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SENOLOGIA CLINICA - SCREENING

SENOLOGIA CLINICA - SCREENING. OTTAVIA BRUNETTI Dipartimento dei Servizi ASL 4 Chiavarese. CHIAVARI, 26 FEBBRAIO 2005. ESAME CLINICO. MAMMOGRAFIA. DIAGNOSTICA SENOLOGICA. MED. NUCLEARE. ECOGRAFIA. INTERVENTISTICA (ECO-MX). RISONANZA MAGNETICA. PASSATO.

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SENOLOGIA CLINICA - SCREENING

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Presentation Transcript


  1. SENOLOGIACLINICA - SCREENING OTTAVIA BRUNETTI Dipartimento dei Servizi ASL 4 Chiavarese CHIAVARI, 26 FEBBRAIO 2005

  2. ESAME CLINICO MAMMOGRAFIA DIAGNOSTICA SENOLOGICA MED. NUCLEARE ECOGRAFIA INTERVENTISTICA (ECO-MX) RISONANZA MAGNETICA

  3. PASSATO Lesioni Palpabili Ca. in situ 5% Ca. invasivo 95% PRESENTE Lesioni Non Palpabili Ca. in situ 40% Ca. invasivo 60% FUTURO……

  4. MAMMOGRAFIA PRESENTE FUTURO ANALOGICO DIGITALE diretta (DR) indiretta (CR) screening clinica DIGITALIZZAZIONE CAD Tomosintesi 3D

  5. Paziente di 47 anni Primo controllo mammografico

  6. ECOGRAFIA PRESENTE FUTURO Miglioramento continuo Sonde ad alta frequenza -migliore risoluzione ->dettaglio immagine Screening ? m.d.c. Sono CT 3 D FFDM/ultrasoud fusion (Full Field Digital Mammography)

  7. Donna di 68 anni con nodulo sospetto di 25 mm alla mammella destra Diagnosi istologica : carcinoma

  8. Classificazione BI-RADS(kopans,ACR 1998) 1 2 3 4

  9. Combinazione Mammografia ed Ecografia Screening Study 11,130 patients, 221 patients w/cancer Mammo78% Mammo+ Eco97% “La densita’ mammaria e’ il fattore piu’ importante nella determinazione della sensibilita’ mammografica …densità maggiore in pre-menopausa e HRT Kolb et al Radiology 2002;225:165-175.

  10. RM PRESENTE FUTURO RM dinamica Software elaborazione -sottrazione -MPR -MIP Diagnosi CDIS m.d.c. Donne “high-risk” m.d.c. organospecifici Apparecchiature Sequenze Dedicate Interventistica

  11. Captazione precoce del MdC Neoangiogenesi Aumento calibro vasale Aumento permeabilità vascolare Detection  98% delle lesioni invasive  80% delle lesioni in situ

  12. PRESENTE RM con mdc paramagnetico INDICAZIONI: -MULTICENTRICITA’ – MULTIFOCALITA’ -STADIAZIONE LOCO-REGIONALE -RISPOSTA CHEMIOTERAPIA NEOADIUVANTE -SOSPETTA RECIDIVA LOCALE DOPO CHIRURGIA E/O RADIOTERAPIA -CA OCCULTO IN PZ. CON METASTASI LINFONODI ASCELLARI ( CUP Sdr.) - CONTROLLO PROTESI

  13. fibroadenoma CD infiltrante

  14. Radiologia interventistica senologica Scopi: • Evitare interventi chirurgici inutili (lesioni Bi-Rads 3) • FNAC (citologia con ago sottile) • FNAB (microistologia con ago tranciante-tru-cut) • VABB (vacuum assisted breast biopsy) • Integrare la diagnostica nel planning pre-chirurgico (lesioni Bi-Rads 4 e 5) • Caratterizzazione delle lesioni mammarie • FNAC • FNAB • Tecniche di reperaggio pre-chirurgico • Terapeutici • Ascessi mammari (drenaggio) • Criterio della minore invasività

  15. guida ecografica • guida stereotassica

  16. Vacuum assisted breast biopsy (VABB) Imaging nella diagnostica-clinica: Mammotome sotto guida stereotassica 2 3 1 6 4 5 Stereotactic and ultrasound-guided breast biopsy. Helbich et al. Eur Rad 2004

  17. MEDICINA NUCLEARE PRESENTE FUTURO Mammoscintigrafia Radiofarmaci Specifici ROLL APPARECCHIATURE DEDICATE PET-Screening ? Linfonodo Sentinella Scintigrafia Ossea PET

  18. La captazione del FDG (Fluoro Desossi Glucosio) nel ca.mammario FDG PET Paz. di 35 anni Recidiva di Ca infiltrante in esiti di QUART

  19. OBIETTIVO : DIAGNOSI PRECOCE

  20. Diagnosi precoce vs. diagnosi tempestiva • Diagnosi precoce: effettuata prima dell’insorgenza dei sintomi legati alla malattia e come risultato di esami ad hoc in soggetti apparentemente sani • Diagnosi tempestiva: si effettua in seguito ad un processo diagnostico iniziato per la presenza di segni o sintomi

  21. PREVENZIONE SECONDARIA • Iniziativa individuale nata dal rapporto tra l’individuo e il suo Medico di fiducia (modello USA) • Iniziativa di sanità pubblica : screening di popolazione (modello europeo)

  22. PREVENZIONE SECONDARIA • Unità di screening mammografico (USM) • Unita’ funzionali di diagnostica senologica (UFDS)

  23. UNITÀ FUNZIONALE DI DIAGNOSTICA SENOLOGICA - SCOPO “sottoporre ad accertamenti con finalità diagnostica pazienti sintomatiche e donne asintomatiche che spontaneamente vogliono sottoporsi ad attività preventiva.” Di Maggio, 1999

  24. Risposta a tutte le richiedenti Diagnosi in un tempo unico (non richiami) Approccio integrato di più metodiche Rapporto medico paziente Aspetti umani prevalenti su quelli economici Deficit di organizzazione Affluenza spontanea, non controllabile Percorsi diagnostici non uniformi Tempi diagnostici più lunghi Controlli di qualità discontinui Costi elevati per pazienti UFDSaspetti positivi aspetti negativi

  25. Screening di popolazione

  26. Screening di popolazione “ insieme delle prestazioni che il SSN offre attivamente e gratuitamente ad una popolazione sana con lo scopo di ridurre significativamente le conseguenze di una specifica malattia” ( WHO 1968)

  27. Screening mammograficoEvidenze da studi randomizzati con end-point la mortalità per carcinoma mammario Ciatto-2001

  28. Screening in Italia • Proposte in tema di prevenzione secondaria dei tumori della mammella (G.U. n. 127 –1/6/1996) • Consenso sugli screening in Oncologia: indirizzo per la ricerca e raccomandazioni al SSN (CNR&AIRC, 1996) • Piano Oncologico Nazionale 1998-2000 • Guidelines for quality assurance in mammography (Europe against cancer, 2001)

  29. SCREENING MAMMOGRAFICO efficacia e controversie • Lancet, ottobre 2001 • Olsen o & Gotzsche PC ( The Northern Cochrane Center) “ Systematic Review of Screening for Breast Cancer with Mammography)

  30. efficacia e controversie • Qualità dei trial • Riduzione di mortalità totale vs riduzione di mortalità per ca.mammario • Overdiagnosis e overtreatment

  31. Possibili effetti negativi • Falsa rassicurazione (possibili FN) • Prolungamento della fase clinica della malattia • Problemi psicologici

  32. Screening - Oggi • Marzo 2002 - International Agency for Research on Cancer (IARC) e World Health Organisation (WHO) : gruppo di lavoro con 24 esperti di 11 paesi per rivalutare le evidenze disponibili • Conclusioni: nell’età 50-69 aa. la riduzione di mortalità per le donne che partecipano allo screening può arrivare al 35%

  33. DPCM novembre 2001 • Inclusione dei programmi di diagnosi precoce per la prevenzione dei tumori nei Livelli Essenziali di Assistenza • In ogni Regione dovrebbe essere attuato un programma di screening per la mammella e cervice uterina

  34. Legge Finanziaria 2001-2002 • Mammografia gratuita ogni 2 anni per donne in età 45-69 anni e “tutte le prestazioni di secondo livello qualora l’esame mammografico lo richieda”

  35. Screening mammografico in Italia • Dati GISMa 2002-2003 riferiti all’attività svolta nel 2002 • Presenti 78 programmi distribuiti su 12 regioni Terzo Rapporto

  36. Regioni in cui la copertura e’ totale: VALLE D’AOSTA PIEMONTE EMILIA ROMAGNA TOSCANA BASILICATA Regioni in cui la copertura e‘ vicina al totale: VENETO UMBRIA Distribuzione geografica screening mammografici - 2002

  37. Risultati preliminari 2003 • Donne che hanno ricevuto l’invito : ≃1.400.000 • Donne che hanno aderito: ≃800.000 • > 6,9% rispetto al 2002 • il 56% delle donne nella fascia d’età 50-69 aa. risulta inserita in un programma di screening

  38. Indicatori diagnostici per fasce di età- esami successivi

  39. Screening Mammografico Regione Liguria Primo passaggio 2 luglio 2002- 31 dicembre 2004

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