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Piano dell’offerta formativa Direzione Didattica n°2 Santarcangelo di Romagna (RN) Anno 2011/2012

Piano dell’offerta formativa Direzione Didattica n°2 Santarcangelo di Romagna (RN) Anno 2011/2012.

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Piano dell’offerta formativa Direzione Didattica n°2 Santarcangelo di Romagna (RN) Anno 2011/2012

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Presentation Transcript


  1. Piano dell’offerta formativaDirezione Didattica n°2Santarcangelo di Romagna (RN)Anno 2011/2012 • Per conoscere la nostra realtà bisogna tener conto della distribuzione nel territorio delle diverse scuole: la Direzione didattica n°2 infatti è intercomunale e comprende 8 plessi scolastici appartenenti al territorio di due Comuni diversi: Santarcangelo di Romagna e Poggio Berni

  2. Mappa del “Piano dell’Offerta Formativa”

  3. Mappa del Circolo Didattico • Scuole Infanzia • Scuole Primarie Scuola primaria 1 “Marino Moretti” 3 Camerano 5 “Giovanni XXIIII” . . 7 ”F.lli Cervi” Scuola infanzia 2 “Peter Pan” 4 Sant’Agata 6 “Pollicino” . . 8 ”Biancaneve”

  4. PLESSI SCUOLA INFANZIA

  5. Dirigente Scolastico: dott. Cucchetti Gabriele Dirigente S. G. A. Anna Maria Pellegrino Collaboratrici: Elisabetta Mezzolla Anna Ghinelli Funzioni Strumentali: Area 1 Boccaccini Christian Paglierani Vilma Area 2 Barbara Tosi Area 3 Fontana Chiara Area 4 Farabegoli Marinella Pagliarani Daniela Sicurezza: R. S. P. P. Ing. Mauro Massari R. L. S. Morena Benvenuti

  6. Che cos’è il P.O.F.? • Il P.O.F. è la carta d’identità dell’Istituzione scolastica e ne esplicita la programmazione curriculare, extracurriculare,educativa ed organizzativa. • Definisce l’identità culturale della scuola stessa tenendo conto delle caratteristiche del territorio e del contesto socio-culturale in cui l’istituzione opera. • E’ un documento flessibile, trasparente e verificabile che nasce da scelte e responsabilità condivise. Viene elaborato dal Collegio dei Docenti ed adottato dal Consiglio di Istituto.

  7. Scelte didattico-metodologichee strumenti di base • In base alle teorie costruttiviste e le nuove scoperte scientifiche relative alle neuroscienze,si è cercato di dare impulso alla ricerca-azione,puntando sull’apprendimento significativo, sull’interazione tra pari , e sulla revisione critica di quanto appreso. Strumenti generali di azione: • Patto di corresponsabilità: strumento di condivisione e responsabilità fra le diverse componenti della scuola. • Programmazione educativa:scelte collegiali di condivisione di metodi,processi e sistemi di valutazione. • Regolamento: regole comuni di convivenza.

  8. Finalità educative • Il Collegio docenti considera fondamentale che la qualità della vita scolastica scaturisca dalla qualità della relazione educativa. Infatti la capacità di cogliere il peso e l'importanza dell’aspetto relazionale è divenuto l'elemento che distingue e qualifica l’intervento dell’insegnante che si adopera per assicurare benessere a scuola e successo formativo.

  9. Importanza del clima scolastico • Il clima socio-emotivo risulta un presupposto per creare condizioni di benessere determinante per far nascere la motivazione, il desiderio e l'emozione di conoscere: una proposta pedagogica questa che con il rispetto delle identità e delle originalità, costituisce una condizione fondamentale nel processo di apprendimento.

  10. Le scelte educative • La “comunità educante” del II° Circolo di Santarcangelo di R. intende intraprendere il cammino proponendosi un percorso che abbia come linee guida: • la centralità dell’alunno e del suo itinerario di formazione personale e di apprendimento. • l'attenzione all’inclusione. • la formazione dei cittadini di oggi e di domani. • l’armonizzazione del curricolo. • la valutazione dei risultati, del comportamento e del processo formativo come strumento pedagogico -didattico. • il consolidamento dei raccordi scuola-territorio, al fine di realizzare un’ integrazione tra le diverse istituzioni.

  11. Scelte curriculari Le scuole del Circolo, nel realizzare il percorso educativo della persona-alunno, hanno progettato un curricolo annuale che si articola in tre grandi aree di apprendimento: • l’area linguistico-artistico-espressiva • l’area storico-geografico-sociale • l’area matematico-scientifico-tecnologica (potenziamento prioritario)

  12. Percorsi stabili Inserimento alunni stranieri Sostegno alla disabilità Benessere Accoglienza continuità Progetti annuali Sostegno e recupero Ed.alla sostenibilità Tecnologie e didattica Ed.all’espressività INFEA Ripensare per riprogettare lo sport Biblioteca Sicurezza stradale Musica Frutta a scuola Ed. alla cittadinanza Percorsi didattici

  13. Il rapporto con il territorioStrategie di raccordo interistituzionale Competenze

  14. Rapporto scuola- famiglia La scuola si impegna a favorire la partecipazione delle famiglie alle scelte educative inserite nel POF perché esse possano essere rispondenti ai bisogni dei genitori e degli alunni, a tal fine: a) Sono previsti opportuni momenti assembleari, all’inizio dell’anno scolastico, tra i rappresentanti dei genitori e lo staff di direzione per far conoscere le linee generali del percorso didattico e l’organizzazione scolastica, ma anche in corso d’anno sono previsti incontri per verifiche e revisioni dei percorsi intrapresi. b) Viene stabilito e condiviso un preciso patto formativo tra le parti “Patto Educativo di Corresponsabilità” c) Viene favorita e sollecitata la partecipazione dei genitori a tutti gli organi collegiali.

  15. d) Sono previsti frequenti incontri, anche individuali, come evidenziato dal calendario scolastico, per conoscere l’andamento scolastico del proprio figlio, fare proposte, avere chiarimenti. e) Viene cercata la condivisione e collaborazione per momenti ricreativi, uscite, attività teatrali, orientamento o altre manifestazioni organizzate direttamente dalla scuola f) Verranno effettuati incontri per la condivisione di eventuali difficoltà della scuola, perché le famiglie possano contribuire economicamente e professionalmente al miglioramento del servizio. g) È prevista la collaborazione per l’attivazione di particolari progetti e/o laboratori (es.:“progetto lingua inglese” laboratori di manipolazione o teatrali).

  16. La scuola dell’infanzia La scuola dell’infanzia è la scuola dell’accoglienza del bambino e della sua famiglia ed è il luogo di promozione del benessere di coloro che la abitano. Essa si distingue per una cultura pedagogica inclusiva ed uno spessore etico che si realizzano nell’attenzione ai bambini e ai loro diritti, in un curricolo orientato alla cura e all’apprendimento. Le dimensioni fondanti del curricolo sono orientate allo sviluppo globale della personalità dei bambini. Al centro della didattica è posto il soggetto che apprende nell’unitarietà delle sue dimensioni di sviluppo e delle sue esperienze. Le attività che vengono proposte ai bambini da 3 a 5 anni sono caratterizzate dalla trasversalità e dalla connessione ed integrazione tra i campi di esperienza, dietro ai quali i docenti individuano il delinearsi dei saperi disciplinari e dei loro alfabeti. La scuola dell’infanzia è luogo di grandi sperimentazioni e ricerche didattiche.

  17. La qualità che la caratterizza si può cogliere attraverso le sue finalità: • l’accoglienza, la relazione, la cura; • l’identità, l’autonomia e la competenza; • l’esperienza e la conoscenza; • il gioco, l’esplorazione e la scoperta; • la fantasia e i linguaggi; • la progettazione e la documentazione; • la continuità e il progetto di vita. • La documentazione viene particolarmente curata; ne sono testimonianza strumenti e modalità operative quali il diario, l’archivio della memoria, la valigia, i libroni ed il Portfolio, che ha carattere dinamico e si coniuga alla personalizzazione e all’autovalutazione .

  18. In ordine alla valutazione, si parla, non tanto di “livelli certificabili in uscita”, quanto di un profilo in continua evoluzione, per cui valutare significa: • accentuare e perfezionare l’osservazione e l’ascolto dei bambini e delle bambine; • tenere conto non solo dei criteri formativi e di sviluppo, ma anche delle scelte educative

  19. La Scuola Primaria La formazione nella scuola primaria prevede lo sviluppo pieno della persona, affinchè il bambino diventi cittadino attivo, consapevole e responsabile nella società. Durante questa fascia scolare, il soggetto in apprendimento prende coscienza delle dinamiche che portano all’affermazione della propria identità; acquisisce gli strumenti per poter esprimere emozioni e stati d’animo; nella relazione con gli altri comincia a cogliere motivi di comprensione e di incontro, riflette sulle esperienze vissute direttamente e dagli altri, anche condividendo momenti significativi;

  20. comincia ad operare scelte personali come iniziale affermazione della propria autonomia e come assunzione di adeguate responsabilità; si pone in modo attivo di fronte alle sollecitazioni esterne e alla crescente quantità di informazioni.

  21. FINALITA’ GENERALI , dedotte dall’Atto di indirizzo 08/09/’09: - porre al centro, nell’azione della scuola, l’alunno e il suo itinerario di formazione personale e di apprendimento; - mantenere in primo piano l’obiettivo di formare i cittadini di oggi e di domani; - operare per una scuola dell’inclusione; - fissare le tappe e i traguardi da superare nel percorso formativo continuo dai 3 ai 14 anni, secondo standard diffusi nell’area UE e OCSE; - verificare periodicamente e con sistematicità i progressi di ogni singolo alunno, soprattutto nelle capacità di base; - responsabilizzare ogni scuola rispetto ai risultati e ai livelli di apprendimento che i propri alunni sono chiamati a raggiungere; - definire e proporre un curricolo adeguato alla formazione degli alunni e al loro proseguimento negli studi;

  22. Tempo Pieno: 40 ore (“F.lli Cervi”) Tempo ordinario: - 24 (non scelto) -27 ore settimanali; - 30 ore settimanali E’ possibile richiedere Pre- scuola e post-scuola

  23. La valutazione come miglioramento • Valutare per individuare punti di forza e di debolezza di quanto appreso. • Valutazione come azione di miglioramento dei processi avviati. • Autovalutazione di istituto come intento di miglioramento del servizio offerto dalla scuola.

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