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Aspetti relativi all’acquisizione linguistica

Aspetti relativi all’acquisizione linguistica. EMISFERO DESTRO compiti di natura GLOBALISTICA SIMULTANEA ANALOGICA . EMISFERO SINISTRO compiti di natura ANALITICA SEQUENZIALE LOGICA. ACQUISIZIONE LINGUISTICA IL CERVELLO: BIMODALITA’ E DIREZIONALITA’. BIMODALITA’.

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Aspetti relativi all’acquisizione linguistica

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Presentation Transcript


  1. Aspetti relativi all’acquisizione linguistica

  2. EMISFERO DESTRO compiti di natura GLOBALISTICA SIMULTANEA ANALOGICA EMISFERO SINISTRO compiti di natura ANALITICA SEQUENZIALE LOGICA ACQUISIZIONE LINGUISTICA IL CERVELLO: BIMODALITA’ E DIREZIONALITA’

  3. BIMODALITA’ • Il termine suggerisce che entrambe le modalità del cervello (quella analitica dell’emisfero sinistro e quella globale, “olistica” dell’emisfero destro) sono coinvolte nella comunicazione linguistica. • Esse devono essere INTEGRATE affinché l’intera mente dell’allievo venga coinvolta nel processo di acquisizione linguistica. ACQUISIZIONE LINGUISTICA= DX + SX

  4. DIREZIONALITA’ • Il principio della direzionalità stabilisce che l’uso bimodale del cervello avviene secondo una direzione ben precisa: dall’emisfero destro (modalità contestualizzanti e globalistiche) a quello sinistro (modalità più formali e meccaniche) DX SX

  5. PRIMA FASE DELL’INSEGNAMENTO COINVOLGIMENTO BIMODALE E DIREZIONALE MOTIVAZIONE ALL’APPRENDIMENTO dimensione affettiva • (piacere di comunicare in un’altra lingua, curiosità di fronte a una cultura diversa: modalità destra) + dimensione logica • (i bisogni linguistici, professionali, esistenziali: modalità sinistra) +dimensione globale • presentazione del materiale in modo contestualizzato, sensoriale, ricco di connotazioni culturali (modalità destra) +dimensione analitica - esercizi strutturali, riflessione sulla lingua, spiegazioni di grammatica (modalità sinistra)

  6. APPRENDIMENTO PUO’ APPARIRE POSITIVO MA NON GENERA UN COMPORTAMENTO LINGUISTICO AUTONOMO ACQUISIZIONE È un processo inconscio che sfrutta le strategie globali dell’emisfero dx del cervello insieme a quelle analitiche dell’emisfero sx. QUANTO VIENE ACQUISITO ENTRA NELLA MEMORIA A LUNGO TERMINE APPRENDIMENTO E’ un processo razionale, governato dall’emisfero sinistro e basato sulla memoria a breve termine: la competenza “appresa” è una competenza a termine, non è definitiva. QUANTO VIENE APPRESO ENTRA NELLA MEMORIA A BREVE TERMINE ACQUISIRE è UNO SFORZO: LA MENTE DEVE ACCOMODARE LE NUOVE INFORMAZIONI, INTEGRARLE NELL’ARCHITETTURA E COMPORTA UN RIMODELLAMENTO DELLE SINAPSI, CIOE’ DEI COLLEGAMENTI TRA I NEURONI DEL CERVELLO Acquisizione e apprendimentosecondo la distinzione di Krashen

  7. 1) INPUT COMPRENSIBILE (i+1) 2) FILTRO AFFETTIVO 3) MOTIVAZIONE Come produrre acquisizione anziché apprendimento

  8. All’inizio si attua un processo di ipersemplificazione che permette una comunicazione rudimentale, poi si procede a incrementare in qualità e quantità. INPUT COMPRENSIBILE (i+1)L’ allievo concentra l’attenzione sul significato dell’input e non sulla sua forma (fonologica, morfosintattica, testuale) i= informazione già posseduta dal cervello + 1 (informazione al gradino dell’ordine naturale immediatamente successivo all’input posseduto fino a quel momento) Area di sviluppo potenziale (Vygotskij)

  9. distanza che può percorrere da solo o sotto la guida di una persona esperta (un magister, qualcuno che è Magis, “di più”) Area di sviluppo potenziale (Vygotskij) i+1 E’ la distanza tra la parte di un compito che una persona è già in grado di eseguire e il livello potenziale cui può giungere nel tentativo di compiere la parte restante del compito

  10. 2) FILTRO AFFETTIVO Affinchè i+1 sia acquisito è necessario che non sia inserito il filtro affettivo. Il filtro affettivo è come un interruttore che può interrompere il flusso, per cui ciò che si comprende viene collocato nella memoria a breve o a medio termine ma non passa ai centri dell’acquisizione stabile e definitiva

  11. FILTRO AFFETTIVO informazione . Filtro affettivo MLT MBT acquisizione apprendimento

  12. FILTRO AFFETTIVO: PRINCIPI CHIMICI • in stato di serenità l’adrenalina si trasforma in noradrenalina, un neurotrasmettitore che facilita la memorizzazione, • mentre in stati di paura e stress si produce uno steroide che blocca la noradrenalina e fa andare in conflitto l’amigdala (ghiandola “emotiva” che vuole difendere la mente da eventi spiacevoli) e l’ippocampo, la ghiandola che invece ha un ruolo attivo nell’attivare i lobi frontali e iniziare la memorizzazione.

  13. Da cosa viene inserito il filtro affettivo? • Stati d’ansia o di paura • Attività che pongono a rischio l’immagine di sé che lo studente vuole offrire al resto della classe • Attività che minano l’autostima • Attività che provocano la sensazione di non essere in grado di apprendere

  14. 3) MOTIVAZIONE Durante i compiti in classe le informazioni apprese possono essere reperibili, ma dopo una stagione vengono perse • il dovere: regna sovrano nelle situazioni didattiche tradizionali. Crea l’inserimento del filtro affettivo, le informazioni restano nella memoria a breve termine quindi produce apprendimento non acquisizione; • il bisogno: è collegato all’emisfero sinistro. Funzionama ha due limiti: deve essere percepito e termina appena lo studente ritiene di aver soddisfatto il suo bisogno (punto che si colloca di solito ben al di sotto del livello soglia); • il piacere: motivazione essenzialmente legata all’emisfero destro, ma che può coinvolgere anche l’emisfero sinistro, divenendo in tal modo potentissima. Il bisogno può non essere percepito dallo studente per molte discipline (es: algebra o letteratura) Piacere di soddisfare un progetto di vita Piacere di soddisfare un bisogno Piaceri legati ad emozioni quotidiane in classe

  15. Dove può uno studente trovare il piacere nell’acquisizione linguistica? • Il piacere di apprendere è un piacere primario che viene annullato dal fallimento; ciò significa che le attività devono essere di livello tale da essere fattibili e che gli errori vanno considerati come naturali, non come peccati da punire: fallire provoca dis-piacere e quindi annulla la motivazione, • toglie energia al processo di acquisizione, mentre sbagliare può essere accettabile se l’errore non viene enfatizzato ma viene studiato

  16. Piacere della sfida, (quiz televisivi, enigmistica, prove di lingua, dettati), sfide con se stessi se lo studente valuta il risultato Piacere della novità, dell’imprevisto, dell’insolito come input e quindi sforzo per acquisirlo • ripetere che • “errare è umano”, • “sbagliando si impara”, • imparare una lingua • è un processo • “per tentativi ed errori”. Piacere della sistematizzazione: Capire come funziona il mondo è un piacere di natura astratta (emisfero sx) es: far scoprir la grammatica invece che insegnarla per schemi

  17. Fattori che condizionano il cervello ad accettare l’input • Novità • Attrattiva (piacevolezza dello stimolo) • Funzionalità nel rispondere al bisogno che lo studente percepisce • Realizzabilità (compito possibile, abbordabile; se il compito è troppo arduo la mente si chiude) • Sicurezza sociale e psicologica (ciò che si deve imparare non mette a rischio l’immagine sociale e l’autostima)

  18. L.A.D. Language Acquisition Device(meccanismo di acquisizione linguistica) Chomsky ha ipotizzato l’esistenza di un meccanismo che azionandosi consente l’acquisizione linguistica (LAD) Se un input viene reso comprensibile (dall’insegnante, dal compagno di lavoro, dalla madre nei cfr del bambino ecc), se cioè si fornisce quello che Bruner chiama Language Acquisition Support System (LASS), allora il LAD si mette autonomamente in moto e procede all’acquisizione.

  19. L.A.S.S. Language Acquisition Support System Un caso in cui il meccanismo si aziona autonomamente e con ottimi risultati è quello dei ragazzi che si recano all’estero…essi sembrano fortemente motivati all’apprendimento linguistico… e curiosamente il termine LASS in inglese significa FANCIULLA.

  20. TIPI DI MEMORIA MEMORIA DI LAVORO MEMORIA BREVE TERMINE MEMORIA LUNGO TERMINE

  21. Necessario organizzare l’input in chunks (frammenti significativi che contano come unità di significato e non come numero di singole parole Nel caso di numeri per esempio è più facile ricordare 520.82.17 che 5.2.01.7). LA STRUTTURA DELLA MEMORIA Memoria di lavoro: le informazioni vengono elaborate dalla memoria di lavoro che ha una persistenza molto limitata sia nel tempo (al massimo un paio di secondi) sia nella quantità (al max 7 elementi) La memoria di lavoro viene collocata nella memoria a breve termineche elabora la struttura di superficie e in un tempo più o meno breve non trattiene le informazioni. Il terzo livello è la memoria a lungo termine, che include sia la nostra conoscenza del mondo, la cosiddetta “enciclopedia”, sia la memoria semantica, che interpreta e memorizza la lingua. • Dimentica facilmente • Accomoda le nuove informazioni sulla base • di quelle già possedute mettendo le premesse dell’interferenza

  22. Come ricordiamo? • associazionismo: si ricorda per somiglianza o per contrasto. le associazioni possono indubbiamente essere utili, ma solo se le crea lo studente, per quanto guidato: il ricordare prevede un ruolo attivo, richiede uno sforzo deliberato un processo di elaborazione nella memoria a lungo termine • In altre parole si immette in memoria ciò che si vuole immettere in memoria. Apprendere è un progetto L’ATTO DIDATTICO DEVE INCIDERE NELLA MEMORIA DEVE FACILITARE LA RIEVOCAZIONE DI QUANTO INTERIORIZZATO • a una maggior riflessione corrisponde una maggior memorizzazione • la codifica profonda è a livello semantico più che sintattico, lessicale più che grammaticale (ma il lessico ha significato solo se considerato all’interno di un “contesto”) • l’immagine visiva è, contrariamente a quanto si ritiene, meno efficace di quella sonora. Si ricorda il 10% del visto, il 20% dell’ascoltato e il 50% del visto e ascoltato.

  23. TEORIA DELLE INTELLIGENZE MULTIPLE DI GARDNER INTELLIGENZA VISIVA INTELLIGENZA SONORA INTELLIGENZA CINESTETICA (nella quale l’aspetto fisico, attivo, motorio gioca un ruolo importante come nella Total Physical Response* di Asher)

  24. *T.P.R. Total Physical Response (Risposta Fisica Totale) PASSAMI IL LIBRO! CORRI! SALTA! DISEGNA! Il TPR, ideato da J. Asher in California negli anni Sessanta, è un metodo per l’insegnamento/apprendimento di una lingua seconda attraverso la risposta fisica e silenziosa ad una serie di comandi verbali, ossia attraverso l’associazione tra parola e movimento fisico. Nella prima fase del processo di acquisizione favorisce soprattutto la comprensione dell’input a cui è esposto l’apprendente e non lo costringe ad accelerare innaturalmente i tempi della produzione linguistica. APRI LA PORTA!

  25. Ne consegue che i materiali didattici e gli insegnanti devono proporre attività variate, che non penalizzino uno dei tipi di intelligenza.

  26. IMPORTANTE!! • PRIMA VIENE LA COMPRENSIONE E POI LA PRODUZIONE SIA ORALE CHE SCRITTA • 2. ALL’ALUNNO NEOARRIVATO: NESSUNA AGGRESSIONE LINGUISTICA • 3. PRIMA DI CHIEDERE DI PARLARE ACCERTARSI CHE COMINCI A COMPRENDERE • 4. SI PUO’ CHIEDERE DI DISEGNARE, MIMARE, ECC. MA NON DI PARLARE PRIMA CHE SIANO PRONTI

  27. Come facilitare la comunicazione e l’apprendimento • Contestualizzare (es: dare un titolo alla lezione e scriverlo alla lavagna; 5 minuti della mia lezione devono essere comprensibili per tutti) 2) Utilizzare diversi tipi di linguaggio, non solo quello linguistico (immagini, video, attività fisica, oggetti, grafici, schemi, musica)

  28. 3) Esplicitare gli obiettivi: è provato che gli studenti imparano meglio se conoscono gli obiettivi del loro lavoro. 4) Far semplificare i contenuti da un compagno, (es: un argomento di storia) il successo degli italiani dipende da quello degli stranieri INTERDIPENDENZA POSITIVA 5) Tenere conto dell’effetto “straniamento” dell’alunno neoarrivato

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