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TECNICHE DELLA PREVENZIONE NELL’AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO Dr. Adriana Rita Mariani ANATOMIA: ASPETTI GENERALI

TECNICHE DELLA PREVENZIONE NELL’AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO Dr. Adriana Rita Mariani ANATOMIA: ASPETTI GENERALI. Organismo umano. L’ anatomia e la fisiologia umana riguardano lo studio dell’organizzazione e del funzionamento del corpo umano

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TECNICHE DELLA PREVENZIONE NELL’AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO Dr. Adriana Rita Mariani ANATOMIA: ASPETTI GENERALI

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  1. TECNICHE DELLA PREVENZIONE NELL’AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORODr. Adriana Rita MarianiANATOMIA: ASPETTI GENERALI

  2. Organismo umano • L’anatomiae la fisiologia umana riguardano lo studio dell’organizzazione e del funzionamento del corpo umano • La conoscenza che ne deriva rende possibile prevedere come una cellula, un organo o un apparato risponderà a stimoli diversi e come tale risposta interesserà l’intero organismo

  3. Organismo umano • L’anatomia studia la struttura del corpo, è una disciplina che copre un campo piuttosto ampio che comprende le funzioni delle strutture anatomiche, la loro organizzazione microscopica e i processi attraverso i quali si sviluppano tali funzioni

  4. Organismo umano • L’anatomia microscopica, utilizza come strumenti d’indagine il microscopio ottico e i microscopi a scansione e trasmissione elettronica, comprende: • la citologia: esamina le caratteristiche strutturali delle cellule • l’istologia: rappresenta lo studio dei tessuti • L’anatomia macroscopica è lo studio di strutture che vengono esaminate senza l’aiuto di microscopi. In particolare l’anatomia sistematica è lo studio del corpo per apparati, intendendo per apparato un gruppo di strutture che hanno una o più funzioni comuni

  5. Organismo umano • Lafisiologia si occupa dei processi vitali o delle funzioni degli organismi viventi • I suoi principali scopi sono la comprensione, l’analisi e la previsione delle risposte agli stimoli delle cellule, degli apparati e degli organismi • I processi fisiologici permettono all’organismo di mantenere condizioni relativamente costanti in presenza di un ambiente che cambia continuamente

  6. Organizzazione strutturale e funzionale • Il corpo si può suddividere concettualmente in 7 livelli strutturali: • molecolare • degli organuli • cellulare • tissutale • degli organi • degli apparati • dell’organismo completo • Sebbene i limiti fra ciascuno dei livelli non siano sempre chiari, le categorie facilitano la comprensione dell’intero corpo

  7. Dall’atomo all’organismo • Il corpo umano contiene molti livelli di complessità strutturale dei quali il più semplice è il livello molecolare o chimico • Le caratteristiche strutturali e funzionali di tutti gli organismi vengono determinate dalle loro caratteristiche chimiche, dalle interazioni tra gli elementi e le combinazioni di questi all’interno delle molecole • La funzione delle molecole è intimamente correlata alla loro struttura (es. molecole di collagene sono robuste fibre simili a funi che garantiscono alla pelle resistenza strutturale, se così non fosse la pelle sarebbe fragile e si lacererebbe facilmente) • Le molecole a loro volta si combinano spesso con altri atomi e molecole per formare sostanze chimiche più grandi e complesse dette macromolecole

  8. Dall’atomo all’organismo • Livello degli organuli. Un organuloè un “piccolo organo”, una struttura contenuta all’interno della cellula che svolge una o più funzioni specifiche (es. i mitocondri immagazzinano l’energia cellulare) • Gli organuli possono essere definiti come assemblaggi di molecole organizzate in modo da permettere l’espletamento di determinate funzioni • È la somma delle proprietà di queste strutture che permette ad ogni cellula di vivere • Gli organuli non possono sopravvivere fuori delle cellule e una cellula non sopravvive senza organuli

  9. Dall’atomo all’organismo • Considerati dal punto di vista anatomico la più importante funzione dei livelli di organizzazione precedenti (chimico, organuli) è di fornire i blocchi costruttivi fondamentali e le strutture specializzate richieste per il successivo e superiore livello di struttura del corpo • Livello cellulare. Le cellule sono le unità basilari di tutte le piante e gli animali • I tipi di cellule differiscono nella loro struttura e funzione ma hanno numerose caratteristiche in comune • La conoscenza di tali caratteristiche e delle loro variazioni è essenziale per comprendere l’anatomia e la fisiologia

  10. Dall’atomo all’organismo • Livello tissutale. I tessuti sono formati da gruppi di cellule simili specializzate per eseguire una determinata funzione • Le cellule dei tessuti sono circondate da una sostanza non vivente, la matrice, variabile per quantità e tipo • 4 sono i tipi fondamentali di tessuto che svolgono un ruolo specifico ma diverso nel corpo: epiteliale, connettivale, muscolare e nervoso • Ognuno di questi tessuti ha numerose caratteristiche che lo distinguono dagli altri, e ha diverse sottoclassi

  11. Dall’atomo all’organismo • Livello degli organi. Un organo è una formazione, composta da due o più tipi di tessuto distribuiti in modo da presiedere a funzioni speciali nell’organismo (es. pelle, fegato, stomaco, occhio ecc) • A questo livello divengono espletabili funzioni estremamente complesse (es.intestino tenue digerisce ed assorbe il cibo: è composto da tutti e quattro i tipi di tessuto) • I tessuti si trovano raramente isolati. Uniti insieme, invece, formano organi che rappresentano discrete ma funzionalmente complesse unità operative • Ciascun organo ha una propria forma, dimensione, aspetto e sede nel corpo e ciascuno può essere identificato in base al tipo di tessuto da cui è costituito

  12. Dall’atomo all’organismo • Livello degli apparati o sistemi. Questa organizzazione coinvolge un diverso numero e tipo di organi disposti in modo da presiedere a funzioni complesse del corpo, funzioni destinate a servire necessità specifiche (es. l’apparato digerente comprende, oltre ad altri organi, l’esofago, lo stomaco, l’intestino. Ciascuno di tali organi ha la sua funzione specifica e, lavorando insieme fanno progredire il cibo nel canale alimentare in modo che venga adeguatamente scisso nei suoi componenti fondamentali e poi assorbito a livello del sangue col fine ultimo di nutrire tutte le cellule dell’organismo)

  13. Dall’atomo all’organismo • Livello dell’organismo. Un organismo rappresenta il livello gerarchico di organizzazione strutturale più elevato • Un organismo è ogni essere vivente considerato nel suo insieme • L’organismo umano è un complesso di apparati interdipendenti • La sopravvivenza del singolo organismo dipende dall’efficace funzionamento e coordinazione degli apparati (tale coordinazione è effettuata dal sistema nervoso e dall’apparato endocrino) • Tale livello è formato da 11 apparati: tegumentario, scheletrico, muscolare,nervoso, endocrino, circolatorio,linfatico/immunitario, respiratorio, digerente, urinario e riproduttivo

  14. CITOLOGIA: CENNI

  15. Anatomia della cellula • La cellula è l’unità strutturale e funzionale di base di tutti gli organismi viventi • Il corpo umano ne contiene di vari tipi con diverse specializzazioni • Tutte le cellule originano da un unico uovo fecondato e mentre procede la differenziazione durante lo sviluppo embrionale, si specializzano e progrediscono verso una ampia varietà di tipi cellulari quali cellule nervose, muscolari, ossee, adipose, ematiche • Le dimensioni delle singole cellule sono molto variabili (es. 5um linfociti; 100um=0.1mm ovociti umani; cellule nervose hanno dei prolungamenti che possono arrivare a superare il metro di lunghezza pur mantenendo uno spessore di pochi micrometri)

  16. Anatomia della cellula • Nonostante non esista una cellula esattamente uguale a un’altra, le cellule hanno in comune molte caratteristiche strutturali e funzionali • Qualsiasi sia il livello di specializzazione cellulare, tutte le cellule del corpo umano risultano essere costituite dalle medesime strutture di base • Le cellule sono racchiuse da una membrana cellulare o plasmatica che a sua volta contiene due principali compartimenti: il nucleo ed il citoplasma • All’interno del citoplasma troviamo inoltre: mitocondri, reticolo endoplasmatico, ribosomi, apparato del Golgi, varie vescicole, citoscheletro

  17. Anatomia della cellula • La membrana che avvolge la cellula, detta membrana cellulare o plasmatica o plasmalemma, è un sottile involucro che separa il citoplasma dall’ambiente esterno. • Non è visibile al microscopio ottico ma col microscopio elettronico appare costituita da un doppio strato di molecole fosfolipidiche in cui le teste idrofile (amano l’acqua) formano la superficie esterna ed interna, mentre le catene di acidi grassi idrofobe (temono l’acqua) sono orientate verso l’interno del doppio strato (bilayer) lipidico • All’interno di tale doppio strato sono presenti proteine dette di membrana importanti per il trasporto di sostanze dall’esterno all’interno della cellula

  18. Anatomia della cellula • Il citoplasma rappresenta la maggior parte del volume cellulare • È costituito da una soluzione viscosa la cui composizione si distingue nettamente da quella dell’ambiente esterno della cellula (es. all’esterno prevale il sodio rispetto al potassio, mentre nel citoplasma vi è molto potassio e poco sodio) • Il citoplasma contiene inoltre proteine, enzimi solubili (fungono da catalizzatori per reazioni metaboliche) • Il citoplasma circonda gli organuli cellulari

  19. Anatomia della cellula • Il nucleo è un compartimento provvisto di membrana nucleare (simile a quella cellulare), localizzato di solito al centro della cellula • Rappresenta la memoria genetica della cellula stessa: contiene il DNA che codifica nelle sequenze dei suoi nucleotidi le istruzioni per la sintesi delle migliaia di proteine cellulari • Ciascun nucleo cellulare contiene l’intera informazione genetica: le molecole di DNA controllano sia la struttura che la funzione cellulare e sono responsabili dell’ereditarietà

  20. Anatomia della cellula • Il nucleolo, posto all’interno del nucleo,è il centro di comando della cellula, è il depositario dei suoi archivi • Esso è il sito di sintesi degli acidi ribonucleici. • Tre di questi (acido ribonucleico messaggero mRNA, transfer tRNA, ribosomiale rRNA organizzato in strutture dette ribosomi) si spostano dal nucleo al citoplasma dove partecipano alla sintesi di componenti proteici della cellula e di proteine destinate all’esportazione dalla cellula stessa (secrezione)

  21. Anatomia della cellula • I mitocondri sono organelli deputati alla produzione di energia chimica necessaria per la maggior parte delle reazioni biochimiche che avvengono nel citoplasma • Sono presenti in quantità variabile, ma sono particolarmente numerosi nelle cellule che di solito hanno elevate richieste energetiche (es. cellule muscolari e nervose) • All’interno di essi avviene la formazione di adenosina-5-trifosfato (ATP), molecola importante in quanto funziona come sito di accumulo di energia libera necessaria per molte delle reazioni chimiche del metabolismo cellulare • La parte interna del mitocondrio è occupata dalla matrice mitocondriale che contiene il DNA mitocondriale (singola molecola circolare di DNA a doppia elica simile al DNA batterico): i mitocondri sono in grado di autoduplicarsi

  22. Anatomia della cellula • Il reticolo endoplasmatico (RE) è il più grande degli organelli citoplasmatici • Il RE deve intendersi come una rete di spazi (tubulari, vescicolari o laminari) confluenti e delimitati da una membrane semplice • Sulla membrana del RE rugoso sono situati i ribosomi responsabili della produzione di proteine • Il RE liscio è privo di ribosomi, e vi hanno luogo reazioni di detossificazione e vie metaboliche specifiche (es. produzione sali biliari e ormoni steroidi)

  23. Anatomia della cellula • L’apparato di Golgi è l’organello in cui le proteine provenienti dal REG sono processate, selezionate e impacchettate per il trasporto alla destinazione finale nella cellula • Tale apparato è presente in tutte le cellule anche se le sue dimensioni variano fortemente • Nelle cellule secernenti è particolarmente grande e costituito da una pila di sacculi piatti disposti parallelamente e da piccole vescicole ad essi associati

  24. Anatomia della cellula • Le vescicole citoplasmatiche sono organelli provvisti di membrana: hanno forma e contenuto variabile • Nei vari tipi cellulari possono variare da poche fino ad oltre un centinaio • Possono essere coinvolte in svariate funzioni; esistono pertanto: • vescicole di trasporto (trasferiscono nella cellule grosse molecole); • vescicole digestive (demoliscono corpi estranei ed organelli cellulari in eccesso o danneggiati) • vescicole di secrezione (in cui sostanze prodotte dalla cellula vengono trasportate dal luogo di produzione alla membrana cellulare) • vescicole sinaptiche (svolgono un ruolo importante nella trasmissione dell’impulso nervoso)

  25. Anatomia della cellula • Il citoplasma contiene tre categorie di filamenti: microfilamenti (di actina), filamenti intermedi e microtubuli: essi insieme formano il citoscheletroche determina la forma cellulare e parecchie delle proprietà fisiche del citoplasma • Il citoscheletro non è una struttura rigida e statica ma piuttosto dinamica in quanto le sue componenti filamentose depolimerizzano e si ripolimerizzano in differenti arrangiamenti per modificare la forma cellulare, per spostare i suoi organelli o per consentire il movimento della cellula stessa • In alcune cellule il citoscheletro forma estroflessioni che estendono la membrana cellulare all’esterno per formare sottili processi simili a dita. Tali processi (microvilli, ciglia, flagelli) sono presenti solo in certi tipi di cellule, dipendendo dalle funzioni specializzate delle cellule (es. intestino: cellule presentano microvilli che espletano funzioni di assorbimento; vie respiratorie: cellule presentano ciglia che col loro movimento facilitano l’espulsione di pulviscolo inglobato nel muco; spermatozoi sono provvisti di flagello che ne permette la mobilità)

  26. ISTOLOGIA: CENNI(da: - “Anatomia microscopica: testo ed atlante interattivo” A.R.Mariani et al.- CIC edizioni internazionali – - http://www.biocfarm.unibo.it/istologia/index.it “Appunti ed immagini commentate di Istologia” A.R.Mariani et al.-)

  27. I tessuti • I tessuti fondamentali sono quattro: 1) Il tessuto epiteliale o epitelio: è costituito da cellule contigue, stipate fra di loro, fra le quali è interposta scarsissima sostanza extracellulare. Nel loro insieme tali cellule formano lamine o ammassi solidi e poggiano su una membrana basale che le separa dal connettivo circostante. In base alla diversa localizzazione e quindi alla diversa funzione distinguiamo: • Epiteli di rivestimento: costituiti dagli epiteli di rivestimento della cute, delle tonache mucose, delle membrane sierose e dei vasi sanguigni e linfatici o endoteli. • Epiteli ghiandolari o secernenti: costituiscono il parenchima delle ghiandole esocrine ed endocrine. • Epiteli sensoriali: sono epiteli specializzati capaci di reagire agli stimoli. • Le funzioni dell'epitelio sono molteplici: protezione, assorbimento, secrezione, trasporto in superficie.

  28. I tessuti • 2) Il tessuto connettivo, che si accompagna sempre all'epitelio, è dato da cellule separate tra loro da spazi occupati da una sostanza intercellulare di composizione e struttura diverse nei diversi tipi di tessuto. Il tessuto connettivo svolge la funzione di connettere altri tessuti tra di loro nella formazione degli organi.

  29. I tessuti • 3) iltessuto muscolareche forma il parenchima di tutti i tipi di muscolo: liscio, striato scheletrico e striato cardiaco, è responsabile insieme allo scheletro della locomozione e del movimento delle diverse parti del corpo. E’ dotato di capacità contrattile.

  30. I tessuti • 4) Il tessuto nervoso è costituito da cellule nervose o neuroni, che rappresentano le unità strutturali e funzionali del sistema nervoso. Questo sistema contiene, inoltre, vasi sanguigni, tessuto connettivo di sostegno ( nel sistema nervoso periferico) e cellule di nevroglia (o glia) con funzioni diverse da quelle degli elementi nervosi.

  31. Epiteli di rivestimento • Gli epiteli di rivestimento sono formati da cellule unite tra loro, con interposta scarsissima sostanza intercellulare amorfa. • La caratteristica disposizione delle cellule porta alla formazione di lamine cellulari che risultano essere adatte a rivestire sia superfici interne che esterne. • Si trovano nelle zone di confine fra spazi che devono essere isolati tra loro • Le cellule poggiano su di una membrana basale: formazione acellulare, costituita da materiale amorfo con disperse fibrille proteiche • Schematicamente le cellule epiteliali possono essere ricondotte a tre forme essenziali: • 1)     cellule pavimentose • 2)     cellule isoprismatiche o cubiche • 3)     cellule batiprismatiche o cilindriche

  32. Epiteli di rivestimento • Classificazione in base al numero di strati cellulari che compongono gli epiteli e alla morfologia cellulare: • a) epiteli semplici: sono costituiti da uno strato di cellule. Si trovano dove non è necessaria una delimitazione particolarmente resistente ma è indispensabile la formazione di una via di diffusione o trasporto di sostanze da un lato all’altro dell’epitelio (es. alveoli polmonari, stomaco, intestino, tubuli renali) quanto più l’epitelio è sottile tanto più velocemente una sostanza può diffondere passivamente attraverso esso. In base all'aspetto morfologico si suddividono in: • pavimentoso semplice o lamellare o piatto         • cubico semplice o isoprismatico • cilindrico semplice o batiprismatico • pseudostratificato o pluriseriato • b) epiteli pluristratificatio composti: sono costituiti da due o più strati cellulari a stretto contatto. Si trovano a rivestire regioni sottoposte a notevoli sollecitazioni meccaniche (es. epidermide, cavità orale, esofago). In base alla forma delle cellule superficiali vengono distinti in: • pavimentoso pluristratificato • cilindrico o cubico pluristratificato • epitelio di transizione  

  33. Epiteli di rivestimento semplici • L’epitelio pavimentoso semplice è costituito da un singolo strato di cellule piatte con il nucleo centrale, ovoidale o sferico, i margini cellulari sono irregolari. Nelle sezioni perpendicolari alla superficie dell’epitelio stesso le cellule appaiono sottili e appiattite, tranne nella zona centrale dove sono rigonfie per la presenza del nucleo sferico o ovoidale. • Nelle sezioni parallele alla superficie le cellule presentano forma poligonale più o meno regolare e nel loro insieme assomigliano ad un mosaico.  • È largamente rappresentato nell'organismo umano (es. polmone: alveoli polmonari; orecchio:parete del labirinto membranoso e superficie interna della membrana del timpano;vasi:endotelio)

  34. Epiteli di rivestimento semplici • L’epitelio cubico o isoprismatico sempliceè costituito da un singolo strato di cellule cuboidi o poliedriche. • Il nucleo, di forma sferica, è posto al centro della cellula. Spesso le cellule presentano corti microvilli talvolta ciglia vibratili (es. polmone: bronchioli respiratori terminali; cristallino: superficie profonda; retina: epitelio pigmentato, ovaio:epitelio germinativo)

  35. Epiteli di rivestimento semplici • L’epitelio cilindrico o batiprismatico sempliceè costituito un unico strato di cellule prismatiche che poggiano su una sottile membrana basale, le cui caratteristiche morfologiche variano a seconda della sede e della funzione che svolgono. E’ il più diffuso e svolge un ruolo meccanico di protezione ed è indicato per compiere funzioni sia di assorbimento che di secrezione.  • Nelle sezioni perpendicolari alla superficie le cellule sono alte, cilindriche, con l’asse maggiore perpendicolare alla superficie dell’epitelio. • Nelle sezioni parallele presenta un aspetto a mosaico simile a quello degli epiteli pavimentoso e cubico. Il nucleo è ovale e posizionato nel terzo inferiore della cellula.  

  36. Epiteli di rivestimento semplici • L’epitelio cilindrico o batiprismatico sempliceinsieme alla funzione di rivestimento ha anche altre funzioni, quali quelle di assorbimento e di secrezione (es. intestino tenue, stomaco, dotti escretori delle ghiandole). • In relazione a queste due funzioni le cellule possono presentare sulla loro porzione apicale una “cuticola” detto orletto striato o a spazzola, costituito da microvilli che hanno il compito di aumentare notevolmente la superficie assorbente della cellula • La funzione di secrezione è invece sostenuta da cellule specializzate a secernere muco che forma un velo di protezione (cellule caliciformi mucipare).  • Un altro tipo di epitelio cilindrico semplice è rappresentato dall’epitelio ciliato: ove accanto a cellule ciliate si trovano cellule secernenti irregolarmente alternate tra loro (es. piccoli bronchi)

  37. Epiteli di rivestimento semplici • L’epitelio batiprismatico o cilindrico pseudostratificato o pluriseriatopuò anche essere considerato una varietà del batiprismatico semplice. • E’ composto da un unico strato di cellule a forma cilindrica, dotate di un’altezza variabile ma che poggiano tutte sulla membrana basale; alcune di esse raggiungono la superficie libera mentre altre si arrestano a livelli inferiori. Poiché i nuclei sono disposti nelle loro porzioni cellulari più larghe, essi appaiono disposti a diversa altezza dando all’epitelio la falsa immagine di un epitelio pluristratificato.   • La parte apicale libera di tali cellule può presentare ciglia (es. faringe, laringe, trachea, bronchi) o microvilli o stereociglia, tra di esse possono essere intercalate cellule caliciformi mucipare.

  38. Epiteli di rivestimento composti • L’epitelio pavimentoso pluristratificatoè costituito da molti strati di cellule di varia forma. Lo strato più profondo poggia sulla membrana basale ed è dato da cellule cubiche o cilindriche , verso la superficie seguono uno o più strati di cellule poliedriche e infine strati di elementi appiattiti con aspetto squamoso. • L'epitelio è privo di irrorazione sanguigna ed è nutrito per diffusione dai capillari presenti nello strato connettivale sottostante. Pertanto gli strati profondi presentano un'intensa attività metabolica che diminuisce fino a scomparire negli strati più superficiali. In questa sede le cellule sono appiattite e perdono la capacità proliferativa. Si distinguono: • 1)epitelio pavimentoso pluristratificato corneificato è così detto perché gli strati più superficiali delle cellule che lo compongono subiscono un processo di cheratinizzazione che le trasforma in lamelle cornee desquamanti. Queste lamelle partecipano alla formazione di una barriera che protegge i tessuti sottostanti dalle invasioni batteriche e da attacchi di natura chimica, fisica e meccanica. Inoltre questo strato di cellule morte ostacola l’eventuale evaporazione dei liquidi tessutali. E’ tuttavia umettato dal secreto prodotto dalla ghiandole sebacee e sudoripare (es. epidermide della cute)

  39. Epiteli di rivestimento composti 2)epitelio pavimentoso composto non corneificato è composto da 5-10 ordini di cellule disposte su tre strati. La porzione più profonda del tessuto presenta creste che invadono il connettivo sottostante dando luogo alle papille connettivali. In tal modo viene facilitata la diffusione delle sostanze nutritive dai capillari situati nel connettivo. Questo tipo di epitelio che riveste le mucose è umettato dal secreto delle ghiandole i cui condotti escretori si aprono sulla superficie dell’epitelio; si forma così un velo di protezione per le cellule più superficiali. (es. cornea, bocca: labbro, lingua, esofago)

  40. Epiteli di rivestimento composti • Gli epiteli cilindrico e cubico pluristratificati vengono spesso considerati aspetti diversi di uno stesso epitelio e normalmente si continuano con un epitelio di tipo pavimentoso pluristratificato • Sono dati da cellule poliedriche negli strati profondi e da elementi prismatici o cuboidi in superficie. • Scarsamente rappresentati (es. laringe; faringe;fornice congiuntivale) • Se le cellule sono provviste di ciglia, si ha un epitelio batiprismatico pluristratificato cigliato (es.epiglottide: mucosa della faccia posteriore)

  41. Epiteli di rivestimento composti • L’epitelio di transizioneè una modificazione dell’epitelio stratificato. Il numero degli strati e la forma delle cellule varia a seconda dello stato funzionale dell’organo (distensione o contrazione). Le cellule sono organizzate in più strati nei quali le cellule superficiali, disposte in un’unica fila, sono le cellule ad ombrello o a cupola; quelle intermedie, disposte in più file, sono le cellule clavate o piriformi, responsabili della plasticità dell’epitelio; le più profonde, in un’unica fila, sono le basali e sono considerate elementi di rimpiazzo. • Quando l’organo, rivestito da questo epitelio, si distende le pareti si assottigliano e gli ordini delle cellule diminuiscono a 2-3. • Le cellule piriformi si incuneano tra le cellule basali e le cellule cupoliformi si distendono a tal punto che ognuna di esse si trova a ricoprire l’apice di 2-3 cellule piriformi.(es. vescica urinaria)

  42. Epiteli ghiandolari o secernenti • Le ghiandole sono organi capaci di elaborare e riversare all’esterno o nel sangue sostanze che presentano le funzioni più diverse: ad esempio enzimi o altre proteine, mucopolisaccaridi (mucina), lipidi, ormoni. • Col termine di secrezione si indica la capacità di produrre sostanze destinate ad essere escrete dalla cellula per svolgere un determinato compito funzionale. • Tale attività è svolta dagli elementi epiteliali che costituiscono la ghiandola (parenchima ghiandolare) mentre la funzione meccanica di sostegno, la nutrizione (tramite i vasi sanguigni) e l’innervazione si esplica tramite il tessuto connettivo interstiziale o stroma.

  43. Epiteli ghiandolari o secernenti • Sulla base del destino finale del loro secreto distinguiamo due tipi principali di ghiandole: • 1) ghiandole a secrezione esterna o esocrine:riversano il loro secreto, mediante dotti escretori   • sulla superficie esterna del corpo (es. ghiandole sebacee, sudoripare) • in cavità che comunicano con l’esterno (es. ghiandole salivari, pancreas esocrino, fegato) • 2)ghiandole endocrine:sonosprovviste di dotti escretori e riversano i loro prodotti di secrezione (ormoni)direttamente nei capillari sanguigni accolti nel connettivo interstiziale che avvolge i singoli elementi epiteliali dell’organo. (es:tiroide, paratiroide, ipofisi, surrene, pancreas endocrino, ghiandola interstiziale del testicolo e dell’ovaio). Gli ormoni prodotti hanno la funzione di messaggeri chimici che immessi nel circolo sanguigno raggiungono tutto l’organismo agendo su organi bersaglio specifici caratterizzati dalla presenza di recettori ormonali specifici. L’ormone deve aver interagito col recettore presente sulla cellula bersaglio per poter indurre una risposta fisiologica da parte della cellula stessa.

  44. Epiteli ghiandolari o secernenti • Sviluppo delle ghiandole • Entrambi i tipi di ghiandole hanno origine dall’epitelio di rivestimento. Si presentano all’inizio come un’invaginazione o un cordone solido di cellule epiteliali che, proliferando, invade il tessuto connettivo sottostante. Successivamente, nelle ghiandole esocrine, le cellule profonde del cordone cellulare si differenziano in elementi secernenti che mantengono una connessione con l’epitelio superficiale che darà origine al dotto escretore. Nelle ghiandole endocrine, invece, si perde la connessione della ghiandola con la superficie, per cui la ghiandola è isolata dall’epitelio di rivestimento da cui ha avuto origine ed il prodotto di secrezione è riversato direttamente nelle reti di capillari sanguigni che circondano le cellule.

  45. Ghiandole esocrine • GHIANDOLE UNICELLULARI • L’unico esempio di ghiandola unicellulare è dato dalla cellula caliciforme mucipara che è intercalata tra le cellule di rivestimento dell’epitelio cilindrico o pluriseriato di molte tonache mucose (es. intestino, vie respiratorie: laringe, trachea) • La cellula caliciforme secerne mucina(miscela di glicoproteine e glicosaminoglicani a volte acidi) che forma con l’acqua una sostanza detta muco. • Durante il processo di secrezione, gocce di mucinogeno avvolte da membrana si accumulano nella regione del Golgi che è situata tra il nucleo e la superficie libera della cellula. Via via che le gocce si accumulano, la porzione apicale della cellula si distende ed assume una tipica forma a calice, mentre il nucleo viene schiacciato al polo opposto. Durante la fase di secrezione, la membrana del vacuolo contenente il prodotto di secrezione si fonde con il tratto di membrana plasmatica che riveste la superficie libera della cellula ed il muco è riversato all’esterno

  46. Ghiandole esocrine • GHIANDOLE PLURICELLULARI • Le ghiandole esocrine derivano dall’epitelio di rivestimento della cute o delle mucose e vi restano collegate tramite il sistema dei dotti escretori. Si parla di • - ghiandole intraparietali o intramurali se restano nello spessore della parete del viscere cavo nel quale versano il loro secreto; si dividono in: • ghiandole intraepiteliali, sono costituite da accumuli di cellule disposte a delimitare un piccolo lume, accolti nello spessore dell’epitelio di rivestimento della mucosa da cui derivano; sono rare (es. nell’uretra cavernosa, nell’epididimo: nei condottini efferenti) • ghiandole esoepiteliali (sono le più rappresentate) se si approfondano al di sotto dell’epitelio, nello spessore della lamina propria (ghiandole coriali) o della tonaca sottomucosa (ghiandole sottomucose). • - ghiandole extraparietali se si sviluppano al di fuori del viscere cavo, pur rimanendovi collegate per mezzo del dotto escretore.Comprendono le ghiandole più voluminose dell’organismo:pancreas, fegato, ghiandole salivari maggiori (parotide, sottolinguali, sottomandibolari)

  47. Ghiandole esocrine • Le ghiandole pluricellulari in base al tipo di ramificazione che presenta il dotto escretore si suddividono in:   • A)semplici: comprendono ghiandole formate da una o più unità secernenti, connesse alla superficie dell’epitelio o direttamente o per mezzo di un dotto non ramificato. • B)composte: queste ghiandole, a differenza delle ghiandole semplici, presentano il dotto escretore principale ripetutamente ramificato in condotti di calibro progressivamente decrescente che terminano con l’adenomero. Ciascuna ramificazione dei dotti escretori è provvista quindi alla sua estremità di una unità secernente. A questa categoria appartengono le ghiandole più grosse dell’organismo

  48. Ghiandole esocrine • Nell’uomo le ghiandole semplici sono suddivise in:  • ghiandole tubulari semplici: le cellule secernenti contenute nello spessore del tessuto connettivo si dispongono a circoscrivere una struttura tubulare rettilinea nel cui lume riversano il secreto; non esiste una separazione tra parte secernente e parte escretrice (es. intestino: ghiandole intestinali) • ghiandole tubulari a gomitolo o glomerulari: la parte secernente ha forma di tubulo la cui estremità distale è avvolta a gomitolo e costituisce l’unità secernente; il dotto escretore è rettilineo (es. ghiandole sudoripare)

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