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in visita allo:. O. Z. O. Si tratta di un viaggio un po’ virtuale e un po’ reale in uno zoo, in un bioparco, come qualcuno lo potrebbe chiamare, insomma nel fantastico mondo degli animali tanto amati dai bambini di tutte le età.

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Presentation Transcript


  1. in visita allo: O Z O scuola FEDERICO FELLINI

  2. Si tratta di un viaggio un po’ virtuale e un po’ reale in uno zoo, in un bioparco, come qualcuno lo potrebbe chiamare, insomma nel fantastico mondo degli animali tanto amati dai bambini di tutte le età. È stato un pretesto per fare ricerca di immagini, di notizie e di aspetti e caratteristiche sugli animali che popolano e potrebbero popolare il bioparco di ogni città. Ci auguriamo che questa ricerca potrà essere utile a tutti coloro che, possedendo questo CD lo potranno utilizzare come piccola enciclopedia multimediale. Grazie! scuola FEDERICO FELLINI

  3. Animali feroci Mammiferi Uccelli Animali Marini Museo Fellini ZOO Scimmie Insetti Rettili scuola FEDERICO FELLINI

  4. I Rettili BOA CAMALEONTE COBRA scuola FEDERICO FELLINI

  5. Il Boa Il Boa chiamato più comunemente Boa costrittore. Appartiene alla famiglia dei Rettili. Non è un serpente velenoso ma le sue spire possenti che avvolge intorno alla vittima è capace di stritolarla in pochi attimi. E’ ghiotto di piccoli mammiferi come i ratti. Quando è sazio rimane anche una settimana senza cibo. Depone le uova e alcune specie partoriscono serpenti vivi. scuola FEDERICO FELLINI

  6. Il Cobra Appartiene alla famiglia dei Rettili. Sono molto velenosi. I morsi del cobra dagli occhiali e il cobra reale sono fulminei e letali. Il cobra reale è il serpente velenoso di maggiori dimensioni: lungo 6 metri. Quasi tutti i serpenti trascorrono la maggior parte dell’esistenza sulla terra. scuola FEDERICO FELLINI

  7. Il Camaleonte Appartiene alla famiglia dei Rettili. Afferra le sue vittime con la lingua lunghissima dalla punta appiccicosa. Quasi tutte le lucertole camminano su 4 zampe. Sono famosi per la loro capacità di mutare colore. Non sempre adattano il colore a quello dell’ambiente circostante; in realtà cambiano colore a seconda della luce. Quando fa freddo è di solito bruno: se la temperatura e la luce variano diviene verde oppure giallo verdastro pallido; quando è eccitato il suo colore verde diviene più intenso ma se perde un combattimento con un altro camaleonte ritorna di colore bruno. scuola FEDERICO FELLINI

  8. Le scimmie GORILLA SCIMPANZÈ GIBBONE scuola FEDERICO FELLINI

  9. Il Gibbone Appartiene all’ordine dei Primati che comprende oltre alle scimmie altri mammiferi poco noti.  In generale le scimmie diffuse sia nel nuovo che nel vecchio mondo spesso hanno lunghe code che servono loro quasi fosse una mano.  Trascorre pigramente la vita sugli alberi: di dimensione più piccole rispetto agli altri, ha braccia talmente lunghe da sfiorare la terra anche quando sta eretto. scuola FEDERICO FELLINI

  10. Il Gorilla Appartiene all’ordine dei Primati che comprende oltre alle scimmie altri mammiferi poco noti. In generale le scimmie diffuse sia nel nuovo che nel vecchio mondo spesso hanno lunghe code che servono loro quasi fosse una mano. Originario dell’Africa. Più grosso di qualunque altra scimmia, ha un aspetto feroce e possente: invece purchè non venga molestato è abbastanza inoffensivo. Spesso costruisce tra le fronde degli alberi delle piattaforme di tronchi che utilizza di notte come un nido; di giorno molto spesso è facile vederlo camminare sul terreno con una caratteristica andatura a quattro zampe. scuola FEDERICO FELLINI

  11. Lo Scimpanzé Appartiene all’ordine dei Primati che comprende oltre alle scimmie altri mammiferi poco noti. In generale le scimmie diffuse sia nel nuovo che nel vecchio mondo spesso hanno lunghe code che servono loro quasi fosse una mano. Animale più simile all’uomo ed è dotato di una certa intelligenza. Originario dell’Africa. Scimmia più conosciuta avendo una grande capacità di adattamento, è facile allevarla in cattività: collocata persino nelle navicelle spaziali per sperimentare l’effetto dei voli sugli esseri viventi. scuola FEDERICO FELLINI

  12. Gli insetti APE MOSCA GRILLO scuola FEDERICO FELLINI

  13. La Mosca Appartiene alla famiglia dei Ditteri. Questo nome significa che questi animali sono composti da due ali. Sono vivipari, ossia le uova si schiudono nel corpo nella madre e perciò vengono partorite le larve scuola FEDERICO FELLINI

  14. L’Ape Appartengono alla famiglia dei Imenotteri. Vi sono due tipi di specie: le api Regine e quelle operaie.  Le api Regine sopravvivono soprattutto durante la stagione invernale.  Le api operaie vivono durante l’anno e si cibano del miele accumulato durante l’anno. Debbono cercare fiori e raccogliere il nettare, costruire il favo, riempirlo di miele e ricoprirne con un coperchietto allo scopo di conservare il miele.  Vi sono alcuni compiti che devono essere fatti nell’alveare: 1)      le cure che occorrono all’ape Regina; 2)      pulizie 3)      Metodo della ventilazione ottenuta agitando le ali per far penetrare aria fresca nell’alveare. 4)      Riparare tutti i guasti o le imperfezioni dell’edificio.  A volte le api operaie si trasformano in api guerriere e difendono l’alveare dagli intrusi utilizzando i pungiglioni scuola FEDERICO FELLINI

  15. Il grillo Fa parte della classe degli insetti più importanti chiamata Antropodi. Vi sono 75.000 specie d’insetti e la parola insetti significa “divisi settori” Il corpo di questi animali è diviso in tre settori: testa torace e addome. Tutti gli insetti sono forniti di antenne. Il Grillo appartiene alla famiglia degli Ortotteri Il grillo è formato da due paia d’ali Non può passare a lungo inosservato, in quanto il suo potente e allegro stridio permette di localizzarlo subito. Questi garruli animaletti amano riprodursi e deporre le uova nel giardino e negli orti. Il grillo campestre ama vivere all’aperto ma talvolta penetra nelle abitazioni dove procura danni ai vestiti e biancheria. Sono simili a foglie come i catididi, affini ai grilli e alle cavallette e i membracidi: questi possono anche essere scambiati per spine o gemme. scuola FEDERICO FELLINI

  16. I Mammiferi GIRAFFA ZEBRA ELEFANTE scuola FEDERICO FELLINI

  17. L’Elefante Nome di questo antenato dell’elefante è Moeritherium, parola che deriva dal lago Moeris antico dell’Egitto ora asciutto dove sono stati rinvenuti fossili di questo animale. Non solo la mandibola dopo essersi allungata ridivenne corta e si trasformò in qualcosa di simile ad un mento, anche le zanne inferiori scomparvero e le lunghe zanne superiori si incurvarono all’insù invece che verso il basso. Senza più una mandibola su cui appoggiarsi la proboscide si allungò notevolmente verso il basso e divenne la tipica proboscide da elefante.  Quasi del tutto glabro, possiede zampe massicce e grossi piedi inadatti per camminare in zone rocciose.  Giganteschi pachidermi dalla lunga proboscide sono sicuramente inconfondibili e ne esistono di due specie:  Elefante Africano di mole maggiore e possiede orecchie più grandi rispetto all’Elefante Indiano. Animale selvatico è assai difficile da convincerlo ad aiutare l’uomo.  Elefante Indiano è addestrato a compiere ogni tipo di lavoro: in passato è stato usato persino sui campi di battaglia.  Gli elefanti racchiusi nel recinto degli zoo sono abituati a mangiare di tutto e, spesso, il momento del pasto costituisce uno spettacolo divertente per i visitatori. Gli esemplari liberi si cibano solo di erba e di foglie: utilizzano le zanne per portare alla superficie le Radici. Sono forniti di quattro grossi denti con cui masticano le piante: quando sono consumati ricrescono immediatamente.  Molti credono che gli elefanti siano longevi di un uomo: credenza errata in quanto pochi di questi animali superano i 70 anni. scuola FEDERICO FELLINI

  18. La Giraffa Famiglia di Paridigitati.  E’ fornita di gambe e colli talmente lunghi da renderla l’animale più alto della terra; può raggiungere la considerevole altezza di 5 metri e mezzo.  “Sui Trampoli” assume una strana posa quando deve bere: allarga le zampe anteriori finché la testa riesce a toccare l’acqua.  Il collo e le zampe sono utili per brucare le foglie degli alberi più alti, che altri animali non possono raggiungere.  Può resistere per lunghi periodi senza bere perché trattiene l’acqua contenuta nelle foglie di cui si ciba: non ha la medesima resistenza alla sete del cammello.  Il suo mantello a macchie è molto utile per mimetizzarsi, perché ha l’aspetto del sottobosco illuminato dalla luce del sole o della luna, che filtra tra i rami degli alberi. Quando non ha la possibilità di fuggire si difende tirando calci; possiede gambe talmente robuste e zoccoli così pesanti che è in grado di uccidere anche il leone. scuola FEDERICO FELLINI

  19. La zebra Appartenenti alla famiglia dei Ungulati Imparidigitati. Gli imparidigitati sono animali con un numero dispari di dita: fanno parte di questo gruppo il cavallo, l’asino, la zebra, il tapiro e il rinoceronte. Le zebre sono riconoscibili per il mantello a strisce, pur riuscendo a mimetizzarsi fra l’erba alta od in mezzo ai cespugli, sono facilmente preda dei leoni. scuola FEDERICO FELLINI

  20. Gli Uccelli PAVONE AQUILA GUFO scuola FEDERICO FELLINI

  21. Il Gufo Appartiene alla famiglia dei Rapaci notturni La luce del sole ferisce i loro occhi mentre, al buio la loro vista è talmente acuta che riescono ad individuare anche un piccolissimo topo. Sono dotati di udito finissimo. Sono in grado di avvicinarsi alle prede senza rivelare la loro presenza. Infieriscono contro Ratti e topi. scuola FEDERICO FELLINI

  22. Il Pavone Appartiene alla famiglia dei gallinacei Famoso per le sue penne variopinte, è uno degli uccelli più decorativi: quando allarga la coda formando un grandissimo ventaglio dai colori smaglianti. Cammina impettito quasi fosse conscio della propria bellezza.  scuola FEDERICO FELLINI

  23. L’Aquila Appartiene alla famiglia dei rapaci diurni. Vi è un tipo di aquila chiamato Aquila pescatrice. scuola FEDERICO FELLINI

  24. Gli animali Acquatici DELFINO FOCA SQUALO scuola FEDERICO FELLINI

  25. La Foca Appartiene alla famiglia dei Cetacei. Trascorre la maggior parte del tempo sulla terraferma scuola FEDERICO FELLINI

  26. Il Delfino E’ un animale appartenente alla famiglia dei Cetacei. Vive prevalentemente in mare. Predilige in genere le acque fredde. Animale intelligente e assai docile, noto per la sua agilità e la grazia con cui si muove in acqua. Vi sono due tipi di delfino: quello comune e quello maculato scuola FEDERICO FELLINI

  27. Lo squalo Pesce appartenente alla famiglia dei Cordati Sono dotati di orecchi. scuola FEDERICO FELLINI

  28. Animali Feroci LEONE ORSO BIANCO TIGRE scuola FEDERICO FELLINI

  29. Il Leone Nell’ordine dei Carnivori vi sono comprese numerose famiglie. Una di queste famiglie facenti parte è quella dei felini di cui fa parte anche la tigre, il puma il giaguaro, il leopardo, la lince rossa, l’ocelot, il ghepardo domestico. Il leone asiatico è sotto la protezione governativa in quanto è un esemplare sempre stato cacciato sia dalle popolazioni perché distruggeva il bestiame e sia dai maragià perché costituiva una preda difficile e ambita nella battute di caccia. scuola FEDERICO FELLINI

  30. L’orso Appartenenti alla famiglia degli Ursidi Gli orsi dal corpo tozzo e pesante sono affini sai ai canidi, sia ai procionidi e, come questi, hanno una dieta assai varia: pesce, insetti e bacche, miele. Nonostante la mole e il modo di camminare goffo e impacciato, possono correre abbastanza velocemente e sopraffare prede molto grosse. Vi sono vari tipi di orsi e sono i seguenti. Il Panda gigante e il bassarisco astuto appartengono ai carnivori: il panda, assai simile nell’aspetto a un orso, vive nelle foreste di bambù dell’Asia orientale e si nutre quasi esclusivamente di germogli di bambù. Il bassarisco che con il panda appartiene alla famiglia dei procionidi, si nutre di carne. Molti orsi trascorrono dormendo l’inverno, ma questo sonno non si può definire un vero e proprio letargo come nel caso del ghiro e del riccio: infatti di quando in quando si svegliano e si sgranchiscono le membra; inoltre il battito cardiaco, la frequenza respiratoria e la temperatura sono di poco inferiori a quelle normali: il loro sonno invernale perciò è più simile a quello degli scoiattoli. L’orso bianco è stato fino a pochi decenni fa un indisturbato abitatore delle Regioni Artiche coperte da ghiacci eterni, ora è in pericolo di estinzione: essendo ormai facile raggiungere anche quelle remote zone è diventato preda ambita di molti sportivi scuola FEDERICO FELLINI

  31. La tigre Nell’ordine dei carnivori sono comprese molte famiglie: una di queste è rappresentata dai felini.La tigre, insieme ad altri animali fa parte di questa famiglia. Anche se ormai si è estinta indichiamo in breve alcune caratteristiche della tigre dai denti a sciabola.La tigre dai denti a sciabola era invece un carnivoro dell’età glaciale. Questo grosso felino possedeva due enormi zanne, taglienti come spade (o sciabole), con cui infliggeva terribili pugnalate anche agli animali coperti di pelle coriacea come i mastodonti, probabilmente sue prede preferite. scuola FEDERICO FELLINI

  32. Museo Animali in estinzione Regno Animale scuola FEDERICO FELLINI

  33. Animali Preistorici ALLOSAURO ERYOPS DIPLODOCO scuola FEDERICO FELLINI

  34. Il Diplodoco Il colossale Diplodoco, l’animale terrestre più lungo che sia mai esistito, misurava circa 27 metri dal muso alla punta delle coda. Mangiava solo piante tenere che crescevano nei numerosi laghi e acquitrini: non poteva nutrirsi d’erba, perché l’erba non esisteva ancora. Questa enorme creatura probabilmente trascorreva tutto il giorno a inghiottire cibo, per placare la fame: il suo corpo pesantissimo era quasi sempre semi sommerso negli stagni perché in questo mondo era sorretto dall’acqua. Nella minuscola testa del diplodoco non vi era molto spazio per il cervello, che pesava circa mezzo chilo: piuttosto poco per un corpo di circa 25 tonnellate! Anche questo bestione iniziava la sua vita sgusciando da un uovo: sappiamo che le uova di un dinosauro lungo circa 3 metri erano lunghe circa 20 centimetri: se le uova di un diplodoco avessero avuto lo stesso rapporto di lunghezza rispetto all’animale adulto, quali enormi dimensioni avrebbero raggiunto? scuola FEDERICO FELLINI

  35. L’Allosauro La parola dinosauro significa rettile terribile, non è un nome indovinato perché non tutti i dinosauri erano terribili, anzi alcuni erano piuttosto piccoli, e altri, benché grossi, erano erbivori del tutto innocui; esistevano però alcune specie di dinosauri veramente spaventosi. L’Allosauro, un feroce carnivoro lungo più di 10 metri, era un dinosauro veramente pericoloso per gli altri animali. Allosauro significa rettile saltante: si suppone che questo orrendo mostro usasse le robuste zampe posteriori, su cui si reggeva per balzare addosso alle prede. scuola FEDERICO FELLINI

  36. L’Eryops Gli animali terrestri più importanti erano gli anfibi e i rettili, ma nessuno aveva le dimensioni gigantesche dei rettili e dei mammiferi delle ere successive. L’Eryops, un grosso anfibio di quel periodo, raggiungeva una lunghezza massima di 2-2,5 metri; sembrava una rana gigantesca, con la coda. Possedeva un terzo occhio posto sulla fronte. Il nome scientifico di questa creatura è Eryops megalocephalus, cioè Eryops dalla grossa testa; possedeva una testa enorme e una bocca smisurata. . Era in grado di camminare, ma non certo velocemente: le sue zampe, benché robuste, erano talmente corte che il corpo restava di poco sollevato sul terreno. Passava tutto il giorno ai bordi degli acquitrini: trovava per nutrirsi, pesciolini e pianticelle acquatiche appena sotto il pelo dell’acqua. Poteva grazie ai denti acuti, catturare e divorare i piccoli anfibi. Il suo grosso cranio formato da ossa assai spesse, conteneva un cervello di piccole dimensioni: stava sempre a crogiolarsi pigramente al sole e non si curava del mondo circostante; forse emetteva di tanto in tanto un rauco gracidio, poiché è probabile che avesse una voce come le rane e i rospi d’oggi giorno. A differenza di alcuni anfibi che vivono tutt’ora, l’Eryops nonostante le gigantesche dimensioni, scomparve milioni di anni fa. Il più grande anfibio dei nostri giorni, la salamandra gigante del Giappone, è lungo solo la metà di questo antico animale. scuola FEDERICO FELLINI

  37. Il Regno Animale Tipo Molluschi Artropodi Echinodermi Cordati Sottotipo Emicordati (Balanogrossi) Urocordati (Ascidie) Cefalocordati (Anfiossi) Vertebrati Classe Anfibi Rettili Uccelli Mammiferi Ordine Chirotteri (Pipistrelli) Proboscidati (Elefanti) Roditori Carnivori Famiglia Mustelidi (Donnala) Ursidi (Orso) Procionidi (Procione) Felini Genere Acinonyx (Ghepardo) Panthera (Pantera) Felis (Gatto) Specie Panthera Tigris (Tigre) Panthera Pardus (Leopardo) Panthera Leo (Leone) Felis Cattus (Gatto Domestico) Varietà Americano a Pelo corto Persiano Di Man Siamese scuola FEDERICO FELLINI

  38. Specie in Estinzione Il lupo Il panda La balenottera azzurra scuola FEDERICO FELLINI

  39. La Balenottera E’ il più grande animale mai vissuto sul globo terracqueo. Pesa più di 30 elefanti, di 3 dei più grossi dinosauri mai esistiti, o di 2000 persone. Il suo cuore pesa 550 kg, il fegato una tonn, la lingua 350 kg Questa balenottera può essere lunga più di 30 m (3 vagoni ferroviari) e pesare più di 150 tonn La più grande nota, catturata nel 1926, misurava m 33,30; la più pesante, uccisa nel 1924,si dice raggiungesse le 200 tonnellate. Preferita dalle flotte baleniere della prima metà del secolo, la balenottera azzurra è stata quasi sterminata, tanto da essere stata posta sottoprotezione fin dal 1967. La sua consistenza può essere oggi di meno di 2.500 esemplari (1) massimo 5.000 (1), mentre prima che iniziasse la caccia intensiva ve ne erano circa 250.000. I balenieri commerciali hanno sfruttato quasi tutti i grandi Cetacei, portandone alcune specie e molte popolazioni vicino all’estinzione, soprattutto dopo l’adozione dell’arpione esplosivo sparato dal cannoncino (a partire dal 1864) e delle navi "fabbrica" (impropriamente dette navi"fattoria" dall’inglese factory ships. Malgrado ciò, il commercio internazionale dei prodotti di balena, che era enorme, anche se è ora molto diminuito, non è cessato del tutto. Eppure esistono oggi sostituti naturali e sintetici di tutti i prodotti dei grandi cetacei, a prezzi competitivi. scuola FEDERICO FELLINI

  40. Il lupo Il lupo comune (Canis lupus) o lupo grigio, è il canide selvatico di maggiori dimensioni: i maschi adulti pesano in media sui 30-40 Kg. Era il mammifero con la più vasta distribuzione al mondo in tutto l’emisfero settentrionale. Oggi le popolazioni più numerose si trovano in Canada, Alaska e nell’ex URSS (1). Si trova ancora anche in alcuni stati dell’Europa occid., ove l’Italia ne vanta la popolazione più numerosa (oggi di circa 500, in aumento ed espansione). Il WWF Italia dispone di abbondante documentazione sul lupo appenninico e sui progetti per la sua protezione e conservazione. Alcune sottospecie o popolazioni di lupo comune sono minacciate (1). Il lupo rosso (Canis rufus) è il canide più "in pericolo" ("CR") (1) al mondo. Era una volta diffuso in tutti gli Stati Uniti sud-orientali. Estinto in natura, ora si trova solo in alcuni Rifugi e Parchi della Carolina del Nord e delle Smokey Mountains, dove ne sono state reintrodotte alcune decine dal 1988, mentre circa 200 si trovano in cattività o semi-cattività. Il coyote (Canis latrans) è diffuso in tutti gli Stati Uniti, nel Canada meridionale, in Messico e in America centrale. E’ in aumento anche se cacciato per la sua pelliccia, per sport e per ridurre le perdite di pollame e bestiame. Il rosso lupo del Simien (Canis simensis) è il secondo maggiormente "in pericolo" ("CR") (1) ed è ridotto, con meno di 700 esemplari, ad alcune montagne dell’altopiano etiopico. Nutrendosi di roditori, è un predatore essenziale nella catena alimentare e contribuisce a regolarne le popolazioni. L’unica popolazione consistente di lupo del Simien, è quella di 200-300 nel Parco Nazionale delle Bale Mountains in Etiopia. scuola FEDERICO FELLINI

  41. Il Panda Le maggiori minacce per la sopravvivenza del panda gigante sono la distruzione del suo habitat e il bracconaggio per esportarne la pelle. L'esame di immagini riprese da satelliti ha evidenziato che l'habitat adatto a questa difficile specie è diminuito del 50% durante gli ultimi 15 anni, ed è ora ridotto a 11.000 Kmq in sei aree isolate. La cattura accidentale in trappole poste per altri animali rappresenta un'altra importante minaccia. Un' ulteriore grave problema è la fioritura dei bambù. A intervalli regolari (da 10 a 100 anni, a seconda della specie) le piante di bambù fioriscono tutte insieme su grandi aree, e poi muoiono. Ci vuole circa un anno prima che germoglino di nuovo dai semi, ma possono passare 20 anni prima che la foresta possa nuovamente dare rifugio e nutrimento ai panda. In questi casi i panda devono trasferirsi in altre zone dove i bambù non sono fioriti. Nel passato ciò non era un grosso problema, ma con l'espansione delle popolazioni umane, vaste aree di foresta sono state tagliate per lo sfruttamento agricolo dei terreni, e gli spostamenti dei panda sono diventati difficili o addirittura impossibili. scuola FEDERICO FELLINI

  42. Fantazoo Il goralla Il copiattolo scuola FEDERICO FELLINI

  43. Il Goralla Il goralla è un incrocio tra un gorilla, una rana e una farfalla, ha la faccia composta dagli occhi e dalla bocca simile ad un clown.  Cammina lento lento ad andatura quadrotta, sbattendo la schiena e rotolando a terra con la schiena bombotta e triangolotta.  Ogni tanto nella foresta raccoglie fiori gialli e fosforescenti a forma di margherita e sfogliandoli uno ad uno si domanda: sono fortunato o non lo sono? E se lo sono quanto lo sono? Ha le ali talmente lunghe e pesanti che a volte non riesce a prendere il volo.  Con la sua forma così buffa e grassoccia è difficile che possa mimetizzarsi o non essere riconosciuto dagli altri.  E’ talmente simpatico e giocherellone, che è difficile staccarsi da lui, anche per la strana forma di cui è composto.  Con le sue mani piccolissime riesce con una grande abilità ad arrampicarsi talmente velocemente all’albero in modo da poter prendere qualsiasi cosa li sia visibile.  E’ difficile vederlo da solo, in quanto predilige la compagnia di altri animali.  Durante il giorno è difficile vederlo nello stesso posto in quanto ama spostarsi seppur lentamente in altri posti alla ricerca di cose nuove. scuola FEDERICO FELLINI

  44. Il Copiattolo È un incrocio tra un Koala, un piccione, uno scoiattolo. Ha la faccia molto buffa da somigliare ad un orsacchiotto bianco gioviale e dalla lunga coda a forma di curva molto grossa.  Malgrado non sembra, ma il suo modo di zampettare è talmente veloce da arrampicarsi sugli alberi e mangiare foglie a volontà, almeno quelle che trova.  Di notte non lo si vede in quanto è molto pigro e ama dormire molto.  Si scatena di giorno tanto che non ama stare nello stesso posto.  Ama essere coccolato e quando si ferma qualcuno, smette di zampettare e con le sue mani piccole si mette a giocare anche tutto il giorno senza pensare ad altro.  Essendo di forma assai buffa, non ha difficoltà ad essere riconosciuto, al punto che agita la coda per trovare nuovi amici e una volta trovati fa un tal caos che è difficile da poterlo mandare via.  Agita le ali e alle volte tenta pure di volare, ma non riuscendoci non si dispera e tenta in tutti i modi di zampettare a più non posso evitando di avvilirsi troppo. scuola FEDERICO FELLINI

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