1 / 20

Psicologia Generale Primo Corso

Prof. S.F. Mingiardi UNITEL SEREGNO. Psicologia Generale Primo Corso. La Memoria. LA MEMORIA. Che cos’è. La memoria è quella funzione psichica volta all'assimilazione, alla ritenzione e al richiamo di informazioni apprese durante l'esperienza.

masato
Download Presentation

Psicologia Generale Primo Corso

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Prof. S.F. Mingiardi UNITEL SEREGNO Psicologia GeneralePrimo Corso La Memoria

  2. LA MEMORIA • Che cos’è La memoria è quella funzione psichica volta all'assimilazione, alla ritenzione e al richiamo di informazioni apprese durante l'esperienza. Non esiste alcun tipo di azione o condotta senza memoria, come avviene nell’apprendimento dei movimenti, delle procedure, delle conoscenze, dei comportamenti sociali …

  3. LA MEMORIA • Come si formano i ricordi: la memoria come elaborazione delle informazioni I processi elaborativi mnestici comprendono tre momenti: Acquisizione e codificazione: lo stimolo percepito è tradotto dal cervello in rappresentazione interna attraverso un processo elettrochimico che la codifica in codice visivo, acustico, semantico, procedurale, episodico o biografico, etc., utilizzando schemi preesistenti o realizzandone di nuovi. Ritenzione ed immagazzinamento: processo attraverso cui avviene la stabilizzazione dell'informazione in memoria e la sua conservazione per un determinato lasso di tempo che può essere breve o lungo. Un ruolo particolarmente importante in questo processo riveste la serotonina. Recupero: riemersione a livello di consapevolezza dell'informazione archiviata in precedenza, mediante richiamo o riconoscimento.

  4. LA MEMORIA • Vari tipi di memoria • Nell'ambito della psicologia cognitiva della memoria, uno dei contributi di maggiore rilievo è quello relativo alla classica distinzione della memoria a breve termine e a lungo termine (MBT/MLT). • Atkinson e Shiffrin proposero il cosiddetto "modello del multimagazzino", che divide funzionalmente la memoria in:

  5. LA MEMORIA • Vari tipi di memoria • 1. Memoria sensoriale, che riceve gli stimoli dagli organi di senso, e che ha una capacità di ritenzione molto limitata (pochi secondi). Questo tipo di memoria può ricevere informazioni da un organo alla volta. • 2. Memoria a breve termine(MBT/STM): contiene informazioni che vengono ricordate per alcune decine di secondi o minuti. • 3. Memoria a lungo termine(MLT/LTM): contiene informazioni che vengono ricordate per periodi prolungati, e che una volta immagazzinate nel cervello possono essere recuperate quando necessario.

  6. LA MEMORIA • Il recupero dei ricordi • Il passaggio da memoria sensoriale (modulo 1) a memoria a breve termine (modulo 2) dipende dall'attenzione. • Il passaggio dal modulo 2 al modulo 3, memoria a lungo termine, è maggiormente efficace a seconda dell'organizzazione mnemonica del soggetto (visualizzazione, ripetizione, organizzazione secondo categorie logiche, etc.). • Il passaggio da MLT a MBT è detto recupero ed è facilitato da una buona organizzazione.

  7. LA MEMORIA • Sviluppo della memoria Per quanto riguarda lo sviluppo della memoria nel corso del ciclo di vita, a incominciare dalla nascita, possiamo considerare le seguenti modalità: • la memoria motoria (coordinazione, movimenti del corpo); • la memoria iconica (legata alla costruzione di immagini mentali del percepito e del ricordato); • la memoria semantica o linguistica, dal 7°, 8° mese di vita in poi, caratterizzata da tracce mnestiche di concetti di tipo verbale; • la memoria episodica o biografica dai 3,5 anni in poi.

  8. LA MEMORIA • Sviluppo della memoria • Studi recenti hanno dimostrato che i bambini, da 3 a 6 mesi di età, sono già in grado di riconoscere i volti delle persone che li accudiscono; • dopo il sesto mese sono in grado di ordinare in categorie, volti, oggetti e situazioni; • Attorno al primo anno riescono a riconoscere uno stimolo acquisito precedentemente;

  9. LA MEMORIA • Sviluppo della memoria • all'età di due anni conservano numerose informazioni sulle esperienze precedenti; • intorno al quinto-sesto anno di età sono capaci di raccogliere i ricordi, concettualizzarli e recuperarli quando è il momento. • A questa età si incrementano notevolmente le capacità mnemoniche di tipo semantico già avviate con l’apprendimento del linguaggio (dal 7°, 8° mese in poi).

  10. LA MEMORIA • L’oblio "Oblio" vuol dire incapacità totale o parziale a ricordare ciò che si è appreso. Da cosa dipende questo fenomeno? Diverse sono le risposte date. • Teoria del decadimento: gli eventi molto lontani nel tempo vengono ricordati con difficoltà o dimenticati, tranne quelli che hanno avuto particolare rilevanza per la persona. Un anziano può ricordare più facilmente i dettagli di un evento accaduto 50 anni prima, anziché quello che è accaduto il giorno precedente. • Teoria del disuso: se un ricordo viene rievocato spesso non si cancella, mentre se non viene rievocato mai, a poco a poco va perduto (“Memoria minuitur, nisi eam exerceas”, fa dire Cicerone a Catone). Tuttavia, può capitare che certi ricordi lontani possano riaffiorare dopo molto tempo, anche se non sono stati rievocati.

  11. LA MEMORIA • L’oblio • Teoria dell'interferenza. Si distingue secondo in tre modalità: 1. Interferenza pro-attiva: i ricordi più remoti interferiscono, inibendoli, con quelli più recenti (ad es. se memorizziamo una lista di nomi e, dopo un certo intervallo di tempo, memorizziamo una seconda lista di nomi diversi, la rievocazione delle due liste, dopo un altro intervallo, può dimostrarsi più facile per la prima che non per la seconda, anche se è stata appresa a distanza di tempo maggiore).

  12. LA MEMORIA • L’oblio 2. Interferenza retro-attiva: i ricordi recenti interferiscono con quelli passati. • Un esperimento famoso è quello di Jenkins e Dallenbach del 1924. I due studiosi chiesero a un gruppo di studenti d'imparare delle liste di sillabe senza senso, al mattino, subito dopo il risveglio; un altro gruppo invece doveva farlo alla sera, prima di coricarsi. Dopo un certo periodo di tempo entrambi i gruppi furono interrogati: il secondo ricordava molte più sillabe del primo. Perché? Perché durante il giorno molti eventi avevano interferito coll'apprendimento portando all'oblio, mentre il sonno, per l'altro gruppo, aveva favorito la conservazione del ricordo.

  13. LA MEMORIA • L’oblio 3. Interferenza da rimozione. È il fenomeno mediante il quale si dimenticano i ricordi che sono fonte di disagio o di ansia. Non si tratta di una perdita totale della memoria, ma piuttosto del fatto che si è incapaci di rievocare il contenuto del ricordo, cioè di farlo emergere a livello conscio. • L'oblio come "economia mentale". Oltre a ciò si può aggiungere che l'oblio, di per sé, non è un fenomeno negativo, in quanto, senza la possibilità di dimenticare, svanirebbe la capacità di nuove acquisizioni. Il continuo lavorio dei ricettori sensoriali e l'attività del pensiero renderebbero talmente ingombra la coscienza di immagini inutili, da paralizzare tutta la vita psichica. Ecco perché l'oblio attenua o cancella del tutto quello che non serve o non è più adatto per l'azione. I problemi sopraggiungono quando l'oblio cancella anche le esperienze utili (vedi il caso di un giornalista russo raccontato da Aleksandr Lurija).

  14. LA MEMORIA • L’amnesia • Consiste nell'incapacità di ricordare determinati eventi (anche azioni, pensieri, conoscenze, ecc.) in seguito ad un trauma psichico o fisico (soprattutto trauma cranico). Nello stato di amnesia un individuo può arrivare a dimenticare persino il proprio nome o anche fatti, persone, notizie... riguardanti un lungo periodo della propria vita passata. • L'amnesia può verificarsi come sintomo di uno stato di "shock mentale" conseguente ad esperienze emotivamente trauma-tiche (ad es. durante la guerra, dopo uno scontro particolar-mente violento, può accadere che alcuni soldati sconfitti che rientrano dalle linee, non riescano a ricordare quanto è accaduto, anche se non hanno riportato ferite).

  15. LA MEMORIA • L’amnesia • Uno stato di "shock emotivo" può subentrare anche come conseguenza di un evento traumatizzante o stressante, a livello psicologico, che produca angoscia o panico. L'amnesia, in questo caso, serve al soggetto per rimuovere dalla coscienza il ricordo dell'evento. Questo tipo di amnesia può però essere risolta con la psicoterapia, con l'uso di psicofarmaci o con le tecniche di ipnosi.

  16. LA MEMORIA • L’amnesia • Una forma di amnesia è quella detta "retrograda”: la perdita di memoria procede "all'indietro", col cancellare progressivamente fatti accaduti in un passato sempre più lontano. Quando il soggetto recupera la memoria degli eventi passati, ricorderà prima quelli più lontani, poi quelli accaduti qualche mese prima, infine quelli di qualche giorno prima. • Questo tipo di amnesia conferma la teoria che considera i ricordi più vecchi come quelli più fortemente consolidati nella nostra memoria (anche se subiscono inevitabili alterazioni col passare del temo), ricordi immagazzinati in sequenza, secondo un ordine "storico-temporale", espressione dell'esperienza di vita del soggetto

  17. LA MEMORIA • Come migliorare la memoria Per migliorare la memoria, occorre allenarla. Ecco alcuni consigli: • 1) Imparare. Il privilegio di imparare non è riservato agli studenti. Per potenziare il cervello, non c’è niente di meglio che allenarsi a memorizzare delle cose utili per la vita di tutti i giorni ( i numeri di telefono che si chiamano più spesso, le parole della canzone preferita, il codice del CC bancario, del bancomat, etc.) e per l’arricchimento delle proprie conoscenze. • 2) Dormire. Il sonno è indispensabile per la concentrazione e la memorizzazione. Infatti, è mentre dormiamo che il nostro cervello classifica tutte le informazioni assorbite durante il giorno. Ecco perché, quando si dorme male o poco, i ricordi sono perturbati.

  18. LA MEMORIA • Come migliorare la memoria • 3) Mangiare in modo equilibrato. Un'alimentazione sana e varia svolge un ruolo principale nel funzionamento del cervello. Tuttavia, che il pesce sia l’alimento chiave per avere una buona memoria, è solo un luogo comune. Certo, il pesce è ricco di fosforo, ma come molti altri alimenti (la carne, in partico-lare...), effettivamente, fa bene al cervello ed anche a tutto il resto del corpo! Nota bene: il mirtillo, grazie ai suoi fitonu-trimenti, è particolarmente raccomandato per la memoria. • 4) Giocare. Dama, scacchi, carte, giochi di società, parole crociate, sono tutte attività di riflessione che aiutano ad allenare il cervello e la memoria. E perché non fare giochi di memoria con i figli o i nipotini?

  19. LA MEMORIA • Come migliorare la memoria • 5) Tecniche di memorizzazione. Nel periodo degli apprendimenti scolastici è probabile che ci abbiano insegnato a usare dei metodi per memorizzare. Perché non applicarli alla vita quotidiana? Se ne possono, comunque, apprendere di altri seguendo qualche corso. • 6) Fare attenzione alla salute. Fare attenzione allo stress e ai leggeri stati depressivi che possono nuocere enormemente alla concentra-zione e all’apprendimento. Ci si può mantenere in forma grazie a metodi di rilassamento come la ginnastica dolce, lo yoga, i massaggi o il training autogeno.

  20. LA MEMORIA • Come migliorare la memoria • 7) Evitare alcune sostanze. Limitare il consumo di alcool e di tabacco (che altera l'attività di alcuni ricettori cerebrali) e di sostanze stimolanti come il tè ed il caffè, che possono nuocere alla concentrazione. • 8) Organizzarsi. Organizzare le idee e le priorità. E pensare ad annotarle! Affiggere una lista sul frigorifero, scriverla sull’agen-da, sul bloc-notes, mettere un allarme sul cellulare...

More Related