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Amedeo D’Antonio, Maria Rosaria Ingenito Settore SIRCA

Linee di indirizzo strategiche dell’Area Agricoltura per le Agroenergie. Amedeo D’Antonio, Maria Rosaria Ingenito Settore SIRCA. Cosa è possibile fare a livello locale (regionale) per. BILANCIO AMBIENTALE. autonomia approvvigionamento energetico. Economie a basse emissione.

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Amedeo D’Antonio, Maria Rosaria Ingenito Settore SIRCA

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  1. Linee di indirizzo strategiche dell’Area Agricoltura per le Agroenergie Amedeo D’Antonio, Maria Rosaria Ingenito Settore SIRCA

  2. Cosa è possibile fare a livello locale (regionale) per BILANCIO AMBIENTALE autonomia approvvigionamento energetico Economie a basse emissione Agricoltura Linee di indirizzo strategiche dell’Area Agricoltura per le Agroenergie colture tipicità suolo paesaggio biodiversità convenienza economica salvaguardia ambientale

  3. strategia Il tema dell’agroenergia riveste un importante ruolo nella programmazione comunitaria e regionale degli ultimi anni, suscitando grande interesse nel settore agricolo ed agroindustriale. L’approccio strategico a livello regionale deve essere necessariamente di tipo multidisciplinare ed intersettoriale: Linee di indirizzo strategiche dell’Area Agricoltura per le Agroenergie • a monte: poiché necessità di una governance basata sull’interazione di diverse aree dell’Amministrazione regionale (ambiente, agricoltura, attività produttive, politiche del territorio); • a valle: per ottenere il consenso intorno ad un progetto comune che definisca il comportamento di tutta la filiera delle agroenergie.

  4. strategia Fondamentale è la costruzione di una politica di governance su scala locale, che si radichi sul territorio sviluppando un sistema competitivo mediante l’incentivazione dellafiliera corta. Aggregazione dei soggetti indispensabili: Linee di indirizzo strategiche dell’Area Agricoltura per le Agroenergie • enti locali; • operatori del settore energetico; • aziende agricole, forestali, agroindustriali anche in forma associativa (Organizzazioni di produttori, Cooperative, Consorzi di bonifica); • istituti di credito.

  5. strategia l’agricoltura campana, nel contribuire al raggiungimento di una produzione energetica sostenibile, può giovarsi dello sviluppo del settore agroenergetico a patto che si governi il processo in un’ottica disistema nel pieno contemperamento delle esigenze dei territori e delle comunità locali passando da Linee di indirizzo strategiche dell’Area Agricoltura per le Agroenergie un sistema chiuso di imprese che gestiscono la filiera a un sistema aperto formato da territorio, filiera e governance, in cui la filiera si integra e si caratterizza grazie alle qualità intrinseche del territorio: idoneità, motivazione e condivisione.

  6. strategia regionale • favorire la creazione di filiere locali per la produzione di energia da biomassa di origine agro-forestale, ottenuta soprattutto da scarti agricoli, di allevamento e forestali • nei territori maggiormente “vocati”; • in aree interne svantaggiate dove la creazione di una filiera della biomassa possa creare occupazione conseguendo l’autosufficienza energetica di piccole comunità; Linee di indirizzo strategiche dell’Area Agricoltura per le Agroenergie • creare le condizioni per l’ulteriore sviluppo delle agroenergie all’interno delle imprese agricole in un’ottica di filiera locale; • favorire l’integrazione degli impianti a biomassa con altre fonti rinnovabili

  7. Contesto Il Piano Territorale Regionale (PTR) rappresenta il quadro di riferimento unitario per tutti i livelli della pianificazione territoriale regionale ed è assunto quale documento di base per la territorializzazione della programmazione socioeconomica regionale nonché per le linee strategiche economiche adottate dal Documento Strategico Regionale (DSR) e dagli altri documenti di programmazione dei fondi comunitari. Linee di indirizzo strategiche dell’Area Agricoltura per le Agroenergie

  8. Contesto Il PTR stabilisce in campo energetico ed ambientale stabilisce i seguenti cardini: • rispetto delle Linee Guida per il paesaggio in Campania; • accoglimento e valorizzazione delle differenze dei Quadri Territoriali Regionali; • adozione di tecnologie pulite; • rifunzionalizzazione di aree agricole marginali; • sviluppo di sistemi per il riciclaggio dei rifiuti e l’utilizzazione economico energetica delle biomasse. Linee di indirizzo strategiche dell’Area Agricoltura per le Agroenergie

  9. Contesto Il Piano energetico ambientale regionale (PEAR), assumendo integralmente quanto declinato dalle Linee d’indirizzo strategico in materia approvate nell’ambito del Piano di azione per lo sviluppo economico regionale (PASER), costituisce il quadro di riferimento per i soggetti pubblici e privati che, in tale campo, assumono iniziative nel territorio della Campania ponendosi come incubatore di indirizzi e obiettivi strategici in campo energetico che si articolano in un orizzonte temporale che si proietta fino al 2020, con obiettivi intermedi al 2013. Linee di indirizzo strategiche dell’Area Agricoltura per le Agroenergie

  10. Linee di indirizzo strategiche dell’Area Agricoltura per le Agroenergie Obiettivi generali e specifici

  11. Obiettivi generali Gli obiettivi che sono stati individuati prendono in considerazione le problematiche che quotidianamente interessano l’Area Agricoltura: • Tutela del territorio; • Biodiversità; • Tutela delle produzioni tipiche; • Competitività; • Diversificazione del reddito delle imprese agricole. Linee di indirizzo strategiche dell’Area Agricoltura per le Agroenergie

  12. Obiettivi specifici A) individuazione di bacini agro-energetici coerenti con la programmazione regionale in coerenza con la tutela di biodiversità, produzioni tipiche e preservazione dei suoli agricoli ad elevata fertilità; Linee di indirizzo strategiche dell’Area Agricoltura per le Agroenergie

  13. Obiettivi specifici B) incentivazione per imprese agro-forestali singole o associate alla realizzazione di impianti di cogenerazione di piccola taglia che utilizzino biomassa da residui agricoli e/o forestali generati in prevalenza all’interno dell’azienda stessa; Linee di indirizzo strategiche dell’Area Agricoltura per le Agroenergie A) individuazione di bacini agroenergetici

  14. Obiettivi specifici C) incentivazione per aziende che forniscono reflui zootecnici ed agroindustriali nell’ambito di accordi di filiera per la produzione di biogas ad uso energetico, utilizzando sistemi di tracciabilità compatibili con la normativa comunitaria e nazionale; Linee di indirizzo strategiche dell’Area Agricoltura per le Agroenergie B) incentivazione per imprese agro-forestali singole o associate alla realizzazione di impianti di cogenerazione di piccola taglia A) individuazione di bacini agroenergetici

  15. Obiettivi specifici D) incentivazione alla predisposizione di piani di gestione delle aree boscate pubbliche e private finalizzata anche alla produzione di biomassa ad uso energetico certificabili secondo gli standard di certificazione forestale accreditata a livello europeo o internazionale; Linee di indirizzo strategiche dell’Area Agricoltura per le Agroenergie C) incentivazione per aziende che forniscono reflui zootecnici ed agroindustriali nell’ambito di accordi di filiera per la produzione di biogas ad uso energetico B) incentivazione per imprese agro-forestali singole o associate alla realizzazione di impianti di cogenerazione di piccola taglia A) individuazione di bacini agroenergetici

  16. Obiettivi specifici E) forme di premialità per progetti di filiera agro-energetica che nascano da partenariati locali (pubblici, privati o misti) negli areali individuati dal PEAR e dalle presenti Linee, oltre quelli già individuati dal Programma di Sviluppo Rurale della Campania 2007-2013; Linee di indirizzo strategiche dell’Area Agricoltura per le Agroenergie C) incentivazione per aziende che forniscono reflui zootecnici ed agroindustriali nell’ambito di accordi di filiera per la produzione di biogas ad uso energetico B) incentivazione per imprese agro-forestali singole o associate alla realizzazione di impianti di cogenerazione di piccola taglia D) incentivazione alla predisposizione di piani di gestione delle aree boscate pubbliche e private A) individuazione di bacini agroenergetici

  17. Obiettivi specifici F) supporto alla progettazione di impianti cogenerativi/trigenerativi di piccola taglia alimentati a biogas o biomassa ligneo-cellulosica, i cui fornitori della materia prima siano imprese agricole locali, nell’ambito di accordi di filiera già individuati; Linee di indirizzo strategiche dell’Area Agricoltura per le Agroenergie C) incentivazione per aziende che forniscono reflui zootecnici ed agroindustriali nell’ambito di accordi di filiera per la produzione di biogas ad uso energetico B) incentivazione per imprese agro-forestali singole o associate alla realizzazione di impianti di cogenerazione di piccola taglia D) incentivazione alla predisposizione di piani di gestione delle aree boscate pubbliche e private E) forme di premialità per progetti di filiera agro-energetica che nascano da partenariati locali A) individuazione di bacini agroenergetici

  18. Obiettivi specifici • G) studi e ricerche finalizzate alla valorizzazione e recupero a fini energetici di aree sensibili: • aree interessate dal cuneo salino; • aree con alterazioni significative dello status agro-ambientale; • aree a rischio di marginalità Linee di indirizzo strategiche dell’Area Agricoltura per le Agroenergie C) incentivazione per aziende che forniscono reflui zootecnici ed agroindustriali nell’ambito di accordi di filiera per la produzione di biogas ad uso energetico F) supporto alla progettazione di impianti cogenerativi/trigenerativi di piccola taglia alimentati a biogas o biomassa ligneo-cellulosica B) incentivazione per imprese agro-forestali singole o associate alla realizzazione di impianti di cogenerazione di piccola taglia D) incentivazione alla predisposizione di piani di gestione delle aree boscate pubbliche e private E) forme di premialità per progetti di filiera agro-energetica che nascano da partenariati locali A) individuazione di bacini agroenergetici

  19. Obiettivi specifici H) incentivazione di governance locali in aree rurali, che adottino politiche integrate di efficienza/risparmio energetico, sostenibilità ambientale ed utilizzo di energie rinnovabili in un’ottica di filiera; Linee di indirizzo strategiche dell’Area Agricoltura per le Agroenergie C) incentivazione per aziende che forniscono reflui zootecnici ed agroindustriali nell’ambito di accordi di filiera per la produzione di biogas ad uso energetico F) supporto alla progettazione di impianti cogenerativi/trigenerativi di piccola taglia alimentati a biogas o biomassa ligneo-cellulosica B) incentivazione per imprese agro-forestali singole o associate alla realizzazione di impianti di cogenerazione di piccola taglia D) incentivazione alla predisposizione di piani di gestione delle aree boscate pubbliche e private G) studi e ricerche finalizzate alla valorizzazione e recupero a fini energetici di aree sensibili E) forme di premialità per progetti di filiera agro-energetica che nascano da partenariati locali A) individuazione di bacini agroenergetici

  20. Obiettivi specifici I) formazione specifica indirizzata agli imprenditori, sulle possibilità offerte dallo sfruttamento a fini energetici di prodotti residuali delle attività agricole ed agroindustriali in un’ottica di filiera e valorizzazione economica del mix “risparmio energetico/efficienza nei consumi/ produzione da fonti alternative” Linee di indirizzo strategiche dell’Area Agricoltura per le Agroenergie C) incentivazione per aziende che forniscono reflui zootecnici ed agroindustriali nell’ambito di accordi di filiera per la produzione di biogas ad uso energetico F) supporto alla progettazione di impianti cogenerativi/trigenerativi di piccola taglia alimentati a biogas o biomassa ligneo-cellulosica B) incentivazione per imprese agro-forestali singole o associate alla realizzazione di impianti di cogenerazione di piccola taglia D) incentivazione alla predisposizione di piani di gestione delle aree boscate pubbliche e private G) studi e ricerche finalizzate alla valorizzazione e recupero a fini energetici di aree sensibili E) forme di premialità per progetti di filiera agro-energetica che nascano da partenariati locali H) incentivazione di governance locali in aree rurali A) individuazione di bacini agroenergetici

  21. Obiettivi specifici A) individuazione di bacini agroenergetici B) incentivazione per imprese agro-forestali singole o associate alla realizzazione di impianti di cogenerazione di piccola taglia C) incentivazione per aziende che forniscono reflui zootecnici ed agroindustriali nell’ambito di accordi di filiera per la produzione di biogas ad uso energetico Linee di indirizzo strategiche dell’Area Agricoltura per le Agroenergie D) incentivazione alla predisposizione di piani di gestione delle aree boscate pubbliche e private E) forme di premialità per progetti di filiera agro-energetica che nascano da partenariati locali F) supporto alla progettazione di impianti cogenerativi/trigenerativi di piccola taglia alimentati a biogas o biomassa ligneo-cellulosica G) studi e ricerche finalizzate alla valorizzazione e recupero a fini energetici di aree sensibili H) incentivazione di governance locali in aree rurali I) formazione specifica indirizzata agli imprenditori

  22. Linee di indirizzo strategiche dell’Area Agricoltura per le Agroenergie Territorializzazione

  23. Territorializzazione Il reale serbatoio di materia prima utilizzabile per la produzione di bioenergia non è facilmente quantificabile. La valutazione del potenziale di biomassa è stata focalizzata sulla disponibilità della biomassa residuale, vale a dire quella derivante da scarti e/o sottoprodotti di origine agricola, agroindustriale e forestale (che, se non correttamente smaltiti, avrebbero conseguenze negative per l’ambiente). Secondo questo approccio, il comparto agricolo rappresenta il primo passo per uno start-updella filiera basato sulla determinazione del quantitativo di biomassa potenzialmente disponibile. Linee di indirizzo strategiche dell’Area Agricoltura per le Agroenergie

  24. Territorializzazione Nelle LIS è stato condotto uno studio, per i vari comparti (agricolo, forestale ed agroindustriale) finalizzato all’individuazione dei residui che maggiormente si prestano al recupero ed alla valorizzazione energetica sul territorio, mediante analisi multidisciplinare. Non è stato considerato, per le caratteristiche strutturali dell’agricoltura campana, lo sfruttamento di terreni fertiliper la produzione di biocombustibili, dovendo interessare grandi superfici dedicate a colture estensive e con basso impiego di manodopera per raggiungere livelli economici competitivi. Pertanto, e coerentemente con il PEAR, sia la filiera amidaceo zuccherina (prevalentemente per la produzione di bioetanolo) che la filiera oleaginosa (prevalentemente per la produzione di biodiesel), non sono state valutate. Linee di indirizzo strategiche dell’Area Agricoltura per le Agroenergie

  25. Territorializzazione Filiera del biogas • deiezioni animali • residui lattiero-caseari • scarti industria conserviera • residui dei frantoi • scarti ortofrutticoli • [scarti di insilati] Linee di indirizzo strategiche dell’Area Agricoltura per le Agroenergie Filiera lignocellulosica • [residui agroindustriali ligneocellulosici] • [scarti di lavorazione del legno vergine] • scarti di potatura • [scarti della manutenzione del verde pubblico ] • ramaglia forestale

  26. Territorializzazione L’individuazione dei due processi di conversione energetica deve scaturire a seguito di valutazioni concernenti: • sostenibilità ambientale dei processi • analisi di mercato dei sottoprodotti individuati • maturità tecnologica delle soluzioni impiantistiche • analisi di fattibilità tecnico-economiche • contesto normativo • possibilità di recupero di quantitativi sufficienti ad alimentare le filiere (stagionalità) • aspetti logistici legati al trasporto ed alla distribuzione della biomassa • potenziale energetico complessivo ricavabilee massimizzazione delle rese energetiche • possibilità di implementazione della filiera Linee di indirizzo strategiche dell’Area Agricoltura per le Agroenergie

  27. Territorializzazione Linee di indirizzo strategiche dell’Area Agricoltura per le Agroenergie

  28. Territorializzazione Linee di indirizzo strategiche dell’Area Agricoltura per le Agroenergie

  29. Territorializzazione Linee di indirizzo strategiche dell’Area Agricoltura per le Agroenergie

  30. Territorializzazione Filiera del biogas deiezioni animali ~3.800.000 m3 anno-1 residui lattiero-caseari ~ 70.000 t anno-1 scarti industria conserviera ~ 57.000 t anno-1 residui dei frantoi ~ 75.500 t anno-1 scarti ortofrutticoli ~ 5.500 t anno-1 Linee di indirizzo strategiche dell’Area Agricoltura per le Agroenergie Filiera lignocellulosica scarti di potatura ~ 277.000 t anno-1 ramaglia forestale ~ 950.000 t anno-1

  31. Territorializzazione Linee di indirizzo strategiche dell’Area Agricoltura per le Agroenergie

  32. Territorializzazione Linee di indirizzo strategiche dell’Area Agricoltura per le Agroenergie (*) potenza calcolata sull’intero valore di stima della biomassa, non tenendo conto della parte della massa legnosa necessaria per conservare la fertilità del suolo e dei parametri di ritraibilità ed accessibilità dei siti.

  33. Linee di indirizzo strategiche dell’Area Agricoltura per le Agroenergie Strumenti

  34. Strumenti Politica Agricola Comunitaria Agricoltura per assicurare la produzione di cibo e con funzione sociale Trattato di Roma Linee di indirizzo strategiche dell’Area Agricoltura per le Agroenergie Agricoltura come sistema multifunzionale per uno sviluppo economico, ambientale e rurale Agenda 2000 Conferma sostegno e attenzione al tema ambientale [Condizionalità] Nuova PAC (2003)

  35. Strumenti Gli indirizzi comunitari per la programmazione di sviluppo rurale hanno spinto sin dall’inizio verso la diversificazione delle economie rurali e verso la promozione di nuove fonti di reddito agricolo, come la produzione delle biomasse. Il Reg. CE 1698/05 (inerente il sostegno da parte del Fondo Europeo Agricolo) evidenzia la necessità di incentivare i miglioramenti nei settori della trasformazione e della commercializzazione dei prodotti agricoli e forestali primari sostenendo gli investimenti finalizzati a rendere tali settori più efficienti, a promuovere la produzione di energie rinnovabile da biomasse agricole e forestali, ad introdurre nuove tecnologie ed innovazione, ad aprire nuovi sbocchi di mercato Linee di indirizzo strategiche dell’Area Agricoltura per le Agroenergie

  36. Strumenti Linee di indirizzo strategiche dell’Area Agricoltura per le Agroenergie

  37. Strumenti il Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2007-2013 della Regione Campania, affronta anche il tema della produzione di energia da fonti alternative prevedendo misure che investono direttamente nella produzione di biomassa per scopi energetici e che prevedono premialità per tutti gli interventi tesi all’uso di fonti di energia rinnovabile. Linee di indirizzo strategiche dell’Area Agricoltura per le Agroenergie

  38. Strumenti il Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2007-2013 ha una durata di 7 anni, può essere aggiornato annualmente, e si configura quale strumento politico e finanziario molto importante per lo sviluppo delle filiere agro-energetiche in un contesto temporale di medio e lungo periodo e con un approccio integrato di programmazione (partenariato pubblico/privato, approccio bottom-up, integrazione multisettoriale). Linee di indirizzo strategiche dell’Area Agricoltura per le Agroenergie

  39. Strumenti In coerenza con il libro bianco sui cambiamenti climatici e con la decisione 2009/61/CE, che modifica gli Orientamenti Strategici Comunitari per lo sviluppo rurale [Reg. (CE) 1698/05], si rafforza la priorità attraverso il nuovo orientamento strategico, richiedendo al settore agricolo e forestale “un maggiore contributo alla limitazione dell’emissione di gas a effetto serra e all’aumento del sequestro del carbonio”. Linee di indirizzo strategiche dell’Area Agricoltura per le Agroenergie le 5 Nuove Sfide, di cui allo “Stato di Salute” (Health Chek), della PAC: cambiamenti climatici; energie rinnovabili; gestione delle risorse idriche; biodiversità; misure di accompagnamento della ristrutturazione del settore lattiero-caseario; innovazione connessa alle priorità di cui alle lettere a) - d).

  40. Strumenti Gli obiettivi del PSR 2007-2013 della Regione Campania nel settore della biomassa sono: incentivare il ricorso alla consulenza ed alla formazione nel campo della produzione di materie prime a finalità energetica o di energie da biomassa; sostegno all’utilizzazione forestale dei terreni a scopo energetico, mediante erogazione di contributi alle specie a rapido accrescimento Linee di indirizzo strategiche dell’Area Agricoltura per le Agroenergie

  41. Strumenti Gli obiettivi del PSR 2007-2013 della Regione Campania nel settore della biomassa sono: stimolare la raccolta e conferimento di biomasse ad elevato potenziale energetico concentrate in particolari distretti territoriali; incentivare la produzione di impianti per la produzione di energia termica e/o elettrica alimentati da biomasse agro-forestali; incentivare il recupero di biogas prodotto da biomasse agricole e da effluenti zootecnici. Linee di indirizzo strategiche dell’Area Agricoltura per le Agroenergie

  42. Strumenti Asse 1 - Miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale Asse 2 - Miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale Asse 3 - Qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell’economia rurale Asse 4 - Leader Linee di indirizzo strategiche dell’Area Agricoltura per le Agroenergie

  43. 111 121 121 121 Gestione risorse idriche Banda Larga Lattiero caseario 321 123 123 123 331 111 111 Health check e Recovery Package: le strategie della Regione Campania nel PSR 2007-2013 114 121 Cambiamenti climatici Energie Rinnovabili 123 124 311 331 331 214 111 Innovazione nuove sfide 227 Biodiversità 124 124 124 323 331 Strumenti Linee di indirizzo strategiche dell’Area Agricoltura per le Agroenergie

  44. Linee di indirizzo strategiche dell’Area Agricoltura per le Agroenergie

  45. Linee di indirizzo strategiche dell’Area Agricoltura per le Agroenergie Attività di sperimentazione e ricerca

  46. Attività di sperimentazione e ricerca L'Assessorato regionale all’Agricoltura ha avviato già da alcuni anni alcune indagini e iniziative in campo sperimentale sulla coltivazione e l'impiego di fonti agroenergetiche. Le più significative sono: • Progetto sulla Produzione di biomasse da energia in Irpinia a cura del Dipartimento di Ingegneria Agraria ed Agronomia del Territorio – Università degli Studi di Napoli “Federico II” • Progetto interregionale RAMSES dal titolo “Risorse Agro-forestali-energetiche per il Mezzogiorno e lo Sviluppo Economico Sostenibile” in attuazione del PROBIO-Programma Nazionale Biocombustibili • Progetto relativo alla Produzione e stoccaggio di biomasse legnose derivanti da cedui a turno breve, a cura del Dipartimento di Arboricoltura, Botanica e Patologia vegetale. Università degli Studi di Napoli ”Federico II” • Progetto per lo Sviluppo di filiere agroenergetiche nella Regione Campania (2008-09), a cura del CRAA Linee di indirizzo strategiche dell’Area Agricoltura per le Agroenergie

  47. Attività di sperimentazione e ricerca Reg. Campania -Assessorato Agricoltura / Università federico II - Facoltà di Scienze Agrarie STUDIO DI FATTIBILITÀ DI UN SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATA DEI REFLUI ZOOTECNICI IN UN COMPRENSORIO DELLA PROVINCIA DI CASERTA Preparare una strategia integrata di soluzioni per trattare opportunamente i reflui zootecnici attraverso: • acquisizione ed integrazione di banche dati territoriali per la messa a punto del GIS necessario alla valutazione della possibilità di gestione dei reflui bovini e bufalini; • analisi dei risultati ottenuti in altri contesti, con analoghe problematiche, in cui sono state adottate tecniche di gestione e/o di trattamento di frazioni di reflui; • realizzazione di una scheda di proposta contenente uno o più interventi sul territorio, in base ad un moderno processo pianificatorio. Finalità

  48. Attività di sperimentazione e ricerca Reg. Campania Università Federico II - Facoltà di Scienze Agrarie e Medicina Veterinaria DETERMINAZIONE DEL TENORE DI AZOTO NEGLI EFFLUENTI BUFALINI IN CAMPANIA, TECNICHE DI STOCCAGGIO E GESTIONE DELLO SPANDIMENTO • verificare, mediante campionamenti ed analisi, il contenuto di azoto nei reflui di allevamento bufalini correlandolo alle tecniche di allevamento ed alla razione alimentare; • determinare la quantità di azoto al campo in funzione della tecnica di stoccaggio e di spandimento e le opportunità di gestione e di spandimento in funzione del cantiere di meccanizzazione; • redazione di un documento di sintesi e divulgazione dei risultati Finalità

  49. Attività di sperimentazione e ricerca AZIONI PER UNA STRATEGIA INTEGRATA DI ALCUNE BIOMASSE PRODOTTE IN AGRICOLTURA PATRIMONIO BUFALINO IN CAMPANIA (ottobre 2002-ottobre 2009) +73% Elaborazione Dip. Economia e Politica Agraria Fac. Agraria su DB Teramo

  50. Bilancio economico per un impianto: potenza 1Mw, 8000 ore annue Linee di indirizzo strategiche dell’Area Agricoltura per le Agroenergie ElaborazioneDip. Economia e Politica Agraria - Facoltà Agraria

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