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Le azioni in capo allo Stato

T P L L’URGENZA DI UNA REVISIONE NORMATIVA PER IL SETTORE federMobilità Roma 9 aprile 2014. Le azioni in capo allo Stato. Confermare la istituzione del Fondo nazionale per il concorso finanziario dello Stato agli oneri del Tpl ( L. n.135/2013) in € 4.929.254.469 annui

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Le azioni in capo allo Stato

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  1. T P LL’URGENZA DI UNA REVISIONENORMATIVA PER IL SETTOREfederMobilità Roma 9 aprile 2014

  2. Le azioni in capo allo Stato • Confermare la istituzione del Fondo nazionale per il concorso finanziario dello Stato agli oneri del Tpl ( L. n.135/2013) in € 4.929.254.469 annui • Adeguare lo stanziamento annuo alla inflazione di settore programmata (D. lgs n.422 – Legge n.42/2009) • Escludere dai vincoli del patto di stabilità interno le risorse stanziate sul Fondo di cui alla L. 296/2006 art.1,c.1031

  3. Le azioni in capo allo Stato • Definire (art.1,c.84, L. 147/2013) costi standard • Armonizzare l’attività della Autority con l’Osservatorio al livello centrale e con le Agenzie al livello periferico • Modificare le modalità di erogazione delle risorse per investimenti • Destinare contributi fino al 75% dei costi per leasing per rinnovo parchi autobus • Sostenere il processo di liberalizzazione con norme cogenti

  4. La liberalizzazione del settore Le Regioni devono • provvedere alla definizione dei singoli bacini di traffico minimi ottimali così come previsto all’art. 3bis, c.1, della Legge n.148/2011 • disporre l’affidamento ad un unico operatore anche in ATI, purché proceda entro 90 gg a fusione in unica società • potenziare gli strumenti per la lotta alla evasione tariffaria, che vale il 9% del Fondo nazionale • con sanzioni pecuniarie esemplari • con l’accertamento affidato ad agenti di polizia amministrativa, anche fuori organico aziendale

  5. Le azioni in capo alle Regioni Legge n. 95/2012 – art. 16 bis, comma 4 Le regioni, al fine di ottenere assegnazioni di contributi statali destinati a investimenti o a servizi in materia di Tpl e ferrovie regionali, procedono, d’intesa con le Amministrazioni locali a: 1. adozione di un piano di riprogrammazione dei servizi di Tpl e trasporto ferroviario regionale 2. rimodulazione dei servizi a domanda debole 3. sostituzione modalità di trasporto diseconomiche

  6. La riprogrammazione é impostata sulla fissazione dei livelli minimi essenziali, sulla abolizione delle sovrapposizioni ferro-gomma e gomma-gomma, sulla rimodulazione dei servizi a domanda debole, sulla più idonea sostituzione delle modalità diseconomiche. Le società del Tpl rideterminano gli organici in coerenza ai nuovi programmi d’esercizio, predispongono il piano di risanamento e ristrutturazione aziendale, pianificano l’esodo del personale in esubero, ridefiniscono i costi del servizio al netto dei costi dell’infrastruttura.

  7. Le Regioni, d’intesa con le Amministraz.ni locali, aggiornano il quadro tariffario per conseguire il rapporto Ricavi da traffico/costi del servizio nei termini previsti dall’art.19 del D.lgs n.422 Regioni e Amministrazioni locali aggiornano la nuova entità del contributo d’esercizio a seguito del piano di risanamento e ristrutturazione e del nuovo piano tariffario, riconoscendo un premio, commisurato alle economie conseguite, da destinare ad investimenti in materiale rotabile, attrezzature, impianti e infrastrutture

  8. Il MIT procede alla verifica degli effetti prodotti dal piano di riprogrammazione dei servizi e provvede all’assegnazione delle risorse del Fondo nazionale. Nelle more della erogazione delle risorse definite trasferisce a titolo di anticipazione il 70% dello stanziamento del Fondo. Le successive erogazioni sono disposte con cadenza mensile.

  9. Le agenzie regionali della mobilità sostenibile • Per gestire il processo di pianificazione degli investimenti • per il monitoraggio del sistema dei trasporti • per gestire la pianificazione dei servizi per la mobilità • per la progettazione e programmazione dei servizi minimi essenziali e aggiuntivi integrati con la mobilità privata

  10. per gestire le procedure concorsuali e l’affidamento dei servizi regionali e, ove richiesto, degli Enti locali • per la stipula degli accordi di programma e la redazione dei contratti di servizio • per il controllo, vigilanza e monitoraggio sui servizi e la verifica della parità di trattamento degli utenti • per la definizione e gestione della politica tariffaria

  11. Grazie per l’attenzione Domenico Mazzamurro

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