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IL GIAPPONE

IL GIAPPONE. di Alessandro Prezzi e Anna Guerriero. TERRITORIO.

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Presentation Transcript


  1. IL GIAPPONE di Alessandro Prezzi e Anna Guerriero

  2. TERRITORIO Il Giappone confina a nord con il mar di Ohotsk, a sud con il mare Cinese, a ovest con il mar del Giappone e a est con l’oceano pacifico. Quest’arcipelago è composto da oltre 3.000 isole quasi tutte disabitate. Molte di esse sono di origine vulcanica; ad esempio, sull’isola di Honshu, si trova il vulcano Fuji (3.776 m), oggi ancora attivo e simbolo del Giappone.

  3. AMBIENTE Circa il 70% del Giappone è ricoperto dai boschi in gran parte sfruttati dall’uomo. Il paese è occupato quasi interamente da catene montuose che superano spesso i 3.000 m. Ci sono inoltre molti vulcani che provocano spesso terremoti. Gran parte della flora e dei mari sono però inquinati dagli scarichi delle industrie che sono sorte a ritmo vertiginoso.

  4. POPOLAZIONE E CITTA’ Il 98.4% della popolazione è composto da giapponesi, il restante 1.6% da coreani e cinesi. Il Giappone, tra i paesi industrializzati, ha la più alta densità di popolazione (343 ab. per km quadrato). La maggior parte della popolazione si concentra lungo le coste nelle aree urbane. La capitale Tokyo supera i 12 milioni di abitanti, mentre la sua area metropolitana raggiunge quasi 35 milioni di abitanti, quasi ¼ della popolazione. Altre città importanti sono Osaka, Yokohama, Sapporo e Kyoto.

  5. ECONOMIA Il Giappone è la seconda potenza economica mondiale. Nel settore primario sono molto sviluppate l’agricoltura (coltivazione del riso, del te, degli ortaggi e della frutta) e la pesca. Nel settore secondario sono importanti il settore siderurgico, metallurgico, meccanico e chimico. Sono anche sviluppate l’industria di precisione e quella elettronica. Nel settore terziario primeggiano la finanza ed il commercio.

  6. LA SCRITTURA GIAPPONESE

  7. LA STORIA La scrittura è arrivata in Giappone nel VI e VII secolo d. C. Come diversi elementi della cultura giapponese è stata importata direttamente dalla Cina. I giapponesi, non avendo un metodo di scrittura proprio, dapprima importarono la scrittura cinese foneticamente e in seguito usarono tali caratteri come ideogrammi ( ogni simbolo equivale a un concetto). Ma le due lingue non hanno nulla in comune a parte la scrittura. Questa modalità di scrittura viene denominata kanji.

  8. I KANJI Poiché un sistema di scrittura straniero venne associato alla lingua parlata giapponese, a tutt'oggi un kanji presenta di norma (almeno) due pronunce.La lettura detta on di un kanji deriva a livello fonetico dalla sua pronuncia cinese. La kun è invece la lettura d'origine giapponese attribuita al kanji al momento della sua "importazione" in Giappone. Questo è il kanji di Giappone. Il primo ideogramma significa sole e il secondo origine, quindi il significato complessivo è il paese del sole nascente. La pronuncia kun del primo kanji è hi e del secondo è moto. Poiché i due ideogrammi sono uniti si utilizzerà la pronuncia on, e perciò il primo kamji si pronuncerà nichi e il secondo hon. La parola composta che ne risulta sarà pronunciata, per contrazione Nihon.

  9. Si legge hito (pron. giapponese) quando l’ideogramma è singolo. Se l’ideogramma è composto si legge gin ( pron cinese) e significa uomo. Si legge Nihon-gin e significa persona giapponese. kawa = fiume yama = montagna

  10. uma = cavallo inu = cane kiku = ascoltare ai = amore

  11. FUDE PEN La Fude Pen nasce in Giappone come evoluzione del tradizionale pennello  da calligrafia. Questo particolare strumento è composto da un serbatoio per contenere l’inchiostro, che costituisce la ricarica del pennello, e punta in setola o feltro in grado di creare diversi spessori del tratto a seconda della pressione e modalità d’uso.

  12. LA LETTERATURA La letteratura giapponese nasce e si sviluppa nel corso di duemila anni di scrittura, a partire circa dal VIII secolo. Al principio era forte l'influenza della Cina, per la vicinanza geografica, e dell'India, attraverso la diffusione del Buddismo in Giappone. Successivamente la letteratura giapponese seguì una propria strada.

  13. LA POESIA Ci sono vari tipi di poesia ma la più conosciuta è l’Haiku. Un haiku è un’immagine rapida ed intensa che descrive la natura e ne ferma dei particolari nell'attimo presente; esso suggerisce sensazioni ed emozioni. “Un frutto di melograno, bocca aperta che irride quel mio insulso amore.” Ozachi Hosai (1885-19269)

  14. Questo tipo di poesia nasce in Giappone nel 16° secolo quando diventa popolare lo Haikai: un poema di cento versi di varia ispirazione composto da un gruppo di poeti che si riuniscono per l’occasione. La prima strofa di questi poemi deve fare riferimento ad una stagione ed essere composta da 17 sillabe; essa diede origine all’Haiku. “Rosso rosso dardeggia il sole. Vento d’autunno.” Matsuo Basho (1644-1694) primo autore di haiku

  15. Lo haiku ha avuto grande influenze sulla poesia occidentale del 900: In una stazione della metropolitana - “L’apparire di questi volti nella folla; Petali umidi e neri.” Soldati - “Si sta Come d’autunno Sugli alberi Le foglie.” Ezra Pound (1913 USA) Non è certo che Ungaretti abbia fatto riferimento all’Haiku nel comporre questa sua poesia nel 1918 ma, leggendola, si ritrovano tutti gli elementi dell’Haiku.

  16. I MANGA I manga non sono altro che fumetti giapponesi. Letteralmente “manga” vuol dire immagini stravaganti, infatti è una parola formata da due ideogrammi, “man”, cioè diverso, strano e “ga”, cioè immagine. Il primo ad usare questo termine nei suoi disegni fu Rakuten Kitazawa.

  17. DIVERSI TIPI DI MANGA Sostanzialmente ci sono due generi principali: uno è lo shonen, cioè il manga da ragazzi, pieno d’azione, che di solito parla di guerre e lotte tra personaggi, spesso fantastici. Due esempi famosissimi in tutto il mondo sono Naruto e Dragon Ball. Possono anche essere di genere sportivo, come l’altrettanto celebre manga Slam Dunk. L’altro tipo è lo shojo, il manga da ragazze, dove ci sono vicende amorose e problemi adolescenziali, l’argomento principale è quasi sempre l’amore.

  18. UNA PARTICOLARE IMPAGINAZIONE A differenza degli altri fumetti, i manga hanno un’impaginazione molto particolare e diversa dai fumetti italiani che deriva dalla cultura e dalla tradizione nipponica. In Giappone, infatti, la scrittura procede da destra verso sinistra per cui le riviste e il libri seguono questo andamento. Perciò i manga si leggono esattamente al contrario rispetto ai nostri, come se ci si ritrovasse davanti a uno specchio.

  19. FONTI E FIRME Immagini dalla galleria calligrafica giapponese e da Google, informazioni dal libro “Letteratura giapponese” di Muccioli, da “Wikipedia”, da “Linea Brush”, dal libro geovisual, “100 haiku” di Zanzotto e nozioni personali. Aretsusandoro Anna (Alfabeto katakana)

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