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Egidio SESTI Direttore UOC Qualità Aziendale e Risk Management ASL Roma B

Modalit à e criticit à gestionali negli studi medici (e istituzioni senza ricovero) e negli studi odontoiatrici. Egidio SESTI Direttore UOC Qualità Aziendale e Risk Management ASL Roma B. Roma 12 giugno 2009. AMBULATORIO

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Egidio SESTI Direttore UOC Qualità Aziendale e Risk Management ASL Roma B

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  1. Modalità e criticità gestionali negli studi medici (e istituzioni senza ricovero) e negli studi odontoiatrici. Egidio SESTI Direttore UOC Qualità Aziendale e Risk Management ASL Roma B Roma 12 giugno 2009

  2. AMBULATORIO Tutte le Norme che autorizzano l'apertura e l'esercizio di attività medica in strutture sanitarie di tipo ambulatoriali, trovano fondamento nell’articolo 193 del Testo Unico Leggi Sanitarie(TULLS) (R.D.1265/1934) tuttora vigente. In origine tale articolo prevedeva, una speciale autorizzazione del Prefetto. Il DPR N. 854 del 10/06/1955 all'art. 23 ha espressamente stabilito, l'attribuzione al Sindaco del potere di concedere l'autorizzazione all'apertura degli ambulatori (sostituendo l' autorizzazione prefettizia).

  3. AMBULATORIO (2) La legge di riforma sanitaria 833/78 ha permesso l'attribuzione ai Comuni delle funzioni amministrative, in materia sanitaria, non espressamente riservate allo Stato ed alle Regioni, concedendo alla figura del Sindaco la qualifica di Autorità Sanitaria Locale. La stessa 833/78 all'art. 43 prevede al comma 1 che: "la legge regionale disciplina l'autorizzazione e la vigilanza sulle istituzioni sanitarie di carattere privato-------“.

  4. AMBULATORIO (3) Il D.lgs 229/99, “riforma ter (Riforma Bindi), all'art. 8 ter dispone che le Regioni determinano le modalità ed i termini per la richiesta e l'eventuale rilascio dell'autorizzazione “L'autorizzazione all'esercizio di attività sanitarie è, altresì, richiesta per gli studi odontoiatrici, medici e di altre professioni sanitarie, ove attrezzati per erogare prestazioni di chirurgia ambulatoriale, ovvero procedure diagnostiche e terapeutiche di particolare complessità o che comportino un rischio per la sicurezza del paziente, individuati ai sensi del comma 4, nonché per le strutture esclusivamente dedicate ad attività diagnostiche, svolte anche a favore di soggetti terzi.”

  5. AMBULATORIO (4) La Corte di Cassazione Sez. I . con sent. Civile n.256 del 14/01/1998, definisce gli ambulatori di cui all’art.193 TULLS come “aziende ambulatoriali”, sottolineando la valenza imprenditoriale di tali Presidi.

  6. AMBULATORIO (5) La legge 412/1991, all’art.4 c. 2, prevede espressamente la possibilità di convenzioni con istituzioni sanitarie private poliambulatoriali gestite da società purché autorizzate ed in possesso di un Direttore Tecnico o Sanitario. Gli ambulatori autorizzati anche se gestiti da società, purché diretti da un Direttore Tecnico o Sanitario, possono effettuare prestazioni mediche o odontoiatriche.

  7. ATTIVITA’ SPECIALISTICHE AMBULATORIALI MEDICHE E CHIRURGICHE Per ambulatorio di assistenza specialistica si deve intendere la struttura o luogo fisico, intra od extraospedaliero, preposto alla erogazione di prestazioni sanitarie di prevenzione, diagnosi, terapia e riabilitazione, nelle situazioni che non richiedono ricovero neanche a ciclo diurno.

  8. ATTIVITA’ SPECIALISTICHE AMBULATORIALI MEDICHE E CHIRURGICHE Per attività di chirurgia ambulatoriale si intende la possibilità clinica, organizzativa ed amministrativa di effettuare interventi chirugici ed anche procedure diagnostiche e/o terapeutiche invasive o seminvasive, senza ricovero, che non prevedono durante la loro esecuzione la perdita di coscienza o di mobilità di segmenti scheletrici; pertanto devono essere somministrate dosi di anestetico locale tali da consentire all’utente di deambulare al termine dell’atto chirurgico. La chirurgia ambulatoriale non è compatibile con l’uso dell’anestesia generale o della sedazione per via endovenosa, nonché con l’anestesia loco-regionale ad eccezione fatta per l’anestesia tronculare.

  9. GLOSSARIO ESSENZIALE Ambulatorio sede dedicata all’esercizio di attività professionali sanitarie da parte di soggetti abilitati dalla legge, nell’ambito delle discipline specialistiche previste dall’ordinamento, soggetta a specifici requisiti strutturali, tecnologici, organizzativi ed amministrativi. Ambulatorio Medico E’ riservato all’espletamento di attività di natura clinica, comprensivo di procedure iniettive, di biopsia/agoaspirato. Ambulatorio Chirurgico E’ dedicato all’espletamento di attività da effettuarsi in anestesia locale e/o analgesia.

  10. GLOSSARIO ESSENZIALE International Association for Ambulatory Surgery (IAAS) Ambulatory surgery = day surgery = same day surgery (non deve prevedere il pernottamento) Ambulatory day surgery Office-based ambulatory surgery (posti lontano da strutture di ricovero)

  11. GLOSSARIO ESSENZIALE DPR 14 Gennaio 1997 “requisiti x attività sanitarie” Strutture o luoghi fisici, intra od extraospedalieri, preposti “alla erogazione di prestazioni sanitarie di prevenzione, diagnosi, terapia e riabilitazione, in situazioni che non richiedono ricovero neanche a ciclo diurno. Requisiti minimi Si intende lo standard al di sotto del quale non viene garantito un livello di Sicurezza per i pazienti e l’erogazione delle prestazioni non avviene secondo criteri Di efficienza, efficacia ed economicità. I requisiti minimi sono strutturali, tecnologici ed organizzativi.

  12. Studio Professionale soggetto ad autorizzazione E’ la sede di espletamento dell’attività del professionista, il quale la esercita personalmente in regime di autonomia, anche quando l’attività sia svolta in uno studio associato. Lo studio non ha rilevanza autonoma e l’autorizzazione, rilasciata a nome del professionista, cessa di avere efficacia al cessare dell’attività del professionista stesso. Ambulatorio di Endoscopia - Ambulatorio odontoiatrico Day service ambulatoriale – Poliambulatorio - Punto Prelievo (a fini diagnostici) - Presidi ambulatoriali di medicina fisica e riabilitazione – Centri dialisi – Attività diagnostica per immagini – centri ambulatoriali di terapia iperbarica – centri di salute mentale – consultori familiari – SERT -

  13. Presidi ambulatoriali di medicina fisica e riabilitazione Forniscono prestazioni orientate alla prevenzione dei danni secondari nelle patologie disabilitanti e al trattamento di disabilità segmentarie e/o transitorie che non richiedono la presa in carico globale della persona, e utilizzano agenti materiali (acqua, elettricità, luce, freddo e caldo) oppure il movimento e la pressione (ginnastica, massaggi). Centri ambulatoriali di medicina fisica e riabilitazione Erogano trattamenti finalizzati a consentire il massimo recupero possibile delle funzioni lese in seguito ad eventi patologici o lesionali, prevenendo le menomazioni secondarie e curando la disabilità, mediante una presa in carico multidisciplinare (medica, psicologica e pedagogica) del soggetto attraverso un progetto riabilitativo individuale.

  14. Poliambulatorio E’ la struttura fisica, dedicata all’espletamento contemporaneo, in più ambulatori, di attività professionali da parte di professionisti operanti in una o più discipline specialistiche, soggetta a specifici requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi.

  15. REQUISITI STRUTTURALI - superficie non inferiore a 12 m. (Amb.Med.), 16 m. (Amb.Chi.) - dotato di: pavimenti lavabili, pareti lavabili per un'altezza non inferiore a 2 mt. e porte lavabili - lavabo in acciaio o ceramica - locale comunicante/area interna separata per spogliatoio paziente - spazio disponibile tale da consentire agevoli spostamenti del personale se svolta attività che comporta l‘uso di attrezzature ingombranti - locale/spazio per attività amministrative/accettazione/ archivio/consegna referti - locale/spazio attesa adeguatamente arredato, con numero di posti a sedere commisurato ai volumi di attività

  16. REQUISITI STRUTTURALI (2) - servizio/i igienico/i per gli utenti - servizio igienico dedicato al personale - spazio/locale, adeguatamente arredato, da adibire a spogliatoio del personale - locale/spazio per deposito materiale pulito - locale/spazio per deposito materiale sporco e materiale di pulizia - locale/spazio o armadio per deposito materiale d'uso, attrezzature, strumentazioni, a seconda della quantità - locale/spazio dedicato per i processi di decontaminazione, pulizia, disinfezione e sterilizzazione dei dispositivi medici riutilizzabili

  17. REQUISITI STRUTTURALI Amb. CHIRURGICO - locale/spazio per la preparazione del chirurgo e del personale, dotato di lavabo - locale spogliatoio e preparazione utenti comunicante con l'ambulatorio - locale, comunicante con l'ambulatorio, per osservazione breve post-intervento, contiguo al locale spogliatoio e dotato di servizio igienico - locale separato di almeno 4 mq., da utilizzare per la decontaminazione, la pulizia, la disinfezione e la sterilizzazione dei dispositivi medici

  18. REQUISITI STRUTTURALI Amb./studio ODONTOIATRICO - Locale operativo, provvisto di riunito odontoriatrico, riservato esclusivamente all'espletamento di attività odontoiatrica, avente dimensione non inferiore a 12 mq e dotato di lavabo - Spazio separato di almeno 4 mq., aggiuntivo rispetto ai 12 mq., (9mq) o in alternativa locale di almeno 4 mq. da utilizzare per la decontaminazione, pulizia, disinfezione, sterilizzazione dei dispositivi medic - Qualora l'attività (igiene e terapia ortodontica) venga espletata in ulteriori locali, questi ultimi, debbono avere una superficie non inferiore a 9 mq. e possedere tutte le caratteristiche previste per il locale operativo - locale/spazio per deposito rifiuti e per la raccolta e stoccaggio dell'amalgama separato dal locale in cui si effettua la prestazione.

  19. REQUISITI STRUTTURALI - finiture superficiali • Pareti/pavimenti rivestiti, al fine di ridurre l’aderenza di polveri e di inquinanti batterici, con materiali facilmente lavabili e disinfettabili, resistenti, uniformi, non porosi, privi di giunture, batteriologicamente stabilì. Gli angoli orizzontali e verticali devono essere raccordati con gusce di raggio sufficiente a garantire un’idonea igienizzazione. Le finiture superficiali relative alle pareti delle sale ove si svolge attività interventistica sono da rapportare a: • la tipologia dell’intervento • il rischio di setticità. • Le tipologie di finiture altamente disinfettabili hanno una incidenza notevole sui costi di realizzazione è necessario valutare attentamente ove sono necessari e ove ridondanti.

  20. REQUISITI STRUTTURALI - finiture superficiali (2) Le pareti possono essere realizzate in acciaio porcellanato rivestite in resine rivestite in PVC rivestite in laminato plastico rivestite in corion (composto di minerali naturali e polimeri acrilici avanzati

  21. REQUISITI STRUTTURALI - finiture superficiali (2) • caratteristiche dei pavimenti sono: • resistenza all'usura • stabilità dimensionale • comfort ed isolamento acustico • resistenza al fuoco: CLASSE 1 • antistaticità • trattamento battericida e fungicida • possono essere: in PVC - in resina - linoleum

  22. REQUISITI STRUTTURALI - arredi Le caratteristiche riferibili alle superfici dei locali relativamente ai processi di pulizia e igienizzazione, valgono anche per gli arredi che devono garantire resistenza meccanica,  chimica e essere permeabili agli agenti inquinanti. Tutte le superfici devono essere in acciaio inox, particolare attenzione deve essere dedicata alle connessioni tra arredi e pareti e tra i singoli elementi di arredo, al fine di garantire un controllo della igienicità.

  23. REQUISITI STRUTTURALI - illuminazione Scialitica- assicura un elevato illuminamento in un area assai ristretta, senza che il chirurgo intercetti il flusso luminoso proiettando ombre. Secondo alcune raccomandazioni americane i colori ed i coefficienti di riflessione delle superfici interne alla sala chirurgica, delle vesti, dei materiali devono rispondere ai seguenti requisiti: il soffitto di colore chiaro, bianco, con riflessione dell’ 86% ca. i muri con superficie opaca sui toni del blu e del verde con una riflessione dl 60% il pavimento deve avere un coefficiente di riflessione tra il 25 e il 40% gli abiti una riflessione massima del 30% intinta blu-verde o grigia.

  24. Florence Nightingale (1859) “dal punto di vista strutturale un ospedale è umano quando (…) dotato di aspetto familiare, graziosamente rifinito, (…) con un sacco di fiori (…)”. La reception, ad esempio, dovrebbe richiamare quella  di tipo alberghiero. Le aree di attesa dovrebbero essere arredate con elementi non prettamente ospedalieri: esistono materiali con caratteristiche adatte a rispondere ai requisiti di prevenzione incendi, di lavabilità e manutenzione che hanno un aspetto gradevole. Utilizzo di raffigurazioni alle pareti, di fiori, di colori caldi per pareti e tende, murali, quadri, stampe, fotografie sulle pareti delle sale di attesa, degli uffici, lungo i corridoi.

  25. REQUISITI TECNOLOGICI - la dotazione tecnologica deve essere adeguata alla tipologia e quantità delle prestazioni erogate. l'ambulatorio deve disporre di: - arredi lavabili, idonei all'attività svolta - armadio farmaci - frigorifero con requisiti idonei alle sostanze da conservare (farmaci/vaccini/ reagenti) - se si utilizzano attrezzature elettriche con parti applicate deve essere dotato di nodo equipotenziale ed interrutore differenziale con "in" inferiore o uguale a 30mA

  26. REQUISITI TECNOLOGICI Amb. CHIRURGICO • deve disporre di: • - lettino/poltrona tecnica idonea al tipo di procedura • - lampada scialitica con caratteristiche adeguate all'attività chirurgica svolta • elettrobisturi • aspiratore chirurgico con relativi sondini • apparecchiature per il monitoraggio dei parametri vitali in relazione alla tipologia di interventi/pazienti • tavolino servitore • attrezzature per la rianimazione cardiopolmonare di base (ossigeno, cannula Mayo o Guedel, pocket mask o ventilatore • manuale tipo pallone autogonfiabile) • - contenitori per le varie tipologie di rifiuti

  27. REQUISITI TECNOLOGICI Amb. CHIRURGICO - collaudi di accettazione per le apparecchiature biomediche - documentazione prevista dalla legge (libretti autoclavi, manuali d'uso, etc.) - inventario delle apparecchiature biomediche in dotazione - responsabile per la gestione delle apparecchiature biomediche in dotazione - piano per la manutenzione preventiva che riguardi le procedure adottate per le singole tipologie di apparecchiature - piano per i controlli di funzionalità e sicurezza che riguardi le procedure adottate per le singole tipologie di apparecchiature - il personale deputato all'impiego delle apparecchiature deve essere a conoscenza delle modalità di attivazione delle procedure di manutenzione correttiva

  28. REQUISITI TECNOLOGICI Amb./studio ODONTOIATRICO • Poltrona-riunito provvisto di turbina, micromotore, siringa ariaacqua, cannule di aspirazione chirurgica, lampada alogena • Arredi lavabili, idonei all'attività svolta • Armadio farmaci • Il numero delle poltrone odontoiatriche e la dotazione tecnologica debbono essere adeguate alla tipologia e quantità delle prestazioni erogate • Apparecchio radiologico per le esecuzione degli RX endorali in regola con la normativa vigente in materia di radioprotezione. • Strumenti per le visite in quantità adeguata ai carichi di lavoro • giornalieri (specchietti, spatoline, sonde parodontali, specilli, • pinzette) sterilizzati

  29. REQUISITI TECNOLOGICI Amb./studio ODONTOIATRICO (2) • Materiale generico monouso (bicchieri, tovaglioli, cannule, guanti e mascherine, telini e fogli di polietilene per rivestimento superfici) • Manipoli per turbina e micromotore in quantità adeguata ai carichi di lavoro giornaliero • Strumentario chirurgico adeguato (porta aghi, forbici, pinze emostatiche, divaricatori, scollatori, e ogni altra attrezzatura essenziale) • Materiali chirurgici monouso (scelta di fili di sutura, riassorbibili o meno, con ago montato, fili metallici • Contenitore per rifiuti speciali, per strumenti taglienti, per rifiuti biologici, • Protezioni di barriera (guanti chirurgici monouso sterili, visiera per la protezione degli occhi, naso e bocca oppure occhiali a lenti larghe e mascherina, diga di gomma)

  30. REQUISITI TECNOLOGICI Amb./studio ODONTOIATRICO • Arredi lavabili, idonei all'attività svolta • Armadio farmaci • Il numero delle poltrone odontoiatriche e la dotazione tecnologica debbono essere adeguate alla tipologia e quantità delle prestazioni erogate • Apparecchio radiologico per le esecuzione degli RX endorali in regola con la normativa vigente in materia di radioprotezione. REQUISITI IMPIANTISTICI L'ambulatorio deve essere dotato di nodo equipotenziale ed interruttore differenziale con "In" inferiore o uguale a 30 mA

  31. REQUISITI IMPIANTISTICI Amb. CHIRURGICO • dotato di condizionamento ambientale tale da garantire le seguenti condizioni termo-igrometriche: • - temperatura invernale e estiva compresa tra 20-24°C • - umidità relativa estiva ed invernale del 40-60% • n° dei ricambi aria esterna/ora in funzione del tipo di attività (numero ricambi aria/ora 2 v/h (anche non forzata per le strutture esistenti) • nel caso di aerazione naturale per le strutture esistenti, la superficie ventilata non deve essere inferiore a 1/8 della superficie del pavimento • illuminamento di esercizio: 200 lx nelle zone comuni, 300-750 lx nelle zone visita; • deve essere dotato di vuoto ed ossigeno

  32. Requisiti tecnlogici specifici (Ch. Amb. Oculistica) Caratteristiche igrotermiche: temp. interna invernale 20-24 C° temp. interna estiva 20-25 C° Umidità relativa 40-70 C° N. Ricambi d’aria/ora 3 v/h Caratteristiche illuminazione: Intensità luminosa 200 lux illuminazione generale 500 lux zone visita Fattore medio luce diurna 0,03 Dotazione impiantistica Impianto elettrico secondo norme CEE 64.8 e 64.4 Impianto luce sicurezza secondo norme CEE 64.8 e 64.4 solo per ambienti sanitari

  33. IMPIANTI Tutti i locali adibiti ad attività sanitaria devono essere classificati ai fini degli impianti elettrici secondo la norma CEI 64-8/7 e i successivi aggiornamenti Gli impianti a servizio dei locali adibiti ad attività sanitarie devono essere verificati secondo la periodicità prevista da norme di buona tecnica (es. Norme CEI ) Per tutti gli impianti il cui funzionamento è ritenuto indispensabile per l'incolumità del paziente, deve essere assicurata un'alimentazione elettrica di sicurezza, automatica e disponibile entro un tempo di 15 sec. (gruppo elettrogeno) Gli apparecchi di illuminazione dei tavoli operatori ed apparecchi elettromedicali che supportano le funzioni vitali del paziente devono avere la disponibilità dell'alimentazione di sicurezza entro 0,5 sec.

  34. IMPIANTI (2) L'impianto di climatizzazione deve essere adeguato alle diverse esigenze di servizio e deve essere corredato di relazione di collaudo o di relazione attestante la verifica della rispondenza di quanto realizzato a quanto previsto in sede di progetto (ad es. NORMA UNI 10339/95); - tutti i locali devono essere dotati di adeguata illuminazione e ventilazione - la Direzione deve individuare il referente/responsabile degli interventi manutentivi - devono esistere procedure per gli interventi di manutenzione preventiva e correttiva delle strutture e degli impianti - deve esistere dichiarazione attestante la conoscenza, da parte del personale, delle modalità di attivazione delle procedure per gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria della struttura e degli impianti

  35. EVIDENZE DOCUMENTALI DA RENDERE DISPONIBILI NELLO STUDIO PER IL CONTROLLO:  Pianta planimetrica con la classificazione dei locali ad uso medico secondo la Norma CEI applicabile (CEI 64-4 fino al 31/8/2001 e CEI 64-8 dall’1/9/2001) per gli impianti elettrici, firmata dal/i professionista/i intestatario/i dello studio  Dichiarazione di conformità rilasciata dall’installatore dell’impianto elettrico ai sensi dell’art. 9 della Legge 46/90 in caso di impianto installato dopo l’entrata in vigore della norma N.B.: Per gli impianti installati precedentemente alla data di entrata in vigore della L. 46/90 l’evidenza documentale è costituita dal registro delle verifiche periodiche dell’impianto elettrico  Registro delle verifiche periodiche dell’impianto elettrico

  36. REQUISITI ORGANIZZATIVI • - medico specialista della branca indicato quale responsabile delle attività cliniche o chirurgiche svolte nell'ambulatorio; • - nel caso di ambulatori polispecialistici va individuato un responsabile delle attività organizzative; • personale medico e di assistenza infermieristica in numero proporzionale agli accessi ambulatoriali e alla tipologia dell'attività svolta, • le prestazioni effettuate devono essere registrate e corredate dalle generalità riferite dall'utente; le registrazioni e le copie dei referti vanno conservate secondo le modalità normate;

  37. il medico risponde della regolarità del servizio, ferma restando la responsabilità professionale dei singoli operatori, • - sceglie ed approva i metodi di lavoro; • - risponde della attendibilità dei risultati della prestazione; • - firma i referti, le certificazioni; • - controlla lo stato igienico dei locali, la buona funzionalità degli impianti e di tutti i materiali impiegati, risponde della idoneità delle attrezzature; • cura l’applicazione dei regolamenti interni; • - segnala le denunce obbligatorie previste dalla legge; • - applica le norme di tutela della salute degli operatori contro i rischi derivanti dalla specifica attività; • - cura l’archiviazione degli esami e dei documenti sanitari secondo i regolamenti vigenti; • - organizza il servizio ed i controlli di qualità, dispone il controllo di qualità interno, (le non conformità)

  38. REQUISITI ORGANIZZATIVI (2) Amb. CHIRURGICO • Presenza di un registro riportante: • fondamentali elementi identificativi del paziente • nominativo del/degli operatori • - procedure eseguite, descrizione dell'intervento • - data, con ora di inizio e fine delle procedure eseguite • - tecnica anestesiologica utilizzata • Devono esistere procedure di collegamento funzionale con idonea struttura pubblica o privata, situata ad una distanza compatibile con l'efficace gestione dell'eventuale complicanza o dell'eventuale necessità di protrarre il periodo di osservazione post-intervento

  39. REQUISITI ORGANIZZATIVI (3) • consenso informato • privacy • relazione al medico curante • protocolli di ammissione, cura e dimissione dei • pazienti - monitoraggio complicanze - follow up

  40. REQUISITI ORGANIZZATIVI (4) Amb. ENDOSCOPIA - protocollo per la decontaminazione, pulizia, disinfezione, sterilizzazione degli endoscopi - protocollo per la conservazione degli endoscopi è presente un registro riportante: - fondamentali elementi identificativi del paziente - nominativo del/degli operatori - procedure eseguite e descrizione dell'intervento - data - procedure di collegamento funzionale con idonea struttura pubblica o privata, situata ad una distanza compatibile con l'efficace gestione dell'eventuale complicanza

  41. REQUISITI ORGANIZZATIVI (5) Amb ODONTOIATRICO • - odontoiatra individuato come responsabile sanitario dell‘ ambulatorio • durante lo svolgimento dell'attività odontoiatrica è presente almeno un odontoiatra o un medico autorizzato all'esercizio della professione odontoiatrica.

  42. Sistema Informativo - deve essere definita e documentata l'architettura, con identificazione del responsabile - procedure per il funzionamento del sistema (raccolta, elaborazione, analisi, archiviazione e conservazione dei dati), tutela della privacy e della sicurezza FORMAZIONE - è effettuata attività di formazione ai sensi del D.Lgs n. 81/2008in materia di sicurezza e igiene del lavoro, rischi specifici, in particolare su quelli biologici.

  43. Procedure Generali/istruzioni operative • per la regolamentazione dello svolgimento delle principali attività organizzative connesse all’assistenza e di supporto tecnico-amministrativo: • modalità di accesso (liste di attesa) • continuità assistenziale all'utente in caso di emergenza ambientale, organizzativa e tecnologica • - garanzie dei diritti degli utenti: • gestione dei reclami, risarcimento danni, consenso informato, modalità di comunicazione con i pazienti e i parenti, informazioni, questionari di soddisfazione • elenco dei servizi, delle prestazioni e degli esami offerti • con quali procedure (preparazione dell’utente agli esami) • - modalità di compilazione, trasmissione e consegna dei referti

  44. Procedure Generali/istruzioni operative (2) • per assicurare la prevenzione e il controllo delle infezioni formulate secondo i principi dell’EBM: • - lavaggio delle mani (sociale, antisettico e chirurgico) • decontaminazione e pulizia ambientale • - smaltimento dei rifiuti secondo la normativa vigente • - gestione della biancheria del personale • precauzioni universali o standard • gestione dei dispositivi di protezione individuali (DPI) • gestione del rischio biologico occupazionale • - antisepsi, disinfezione • - decontaminazione, pulizia, disinfezione e sterilizzazione dei • dispositivi medici riutilizzabili

  45. Sterilizzazione in service Evidenza della documentazione circa l’affidamento a struttura esterna con descrizione della quantità di materiale da sterilizzare, delle modalità di trasporto e del luogo di stoccaggio del materiale da sterilizzare e sterilizzato. In caso di sterilizzazione effettuata presso altro studio del medesimo professionista, occorre una relazione che indichi la quantità di materiale sterilizzato per ogni seduta.

  46. Procedure Generali/istruzioni operative (3) - gestione farmaci: registro carico-scarico, conservazione, distribuzione interna e controllo scadenze - prelievo, conservazione, trasporto dei materiali biologici da sottoporre ad accertamento - gestione sangue ed emoderivati - procedura (comprensiva di strumenti, presidi, farmaci, ecc.) per assicurare, in funzione della tipologia della struttura, la gestione dell'emergenza - procedura che garantisca la rintracciabilità dei materiali impiantabili

  47. Procedure Generali Ciascun servizio e/o ambulatorio deve svolgere programmi di controllo interno di Qualità e partecipare a programmi di Valutazione Esterna di Qualità promossi da Enti Terzi istituzionali o, in mancanza, a programmi validati a livello nazionale o internazionale, con evidenza documentale dei percorsi e dei risultati. Devono comunque essere rispettate tutte le normative di sicurezza e di qualità secondo la normativa vigente.

  48. Procedure Generali per ogni paziente deve essere approntata una scheda clinica ambulatoriale in cui siano riportate la diagnosi, gli esami e le condizioni cliniche, le prestazioni effettuate e le prescrizioni terapeutiche; Linee guida in tema di fascicolo sanitario elettronico e di dossier sanitario - 5 marzo 2009 (G.U. n. 71 del 26 marzo 2009) Il piano di e-government 2012 Connessione in rete di tutti i medici di medicina generale e pediatri di libera scelta del SSN Digitalizzazione del ciclo prescrittivo (ricetta e certificato di malattia digitali) Realizzazione del fascicolo sanitario elettronico del cittadino Realizzare un sistema articolato a rete di centri unici di prenotazione (CUP) Innovazione delle Aziende sanitarie Smart Inclusion

  49. Promozione ed il miglioramento della sicurezza dei pazienti - Individuazione delle principali condizioni/situazioni di rischio per i pazienti connesse alle attività proprie dell’ organizzazione; - predisposizione di specifiche iniziative volte a minimizzare tali rischi; - integrazione delle attività finalizzate alla promozione ed alla tutela della sicurezza dei pazienti con le attività per la tutela della salute dei lavoratori; - definizione di criteri e modalità per la rilevazione degli eventi avversi o potenzialmente tali.

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