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QUANDO ARRIVA LA PRIMAVERA, PER CHI SBOCCIANO I FIORI?

QUANDO ARRIVA LA PRIMAVERA, PER CHI SBOCCIANO I FIORI?. Hsueh-tou. LE FORME DELLA VIOLENZA SUI MINORI. LA PAROLA AI BAMBINI. “Non mi amano perché non valgo niente” “Mi amano perché non valgo niente” Chiedetevi che cosa è peggio. DEFINIZIONI

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QUANDO ARRIVA LA PRIMAVERA, PER CHI SBOCCIANO I FIORI?

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Presentation Transcript


  1. QUANDO ARRIVA LA PRIMAVERA, PER CHI SBOCCIANO I FIORI? Hsueh-tou

  2. LE FORME DELLA VIOLENZA SUI MINORI

  3. LA PAROLA AI BAMBINI • “Non mi amano perché non valgo niente” • “Mi amano perché non valgo niente” Chiedetevi che cosa è peggio

  4. DEFINIZIONI SECONDO ME L’ABUSO SESSUALE E’ OGNI TIPO DI CONTATTO SESSUALE CON UN MINORE L’ABUSO SUI MINORI PUÒ ESSERE EMOTIVO, FISICO, SESSUALE. L’ABUSO SESSUALE E’ TUTTI E TRE

  5. DAL TABÙ ALL’ABUSO • Il tabù dell’incesto e la nascita della civiltà • La negazione della sessualità del bambino e della donna • Il tabù sull’abuso • Il tabù sull’incesto sovrappone il regno della cultura a quello della natura (C. Lévi-Strauss)

  6. IL DIVIETO E LA TRASGRESSIONE • Il divieto può reprimere il desiderio, farlo deviare dalla sua direzione originaria, ma non può certo distruggerlo. (G. Groddeck) • Il divieto non significa necessariamente astensione, ma la pratica sotto forma di trasgressione. (G. Bataille)

  7. EPIDEMIOLOGIA • Dal 7 al 36 % (fino al 64 %) per la popolazione femminile • Dal 3 al 29 % per la popolazione maschile DAL 10 AL 20 % DEI MINORENNI SUBIRÀ UNA VIOLENZA SESSUALE

  8. LA CIFRA NERA I DATI FORNITI DAL CONSIGLIO D’EUROPA RIFERISCONO CHE I CASI DENUNCIATI COSTITUISCONO DAL 5 AL 15 % DEI CASI EFFETTIVI. PERCHÈ?

  9. GLI ADULTI DI FRONTE ALL’ABUSO SESSUALE • diniego assoluto • Discredito: bambino suggestionato, manipolato, disturbato • errore di comprensione: non e’ proprio quello che voleva dire c’è qualcosa, ma non è proprio ciò che ha detto • Giustificazionismo: con quella storia che c’è alle spalle era inevitabile che accadesse

  10. PER UNA CULTURA DELL’ANTIVIOLENZA • IL BAMBINO PENSATO DALL’ADULTO SEMPLIFICATO, INESISTENTE, FANTASIOSO, INATTENDIBILE • L’ADULTO PENSATO DAL BAMBINO AFFETTUOSO, PREMUROSO, FRETTOLOSO, DISATTENTO, FEROCE

  11. SUPREMO INTERESSE DEL MINORE • PUEROCENTRISMO i diritti dei bambini: alla protezione, alla riservatezza, alla tutela, all’ascolto protetto • ADULTOCENTRISMO i diritti degli adulti: alla difesa, dell’informazione, di visita, etc. PUEROCENTRISMO PER PROCURA

  12. FANTASIE INFANTILI • OGNI BAMBINO HA AVUTO FANTASIE EDIPICHE, MA IL DESIDERIO DELL’ADULTO NEI CONFRONTI DI UN BAMBINO NON E’ SOLO FANTASIA, E’ ABUSO. • BISOGNEREBBE CHIEDERSI QUANTI ADULTI SIANO VITTIME DELLE FANTASIE INFANTILI E QUANTI BAMBINI SIANO VITTIME DELLA VIOLENZA DEGLI ADULTI

  13. I BAMBINI MENTONO SULL’ABUSO • NEL 94% DEI CASI LE DENUNCE DI ABUSO SESSUALE FATTE DA BAMBINI SONO STATE CONFERMATE DALLE INDAGINI SUCCESSIVE. • E’ IN GIOCO L’ATTENDIBILITA’ DELL’INFANZIA

  14. L’ABUSANTE E’ UN VECCHIO SPORCACCIONE, MALATO, PAZZO O UBRIACO • la maggior parte degli abusanti sono giovani maschi senza alcun segno di disagio mentale, né di abuso di alcol, appartenenti ad ogni classe sociale. • l’alcol e la droga hanno l’effetto di slatentizzare una condotta che comunque, in determinate occasioni (solitudine, promiscuità, intimità) può emergere

  15. THE STRANGER IS THE DANGER • IL 26% DEGLI ABUSI E’ PERPETRATO DA ESTRANEI. • IL RIMANENTE 74% DA CONOSCENTI

  16. L’INTERVENTO ESTERNO PROVOCA MAGGIORI DANNI DELL’ABUSO SESSUALE • L’ELEFANTE NELLA CRISTALLERIA • LAVORI IN CORSO L’ABUSO COMUNQUE DEVE ESSERE FERMATO, ALTRIMENTI SI FORNISCE AL CARNEFICE UN’IMMUNITA’ PERICOLOSA PER ALTRI BAMBINI, E ALLA VITTIMA UNA SENSAZIONE DI INELUTTABILITA’

  17. CICLO DELL’ABUSO • Spesso l’adulto abusante è stato un bambino abusato. Ma non sempre! • La prima violenza viene seguita da altre: la visita dal ginecologo, il ricovero in un centro di neuropsichiatria, la bocciatura a scuola, il cambio di residenza, il processo. • Esiste anche un abuso secondario, cioè la colpevolizzazione del bambino abusato.

  18. PEDOFILIA • IL PEDOFILO RICCO PRATICA IL TURISMO SESSUALE. • QUELLO CHE NON PUÒ PERMETTERSELO CONDUCE LA CACCIA NEL SUO TERRITORIO, MA ANCHE QUI, DI SOLITO, PUÒ CONTARE SUL SILENZIO DI CHI LO CONOSCE

  19. IL PEGGIORE DEI MONDI POSSIBILI • NON FARE IL BAMBINO! • NON TI FIDARE DI NESSUNO! • IL PERICOLO SI ANNIDA DOVUNQUE! • L’EFFETTO PIOGGIA DELLA TV • L’ABUSO VIRTUALE (INTERNET)

  20. EFFETTI SULLE FEMMINE Un terzo delle pazienti psichiatriche ambulatoriali e circa la metà delle giovani devianti (tossicodipendenza, prostituzione, condotte antisociali) sono vittime pregresse di incesto. Alcune ricerche hanno accertato che il 75% delle prostitute sono state vittime nella loro infanzia di abusi sessuali

  21. EFFETTI SUI MASCHI In uno studio condotto su soggetti maschi che hanno subito un abuso sessuale da bambini è emerso che più dell’80% abusa di sostanze stupefacenti, il 50% ha avuto propositi suicidari, il 23% ha tentato il suicidio, il 70% ha ricevuto un trattamento psicoterapeutico, il 31% ha sessualmente abusato di altri bambini

  22. EFFETTI A BREVE TERMINE • Malattie sessualmente trasmesse, gravidanza, lesioni fisiche • Disturbi affettivi: sensi di colpa, aggressività, crisi di collera, ansia, paura, vergogna, bassa autostima • Disturbi del comportamento: devianza, incubi, fobie, disturbi del sonno e dell’alimentazione, problemi a scuola, marinare la scuola.

  23. EFFETTI A LUNGO TERMINE • Disfunzioni sessuali, difficoltà nell’eccitamento, evitamento o reazioni fobiche all’intimità sessuale; vulnerabilità ad un successivo abuso e allo sfruttamento sessuale, promiscuità, prostituzione, disagio nelle relazioni intime, isolamento, problemi coniugali, depressione, abuso di alcol e droghe, suicidio, disturbi dell’alimentazione

  24. GLI EFFETTI RISPETTO ALL’ETA’ Più giovane è l’età in cui si scopre l’abuso, peggiori ed insopportabili sono le conseguenze che ne derivano. Se lo scoprono altri, nella vittima rimane il dubbio della complicità

  25. L’USA E GETTA • Se sono usata è normale. • Se sono valorizzata non è normale e vado in crisi. • Se sono usata mi sento utile. • Quella violenza è servita ad immunizzarmi.

  26. PAURA D’AMARE Ho paura che quando una persona mi vuole bene non sia vero. È falso, come quello che mi accarezzava da bambina. Ho paura che mi girino le spalle, allora lo faccio prima io. Non voglio soffrire.

  27. LA BAMBINA NEL PROCESSO IL DIFFICILE PASSAGGIO DAL RUOLO DI VITTIMA (COMPRENSIONE ED ATTENZIONE) A QUELLO DI TESTIMONE (INDAGINE ED ATTENDIBILITÀ)

  28. IL BAMBINO TESTIMONE • L’ALTERAZIONE DELLA MEMORIA NON PUÒ ESSERE SCAMBIATA PER RITRATTAZIONE • LA RITRATTAZIONE FA PARTE DEL PROCESSO DI RIVELAZIONE, NON È LA NEGAZIONE DI QUANTO RIVELATO

  29. IL DILEMMA DELLA VITTIMA • TACERE SIGNIFICA CONTINUARE A SUBIRE • PARLARE SIGNIFICA ANDARE INCONTRO ALL’ABUSO SECONDARIO (LA VIOLENZA DEL PROCESSO, DEGLI ACCERTAMENTI, IL GIUDIZIO DEI FAMIGLIARI, I SENSI DI COLPA, ETC.)

  30. UNA NECESSARIA INTEGRAZIONE • operatori giudiziari, sanitari e sociali a confronto • integrazione all’interno e fra i servizi • Integrazione intrasistemica ed intersistemica

  31. DALLA RIVELAZIONE ALLA RETICENZA • CHI RIVELA SI PROCURA UN NEMICO “MEGLIO TACERE” • LA RETICENZA SECONDARIA “NON MI CREDONO, MEGLIO TACERE” • DALLA RETICENZA ALLA RITRATTAZIONE • L’ATTENZIONE ALL’EXTRAVERBALE

  32. DALLA RETICENZA ALLA RIVELAZIONE DAL TABÙ ALL’ABUSO DAL TABÙ ALLA RETICENZA • DELLA VITTIMA, • DEGLI OPERATORI • DEGLI INCARICATI DI PUBBLICO SERVIZIO

  33. L’ASCOLTO DELL’ABUSO E L’ABUSO DELL’ASCOLTO • IL VOYEURISMO DEGLI OPERATORI • L’ASCOLTO RIPETUTO • L’IMPORTANZA DEL PRIMO ASCOLTO • L’ASCOLTO PROTETTO • LA VIOLENZA DEL PROCESSO • CONTESTO GIUDIZIARIO E CONTESTO TERAPEUTICO • IL SOSTEGNO ALLA FAMIGLIA DELLA VITTIMA • IL SOSTEGNO ALL’ABUSANTE

  34. IL BAMBINO CHE TACE DIVENTA SEMPRE PIÙ DEBOLE E BISOGNOSO DI SOSTEGNO L’ABUSANTE SEMPRE PIÙ FORTE IL BAMBINO CHE PARLA SI LIBERA, STA MEGLIO E COL TEMPO NON HA BISOGNO DI SOSTEGNO PSICOLOGICO

  35. PREVENZIONE • PREVENZIONE PRIMARIA promuovere la cultura della tutela dell’infanzia individuazione precoce delle situazioni a rischio • PREVENZIONE SECONDARIA presa in carico precoce per ridurre la prevalenza del fenomeno • PREVENZIONE TERZIARIA minimizzare le conseguenze dell’abuso e prevenire le recidive

  36. LA PREVENZIONE DELL’ABUSO SI REALIZZA ATRAVERSO L’APERTURA DELLA FAMIGLIA HOME VISITING Previene il disagio, promuove e sostiene il benessere, favorisce la crescita civile della famiglia, una maternità e paternità responsabile, il conseguimento di un titolo di studio più elevato

  37. RAPPORTO COSTI BENEFICI DELLA PREVENZIONE costa molto di più intervenire sull’abuso (giudici, avvocati, perizie, processi, comunità, sostegno psicologico, etc.) che prevenirlo (ascolto, visite domiciliari, individuazione precoce delle situazioni a rischio, etc.)

  38. CONCLUSIONI • L’attenzione all’abuso sessuale ai bambini rappresenta il segno di una crescita civile perché dimostra attenzione ai soggetti più deboli. (Kempe, 1978)

  39. Se si educa un bambino, egli imparerà a sua volta ad educare;se gli si fanno prediche morali, imparerà anche lui a far prediche;se lo si ammonisce, imparerà ad ammonire;se lo si deride, imparerà a deridere;se lo si umilia, imparerà ad umiliare;se si uccide la sua anima, imparerà ad uccidere.Gli rimarrà soltanto la scelta tra se stesso o gli altri, oppure entrambi.A. Miller, 1987

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