opposte tifoserie provocarono 30.000 vittime. In Occidente il cavaliere, divenne il fondamento militare in seguito a disgregazione dell’esercito e della burocrazia romana. Al cavaliere era permesso portare armi, possedere un cavallo e viaggiare, per questi motivi era in grado di offrire ai contadini protezione contro i predoni, che periodicamente li saccheggiavano.

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