1 / 21

Funzione Motoria

Funzione Motoria. Capacità di eseguire ‘movimenti’ che costituiscono la transizione di un segmento corporeo da una posizione ad un’altra. Motilità volontaria : riguarda movimenti coscienti, eseguiti volontariamente dal soggetto e finalizzati ad uno scopo

corin
Download Presentation

Funzione Motoria

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Funzione Motoria Capacità di eseguire ‘movimenti’ che costituiscono la transizione di un segmento corporeo da una posizione ad un’altra. • Motilità volontaria: riguarda movimenti coscienti, eseguiti volontariamente dal soggetto e finalizzati ad uno scopo • Motilità riflessa: riguarda movimenti non iniziati dal soggetto volontariamente, ma in risposta a stimoli esterni • Motilità automatica: riguarda specifiche attività motorie (acquisite nel tempo) ed eseguite in modo automatico

  2. “Unità Motoria” L’unità motoria è costituita da: - le fibre muscolari (4) sparse in un muscolo - innervate da un -motoneurone spinale (1) - tramite il suo assone (2) - con le placche neuromuscolari (3) corrispondenti

  3. Tipi di Unità Motorie

  4. Basi Elementari della MOTILITA’ VOLONTARIA • L’esecuzione di qualsiasi movimento richiede l’attivazione di un adeguato numero di “unità motorie” • La forza con cui viene eseguito un movimento dipende da: - numero (ed il tipo) di unità motorie attivate - frequenza di scarica delle singole unità motorie

  5. Basi Elementari della MOTILITA’ VOLONTARIA Una riduzione di forza (“paralisi”) può essere determinata da: • Riduzione più o meno marcata dell’afflusso d’impulsi dalla corteccia motoria ai motoneuroni spinali  PARALISI DI TIPO CENTRALE • Lesione di un certo numero di unità motorie che non possono essere attivate, nonostante il normale afflusso d’impulsi provenienti dalla corteccia motoria PARALISI DI TIPO PERIFERICO • Compromissione diretta del MUSCOLO

  6. Via cortico-spinale o piramidale • La principale via natomica del SNC che riguarda la funzione motoria è costituita dalla: VIA CORTICO-SPINALE (“piramidale”) che connette la corteccia motoria la midollo spinale

  7. Via cortico-spinale o piramidale • 1.000.000 fibre di cui solo 34.000 di grosso diametro • Aumenta di dimensioni nello sviluppo filogenetico • Assume contatti diretti con i grossi motoneuroni  (sostanza grigia midollare) • Alla nascita è incompletamente formata; lo diventa dopo 2-4 anni; tale periodo corrisponde allo sviluppo dei movimenti individuali delle dita.

  8. Via cortico-spinale o piramidale • L’area motoria primaria è situata nella circonvoluzione frontale ascendente ed in essa sono localizzati i centri da cui partono i comandi motori per i diversi movimenti. • La rappresentazione topografica(‘omunculus’) delle cellule sulla corteccia motoria non è proporzionale all’estensione dei muscoli, ma alla complessità dei movimenti in cui i muscoli sono coinvolti.

  9. Via cortico-spinale o piramidale • E’ una via incrociata, cioè controlla la motilità volontaria (specie fine) della parte controlaterale del corpo. • E una via mono-sinaptica ad elevata velocità di conduzione.

  10. Una lesione anatomo-funzionale del I Motoneurone può determinare una paralisi di tipo CENTRALE o SINDROME DEL MOTONEURONE SUPERIORE La lesione può essere localizzata a livello: • Corteccia motoria • Aree sottocorticali • Tronco-enecefalo • Midollo spinale

  11. Una sindrome del 1° Motoneurone e, quindi, una paralisi di tipo CENTRALE possono dipendere da cause diverse Lesioni: • vascolari (Es. ictus ischemico o emorragico) • neoplastiche (Es. tumore cerebrale) • infiammatorie (Es. encefalite) • traumatiche (Es. trauma cranico o spinale) • demielinizzanti (Es. sclerosi multipla) • degenerative (Es. Malattia dei motoneuroni)

  12. Segni ‘negativi’: Diminuzione di forzaPARESI o PLEGIA Faticabilità Ridotto reclutamento di UM Ridotta “destrezza motoria” Segni ‘positivi’: Aumento del tono muscolare SPASTICITA’ Aumento dei riflessi profondi (iperreflessia) con eventuale CLONO Alterazione dei riflessi cutanei e possibili spasmi flessori Presenza di riflessi patologici (segno di Babinski) Sindrome del I Motoneurone(o Motoneurone Superiore) N.B.:Il trofismo muscolare è sostanzialmenteindenne

  13. Distribuzione del deficit di forza

  14. Test Antigravitari Test contro-resistenza

  15. Scala di misurazione della forza

  16. Classificazione dei Riflessi • FISIOLOGICI: • Profondi o miotattici (‘da stiramento’) • da stimolazione strutture muscolari ed osteo-tendinee • Superficiali (‘nocicettivi’) • da stimolazione strutture cutanee o mucose • PATOLOGICI: • (fenomeno di Babinski e similari, palmo-mentoniero, automatismi spinali, fenomeno dell’inversione)

  17. Tono Muscolare • Resistenza al movimento quando il soggetto è in uno stato di rilasciamento volontario • Stato della muscolatura corporea in preparazione al mantenimento della postura ed all’esecuzione del movimento: • Mantenere la postura eretta contro la forza di gravità • Adattarsi alle variazioni della base di supporto • Consentire la selezione del movimento per scopi funzionali

  18. Ipertonia piramidale o Spasticità’ • Aumentata resistenza alla mobilizzazione passiva di arti o segmenti di arti. • Distribuzione selettiva ai muscoli anti-gravitari: • Arto Superiore: flesso, intraruotato, addotto • Arto Inferiore: esteso, extraruotato, abdotto

  19. Una lesione anatomo-funzionale del II Motoneurone può determinare una paralisi di tipo PERIFERICO • Le strutture del SNP coinvolte nella funzione motoria sono: Motoneuroni spinali Radici spinali Plesso Nervi Periferici Nel loro insieme costituiscono dal punto di vista funzionale il II MOTONEURONE o INFERIORE

  20. Paralisi Centrale da lesione MN superiore Distribuzione a gruppi di muscoli Aumento del tono muscolare (ipertonia) Aumento dei riflessi (iperreflessia) con possibile clono Presenza di riflessi patologici (Babinski) Trofismo indenne e assenza di fascicolazioni Paralisi Periferica da lesione MN inferiore Distribuzione anche a singoli muscoli Riduzione del tono muscolare (ipotonia) Riduzione o abolizione dei riflessi (ipo-areflessia) Assenza riflessi patologici Ipo-atrofia con possibile presenza di fascicolazioni

  21. Atrofie Neurogene • CIRCOSCRITTE: • Tronculari (unilaterali) • Metamerico-radicolari (uni-bilaterali) • ESTESE: • Tronculari (bilaterali > distalmente) • Metamerico-radicolari (uni-bilaterali > distalmente)

More Related