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Teorie e tecniche della Comunicazione di massa Lezione 9 – 19 maggio 2014

Teorie e tecniche della Comunicazione di massa Lezione 9 – 19 maggio 2014. Noi siamo qui. Agenda Setting Normalmente , risposte diverse: conferma l’assunto dell’Agenda Setting : ‘i media possono dirci DI COSA parlare ma non COME parlarne’

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Teorie e tecniche della Comunicazione di massa Lezione 9 – 19 maggio 2014

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Presentation Transcript


  1. Teorie e tecniche della Comunicazione di massaLezione 9 – 19 maggio 2014

  2. Noi siamo qui

  3. Agenda Setting • Normalmente, risposte diverse: conferma l’assunto dell’Agenda Setting: ‘i media possono dirci DI COSA parlare ma non COME parlarne’ • ‏Sottolineailruolodellerappresentazionimedialinelprocesso di “costruzionesocialedellarealtà” ma ancheimeccanismi di negoziazioneindividuale (“potere” al 50%)‏

  4. 4. INFLUENZA NEGOZIATA DEI MEDIADagli anni ’70 (par. 7, III) • Non si parla più di “potere” e “effetti” dei media ma di “influenza negoziata” dei media • “I meda offrono materiali simbolici che gli individui usano e rielaborano integrandoli nei loro processi di costruzione della realtà sociale e della propria collocazione in essa (identità)”, McQuail

  5. Si riconosceai media un ruoloimportantenella “costruzionedellarealtàsociale • Si riconosceai media la capacitàdiprodurresignificati, rappresentazionidellasocietàcheinfluenzanoiprocessiinterpretatividegliindividui... • Ma siriconosceancheilpoteredegliindividuidirielaborarequesterappresentazioni • vi è dunqueunanegoziazione continuatrailpoteredei media e quellodegliindividui

  6. La Produzione delle notizie (in parte par. 3 cap. III • L’informazione, come mostra la teoria dell’agenda setting, è forse il genere che più illumina la capacità dei media di intervenire nei processi di costruzione sociale della realtà • Alcuni cenni e poi caso studio: la cronaca nera nei TG italiani • Newsmaking attività non imparziale né neutra: giornalisti come gatekeepers • Da evento a notizia: la notiziabilità • I valori notizia

  7. Incidonosuselezionestorie (20%%) e loropresentazione • “regolepratichecomprendenti un corpus diconoscenzeprofessionalicheimplicitamente o esplicitamentespiegano e guidano le procedure lavorativeprofessionali” • Freschezza • Comunicabilità • Non ambiguità • Significatività – Prossimità (culturale) – Rilevanza per pubblico • Impattonazionale • Livellogerarchico/prestigiosocialesoggetticoinvolti

  8. 8. Dimensione 9. Conseguenzepratiche 10. Human interest 11. Conflitto 12. Inaspettato 13. Negatività 14. Drammaticità 15. Aderenza a mezzo e formato (brevità/spazio, frequenza - time span) 16. Concorrenza

  9. Incide sulla presentazione… • La scelta del frame • Il frame di un tema è la chiave di lettura al tema stesso, il suo inquadramento interpretativo, la sua tematizzazione: rappresenta il modo in cui un mezzo di comunicazione conferisce al tema un significato e un certo punto di vista (Marini, Media e discussione pubblica, p. 184)

  10. Mauro Barisione: (Gaye Tuchman), framing = “processo attraverso cui i professionisti dell’informazione mettono in ordine tali avvenimenti, li riorganizzano, danno loro un senso, ne individuano una linea direttrice e infine ne fanno una notizia”. • Con l'attività di framing (= inquadramento e contestualizzazione) si dà forma a un tema stabilendo quali elementi (eventi, personaggi, problemi, settori sociali) vi siano inclusi e come siano interconnessi • Il frame guida l'attribuzione di responsabilità e cause di un determinato fenomeno

  11. Allarme per violenza contro le donne + diffusa retorica anti-immigrazione dal 2006-7 • Tema ‘sicurezza’ nell’agenda politica • Interventi normativi emergenziali e repressivi, per “tutelare” il corpo femminile (decreto anti-romeni 2007, anti-stupro 2009, ordinanze dei sindaci di tipo razzista…)

  12. Secondo semestre 2007 più alta concentrazione di cronaca nera sui TG italiani: 3.500 notizie (contro una media di 2.100 nel 2005-2010) LA RICERCA • Analisi copertura violenza contro le donne (solo omicidio) nei TG Rai e Mediaset (2006) • 473 servizi esaminati (+ aggress. sessuale/stupro 292= 765; in media 2 notizie al giorno) • Audiece 6 tg 2006:95%; quotidiani: 4,5 milioni; solo (TG1 h. 20) circa 5,2 milioni; 6 TG = 18 mil. (1 cittadino/a ogni 3)

  13. Domande di ricerca • La copertura fornita agli omicidi di donne rispecchia l’effettiva fisionomia del fenomeno? • Quali sono le forme qualitative della copertura televisiva? • frames impiegati • rappresentazione degli attori sociali coinvolti, cioè vittime e autori

  14. Impianto metodologico • Analisi quantitativa: confronto tra omicidi effettivamente compiuti e omicidi riportati da almeno un tg • Analisi qualitativa: (discourse analysis) su 7 casi di saturation coverage (250 servizi/473 in totale)

  15. Analisi qualtitativa • Sui 7 casi di saturationcoverage (250 servizi x 7 casi e 223 servizi per gli altri 74 delitti riportati da almeno un tg) • Quale è il frame usato, cioè come viene tematizzato il delitto? • Caso di Luciana Biggi, 28 aprile a Genova (15 servizi) • Primo giorno di copertura: si fanno illazioni su possibili responsabili? E movente uccisione? • (ascoltiamo TG dei primi due giorni, coprono tutti tranne TG3 - Primi servizi fino a tg4 incluso) • “Non disdegnava anche compagnie occasionali per quello che abbiamo potuto accertare dalle testimonianze fino ad oggi, fino a questo momento acquisite, anche di cittadini e ragazzi non italiani”(TG5 28 aprile) • “La pista seguita dagli investigatori resta quella dell’omicidio per rapina. Nel mirino soprattutto gli spacciatori di droga magrebini, ma non solo” (TG1 e TG2 29 aprile).

  16. La vita non è stata mai troppo facile tra le centinaia di carrugi, dietro il porto vecchio di Genova. Extracomunitari, spacciatori magrebini, microdelinquenza giovanile tengono da sempre alto il livello di insicurezza in questi vicoli. Luciana Biggi, di 36 anni, è stata aggredita, forse violentata, infine sgozzata con un vetro di bottiglia da uno o più uomini che ormai tengono in pugno questa terra di nessuno. Una caotica vita notturna, che da qualche tempo anima questo vecchio e decrepito quartiere genovese, non ha certo frenato la criminalità. Qui gli abitanti – in molti stamani hanno portato fiori sul luogo del delitto – hanno paura, subiscono, e non reputano certo un fatto isolato questo orrendo delitto. (Abitante1) “ Qui c’è uno spaccio a cielo aperto. Lo fanno sotto il naso di tutti, di giorno e di notte” (Abitante donna) “Sono stata scippata tre volte, di sotto alla strada. Mia figlia, che ha 30 anni, anche. Alle 18.30 di sera, alle 9 del mattino” (Abitante2) “Sono stato aggredito un po’ di volte. Ma essendo grande e grosso ho risolto la situazione” (Giornalista) “Da chi è stato aggredito?” (Abitante2)“Da extracomunitari” (Abitante donna) “Io, ad esempio, la sera mi faccio sempre accompagnare a casa, quando finisco di lavorare” (TG4 29 aprile)

  17. Vienecreataunaforte associazionetraimmigrazione e criminalità • Del femminicidioverràincolpato Luca Delfino, ex dellaragazza • I TG continuano a costruirequestaassociazioneanchedopocheinquirentihannodichiaratochesistannoconcentrandosu un italiano • “L’ultimo fatto di sangue, una giovane donna aggredita e sgozzata, forse da un gruppo di extracomunitari (…) Qui, in migliaia, vivono a contatto con bande di extracomunitari che vivono di scippi e spacciano droga e minacciano e aggrediscono i passanti” (TG4 30 aprile) • “…pista che porterebbe ad una bandadi magrebini. Intanto, nei vicoli sporchi e maleodoranti, offesi da promiscuità che generano conflitti e delinquenza, la rivolta incalza” (TG2 30 aprile) • “L’altra pista battuta dagli inquirenti rimane quella magrebina, un gruppo di balordi nordafricani,spacciatori di droga” (TG3 1 maggio) • non è stata abbandonata un altra pista, quella che conduce ad una banda di giovani extracomunitari che imperversa nei vicoli di Genova (TG5 30 aprile)

  18. L’analisi dei 7 casi di saturationcoverage (250 servizi x 7 casi) conferma i parametri di notiziabilità individuati, in particolare il pregiudizio verso gli stranieri: • In tutti i casi immigrati come sospetti e/o autori (lo sono solo in 2!) • Il frame utilizzato è quello della immigrazione come criminalità • Tre casi nello stesso mese e area: agosto, nel bresciano • HinaSaleem (10 agosto, 62 servizi) • Elena Lonati (18 agosto, 24 servizi ) • MarzenneTopar (28 agosto, 34 servizi) • Inoltre uccisione di un pittore, anche qui fermato uno straniero…

  19. Coincidenza di tempo e luogo = tutti i TG: “ondata di violenza senza precedenti” nonostante inquirenti e autorità ripetano che si tratti di casi isolati e diversi! • Montaggio 1: visione dei “lanci” dei servizi sul terzo delitto, secondo giorno copertura (quando ormai è noto che la pista è quella del regolamento dei conti per attività del capofamiglia) • Tre casi diversissimi: Saleem: immigrato che uccide figlia (non donna italiana!); Lonati: immigrato che uccide donna italiana; Topar: accusati “3 killer dall’est”, invece due uomini siciliani • Però i tre casi accomunati sotto bandiera della xenofobia (Montaggio 2: TG2 su Saleem, TG5 su Lonati, TG5 su Topar)

  20. “questa è un’invasione in silenzio che hanno fatto. Tutti questi sbarchi che fanno attualmente e che non riescono a fermare. Ma è una cosa impossibile che non riescono a fermarli. Noi ci troviamo tra cinque dieci anni invasi da quella gente lì” (TG1 e TG2, 13 agosto su Saleem), • “non è questione di essere razzisti o no, ma si sta facendo troppo… troppa strada… stanno prendendo troppo potere queste persone..” (TG5, 21 agosto su Lonati) • “Esiste un problema stranieri” (in riferimento solo alla crescita della popolazione immigrata!) • “Bisogna mandarli via tutti, tutti, dal primo all’ultimo” (TG1, 28agosto su Topar) • Nel caso della famiglia uccisa, il TG5 chiosa con dichiarazione ‘generalizzante’ e di stampo xenofobo rilasciata da Calderoli…nonostante nell’attacco citi “guerra tra ‘Ndrangheta e Camorra…”!!!

  21. In 12 giorni questo leit motiv ripetuto da 6 TG diversi. Ma sia qui che in Biggi c’è anche altro frame: gli immigrati sono responsabili della criminalità, che a sua volta genera… • Montaggio 3 • insicurezza • il frame comporta l’individuazione delle cause del problema e delle soluzioni…se frame è insicurezza = che tipo di problema è quello delle uccisioni di donne? • affrontati come questione di ordine pubblico. Soluzioni? • “Più Stato, più mezzi, più integrazione, chiede il sindaco Paolo Corsini, che ha proposto alla Prefettura, un tavolo permanente per la sicurezza” • (Biggi, cittadino) “Noi siamo malati, in questo momento, ma malati gravi. I malati gravi hanno bisogno dell’assistenza. E l’assistenza quale è? Quella della polizia, quella del servizio notturno…” • Effetto collaterale è quello di de-genderizzare il fenomeno del femminicidio

  22. Analisi quantitativa • Confronto tra omicidi avvenuti e loro copertura • 188 uccisioni di donne nel 2006 • Casi risolti: 162 (153 autore uomo), 81 notiziati, 81 no • Tutti i casi codificati in base a 3 parametri: • Relazione vittima/autore (1:partner/marito o ex; 2:altro parente; 3:persona conosciuta; 4:persona sconosciuta) • loro nazionalità eloro età Quali sono le tipologie più o meno diffuse in termini di relazione?

  23. Relazione a/v: due fotografie opposte 1) Tipologia più diffusa: 100/162 (61,7%) partner o ex Tipologia meno notiziata: 40/100 (40%) 2) Tipologia menodiffusa: 7/162(4,3%)sconosciuto Tipologia più notiziata: 5/7 (70%) • Rapporto donne uccise da scon./entro relazioni intime:1/12 • Ma gruppo 1: 4 servizi in media (160 vittime:40 servizi) • Gruppo 2: 16,6 servizi in media (83:5)

  24. Nazionalità a. e v.: due fotografie opposte Tipologia meno diffusa di autore: 22/162(13,58%) straniero (17 cittadini non EU, 2 Polonia e 3 Romania) Visibilità sproporzionata, categoria più notiziata: 14/22 (63,6%) I 14 casi da soli producono un quarto (24,8%) di tutti i servizi in tema trasmessi nel 2006 (119/473)

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