1 / 26

Il commercio equo e le comunità locali

Il commercio equo e le comunità locali. GPP e commercio equo e solidale: il contesto. 1992 : Summit della Terra a Rio. Gli Stati si impegnano nell’Agenda21 programma d’azione per il XXI secolo a favore dello sviluppo sostenibile

cindy
Download Presentation

Il commercio equo e le comunità locali

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Il commercio equo e le comunità locali

  2. GPP e commercio equo e solidale:il contesto 1992: Summit della Terra a Rio. Gli Stati si impegnano nell’Agenda21 • programma d’azione per il XXI secolo a favore dello sviluppo sostenibile • si definisce il ruolo essenziale che le comunità locali devono svolgere 1994: Ia Conferenza Europea sulle Città Sostenibili • la Carta di Aalborg (Danimarca), costituisce il primo passo per l’attuazione dell’Agenda 21 Locale a livello europeo 1999: nasce Coordinamento Agende 21 Locali Italiane

  3. GPP e commercio equo e solidale:il contesto 2002: Il Consiglio e il Parlamento Europeo adottano il Sesto Programma Comunitario di azione in materia di ambiente programma d’azione per il XXI secolo a favore dello sviluppo sostenibile promuove il processo di integrazione delle considerazioni ambientali in tutte le politiche ed azioni comunitarie (GPP) sottolinea il ruolo fondamentale delle P.A. nell’azione di sensibilizzazione delle imprese e dei cittadini a favore di modelli di produzione e consumo sostenibili 2004: Conferenza Aalborg+10 i governi locali si impegnano a migliorare la qualità della vita locale senza minacciare quella delle persone in altre parti del mondo e delle future generazioni. “…promuovere attivamente una produzione e un consumo sostenibili, con particolare riferimento a prodotti certificati del commercio equo e solidale”

  4. Dal Green Public Procurement al Social Public Procurement • Inizialmente le comunità locali si impegnano per uno sviluppo sostenibile • Successivamente i governi locali si impegnano a promuovere il consumo e la produzione di prodotti sostenibili dal punto di vista ambientale e sociale • Alcune Pubbliche Amministrazioni iniziano ad impegnarsi per lo sviluppo del commercio equo e solidale

  5. Le Pubbliche Amministrazioni:il ruolo Consumatori Pubbliche Amministrazioni Ogni anno le amministrazioni pubbliche investono 1.500 miliardi di euro in beni e servizi, pari al 16%del Pil europeo.

  6. Presenza di prodotti equosolidali nelle Pubbliche Amministrazioni Rovereto Bolzano Bressanone Pergine Trento Sesto S. Giovanni Varese S. Giuliano S. Donato Gorgonzola Opera Milano Brescia Villasanta Mantova Ghisalba Agrate Brianza Cormano Dalmine Udine Rovigo Dueville Castelfranco Vittorio Veneto Piacenza Ferrara Castelvetro Piacentino Nonantola Forlì Rimini Modena Cesena Serra Riccò Genova Alessandria Cuneo Ovada Bellinzago Novarese Nichelino Carmagnola Torino Politecnico Settimo Torinese Torino Marsciano Foligno Calenzano Firenze Livorno Poggibonsi Pontedera Collesalvetti Pontassive Ancona Pesaro Urbino Roma Fiumicino Bari

  7. Presenza di prodotti equosolidali nelle Pubbliche Amministrazioni • Scuole • Comuni • Università • Mense • Biblioteche • Prefetture • Province • Unità Sanitarie Locali

  8. Alcuni dati sul commercio equo e solidale • L’Unione Europea è in assoluto il più grande mercato per i prodotti equosolidali, raggiungendo la quota del 60-70%delle vendite mondiali. • Dal 2000 il mercato dei prodotti equosolidali è cresciuto del 20%ogni anno, per un controvalore di 660 milioni di euro.

  9. La campagna “Città equosolidali”:gli obiettivi La campagna propone alle Pubbliche Amministrazioni: • sensibilizzare ed informare i propri dipendenti ed i cittadini al Commercio Equo e Solidale • inserire nei propri consumi (distributori automatici, bar, ecc.) e nei sevizi gestiti (mense, rinfreschi pubblici) prodotti del Commercio Equo e Solidale

  10. Il logo della Campagna Le comunità locali sono destinatarie e protagoniste della campagna CITTA’ L’unione non è solidarietà o elemosina, ma garanzia di giustizia e parità RETE La globalizzazione non dev’essere contrastata ma governata come strumento di promozione MONDO La costruzione di un mondo migliore si basa sulla responsabilità collettiva SVILUPPO SOSTENIBILE

  11. I promotori della campagna Fairtrade Transfair Italia Agenda 21 Coordinamento Nazionale Enti Locali per la Pace ed i Diritti Umani Agices Legambiente Banca Etica Patrocinio: Regione Umbria, Provincia di Firenze, Comune di Roma, Provincia di Milano

  12. Gli aderenti alla campagna Ctm - Altromercato Commercio Alternativo Associazione Botteghe del Mondo

  13. Com’è strutturata la campagna? Comitato di gestione • è costituito da 2 rappresentanti degli enti promotori ed aderenti • ha il compito di gestire la campagna Comitato tecnico • è costituito da 2 rappresentanti degli enti promotori • ha il compito di decidere quali enti possano divenire equi e solidali

  14. Come poter diventare una città equosolidale? 1. Approvare una mozione di indirizzo sul commercio equo e solidale L’adesione dell’Ente locale viene sancita da una Mozione di indirizzo, approvata dal Consiglio Comunale, Provinciale o Regionale, con cui l’Amministrazione si impegna a: • inserire nei propri consumi i prodotti del Commercio Equo e Solidale (ad esempio, utilizzo di caffè e bevande equo-solidali nei distributori automatici, zucchero e snack equi, ecc.) • introdurre i prodotti equo-solidali nelle mense scolastiche, del personale e in altri luoghi della ristorazione collettiva gestiti dall’ente locale • sensibilizzare il proprio personale e i cittadini sul Commercio Equo e Solidale • realizzare iniziative formative nella realtà in cui i prodotti vengono inseriti (in particolare nelle scuole)

  15. Come poter diventare una città equosolidale? 2. Compilare la scheda di adesione Richiederla alla segreteria della campagna o scaricarla direttamente dal sito www.cittaequosolidali.it 3. Sottoscrivere la quota di adesione alla campagna

  16. Come poter diventare una città equosolidale? 4. Realizzare iniziative informative Informazione: informare i cittadini sui temi del commercio equo e dello sviluppo sociale ed ambientale sostenibile non è un optional ma una delle condizioni per diventare “città equosolidale”. Sensibilizzazione: bisogna concretizzare questo impegno: l’incontro pubblico, l’ospitabilità di un produttore del Sud del mondo, il sostegno ad un progetto concreto di gemellaggio con un’organizzazione in Asia, America Latina o Africa, la pubblicazione di articoli all’interno del periodico comunale, ecc.

  17. Come poter diventare una città equosolidale? 5. Inserire i prodotti equi Dove: nei distributori automatici, nelle mense, nei rinfreschi, ecc. Come: bandi di gara relativi alle forniture alimentari, prevedendo l’inserimento di capitolati per l’utilizzazione di prodotti del CEeS oppure rivolgendosi direttamente (ad es. nel caso dei rinfreschi) a fornitori dei prodotti del CEeS

  18. Come poter diventare una città equosolidale? 6. Inviare • la scheda di adesione compilata • copia del versamento effettuato per il pagamento della quota di adesione • copia della mozione approvata • ogni documento che possa provare che le azioni indicate nei punti 3 e 4 sono state realizzate (ad es. copia del bando di gara per la ristorazione collettiva, brochure informative elaborate sul commercio equo e solidale, ecc.)

  19. Enti già equosolidali • Comune di Ferrara • Comune di Sala Bolognese • Comune di Valdagno • Comune di Finale Ligure • Comune di Cremona • Comune di Anzola dell’Emilia • Provincia di Ferrara • Provincia di Cremona • Provincia di Milano • REGIONE LIGURIA • Comune di Roma • Comune di Concorezzo • Comunne di Padova • Comune di Foligno • Comune di Modena • Comune di Pozzallo • Comune di Mezzago • Comune di Appignano del Tronto • Comune di Follonica • Comune di Gennazzano • Comune di Firenze • Comune di VII Torinese

  20. Enti già equosolidali Comune di Roma - progetto “Città dell’Altraeconomia” - delibera di inserimento di uno spazio dedicato ai prodotti del commercio equo e solidale nelle attività commerciali (mercati, fiere, ecc.) - banane e cioccolato del CEeS nelle scuole - buffet equosolidali

  21. Enti già equosolidali Provincia di Ferrara - seminario “Insieme si compra meglio” - convegno “Condomini Sostenibili” - buffet equosolidali - attività formativa del personale

  22. Enti già equosolidali Comune di Concorezzo - attività di divulgazione tramite periodico comunale - incontri pubblici - banchi vendita - progetto “Concorezzo Bottega del Mondo” - progetto intercultura nelle scuole - mostre

  23. Enti già equosolidali Provincia di Cremona - buffet bio ed equo - giornata del Risparmio Energetico - convegno Energia Alternativa - somministrazione bevande e snack equosolidali

  24. Le comunità locali di tutto il mondo soprattutto se unite tra loro possono dare un grandissimo contributo per una globalizzazione giusta per uno sviluppo sostenibile

  25. Contatti Segreteria organizzativa “Campagna Città equosolidali” c/o Fairtrade Transfair Italia Passaggio De Gasperi, 3 35131 - Padova tel. 049.8750823 - fax 049.8750910 info@cittaequosolidali.it www.cittaequosolidali.it

More Related