1 / 17

Paolo Boldrini Dipartimento di Riabilitazione-Lungodegenza Azienda ULSS 9 – Treviso- Italia

INTRODUZIONE ALLA GIORNATA DEDICATA ALLA MULTIPROFESSIONALITA’ E ALLA ACCETTAZIONE/CONOSCENZA DEL MALATO: IL RUOLO DI OGNI PROFESSIONISTA DELLA RIABILITAZIONE NELLA VALUTAZIONE/RICERCA DEL CONTATTO CON L’AMBIENTE. Paolo Boldrini Dipartimento di Riabilitazione-Lungodegenza

debbie
Download Presentation

Paolo Boldrini Dipartimento di Riabilitazione-Lungodegenza Azienda ULSS 9 – Treviso- Italia

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. INTRODUZIONE ALLA GIORNATA DEDICATA ALLA MULTIPROFESSIONALITA’ E ALLA ACCETTAZIONE/CONOSCENZA DEL MALATO: IL RUOLO DI OGNI PROFESSIONISTA DELLA RIABILITAZIONE NELLA VALUTAZIONE/RICERCA DEL CONTATTO CON L’AMBIENTE Paolo Boldrini Dipartimento di Riabilitazione-Lungodegenza Azienda ULSS 9 – Treviso- Italia Ospedale Riabilitativo di Alta Specializzazione Motta di Livenza (TV)

  2. MODELLO MULTIPROFESSIONALE MODELLO INTERPROFESSIONALE

  3. NON E’ COMPITO MIO Questa è la storia di un piccolo gruppo di persone, dove c’erano Ognuno, Qualcuno, Ciascuno e Nessuno. C’era un lavoro importante da fare, e Ognuno era sicuro che Qualcuno lo avrebbe fatto. Ciascuno avrebbe potuto farlo, ma Nessuno lo fece. Finì che Ognuno incolpò Qualcuno che Nessuno fece cio’ che Ciascuno avrebbe potuto fare.

  4. Organizzazione del processo riabilitativo • Accesso • Accoglimento • Valutazioni di ingresso (paziente/famiglia) • Elaborazione del progetto riabilitativo individuale • Realizzazione del progetto • Reinserimento • Follow-up

  5. FASE DELL’ACCOGLIMENTO • E’ LA TAPPA DEL PERCORSO-PAZIENTE CHE VA DAL MOMENTO DELL’ACCESSO ALLA FORMULAZIONE DEL PROGETTO RIABILITATIVO • IL PAZIENTE E LA FAMIGLIA “SI PRESENTANO” AL TEAM PROFESSIONALE; IL TEAM “SI PRESENTA” AL PAZIENTE E ALLA FAMIGLIA • CRITERI GUIDA: • SICUREZZA • CONTINUITA’ • RELAZIONALITA’

  6. FASE DELL’ACCOGLIMENTO • VALUTAZIONI DI INGRESSO • INFORMAZIONE ED ORIENTAMENTO AL PAZIENTE/FAMIGLIA • PIANIFICAZIONE ATTIVITA’

  7. VISITA DI TEAM Il giorno dopo l’ingresso 45’-50’ Scheda visita di team Medico, Fisioterapista, Infermiere (Logopedista se LCF>4)

  8. Condizioni cliniche generali Effetto di farmaci Deficit sensoriali Postura Situazione ambientale Comportamento spontaneo (finalizzato? comunicativo?) Latenza di risposta Tempo (tempi) per la valutazione Luogo (luoghi) per la valutazione Variabilità della risposta Variazione degli stimoli Variazione degli esaminatori FATTORI DA CONSIDERARE NELLA VALUTAZIONE DELLE PERSONE IN STATO DI BASSA RESPONSIVITA’

  9. Osservazione non strutturata da parte di tutti i componenti (professionali e non) del team, e confronto in sede di riunione Osservazione strutturata con strumenti standardizzati (es. EFA) Soministrazione di scale di valutazione con stimoli standardizzati (es. CNC) Studio individualizzato di singolo caso con stimoli personalizzati MODALITA’ ADOTTATE NELLA VALUTAZIONE DELLE PERSONE IN STATO DI BASSA RESPONSIVITA’

  10. EFA Early Function Abilities 4 aree di osservazione per un totale di 20 items -area del sistema nervoso autonomo (stabilita’ vegetativa, vigilanza, posture,eliminazione) -area delle funzioni oro/facciali (stimolazione oro/facciale, deglutizione, movimenti della lingua, mimica) -area delle funzioni sensomotorie (tono, controllo del capo, controllo del tronco, trasferimenti, stazione eretta, motricita’ volontaria, locomozione) area delle funzioni cognitive (informazioni tattili, visive,acustiche,comunicazione, abilita’ di cura di se) La struttura di punteggio e’ a 5 categorie (20-100)

  11. Un approccio piu’ individualizzato prevede la ricerca di “situazioni facilitanti” che possono essere le piu’ varie e che vanno proposte al pz dopo aver raccolto adeguate informazioni sul suo passato, sulle sue preferenze, sulle sue abituali modalita’ di entrare in relazione con gli altri.

  12. STIMOLAZIONE/VALUTAZIONE DEL PAZIENTE A BASSA RESPONSIVITA’ L’IGIENE QUOTIDIANA RAPPRESENTA UN MEZZO ECCELLENTE PER: • “CONTATTARE” IL PAZIENTE, • FACILITARE LA PRESA DI CONTATTO CON L’AMBIENTE ESTERNO, • RICERCARE UN CANALE COMUNICATIVO

  13. STIMOLAZIONE/VALUTAZIONE DEL PAZIENTE A BASSA RESPONSIVITA’ PROBLEMI APERTI: • Stimolare cosa? (arousal?awareness?motivazione?) • Stimolare come? (unimodale?multimodale?)

  14. La famiglia nella valutazione della persona a bassa responsività • Colloquio di ingresso con i vari componenti del team • Colloquio/indagine sulle caratteristiche famigliari • Riunioni famigliari periodiche • Periodi di osservazione/affiancamento-addestramento con diversi componenti del team

  15. La famiglia • Colloqui di supporto • Incontri-conferenze • Gruppi di auto-aiuto delle famiglie • Colloqui di follow-up • Supporto all’associazionismo

  16. GRAZIE! Paolo Boldrini Dipartimento di Riabilitazione-Lungodegenza Azienda ULSS 9 – Treviso- Italia Ospedale Riabilitativo di Alta Specializzazione Motta di Livenza (TV)

More Related