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Accreditamento

Accreditamento. Accreditamento Sanitario in Toscana. Accreditamento: l’etimologia.

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Presentation Transcript


  1. Accreditamento Accreditamento Sanitario in Toscana

  2. Accreditamento: l’etimologia È una attestazione della capacità di operare che un soggetto di riconosciuta autorità rilascia nei confronti di chi svolge un ruolo in un determinato contesto sociale. In generale, il soggetto che opera in un campo particolarmente importante (nella sanità, nella sicurezza sociale, nelle transazioni commerciali), dove è necessaria competenza, indipendenza, onestà, capacità organizzativa, rispetto di standard elevati, viene ritenuto “custode” della qualità delle prestazioni fornite. Il significato letterale di accreditamento assume quindi, in questo contesto, il suo reale valore: attribuire (o attestare) la credibilità di chi dichiara la conformità ad una norma di qualità, ambientale, di igiene o di sicurezza.

  3. Che cosa è l’Accreditamento L’accreditamento è l’atto con cui una Pubblica Amministrazione riconosce ad un’organizzazione (pubblica o privata) la possibilità di “proporre e realizzare” per conto del Servizio sanitario Nazionale (SSN). Attraverso l’accreditamento il soggetto “accreditato” viene dichiarato capace ed adeguato allo svolgimento di prestazioni sanitarie e come tale può considerarsi un “fornitore verificato”. Pertanto il cittadino può rivolgersi tranquillamente al soggetto “accreditato” , perché si è dimostrato in grado di garantire gli standard organizzativi ed operativi richiesti dalle norme. Il cittadino che riceve le prestazioni sanitarie da un soggetto accreditato, ha la “garanzia” di ottenere servizi dotati di certi standard qualitativi, periodicamente verificati, e sottoposti a processi di controllo amministrativi, quindi in linea generale , più affidabili ed efficaci.

  4. Accreditare i propri servizi significa, sottoporsi ad un regime di controllo amministrativo, il cui obiettivo non è quello di verificare il rispetto delle normative di base ma indagare la sostanza del modello organizzativo adottato, delle competenze utilizzate, delle tecnologie e delle strutture messe a disposizione e quindi, complessivamente, della qualità che tutti questi fattori, interagendo fra loro, imprimono al servizio. L’accreditamento dei servizi non sostituisce altri percorsi di certificazione di qualità (es. ISO 9000) ma può ben integrarsi con questi, e pertanto non è ad essi alternativo né questi sono di ostacolo all’accreditamento

  5. Che cosa è la Qualità La qualità dell’assistenza sanitaria è definita dalla natura del beneficio potenziale per la salute effettivamente fornito da una struttura sanitaria al gruppo di pazienti di sua competenza. La qualità riflette il divario tra ciò che potrebbe essere realizzato e ciò che effettivamente si verifica: quando il divario è piccolo la qualità è buona; quando il divario è grande la qualità è scadente. Il beneficio potenziale per la salute può non essere ottenuto a causa di svariati problemi di qualità, comprese iniquità della erogazione delle cure, mancato accesso alle cure, assistenza sanitaria inefficace e non sicura dannosa (Vincent, 2010)

  6. DIMENSIONI DELLA QUALITA’ NELL’ASSISTENZA SANITARIA • eccellenza tecnica • accettabilità sociale • umanità • costo • equità • rispondenza al bisogno • sicurezza La SICUREZZAè al primo posto tra le dimensioni della qualità • (rapporto “To Err is human” dell’Institute of Medicine, 1999;) • Il senso è:evitare che i pazienti riportino danni dalle cure è la dimensione più critica e determinante per i pazienti(Vincent 2010).

  7. Riferimenti normativi essenziali • D.Lgs. n. 502/1992 e successive modifiche • D.P.R. 14 gennaio 1997 • L.R.T. n. 8/1999 e successive modifiche • Piano Sanitario Regionale 1999 – 2001 • Deliberazione CRT n. 221/1999 e successive modifiche • Deliberazione CRT n. 30/2000 e successive modifiche • Deliberazione CRT N. 70/2005 • Piano Sanitario Regionale 2002 – 2004 • Piano Sanitario Regionale 2005 – 2007 • Piano Sanitario Regionale 2008 – 2010 • L.R.T. n. 51 del 05.08.2009

  8. L’accreditamento istituzionale toscano 2 capisaldi normativi La LRT n.8 del 23.02.1999 10 anni di storia La LRT n.51 del 05.08.2009

  9. Riassumendo l’Accreditamento è un’attività di valutazione periodica(triennaleex LRT n.8/99 –quinquennaleLRT n.51/09) condotta da un soggetto terzo (commissione regionale ex LRT n.8/99 –gruppo tecnico regionale di valutazione LRT n.51/09) esternoall’Azienda ma non estraneo al Sistema Sanitario finalizzata alla verifica del possesso dei requisiti Organizzativi Strutturali Tecnologici previsti dalla normativa regionale

  10. La Scala delle 3 A AUTORIZZAZIONE all’esercizio (obbligatoria per le strutture pubbliche e private) A ACCREDITAMENTO istituzionale (obbligatorio per le strutture pubbliche e facoltativo per le strutture private) A ACCORDI con la Regione e con le Aziende Sanitarie (obbligo di compatibilità con la programmazione Regionale e con le risorse economiche delle Aziende Sanitarie) A

  11. L’accreditamento Istituzionale L’accreditamento istituzionale è il riconoscimento, da parte della Regione, della possibilità che un soggetto, già autorizzato all’erogazione di prestazioni sanitarie, possa svolgere la propria attività per conto del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Nella nuova legge regionale, l’accreditamento si pone in linea di piena continuità con quanto introdotto più di 10 anni fa dalla LRT n. 8/99 e rappresenta uno standard di qualità di “primo livello”, la cui evoluzione è rappresentata da quello che la legge chiama Accreditamento di Eccellenza. L’accreditamento Istituzionale è dunque una condizione necessaria per tutti coloro che, siano soggetti pubblici o privati, intendono erogare le prestazioni del SSN. L’accreditamento è un percorso obbligatorio per le strutture pubbliche (ASL , Aziende Ospedaliere) è invece facoltativo e volontario per i soggetti privati, che se privi di accreditamento non possono erogare prestazioni in convenzione con il SSN. Ottenere l’accreditamento tuttavia non consente automaticamente di ottenere il diritto, per il soggetto privato accreditato, di svolgere prestazioni per conto del SSN; è infatti necessario che intervenga un accordo (tra il soggetto privato accreditato e ASL/Azienda Ospedaliera) che specifichi tempi, costi, modalità e quantitativi di prestazioni erogabili in convenzione con il SSN. Senza gli Accordi, l’essere accreditati garantisce al soggetto privato solo una potenzialità e non un diritto al convenzionamento

  12. L’accreditamento Istituzionale • Istanza alla Giunta Regionale con attestazione del • possesso dei requisiti previsti dal Regolamento 61/2010 Domanda • Accertamento della funzionalità rispetto alla • programmazione regionale Rilascio • A campione realizzati dal Gruppo Tecnico • Regionale di Valutazione • 90 gg per adempiere nei casi più gravi Controlli • 5 anni • Rinnovo su domanda Durata

  13. L’accreditamento di Eccellenza L’accreditamento di eccellenza,dice la legge, esprime il livello di qualità e di eccellenza raggiunto da una struttura sanitaria nell’ambito di un processo valutativo dinamico orientato al miglioramento continuo, in relazione ad obiettivi predefiniti di performance, in termini di qualità e sicurezza delle cure sanitarie. Tale definizione sembrerebbe voler esprimere una sorta di “secondo livello” di accreditamento che riconosca a quelle strutture che saranno in grado di elevare la propria qualità al di sopra della media un “titolo di eccellenza”. Presumibilmente quelle strutture che si accrediteranno in eccellenza non avranno vantaggi di carattere giuridico , ma verranno individuate come punti di riferimento per la qualità delle prestazioni a tutti gli attori del sistema. I soggetti pubblici e privati richiedono l’accreditamento di eccellenza alla Giunta Regionale per le proprie strutture già in possesso dell’accreditamento istituzionale.

  14. L’accreditamento di Eccellenza • Istanza alla Giunta Regionale con attestazione del • possesso dei requisiti previsti dal Regolamento 61/2010 • e gli ulteriori successivi aggiornamenti Domanda • Valutazione dell’istanza da parte della Commissione • Regionale per la Qualità • Report di sintesi • Attestazione di Accreditamento da parte della Giunta • dietro parere VINCOLANTE della Commissione Rilascio • A campione realizzati dal Gruppo Tecnico • Regionale di Valutazione • Eventuale revoca da parte della Commissione Controlli • 5 anni • Rinnovo su domanda Durata

  15. Le differenze tra le due LRT perle strutture pubbliche

  16. La Legge Regionale 5 agosto 2009 n.51 ed il regolamento di attuazione Le motivazioni al cambiamento • Nell’applicazione della L. R. 8/99 sono emerse alcune criticità che hanno determinato la necessità di una modifica normativa che produca un aggiornamento delle regole in materia di qualità e sicurezza delle strutture sanitarie rispetto alle trasformazioni avvenute all’interno del servizio sanitario ed alle evoluzioni intercorse nei sistemi di qualità a livello nazionale e internazionale • Con il Piano sanitario Regionale 2008-2010 si è espressa con chiarezza la volontà di rafforzare il sistema di garanzie sulla qualità e sicurezza ponendo come linea strategica l’aggiornamento della normativa regionale in questa materia

  17. La vision della nuova architettura Separare il procedimento di accreditamento delle strutture sanitarie pubbliche da quello di verifica dei requisiti di esercizio al fine di garantire in tempi più rapidi le azioni di accreditamento delle strutture delle aziende regionali. Prevedere procedure più snelle per favorire una maggiore semplificazione e celerità nelle verifiche dei requisiti di esercizio per le aziende sanitarie pubbliche e nell’ambito delle procedure di accreditamento delle strutture sanitarie pubbliche e private e degli studi professionali. AUTOCERTIFICAZIONE DEL POSSESSO DEI REQUISITI

  18. Il nuovo sistema di accreditamento per la qualità e la sicurezza L’approccio Elementi innovativi del sistema Il processo di accreditamento Utilizzi e sviluppi futuri

  19. L’approccio • UTILIZZARE i manuali esistenti a livello internazionale, nazionale e regionale ( CAHO, Health Commission, European standard for self assessment, HPH, Certificazioni EFQM e ISO ) • INTEGRARE i sistemi per la qualità e la sicurezza esistenti • SEMPLIFICARE per essere più efficaci • MANTENERE il focus sui percorsi clinico-assistenziale con una visione di sistema (focus sulle strutture organizzative-funzionali)

  20. UTILIZZARE Nei sistemi esistenti a livello internazionale: • I requisiti indicano cosa fare e non come fare • La valutazione supera l’evidenza per spingersi verso l’esito: indicatori di processo e di esito con definizione di soglie

  21. PROCESSO: è costituito da una sequenza di attività, tra loro interdipendenti e finalizzate al perseguimento di un obiettivo comune; esso riceve un certo input (materiali, istruzioni e specifiche del cliente), vi apporta delle trasformazioni che aggiungono valore, utilizzando risorse aziendali, ossia persone, materiali e strutture ed infine trasferisce all’esterno l’output richiesto, prodotto/servizio e/o informazioni. possibilità di misurazione Processo Entità in uscita Entità in ingresso T r a s f o r m a z i o n e c h e d à v a l o r e a g g i u n t o e c o i n v o l g e p e r s o n a l e e d a l t r e r i s o r s e ESITO: indica la prestazione/servizio come risultato di un processo

  22. INTEGRARE :il sistema vigente REQUISITI GENERALI • Politica, obiettivi e attività • Struttura organizzativa • Gestione risorse umane • Gestione risorse strutturali • Gestione risorse tecnologiche • Gestione, valutazione, miglioramento della qualità • Linee guida regolamenti interni • Sistema informativo • Informazione all’utenza

  23. INTEGRARE:il sistema di gestione del rischio clinico Appropriatezza terapia antibiotica Rischio nutrizionale Prevenzione infezioni CVC Requisiti di accreditamento: rischio clinico. Integrazioni e modifiche alla DCR 30/2000 • Ogni azienda è tenuta ad avere: • Sistema di coordinamento aziendale per la GRC • Programma di formazione • Piano aziendale GRC • Sistema informativo gestione dei sinistri e incident reporting Corretta identificazione paziente Auditclinico Gestione del dolore Igienemani Segnalazione evento sentinella Incident reporting Gestione Terapia Anticoagulante Orale Rassegna mortalità e morbilità Scheda Teraputica Unica PrevenzioneTrombosi Venosa Profonda Prevenzione distocia di spalla Emorragiapost-partum Gestione farmaci antiblastici Prevenzione ulcere da pressione Adozione indice deterioramento cardiaco

  24. INTEGRARE:il sistema di valutazione delle performance

  25. SEMPLIFICARE:per essere più efficaci Attestazione del possesso dei requisiti / autocertificazione controlli su un campione delle attestazioni e dichiarazioni sostitutive prodotte Possesso requisiti come dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà La dichiarazione del DG ha valore legale

  26. MANTENERE :il focus sui percorsi clinico-assistenziali con una visione di sistema percorso di area chirurgica percorso di area oncologica (oncologia e screening) percorso di area medica percorso di area dipendenze patologiche percorso di area della salute mentale percorso di area cure primarie percorso di area riabilitazione percorso di area emergenza urgenza percorso di area critica percorso di area ortopedico-traumatologica percorso di area materno infantile (nascita e pediatrico)

  27. Elementi innovativi del sistema:autonomia dell’accreditamento Separazione: • Requisiti di esercizio (struttura) • Accreditamento istituzionale (organizzazione) • Accreditamento di eccellenza (qualità singoli percorsi)

  28. Elementi innovativi del sistema: focus sui percorsi organizzativi Struttura organizzativa funzionale (dipartimento – aree funzionali) che eroga prestazioni sanitarie Servizi interni (es. farmacia, diagnostica, trasfusionale, …) e direzione sono valutati attraverso la macrostruttura Il focus è sulla dimensione organizzativa e non su quella clinica (accr. organizzativo vs accr. professionale)

  29. Il processo di accreditamento:Il sistema dei requisiti di accreditamento I requisiti sono concettualmente organizzati seguendo due logiche principali: • La logica organizzativa per cui i requisiti sono distribuiti sui percorsi organizzativi delle diverse aree clinico-assistenziali • La logica dei contenuti per cui i requisiti risultano raggruppati in alcune principali aree tematiche Comunque nel percorso di accreditamento la logica principale è quella organizzativa, per cui ogni struttura organizzativa funzionale fa riferimento al suo percorso organizzativo sul quale vedrà distribuiti i relativi requisiti e indicatori da misurare e gli standard di base da raggiungere ( tabelle da 1 a 11 per le strutture Pubbliche, tab. 12 per le strutture Private)

  30. Il processo di accreditamento:a) i percorsi organizzativi delle aree clinico-assistenziali Per ogni area clinico-assistenziale è descritto il percorso organizzativo e sono stati individuati i requisiti di qualità e sicurezza relativi. Tali requisiti sono distribuiti sulle diverse fasi del percorso descritte attraverso un diagramma di flusso. I percorsi organizzativi definiti sono: • percorso di area chirurgica • percorso di area oncologica (oncologia e screening) • percorso di area medica • percorso di area critica • percorso di area ortopedico-traumatologica • percorso di area materno infantile (nascita e pediatrico) • percorso di area dipendenze patologiche • percorso di area della salute mentale • percorso di area emergenza urgenza • percorso di area cure primarie • percorso di area riabilitazione

  31. Il processo di accreditamento:Le aree tematiche Diritti e partecipazione Management Performance assistenziali Continuità assistenziale e cooperazione • Equità e Accesso • Umanizzazione • Comunicazione e • partecipazione • Organizzazione del lavoro • Sviluppo del sistema GRC • Formazione • Gestione dati • Appropriatezza e qualità clinica • Qualità e sicurezza per le attività clinico-assistenziali • Continuità ospedale e territorio • Cooperazione interna Sottocategorie Requisiti comuni Requisiti comuni Requisiti comuni Requisiti comuni Requisiti specifici Requisiti specifici Requisiti specifici Requisiti specifici Indicatori Standard base I requisiti relativi a ciascuna area clinico-assistenziale sono distribuiti secondo le fasi principali del percorso organizzativo così come rappresentato nello specifico diagramma di flusso. A ciascun requisito è inoltre associata l’area tematica di riferimento

  32. Il processo di accreditamento: l’architettura di insieme I requisiti relativi a ciascuna area clinico-assistenziale e distribuiti sui percorsi organizzavi sono rappresentati in tabelle alle quali è associato il diagramma di flusso che rappresenta le fasi principali del percorso. A ciascun requisito è inoltre associata l’area tematica di riferimento I requisiti ritenuti essenziali, il cui standard base deve essere raggiunto per ottenere il rilascio dell’accreditamento, sono contrassegnati con un asterisco (es. CA2*) sia nella tabella dei requisiti che nella tabella dei relativi indicatori e standard

  33. c2.2 pre-ospedalizzazione C2.2.1 E' attivata la preospedalizzazione per i ricoveri chirurgici programmati Organizzazione del lavoro MANAGEMENT C2.2.2 La presa in carico del paziente oncologico che deve effettuare intervento chirurgico è appropriata Appropriatezza e qualità clinica PERFORMANCE ASSISTENZIALI c2.3 accettazione e accoglienza C2.3.(M21) Si garantisce l'espressione delle differenze culturali, religiose e etniche Equità e accesso DIRITTI E PARTECIPAZIONE C2.3.(M22) E' garantita la tutela delle persone appartenenti alle categorie a rischio Equità e accesso DIRITTI E PARTECIPAZIONE C2.3.(M23) Sono previste delle attività ricreative e si è sviluppato il comfort ambientale al fine di migliorare la qualità della permanenza Umanizzazione DIRITTI E PARTECIPAZIONE C2.3.(M24) E' attivato un percorso di educazione sanitaria per il paziente finalizzato alla buona gestione della dimissione Comunicazione e partecipazione DIRITTI E PARTECIPAZIONE Esempio: Area Chirurgica

  34. Il processo di accreditamento: la codifica dei requisiti I requisiti contenuti nelle tabelle di ciascuna area sono stati classificati utilizzando codici che ne identificano l’appartenenza ad un percorso specifico, ad una specifica fase di questo percorso e un’eventuale trasversalità rispetto a tutti i percorsi ( esistono infatti un certo numero di requisiti che sono comuni a tutti i percorsi) I codici che identificano i requisiti delle diverse aree clinico assistenziali sono: • requisiti area chirurgica C • requisiti area oncologica ONC (oncologia) SCREE (screening) • requisiti area medica ME • requisiti area critica IC • requisiti area ortopedico-traumatologica ORTO • requisiti area materno infantile MAN (nascita) MAP (pediatrico) • requisiti area dipendenze patologiche DP • requisiti area salute mentale SM • requisiti area emergenza urgenza ER • requisiti area cure primarie CP • requisitiarea riabilitazione RIAB Il codice che identifica i requisiti comuni ai diversi percorsi è M Il codice che identifica requisiti di tipo aziendale, cioè che riguardano l’azienda nel suo insieme, èA

  35. Requisiti specifici la codifica dei requisiti: alcuni casi esemplificativi del percorso chirurgico

  36. la codifica dei requisiti DP m IC m ONCO m SCREE m m ORTO

  37. Il processo di accreditamento:VALUTAZIONE: indicatori e standard Ad ogni requisito è attribuito ai fini della valutazione uno o più indicatori che possono essere: • di processo :focalizzati sul modo in cui si realizza una certa attività • di esito : focalizzati sul risultato che si ottiene relativamente ad una specifica dimensione Ogni indicatore ha uno standard di base (identificato attraverso il valor medio delle aziende che stanno sotto la media) che consente la determinazione del corrispondente livello di accettabilità Gli indicatori e gli standard sono corredati dall’indicazione sulla tipologia di fonte dati alla quale fare riferimento per la misurazione Ad ogni tabella da 1 a 12 relative ai requisiti sono correlate le tabelle da 1 a 12 dei relativi indicatori e standard

  38. ESEMPIO: tabella 1 indicatori e standard di area chirurgica C2.2 Pre-ospedalizzazione REQUISITO C2.2.1 E' attivata la pre-ospedalizzazione per i ricoveri chirurgici programmati INDICATORE Degenza media pre-operatoria per gli inteventi chirurgici programmati NUMERATORE Numero di giorni di degenza precedenti l’intervento chirurgico DENOMINATORE Numero di dimessi sottoposti a intervento chirurgico STANDARD BASE 1 giorno dall'ammissione TIPOLOGIA FONTE per il privato: monitoraggio interno; per il pubblico: sistema di valutazione delle performance (C3) C2.3 Accettazione e accoglienza REQUISITO C2.3 (M21) Si garantisce l'espressione delle differenze culturali, religiose e etniche INDICATORE presenza di programmi e azioni per ridurre le differenze culturali STANDARD BASE si TIPOLOGIA FONTE documento aziendale

  39. Indicatori e standard: la sicurezza dei pazienti • E' strutturata la gestione del rischio clinico e la sicurezza del paziente. Tale organizzazione è coerente con le politiche regionali ed aziendali e le linee operative definite dal Centro gestione rischio clinico e sicurezza del paziente della Regione Toscana • La qualità e la sicurezza delle cure è assicurata implementando tutte le buone pratiche regionali e le raccomandazioni ministeriali pubblicate e di pertinenza • Sono in uso strumenti di identificazione, analisi, valutazione e prevenzione del rischio clinico, coerenti con gli indirizzi forniti dal Centro regionale per il rischio clinico e la sicurezza del paziente

  40. Il processo di accreditamento:la fonte dei dati • Sistema di valutazione delle performance • Centro GRC: buone pratiche • Flussi correnti • Indagini rivolte ai pazienti • Documento aziendale • Monitoraggio interno aziendale • Revisione cartelle cliniche

  41. Quando si è ACCREDITATI ? L’accreditamento istituzionale è rilasciato alle strutture sanitarie che raggiungono gli standard base per ogni singola struttura organizzativa funzionale per almeno il 70% dei requisiti. COMUNI sia dei requisiti SPECIFICI Devono comunque raggiungere gli standard base di alcuni REQUISITI definiti come ESSENZIALI * Tali indicatori sono identificati con l’asterisco

  42. Il processo di accreditamento:la tempistica È prevista l’attestazione del legale rappresentante della ASL del possesso dei requisiti di esercizio e di accreditamento relativi a tutte le strutture sanitarie pubbliche in esercizio alla data di entrata in vigore del regolamento. L’attestazionedei requisiti di esercizio per gli edifici e di accreditamento per le strutture organizzative funzionali deve avvenire: • il 40% degli edifici ed il possesso dei requisiti di accreditamento delle strutture organizzative funzionali entro 6 mesi dall’entrata in vigore del regolamento • un ulteriore 30% entro 9 mesi • il rimanente 30% entro un anno.

  43. Il governo strategico del sistema Prevedere un nuovo sistema di governo dei processi di qualità costituito da un organismo all’interno del Consiglio sanitario regionale, in posizione di terzietà rispetto all’amministrazione, con funzioni di orientamento del sistema e di consulenza scientifica, e da un organismo tecnico regionale con funzioni di verifica delle strutture accreditate Garantire e promuovere la partecipazione dei cittadini per il miglioramento ed il controllo sociale della qualità dell’assistenza sanitaria e la sicurezza delle cure

  44. La Commissione regionale per la qualità e la sicurezza Gruppo tecnico regionale di valutazione Gruppo operativo Il forum dei cittadini DG Resp. Qualità CRM AZIENDA REGIONE Direttore Dipartimento Facilitatori e RAQ

  45. Utilizzi e Sviluppi futuri Accreditamento di eccellenza Spingere sempre più la valutazione verso indicatori di esito Aggiornare in una logica di dinamicità gli indicatori Definizione delle valutazioni a campione

  46. I requisiti dell’accreditamento Sezione REQUISITO Organizzativo (A1) – Strutturale – Tecnologico (A2) generale A Organizzativo - Strutturale – Tecnologico specifico attività ambulatoriali specialistiche e diagnostiche(B1) di base(B2) B Organizzativo - Strutturale – Tecnologico specifico prestazioni ricovero (ospedaliero) continuativo e diurno fase per acuti C Organizzativo - Strutturale – Tecnologico specifico prestazioni ricovero (riabilitativo) continuativo e diurno fase post acuta D

  47. DGRT 61/2010“Regolamento di attuazione LRT 51/2009” Per la parte generale nulla è cambiato ad eccezione dell’ampliamento della parte relativa all’informazione all’utenza Sezione A: Individua i requisiti organizzativi,strutturali e tecnologici generali che tutti i soggetti devono possedere per erogare prestazioni sanitarie, siano esse di tipo ambulatoriale, che di ricovero a ciclo continuativo per acuti e non acuti, riportati rispettivamente in : • A1 -Requisiti Organizzativi Generali : • Politica,Obbiettivi ed Attività • Struttura Organizzativa • Gestione Risorse Umane • Gestione Risorse Strutturali • Gestione Risorse Tecnologiche • Gestione Valutazione e Miglioramento della Qualità, Linee Guida e Regolamenti Interni • Sistema Informativo • Informazione all’Utenza e Carta dei Servizi Pubblici Sanitari • A2 -Requisiti Strutturali e Tecnologici Generali

  48. Sezione B • Individua i requisiti organizzativi,strutturali e tecnologici specifici richiesti per l’ erogazione di prestazioni sanitarie in regime ambulatoriale riportati rispettivamente in due sotto sezioni : • B1 -Requisiti per l’erogazione di prestazione di specialistica e diagnostica • B2 -Requisiti per l’erogazione di prestazioni di base • Sezione C • Individua i requisiti organizzativi,strutturali e tecnologici specificirichiesti per l’erogazione di prestazioni sanitarie a ciclo continuativo e diurno per acuti che completano quelli generali definiti nella sezione A ( A1 e A2 ) • Sezione D • Individua i requisiti organizzativi,strutturali e tecnologici specificirichiesti per l’erogazione di prestazioni sanitarie a ciclo continuativo e diurno in fase post-acuta che completano quelli generali definiti nella sezione A ( A1 e A2 )

  49. Sezione A REQUISITI ORGANIZZATIVI GENERALI - A1 • POLITICA, OBIETTIVI, ED ATTIVITA’ • E’ adottato un documento in cui è esplicita la missione, e cioè la ragion d’essere dell’organizzazione ed i valori cui si ispira • La Missione deve essere sottoposta a verifica ed aggiornamento periodico : • ogni tre anni, qualora sia necessario, per sopravvenute esigenze di programmazione regionale • E’ adottato un documento in cui sono esplicitate le politiche complessive, e cioè l’indirizzo dato dalla Direzione, che consiste nel definire i campi prioritari di azione e quali metodi adottare per raggiungere gli obbiettivi in termini di coerenza con gli indirizzi generali (legislazione), adozione di modelli organizzativi improntati a flessibilità, integrazione interazione tra professionalità, umanizzazione e personalizzazione dell’assistenza. • E’ adottato un documento in cui sono esplicitati gli obbiettivi • Gli Obbiettivi : Articolati nel tempo • Formulati con l’apporto dei Responsabili delle Strutture organizzative - Ampio coinvolgimento del personale Interno dell’Azienda • Rispetto del volume e dei tetti finanziari fissati • Uniformità di accesso, per l’utente, alle prestazioni Sanitarie • Qualità tecnica delle Prestazioni • Qualità organizzativa • Sicurezza degli Operatori e degli Utenti • Valorizzazione professionale degli Operatori • Diritti e Soddisfazione degli Utenti • Misurabilità degli obbiettivi per mezzo di Indicatori tesi a monitorare l’efficacia e l’efficienza ed il grado di soddisfazione dell’utente.

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