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Consulta Nazionale Femminile “ Donne Geometra ”

Consulta Nazionale Femminile “ Donne Geometra ”. Donne di ieri ... oggi ... domani.

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Consulta Nazionale Femminile “ Donne Geometra ”

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Presentation Transcript


  1. Consulta Nazionale Femminile“Donne Geometra” Donne di ieri ... oggi ... domani

  2. La Consulta Nazionale Femminile “Donne Geometra” è una organizzazione studiata e attuata dal Consiglio Nazionale Geometri, per interpretare le esigenze del mondo femminile all'interno di una professione storicamente al maschile. E’ con questo spirito, che è stata istituita la Consulta Nazionale Femminile, grazie anche alla sensibilità e alla lungimiranza del Consiglio Nazionale Geometri verso le crescenti esigenze delle donne iscritte all’Albo professionale.

  3. La Categoria Professionale dei Geometri è fatta di uomini e di donne, che insieme investono in un futuro professionale e sociale, una continua evoluzione al passo dei tempi. UnaDonna Geometra è una libera professionista che si occupa di: costruzioni, sicurezza, condomini tribunale, conciliazione, arbitrato, topografia, catasto; svolge una attività poliedrica al servizio della società.

  4. Nell'ultimo secolo la condizione dell’universo femminile ha conosciuto una grande evoluzione con la conseguente rimodulazione di molte regole.   Cento anni in cui, oltre ai problemi legati al conflitto tra i ruoli di lavoratrice – moglie - madre, le donne hanno dovuto fare i conti anche con la dura quotidianità del doppio e triplo binario. Gli italiani sono ancora molto affezionati all’immagine dell’angelo custode della casa, trasformatasi nel tempo in figura impegnata su ogni fronte sociale; “le donne italiane per dimenarsi tra lavoro, famiglia e società sono diventate vere equilibriste”. Così ci descrive il Rapporto Italia 2006 dell’Eurispes, evidenziando come nel nostro paese permanga una cultura che, a più di trent’anni dall’inizio del processo di femminilizzazione del mercato del lavoro, stenta ancora a riconoscere il mutato ruolo della donna in seno alla famiglia e alla società e che è ben lontana dal fornire effettiva sostanza al principio delle pari opportunità.

  5. L’evoluzione sociale, economica, intellettiva ha assottigliato gli sbarramenti esistenti nell’accesso ai mondi operativi caratterizzati da una massiccia presenza maschile. Le cronache, i mass-media, i contatti umani, le statistiche, riferiscono che il sesso femminile dal ‘700 ad oggi ha avuto uno stravolgimento che è passato per una presa di coscienza ed un maggior coraggio, capace di mettere sul mercato le capacità organizzative da sempre vantate dalle donne. Le donne oggi studiano, si applicano, entrano nel mercato selettivo del lavoro e sanno farsi apprezzare, perché sono attente, meticolose, fantasiose, generose, predisposte all’ascolto, sensibili, coinvolte, non disposte a mollare davanti a nessuna avversità.

  6. Subito dopo la fine della Prima Guerra Mondiale, nel 1919, venne approvata la Legge n°1126 che ammetteva la donna, a pari titolo degli uomini, all’esercizio delle libere professioni e di tutte le cariche pubbliche. Ma l’esercizio della professione, al di fuori della funzione didattica, rimase cosa ardua ancora per tanto tempo, indipendentemente dalle leggi. I corsi di studio a carattere tecnico, che preparano a professioni riguardanti l’organizzazione, la gestione delle risorse e l’attività progettuale, quindi profondamente connessi agli aspetti produttivi ed economici della società, rappresentarono, infatti, ancora agli inizi del nostro secolo, un territorio precluso all’attività femminile. Proprio per questa ragione e per l’impossibilità di ritagliare in queste professioni settori specialistici di attività “per le donne”, il processo di inserimento non sarà né rapido né facile. L’ingresso della donna nei corsi a carattere tecnico-professionale costituisce una tappa di non lieve importanza nella lunga e non facile vicenda dell’inserimento femminile nelle professioni.

  7. La presenza femminile è aumentata in tutti i settori del mondo del lavoro, e anche gli ordini professionali hanno registrato un incremento consistente dell’interesse da parte delle donne: tra gli avvocati, se negli anni settanta c’erano 8 donne su 100 iscritti, ora le donne sono circa il 50%, tra i commercialisti, i medici, gli ingegneri, i geologi, i notai la presenza femminile è sicuramente in aumento e la media di età di iscrizione all’albo è più bassa per le donne, anche se la rappresentanza al vertice dei Consigli degli Ordini resta molto scarsa. Le donne geometra sono appena il 10% di tutti i Geometri italiani. Negli ultimi anni l’iscrizione all’Albo professionale da parte di giovani donne, è stato più consistente e la costituzione della Consulta Nazionale Femminile “Donne Geometra” né è la dimostrazione.

  8. Le donne geometra hanno ambito, mettersi alla prova e si sono affacciate a questa professione dai connotati tradizionalmente maschili, che ancora oggi stentano ad essere superati; non hanno temuto di girare per cantieri, fare rilievi, tracciare strade….. tutte attività che sono state sfere considerate da sempre più “adatte a un uomo”. Ma tutti, uomini e donne, possiamo affermare che queste professioniste, considerate ancora una rarità, sono attente, coscienziose, precise …. e forse indispensabili in questo tempo dove occorre combattere per difendere il ruolo del geometra, messo in discussione dalle classi laureate e da tutti quelli organismi che non considerano più questa antica figura di marca DOCG.

  9. La Consulta Femminile “Donne Geometra”, con passione e devozione, sta portando avanti iniziative per contribuire ad una evoluzione conforme alla natura umana all’interno della Categoria, capace di creare una giusta conciliazione tra lavoro e famiglia.

  10. La conciliazione tra vita professionale e vita familiare costituisce un principio generale del diritto comunitario, un corollario naturale e una condizione indispensabile di uguaglianza reale tra donne e uomini, così come un diritto fondamentale di uomini e donne, secondo la giurisprudenza della Carta Europea di Giustizia e diversi strumenti comunitari, è la conciliazione tra vita professionale e familiare.

  11. L’Italia e l’Europa che mutano, impongono una attenta analisi per evitare il dannoso sradicamento dei principi e dei valori morali-sociali, autentici pilastri di una collettività matura. Non possiamo non comprendere o sottovalutare che il lavoro dedicato alla famiglia è sinonimo di eticità, un contributo nobile ed essenziale per l’educazione dei figli, società del domani, che sempre più spesso siamo costrette a delegare a badanti o baby sitter, accettando così di abdicare silenziosamente quasi narcotizzate, tutto quel patrimonio di affetti, valori, formazione, istruzione, incuneati nel ruolo di genitore, con il conseguente risultato di vedere nel tempo un naturale decadimento del corpo sociale.

  12. Vogliamo e possiamo rinunciare a tutto questo, senza adoperarci a trovare le giuste misure che consentano la difesa dell’umano e del sociale, dando ad esse una priorità assoluta? Se da una parte il pubblico impiego, rientrando da sempre nelle scelte del mondo femminile, è organizzato e strutturato in modo confacente ai ruoli molteplici della donna, il lavoro autonomo è ancora esageratamente carente nella conciliazione delle esigenze sociali e professionali. Ne è un esempio l’ordinamento pensionistico vigente delle Casse di Previdenza private che è nato ed è stato incentrato sulle caratteristiche ed occorrenze riferite ad un libero professionista di sesso maschile.

  13. Attraverso la Consulta Nazionale Femminile, stiamo dando molto a questo mondo professionale. Coinvolgiamo i Collegi, siti internet, associazioni, istituzioni; in poco tempo siamo diventate preziose per infinite colleghe che operano su tutto il territorio nazionale; risposte, consigli, notizie. Instancabili nel lavorare per la Categoria tutta, senza cercare meriti o visibilità, convinte che la preziosità è nell’operosità continua e costante. Un Notiziario mensile per informare e indirizzare, unire e congiungere, uno strumento che coinvolge e riunisce, apprezzato e sollecitato anche dal pubblico maschile. Le colleghe interessate possano inviare la propria e-mail per l’adesione all’indirizzo di posta elettronica: donnegeometra@libero.it

  14. E’ d’obbligo sottolineare che lo Stato Italiano si basa sul valore della famiglia, considerata patrimonio della nostra società e nel pieno rispetto della differenza biologica tra uomo e donna la nostra Costituzione nel capitolo III, riferito ai rapporti economici, art. 37 recita : “La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni di lavoro devono consentire l'adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione.……”

  15. L’articolo 3 ribadisce : “ Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E’ compito della Repubblica…(ed è opportuno aggiungere delle Istituzioni) rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e la effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del paese. “

  16. Corre l’obbligo soffermare l’attenzione anche sulla Carta comunitaria dei diritti sociali fondamentali dei lavoratori, adottata a Strasburgo nel 1989, che all’art. 16 conferma: Deve essere garantita la parità di trattamento tra uomini e donne. Deve essere sviluppata l’uguaglianza delle possibilità. A tal fine occorre intensificare ovunque sia necessario le azioni volte a garantire l’attuazione dell’uguaglianza tra uomini e donne, in particolare in materia di accesso al lavoro, di retribuzioni, di condizioni di lavoro, di protezione sociale, di istruzione, di formazione professionale e di evoluzione delle carriere. È altresì opportuno sviluppare misure che consentano agli uomini e alle donne di conciliare meglio i loro obblighi professionali e familiari.

  17. Inoltre nel Trattato di Roma (1957) venne stabilito il principio della parità della retribuzione a parità di lavoro (art.119); da questo sono derivate importanti direttive: • parità di trattamento nell’accesso al lavoro (formazione professionale e condizioni di lavoro); • parità di trattamento in materia di previdenza sociale, nei regimi professionali, nelle attività indipendenti. Nel Trattato di Maastricht (1992) venne ribadito che le azioni positive sono considerate come misure che prevedono vantaggi specifici destinati a facilitare l’esercizio di un’attività professionale da parte delle donne o a prevenire o compensare degli svantaggi nella loro carriera professionale.

  18. Le donne amano lavorare in proprio Molte donne intraprendono la strada della libera professione, per poter disporre più liberamente del proprio tempo, senza rinunciare alla propria realizzazione professionale. Purtroppo, anche nel "mettersi in proprio", le donne incontrano più difficoltà del dovuto, soprattutto quando non hanno a disposizione le risorse necessarie, per avviare un'attività imprenditoriale. In questo caso, gli istituiti creditizi sono l'unica soluzione, per il reperimento di finanziamenti. Il mondo dell'imprenditoria italiana ha più volte ripetuto che la richiesta di un prestito, o di un mutuo viene difficilmente esaudita. Queste difficoltà si moltiplicano, quando una donna cerca di ottenere un finanziamento, per mettersi in proprio. Infatti, nei confronti delle donne c'è ancora molta diffidenza nel mondo degli affari, e soprattutto nel mondo finanziario. Nella ricerca “ Le leve del 2000 “, quasi tutte le imprenditrici intervistate hanno denunciato questa situazione. Il Parlamento, in parte, ha preso atto di questa realtà ed ha varato una serie di misure, che incentivano l'imprenditoria giovanile, ed in particolar modo l'imprenditoria femminile promulgando, ad esempio, la legge 215/92. Attraverso questo provvedimento, si è agevolato l'accesso alla formazione professionale imprenditoriale, soprattutto in vista della riqualificazione professionale femminile.

  19. Tuttavia, è emerso dai risultati del questionario "Donne ed Elezioni Europee", che occorre elaborare ulteriori strumenti, per dare un maggiore sostegno all'imprenditorialità femminile. In realtà ci sono moltissime imprenditrici di successo in Italia, ma la maggior parte di esse gestiscono e/o dirigono aziende di famiglia o hanno rilevato gli studi professionali dei genitori. Il vero ostacolo all'imprenditoria femminile è la mancanza di provvedimenti risolutivi in molte anse del territorio europeo. Infatti, nelle aree più svantaggiate della nostra penisola e dell'Unione Europea queste iniziative non hanno una grande risonanza, poiché sono ostacolate dal fattore culturale. Si tratta, naturalmente, di iniziative molto importanti, che forniscono alle donne una base giuridica, che sostenga i loro progetti, e soprattutto tuteli i loro diritti. Inoltre molti governi dei Paesi dell'Europa Nord Occidentale sono stati messi in atto dei provvedimenti, che hanno influito moltissimo sul peso delle donne nel loro contesto sociale, soprattutto a livello decisionale. Ciò può costituire allo stesso tempo un punto di riferimento ed un esempio positivo, per l'elaborazione in Italia (e nell'Unione Europea) di soluzioni adeguate e durature di tipo giuridico e non.

  20. Una donna geometra è una persona che si può ben spendere sul mercato, introducendosi in ambienti interessanti e stimolanti. Chiaramente studio, approfondimento, aggiornamento e professionalità sono indispensabili per essere competitive. Nello strumento dell’arbitrato molte di noi, hanno trovato infinite soddisfazioni. La risoluzione di controversie è possibile, in alternativa alla via giudiziaria. La legge prevede quale unico requisito per rivestire la qualità di arbitro la piena capacità di agire. Di norma, vengono nominati arbitri dei professionisti esperti della materia del contendere. È possibile anche inserirsi nell’ambito della conciliazione. Chi fosse interessato a ricoprire incarichi nell'ambito della Camera Arbitrale o diventare un Conciliatore, è invitato a contattare la Camera di Commercio della propria città. Donne geometra e professione

  21. Nuovi sbocchi professionali La Finanziaria 2007 ha introdotto la possibilità di usufruire della detrazione del 55% per tutte le spese sostenute per la riqualificazione energetica gli interventi su unità immobiliari esistenti. La detrazione è recuperabile in 3 anni. Le agevolazioni riguardano le spese sostenute fino al 31/12/2007 relative a: • Installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda per usi domestici o industriali e per la copertura del fabbisogno di acqua calda in piscine, strutture sportive, case di ricovero e cura, istituti scolastici e università. La detrazione massima è di € 60.000. (Comma 346 della Legge Finanziaria 2007)

  22. Interventi su edifici esistenti, riguardanti le pareti, le coperture, i pavimenti, le finestre comprensive di infissi, al fine da garantire un più efficiente isolamento termico. La detrazione massima è di € 60.000, da ripartire in tre quote annuali di pari importo. (Comma 345 della Legge Finanziaria 2007) • Riqualificazione energetica di edifici esistenti che consenta di ottenere un risparmio energetico di almeno il 20% (es. riscaldamento dell'acqua).La detrazione massima è di € 100.000, da ripartire in tre quote annuali di pari importo. (Comma 344 della Legge Finanziaria 2007)

  23. Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione. La detrazione massima è di € 30.000, da ripartire in tre quote annuali di pari importo. (Comma 347 della Legge Finanaziaria 2007) Per potere usufruire della detrazione del 55% si deve richiedere al tecnico abilitato che effettua i lavori un'asseverazione, che attesti la realizzazione di un intervento che ha permesso il risparmio energetico richiesto dalla norma. L'asseverazione deve essere poi trasmessa via raccomandata o via Internet entro 60 giorni dalla fine dei lavori, e non oltre il 28/02/2008, all'ENEA. L'ENEA dal 30 aprile ha attivato sul sito Internet www.acs.enea.it un'applicazione web per la compilazione online della modulistica, previa registrazione.

  24. Agevolazioni Corsi in Valutazione Immobiliare - Riduzione per le Donne I geometri liberi professionisti, che da sempre si interessano di estimo immobiliare, sanno che il mercato italiano negli ultimi anni ha fatto registrare una crescita di compravendite, tale da essere ricordata nella storia dell’economia nazionale. Questo fenomeno ha indotto l’Associazione Nazionale GEO.VAL ESPERTI (Geometri Valutatori Esperti) con il patrocinio del Consiglio Nazionale Geometri e l’assenso della Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza Geometri a studiare percorsi formativi per consentire all’intera Categoria di essere al passo con gli standard internazionali di valutazione (International Valuation Standard). Come è noto l’accordo di Basilea II introduce elementi di qualità e professionalità nelle valutazioni immobiliari, con l’adozione da parte degli Istituti bancari e finanziari di una metodologia basata su criteri obiettivi, effettivi e concreti nel tempo, in considerazione del ruolo che la proprietà immobiliare riveste come garanzia delle operazioni di erogazione di un mutuo e ai fini della rivalutazione periodica di tali garanzie. I principali paesi europei già da alcuni anni utilizzano criteri estimativi inequivocabili.

  25. GEOVAL si è fatta promotrice di un progetto studiato appositamente per i geometri liberi professionisti, capace di colmare questa distanza con un processo innovativo, che consente velocemente di determinare il reale valore dell’immobile. GEOVAL – a seguito dell’istanza formulata dalla Consulta Nazionale Femminile “Donne Geometra” ha riservato alle donne geometra iscritte negli Albi provinciali di poter iscriversi al Corso con lo stesso sconto riservato agli associati Geoval, ovvero Euro 570,00. Tale logica, nasce dal fatto , che dalla compilazione di un questionario, è emerso che a parità di ore di lavoro, una donna geometra, guadagna meno di un collega di sesso opposto. Il Corso riconosce i crediti formativi previsti dal Regolamento della Formazione Continua e Obbligatoria. Le interessate possono scrivere a : Associazione Geometri Valutatori presso il Consiglio Nazionale Geometri via Barberini 68 –00187 ROMA oppure inviare una e-mail a geoval.geometri@libero.it Sarà fornito il materiale didattico e il software del programma.

  26. Le donne geometra e la maternità Gestisce la previdenza e l'assistenza di circa 91.000 geometri, di cui 20.900 pensionati al 15/11/2004. Eroga pensioni di vecchiaia, anzianità, invalidità, inabilità, reversibilità, indirette, vitalizi. Corrisponde provvidenze straordinarie e indennità di maternità. Quest’ultima, dal 1° gennaio 1991,viene corrisposta alle professioniste in caso di nascita, adozione e di aborto ai sensi della Legge 11/12/1990 n. 379 edel Decreto Legislativo 26 marzo 2001 n. 151 e successive modifiche. LaCassa Italiana di Previdenza ed Assistenza dei Geometri LiberiProfessionisti è Ente di natura associativa, con personalità giuridica di diritto privato, disciplinato da Regolamento e Statuto approvatidai MinisteriVigilanti in conformità con il Decreto509/94.

  27. Requisiti Occorre essere iscritte all'albo e alla Cassa al momento della domanda che deve essere presentata entro il termine perentorio di 180 giorni dall’evento (parto, aborto o adozione); • In caso di nascita: L’indennità viene riconosciuta a partire dal compimento del 6° mese di gravidanza; • In caso di aborto: L’indennità viene riconosciuta in misura pari ad 1/5 (Importo minimo per il 2005 € 830,70) se l’aborto è avvenuto tra l’inizio del quarto mese e la fine del sesto ed in misura intera se l’interruzione della gravidanza è avvenuta dopo il compimento del sesto mese. • In caso di adozione: L’indennità viene riconosciuta, per le adozioni nazionali, solo a condizione che il bambino non abbia superato i sei anni di età mentre, in caso di adozioni internazionali, l’indennità viene riconosciuta anche nel caso in cui il bambino abbia un’età superiore ai sei anni. • In entrambi i casi l’indennità viene riconosciuta solo dopo aver ottenuto il provvedimento di adozione o di affidamento preadottivo.

  28. Condizioni E' necessario dimostrare, con dichiarazione sostitutiva di atto notorio, di non aver già usufruito e di non aver titolo ad analogo beneficio presso altri Enti per effetto di lavoro dipendente o autonomo.

  29. Importo Viene calcolata in misura pari all'80% dei 5/12 del reddito professionale denunciato ai fini fiscali nell'anno precedente a quello dell’evento e non può essere inferiore a 5 mensilità di retribuzione calcolata nella misura pari all' 80% del salario minimo giornaliero per la qualifica di impiegato. Anno 2006: • minimo per la nascita e per l’adozione pari a € 4.224,49 • minimo per l’aborto pari ad € 844,90 L’indennità di maternità non può comunque essere superiore a cinque volte l’importo minimo. (Limite per il 2006 = € 21.122,45)

  30. Fac -simile di domanda Alla CASSA ITALIANA PREVIDENZA GEOMETRI Ufficio Prestazioni Straordinarie e Temporanee Lungotevere Arnaldo Da Brescia,4 - 00196 Roma (RM) OGGETTO : RICHIESTA INDENNITA’ DI MATERNITA’ Cod. fisc. ___________________________partita IVA n. __________________ La sottoscritta ____________________________________________________Matricola________________ tel. _______________ Attribuita nell’anno__________________ CHIEDE la liquidazione della INDENNITA’ DI MATERNITA’ ai sensi della legge n. 379 dell’11/12/90 (1) per : NASCITA ADOZIONE ABORTO A tal fine , consapevole delle sanzioni penali previste per le false dichiarazioni di cui all’art. 26 della L. N. 15 del 4/1/1968 DICHIARA (DPR N° 403/1998) 1) di essere nata a __________________il _________________________________; 2) di essere residente a ______________Via ______________CAP ______________; 3) di essere/essere stata iscritta all’Albo dei Geometri di ____________dal ________al ________e alla Cassa dal______________; 4) di non aver diritto all’indennità di maternità di cui alle leggi: n.1204 del 30/12/1971 e successive modificazioni e n. 546 del 29/12/1987 e successive modificazioni; 5) di autorizzare la Cassa Italiana Geometri a versare l’indennità di cui all’oggetto direttamente sul conto corrente a me intestato n. _____________________ intrattenuto presso agenzia ______________ sede________ codice ABI ______ codice CAB ________; ________________, lì ________________ LA DICHIARANTE ________________________________ Qualora la firma non sia apposta dinnanzi all’impiegato addetto, allegare copia del documento di identità (L. 15/5/1997 n. 127) All'uopo si allegano i seguenti documenti (1): 1) _________________________________ 2) _________________________________ 3) _________________________________ 4) _________________________________ 196/03 (CODICE IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI) I dati acquisiti sono trattati, con l’ausilio di strumenti elettronici, alle sole finalità istituzionali. Il trattamento è effettuato nel rispetto del Codice con particolare riferimento agli obblighi di riservatezza e di sicurezza. In ogni momento è possibile avere accesso ai propri dati ai sensi dell’art. 7 del Codice.

  31. Polizza Sanitaria Integrativa La Cassa Geometri, dal 16 aprile 2007, ha assicurato gli iscritti e pensionati attivi con una polizza sanitaria integrativa, stipulata per il tramite di Emapi, con le Assicurazioni Generali, finalizzata alla copertura di garanzia per “Grandi interventi chirurgici e gravi eventi morbosi ”. Inoltre è prevista una copertura che consentirà di godere di un’indennità, nell’ipotesi di infortunio che comporti una invalidità permanente parziale di grado superiore al 66%. Il premio per le coperture assicurative indicate è a totale carico della Cassa. Nulla, quindi, è dovuto dai singoli iscritti, salvo eventuali estensioni della polizza ai propri familiari o all’ampliamento delle garanzie richieste. Il presupposto di infortunio è statisticamente superiore per le donne.

  32. Informazioni Generali La polizza assicurativa ha validità annuale e copre il periodo temporale che va dal 16/04/2007 al 15/04/2008. La Convenzione assicura il rimborso delle spese sanitarie sostenute dagli assicurati in conseguenza d’infortunio, malattia e parto nei termini, nella misura e con le modalità, anche di erogazione diretta delle prestazioni (es. in strutture convenzionate), indicate nella Convenzione stessa. Per ulteriori informazioni consultare il sito al seguente indirizzo: http://www.cassageometri.it/Pubblico/Pagine/2007/ConvPolizzaSanitaria.pdf

  33. Interventi a sostegno della professione La Cassa erogherà su domanda assegni di avviamento alla professione di Euro 800,00 ciascuno a iscritti alla Cassa, di età anagrafica al 31/12/2006, non superiore ai 35 anni, che frequentino corsi di laurea delle classi 4, 7 ed 8 di cui al D.P.R. n. 328/2001 e successive variazioni. Saranno erogati su domanda anche assegni di avviamento alla professione ad iscritti alla Cassa con età anagrafica al 31/12/2006 non superiore ai 30 anni, che siano iscritti all’Albo dei praticanti e alla Cassa IP o frequentino corsi di preparazione all’esame di abilitazione organizzati dai Collegi e di durata non inferiore a 120 ore o 60 ore. Verranno erogati su domanda assegni di aggiornamento alla Professione ai Geometri iscritti all’Albo e alla Cassa di età anagrafica al 31/12/2006 non superiore ad anni 45. Saranno erogati anche assegni per tirocinio professionale presso Enti Pubblici, Privati e Privatizzati, oltre per l’avviamento alla professione.

  34. "Le donne non chiedono. Perchè le donne contrattano meno degli uomini negli affari, nella professione, nella vita privata" Babcock Linda - Laschever Sara Esser donna è così affascinante. E' un'avventura che richiede un tale coraggio, una sfida che non finisce mai“ Oriana Fallaci

  35. Se vuoi contattarci scrivi una e-mail a : donnegeometra@libero.it Le attività della Consulta Nazionale Femminile “Donne Geometra” sono sul nuovo sito www.donnegeometra.it

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