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Maria Montessori (1870-1952) ''Una vita Dedicata ai Bambini''

Maria Montessori (1870-1952) ''Una vita Dedicata ai Bambini'' . Lavoro di Jessica M., Nicoletta e Daniela. La Famiglia.

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Maria Montessori (1870-1952) ''Una vita Dedicata ai Bambini''

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Presentation Transcript


  1. Maria Montessori (1870-1952) ''Una vita Dedicata ai Bambini'' Lavoro di Jessica M., Nicoletta e Daniela

  2. La Famiglia Alessandro Montessori studio e divenne impiegato. Liberale, formatosi nella rigida disciplina militare, aveva partecipato per una delle prime battaglie del Risorgimento e distintosi per il coraggio aveva ricevuto un onorificenza. Il suo temperamento deciso e severo lo condussero a dissentire con la decisione della figlia di studiare matematica e successivamente mutare opinione. Renilde Stoppani, prima estimatrice e sostenitrice della figlia, aveva ricevuto una buona educazione, sviluppando una grande passione per la letteratura. La sua presenza era un costante stimolo per Maria. Liberale, come il marito, e credente, aveva condiviso gli ideali del Risorgimento. Antonio Stoppani, liberale, era un professore di geologia divenne inseguito un sacerdote. I suoi interessi scientifici, in particolare geologia e paleontologia, lo condussero a pubblicare “ Il Bel Paese”.

  3. La Vita Maria Montessori nacque a Chiaravalle (Ancona) il 31 agosto 1870 Manifesta interesse per le materie scientifiche, soprattutto matematica e biologia Si iscrive alla Facoltà di Medicina dell'Università ''La Sapienza'' scelta che la porterà a diventare una delle prime donne a laurearsi in medicina (1896) Dopo la laurea, è attiva negli ospedali romani e nel movimento della Lega nazionale per la cura e l'educazione dei deficienti. Ottiene la nomina di assistente presso la clinica psichiatrica dell'università, in collaborazione con Giuseppe Ferruccio Montesano, con il quale ebbe un figlio che il padre non riconobbe, inseguito studio pedagogia e divenne aiutante della madre Entra in contatto con Itard e Seguin, pedagogisti, che a fine '800 cominciarono ad occuparsi di ''bambini selvaggi''e dai quali apprende metodi sperimentali di rieducazione dei minorati mentali Nel 1904 consegue la libera docenza in antropologia ed ha dunque l'opportunità di occuparsi dell'organizzazione infantile degli asili

  4. Nel 1907 apre la prima Casa dei Bambini nel quartiere di San Lorenzo, in cui applica una nuova concezione di scuola d'infanzia I suoi metodi si diffusero in tutto il mondo (Giappone, India, Australia,America) Maria Montessori muore a Noordwijk in Olanda il 6 maggio 1952

  5. Montessori & Fascismo Maria accetta l' appoggio di Mussolini interessato a risolvere i problemi dell'analfabetismo con le Case dei Bambini, ma probabilmente anche a trarre dei vantaggi personali dal prestigio internazionale della Montessori. Maria forse spera che l'approvazione del Duce favorisca l'approvazione del movimento in Italia. In effetti, nei primi anni del regime nessuno le impedisce di aprire nuove scuole in tutta la penisola o di tenere i suoi corsi all'estero quando viene invitata. Le piccole scuole, non direttamente volute da lui gli danno lustro e fastidio allo stesso tempo, forse perchè non esercitava sul progetto un controllo totale. Nel 1923 il distretto generale per il settore educativo, Radice, che negli anni precedenti si era mostrato a favore del metodo montessoriano, muove a Maria una serie di critiche: l'accusa di aver rubato idee alle sorelle Agazzi, sostenendo che solo loro avessero elaborato un metodo veramente ''italiano''. Inoltre arrivarono altre critiche, definendola ''abile ammaliatrice''. Maria lascia cadere le critiche, come se non la riguardassero, ma da allora i rapporti con il Fascismo cominciano a deteriorarsi. Nel 1934 arriva l'ordine di chiusura di tutte le scuole Montessori. Nello stesso anno anche Hitler ordina la chiusura delle scuole montessoriane in Germania e Austria.

  6. Casa dei Bambini Nel 1907 fonda a Roma la prima Casa dei Bambini, non più destinata ai bambini portatori di handicap ma ai figli degli abitanti di San Lorenzo. Si tratta di una casa speciale, non costruite per i bambini ma è una casa dei bambini. È ordinata in maniera tale che i bambini la sentano veramente come loro. L'intero arredamento della casa è progettato e proporzionato alle possibilità del bambino. In questo ambiente il bambino interagisce attivamente con il materiale proposto, mostrandosi concentrato, volenteroso e creativo. Il bambino trova un ambiente per potersi esprimere in maniera originale e allo stesso tempo apprende gli aspetti fondamentali della vita comunitaria. Nella Casa del Bambino il compito dell'insegnate è l'organizzazione dell'ambiente. Deve attendere che i bambini si concentrino su un determinato materiale, per poi dedicarsi all'osservazione dei comportamenti individuali. Nelle ''Case'' non si vede il metodo all'opera ma semplicemente il bambino come è realmente e non come la società lo costringe ad essere.

  7. Tre elementi essenziale della Casa del Bambino Ambiente Adatto Non si allude solo al fatto che tutte le suppellettili sono a misura del bambino ma anche al fatto che il ritmo stesso è quello calmo e ordinato del bambino Maestro Umile La maestra non insegna al bambino la sua verità, non cerca di travasare in lui il suo sapere ma dirige le attività del bambino, quelle attività che gli permettono di sviluppare il suo spirito in modo libero e di liberare le sue immense energie e potenzialità che la società e la scuola tradizionale invece comprimono implacabilmente Materiale Scientifico Consiste essenzialmente in un insieme di oggetti che hanno per scopo di educare i sensi e attraverso essi di imporre le basi della ragione e ogni altro ulteriore sviluppo intelletuale e morale

  8. Metodo MontessoriMetodo Tradizionale Il bambino è un partecipante attivo nel processo di insegnamento-apprendimento Il bambino individua i propri errori attraverso il feedback del materiale Istruzione può essere individuale o in gruppo secondo il proprio ritmo Non ci sono divisioni in gradi (diverse fasce di età) Il bambino sceglie il proprio lavoro in base al suo interesse e capacità Ambiente interno incoraggia l'autodisciplina, i bambini sono in contatto con le esperienze fisiche-sensoriali-culturali Il bambino è un partecipante passivo nel processo di insegnamento-apprendimento Se il lavoro non è corretto, gli errori sono identificati dall'insegnante Il gruppo classe studia lo stesso soggetto in tempo per i dettami degli insegnanti I bambini sono raggruppati in ordine cronologico (singole classi di età) Struttura curriculum per il bambino è fatto con scarsa attenzione per gli interessi L'insegnante agisce come esecutore principale di disciplina esterna

  9. Le Scelte del bambino La Montessori insiste sempre sul fatto che la scelta del materiale è essenzialmente una scelta operata dai bambini. Il materiale montessoriano fa scaturire dal bambino stesso tutte le scelte in positivo e in negativo fatte nelle scuole. Il bambino ha pertanto scelto: Ripetizione dell'esercizio:per gli adulti la ripetizione può sembrare inutile, noiosa. Per il bambino essa è la strada maestra per apprendere. Il bambino, compie una certa azione fino a quanto essa non gli riesce alla perfezione Libera scelta:il bambino può scegliere il materiale che desidera e tenerlo per tutto il tempo che vuole: la scelta è fatta fra il materiale messo a disposizione che volutamente non è molto ampio. Il tempo di uso deve essere molto ampio in quanto il passare continuamente da un materiale ad un altro è considerato un sintomo di disinteresse per ogni oggetto proprio dei bambini Controllo dell'errore: il materiale è strutturato in modo tale che l’errore si evidenzia di per sé. In tal modo la maestra sarà liberata dall’ingrato compito di rilevare l’errore che nella scuola tradizionale costituisce il suo lavoro prevalente Analisi del movimento:ogni movimento deve essere sempre perfetto. Per questo fine è necessario che movimenti più complessi siano scomposti in altri più semplici che possono essere appresi in modo perfetto

  10. Esercizio del silenzio:si invitano i bambini ed evitare ogni e qualsiasi suono e lentamente si raggiunge uno stadio di silenzio assoluto che evidenzia tutta una serie di suoni che generalmente passano inosservati. Esso è quindi una attività e non una mancanza di attività, una conquista suggestiva del bambino Buone maniere: ogni bambino rispetta sempre l’altro, aspetta pazientemente il suo turno, per ogni attività. Liti e baruffe sono assolutamente assenti mentre una collaborazione spontanea si instaura in ogni occasione Ordine dell'ambiente:esso è sempre perfetto. I bambini non possono nemmeno immaginare di non rimettere tutto e sempre al loro posto, in qualunque occasione. L’ordine esterno è manifestazione dell’ordine interno Pulizia della persona:viene perseguita nel modo più scrupoloso Scrittura e Lettura:si impara a scrivere come un esercizio sensoriale ricopiando e riconoscendo le lettere dell’alfabeto. In seguito il bambino scopre da solo il meccanismo della scrittura quindi è puro esercizio sensoriale: il bambino scrive anche parole di cui non conosce il significato, anche parole straniere. Solo in un secondo momento si rende conto del significato delle parole come di una scoperta successiva e diversa dal meccanismo della scrittura. Solo allora il bambino comincerà a leggere libri e tutto quanto gli capiterà sottomano.

  11. ESERCIZI TATTILI (catinella con acqua fredda e calda, carte lisce e smerigliate di varie gradazioni e quindi stoffe di vario materiale da riconoscersi al tatto) IMPRESSIONI DI PESO(pezzi di legno di forma e dimensione uguale ma di differente peso) IMPRESSIONI DELLE FORME (si fanno toccare i contorni di cubetti e mattoncini) GUSTO-OLFATTO DISTINZIONE DEI SUONI (si distinguono quattro classi di sensazione sonore, voci umane, rumori, musica. Vi sono poi serie di oggetti producenti suoni diversi da riconoscere) COLORI ( 63 tavolette da riconoscere e graduare) INCASTRI E BLOCCHI (materiale più noto e significativo) Esercizi

  12. “Quadriga Trionfante” La Montessori ritenne opportuno introdurre attività che sarebbero proprie della scuola elementare a patto però che il bambino lo richieda ed escludendo ogni imposizione SCRITTURA: il bambino deve compiere per scrivere 2 distinti movimenti, tenere in mano la penna e ed eseguire la figura delle lettere. Vi sono pertanto esercizi preparatori per l'uno e per l'altro. Bisogna imparare ad usare le 3 dita e a tenere la penna con mano ferma e decisa. Ai bambini poi vengono presentate lettere incarta smerigliate ed essi apprendono a seguire i contorni. Si formano così dei contenitori di lettere (alfabetari) attraverso i quali i bambini imparano a riconoscerle e a disegnarle. Spontaneamente poi i bambini apprendono i meccanismi della scrittura. In questa fase il bambino non si interessa al significato e si limita ad un puro esercizio sensoriale nel tradurre i suoni in segni grafici LETTURA: va distintamente dalla letteratura e dalla scrittura strumentale. Solo in un secondo momento il bambino si rende conto del valore significativo della scrittura. Il linguaggio grafico è l' incontro tra i meccanismi sensoriali e le funzioni superiori della lingua. Si preferisce la lettura silenziosa in quando essa ci permette di comprendere mentre in genere nella scuola tradizionale si preferisce la lettura a voce alta

  13. DISEGNO:la Montessori definisce il disegno libero “sgorbio dell'anima”. Il disegno è visto come esercizio psicomotorio, come preparazione alla scrittura. Esso deve essere sempre assolutamente preciso come ogni cosa nell' ambito montessoriano. Solo molto più tardi e solo per alcuni soggetti particolarmente dotati sarà possibile in disegno libero MATEMATICA: il bambino non viene mai posto di fronte ad un materiale definito “astrazione materializzata”. Vengono quindi presentate aste di lunghezza variabile corrispondenti ai numeri dall'uno al dieci. Nella combinazione del materiale scaturiscono le 4 operazioni e in seguito sono possibili ulteriori sviluppi fino alla radice quadrata ed alcuni concetti di algebra generale.

  14. Materiale Montessori Il materiale Montessori educa il bambino all'autocorrezione dell'errore ed anche al controllo dell'errore senza che la maestra debba intervenire per correggere. Il bambino è libero nella scelta del materiale con il quale vuole esercitarsi, quindi tutto deve scaturire dall'interesse spontaneo del bambino. L'educazione diviene un processi di auto-educazioneed auto-controllo. Questo metodo dell'insegnamento infatti, sintetizzato nello slogan ''aiutami afare da solo'', pone come centrale lo sviluppo dell'autonomia e della libertà del bambino. L'insegnamento deve coadiuvare lo studente nella conquista spontanea della scrittura, lettura e dell'aritmetica, senza forzare con il proprio intervento il processo naturale di apprendimento.

  15. La Torre Rosa ''Per mezzo del loro uso,egli ripete l'esercizio dell'occhio nel riconoscere differenti dimensioni fra gli oggetti simili. Ma nel fatto è molto difficile, perchè in questi oggetti non esiste controllo materiale dell'errore. Il solo occhio del bambino provvede al controllo'' Da ''Manuale di Pedagogia Scientifica'' di Maria Montessori

  16. Uno dei materiali montessoriani più celebri, quasi un simbolo. È formato da 10 cubi di legno rosa che aumentano progressivamente di misura, dal più piccolo in cima, che misura 1cm, a quello più grande alla base, di 1000 cm. Normalmente viene appoggiato su un basso supporto di legno e vi sono i bimbi piccoli che si ingegnano per riuscire a porre in cima gli ultimi cubi. Il controllo dell'errore è costituito dall'armonia visiva della struttura (se anche un solo cubo viene collocato in modo erroneo, si nota immediatamente Favorisce:capacità di valutare le diverse dimensioni (preparazione per la matematica); perfezionamento dei movimenti volontari e della coordinazione visiva e motoria; concentrazione.

  17. Tavolette del Liscio e Ruvido

  18. Questa serie di tavolette lavora sul senso del tatto. I set si presentano con le seguenti caratteristiche: Serie n.1= tavolette liscio/ruvido=> una delle tavolette e per metà liscia e per metà ruvida, una presenta una sequenza alterna di strisce ruvide e lisce, l'ultima invece una sequenza di strisce disposte seconda la diversa gradazione di grana; Serie n.2= tavolette del ruvido in gradazione=> 5 o 6 paia di tavolette di legno a superficie smerigliata con diverso grado di ruvidità a secondo della grana; Serie n.3= tavolette del liscio in gradazione=> come sopra, ma con superficie liscia. Favorisce:affinamento del senso del tatto; acquisizione di un migliore controllo muscolare attraverso la leggerezza del tocco; preparazione ai movimenti per la scrittura

  19. ''Le aste sono corrispondenti ai numeri; e crescono in lunghezza gradualmente d'unità in unità: danno perciò non solo l'idea assoluta, ma anche quella relativa di numeri. Le proporzioni già studiate negli esercizi sensoriali si determinano qui matematicamente, dando luogo ai primi studi di aritmetica. Quei numeri maneggevoli e comparabili si presentano subito a combinazione e a confronto'' Da '' Manuale di Pedagogia Scientifica'' di Maria Montessori Aste della Lunghezza

  20. Sono 10 aste di legno dipinte di rosso, tutte della medesima altezza e larghezza (2,5 cm), ma con la lunghezza che progressivamente aumenta, da 10 cm fino a 1 metro. Il controllo dell'errore si verifica quando il bambino è in grado di valutare le diverse dimensioni e si palese l'eventuale disarmonia della struttura. Favorisce: valutazione visiva delle differenze di dimensione (preparazione per la matematica), memoria muscolare del concetto di lunghezza.

  21. Incastri Solidi ''Egli prima fa tentativi; spesso accade che ponga un cilindro troppo grande per il foro nel quale lo mette. Allora cambiandolo di posto prova gli altri fori finché il cilindro entra. Può accadere anche il contrario. Allora, alla fine dell'esercizio, un cilindro rimarrà fuori di posto e non sarà possibile trovare un foro nel quale possa entrare. Questo cilindro rappresenta concretamente un ''errore''.Il bambino rimane perplesso;alla sua piccola mente si affaccia un problema di più grande interesse. Il bambino finisce per essere capace di riconoscere, ad occhio, il foro più grande o il più piccolo, corrispondente esattamente al cilindro che tiene in mano. Il desiderio del bambino di raggiungere un fine che conosce lo induce a correggersi. Non è perciò il maestro che gli rende noto lo sbaglio e mostri la maniera di correggerlo; ma un complesso lavoro della sua intelligenza lo conduce a tale risultato'' Da ''Manuale di Pedagogia Scientifica'' di Maria Montessori

  22. Materiale che si trova in tutte le scuole Montessori di tutto il mondo. È costituito da 4 blocchi di legno, in ciascuno dei quali si incastrano 10 cilindri in diversa progressione, secondo questo schema: Serie n.1= altezza decrescente e diametro decrescente; Serie n.2= altezza uguale e diametro decrescente; Serie n.3= altezza crescente e diametro decrescente; Serie n.4= altezza decrescente e diametro uguale. Anche in questo il controllo dell'errore risiede nel materiale stesso, in quanto i cilindri calzano perfettamente per ogni foro solo se sono della giusta altezza e diametro. L'esercizio può essere svolto in diversi modi, con tante varianti (ad occhi bendati ecc.) Favorisce:capacità di valutare le diverse dimensioni (preparazione per la matematica);coordinazione delle dita che si usano per impugnare la penna; perfezionamento dei movimenti volontari e della coordinazione visiva e motoria.

  23. SpolettedeiColori

  24. Le tavolette originariamente proposte dalla Montessori erano in tessuto. Oggi in realtà sono in plastica, con i bordi bianchi che facilitano l'impugnatura e permettono di isolare bene il colore. Il set basilare è composto da 3 diversi tipi di scatole; alcuni produttori ne offrono anche una quarta incentrata sulle sfumature. In dettaglio si hanno: Scatola n.1 => 6 tavolette => 3 paia di colori primari (rosso-giallo-blu); Scatola n.2 => 22 tavolette => 3 coppie di colori primari (rosso-giallo-blu); 3 coppie di colori secondari (verde, viola, arancio) e tavolette di colore rosa, marrone, nero, grigio e bianco; Scatola n.3 => 63 tavolette => 9 colori (rosso, giallo, blu. Verde, arancio, viola, marrone, rosa e grigio) in 7 sfumature ciascuna; Scatola n.4 => 64 tavolette => 32 coppie in 4 tonalità di rosso, giallo, blu, verde, viola, marrone, rosa e grigio. Favorisce: orientamento del bambino nel mondo dei colori

  25. Problema montessoriano: Disconoscimento dalla Fantasia Montessori sembra proprio bandire una "crociata" contro la fantasia e suoi aspetti più comuni: le favole, i giochi e i giocattoli contro tutto quello che con termine moderno noi chiameremmo "creatività"; indubbiamente questo è l’aspetto più sconvolgente del suo pensiero in quanto sia comunemente che da parte della totalità dei pedagogisti , il gioco e la favola sono considerati aspetti peculiari della infanzia e quindi il rispetto di essa va di pari passo con la loro esaltazione. La negazione della Montessori non è però certo una svista; ella è ben consapevole , è coerente con le premesse del suo pensiero. Secondo la sua concezione della conoscenza di chiara ispirazione positivistica la conoscenza è essenzialmente la capacità di usare i sensi. Conseguentemente tutto ciò che ci allontana dalla "verità effettiva" dei fatti è errore, è patologico. Certamente questo è l’aspetto del pensiero montessoriano chiaramente meno accettabile.

  26. “Se v'è per l'umanità una speranza di salvezza e di aiuto, questo aiuto non potrà venire che dal bambino, perché in lui si costituisce l'uomo”

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