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“La gestione integrata del rischio nelle strutture sanitarie”

Il Risk Management in ospedale tra governance e assicurazioni. “La gestione integrata del rischio nelle strutture sanitarie” Milano, 21 giugno 2012

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“La gestione integrata del rischio nelle strutture sanitarie”

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Presentation Transcript


  1. Il Risk Management in ospedale tra governance e assicurazioni “La gestione integrata del rischio nelle strutture sanitarie” Milano, 21 giugno 2012 Aula De Donato - Politecnico di Milano Piazza Leonardo da Vinci, 32 Walter G. LocatelliVice Presidente FIASO e Responsabile Laboratorio, Direttore Generale ASL Milano

  2. MAPPATURA DEI RISCHI MAPPATURA DEL CONTENZIOSO

  3. CLASSIFICAZIONE DEI RISCHI 1. Correlati all’utente • Attività finalizzate alle cure del paziente • Riservatezza dei dati personali e sensibili • Informazione e consenso • Documentazione (cartella clinica / SDO …) • Equità di trattamento 1 2. Correlati all’Azienda • Miglioramento della qualità • Accreditamento istituzionale • Livelli di assistenza • Grado di specializzazione

  4. CLASSIFICAZIONE DEI RISCHI 3. Correlati ai dipendenti • Sicurezza degli ambienti di lavoro • Violazione dei diritti civili • Mobbing e molestie sessuali 2 4. Altri • Disastri naturali (incendi, alluvioni, uragani …) • Impianti di ossigenazione • Materiali pericolosi • Ecc.

  5. Intesa tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano concernente la gestione del rischio clinico e la sicurezza dei pazienti e delle cure. Marzo 2008

  6. IL PUNTO DI PARTENZA Anno 2004

  7. LE INIZIATIVE SEGUE

  8. Ogni anno linee guida e obiettivi: • Inserire i dati; • Segnalazione degli eventi sentinella; • Almeno 3 progetti di miglioramento; • Corretto utilizzo del consenso informato; • Osservare le raccomandazioni Ministeriali (es. corretto uso farmaci, prevenzione cadute, etc …) • Prevenzione delle violenze o dei danni operatori • Inviare in Regione il Piano Annuale di Valutazione del Rischio

  9. I TRAGUARDI RAGGIUNTI 12 anni

  10. I TRAGUARDI RAGGIUNTI

  11. LIVELLO STRATEGICO GRUPPO DI COORDINAMENTO PER LA GESTIONE DEL RISCHIO

  12. I TRAGUARDI RAGGIUNTI

  13. Sistema di gestione per la Qualità (Non conformità, Audit , JCI) Documento programmatico Della sicurezza D.Lgs. 196/2003 Ufficio Pubblica Tutela Documento di Valutazione del Rischio D.Lgs. 81/2008 Sistema di raccolta Delle segnalazioni Reclami degli utenti URP Mappatura dei sinistri aziendali (report dettaglio / sinistri SSR Codice Etico- comportamentale

  14. PIANO DI CONTINUITA’ OPERATIVA E DISASTER RECOVERY

  15. PIANO DI CONTINUITA’ OPERATIVA E DISASTER RECOVERY

  16. Procedura specifica di processo: continuità operativa • La gestione della continuità operativa, affinché risulti efficace nella sua azione di minimizzazione dei rischi, richiede il coinvolgimento di tutte le funzioni aziendali di governo (Direzione Generale, e Direzione Strategica) ed il coordinamento di tutte le funzioni di supporto (sistema informativo, logistico, tecnico, acquisti, prevenzione e protezione, ecc…). • Conformemente alle disposizioni legislative, alle best practice in materia di business continuity indicate nelle normative standard internazionali, richiamate attraverso delle linee guida anche da Regione Lombardia, l’organizzazione della business continuity è così strutturata:

  17. Il “Comitato di Gestione della Continuità Operativa” (organo di governo) presieduto dal Direttore Generale e composto dal management aziendale di alto livello; • il “Gruppo di Supporto e Coordinamento Tecnico” (struttura di supporto) coordinato dal Responsabile Continuità Operativa e composto da funzionari aziendali con specifiche competenze individuati e designati dalle Funzioni Aziendali rappresentate nel Comitato di Gestione; • un “Team di Assistenza e Pronto Intervento” che vede la presenza del Responsabile di Processo coinvolto dall’incidente (Assistenza) e composto da un gruppo di operatori tecnici (pronto intervento).

  18. Disegno del Modello Organizzativo

  19. Definizioni e Acronimi

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