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ISTITUTO SUPERIORE DI ISTRUZIONE

ISTITUTO SUPERIORE DI ISTRUZIONE. ISTITUTO SUPERIORE DI ISTRUZIONE. “DUCA DEGLI ABRUZZI”. SEZIONE PROFESSIONALE AGRARIA DI PIOVE DI SACCO. via Ortazzi, 11 35028 PIOVE DI SACCO Tel. 0495841129 Fax 0499711189 professionale_piove@ducabruzzi.it. I.S.I. “DUCA DEGLI ABRUZZI”

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ISTITUTO SUPERIORE DI ISTRUZIONE

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  1. ISTITUTO SUPERIORE DI ISTRUZIONE

  2. ISTITUTO SUPERIORE DI ISTRUZIONE “DUCA DEGLI ABRUZZI” SEZIONE PROFESSIONALE AGRARIA DI PIOVE DI SACCO via Ortazzi, 11 35028 PIOVE DI SACCO Tel. 0495841129 Fax 0499711189 professionale_piove@ducabruzzi.it

  3. I.S.I. “DUCA DEGLI ABRUZZI” SEZIONE PROFESSIONALE AGRARIA DI PIOVE DI SACCO via Ortazzi, 11 35028 PIOVE DI SACCO Tel. 0495841129 Fax 0499711189 professionale_piove@ducabruzzi.it il percorso scolastico le materie di studio le nostre attività la nostra storia per iscriversi

  4. il percorso scolastico POTENTILLA REPTANS L ARNICA MONTANA L. (Arnica) POLYPODIUM FILIX MAS. (Felce maschio) ANGELICA ARCHANGELICA L. HELLEBORUS NIGER L.(Elleboro, rosa di Natale) GENTIANA ACAULIS L. (genzianella) http://www.salus.it/erboristeria/

  5. le materie di studio salvia fumaria camomilla cicoria ononide piantaggine I.S.I. “DUCA DEGLI ABRUZZI” SEZIONE PROFESSIONALE AGRARIA DI PIOVE DI SACCO via Ortazzi, 11 35028 PIOVE DI SACCOTel. 0495841129 Fax 0499711189 professionale_piove@ducabruzzi.it

  6. le nostre attività Le bulbose La siepe

  7. la nostra storia ITAS “Duca degli Abruzzi” Sede coordinata di Piove di Sacco L’Istituto agrario di Piove di Sacco è una sede coordinata dell’Istituto “Duca degli Abruzzi” di Padova. In esso è presente un corso di studi della sezione professionale agraria che prevede il titolo di Operatore agroambientale al terzo anno e quello di Agrotecnico dopo altri due anni (post-qualifica). Il titolo di stato di Agrotecnico è accompagnato dal titolo regionale di specializzazione di “Tecnico della progettazione, gestione, manutenzione di parchi e giardini”. Con l’introduzione del progetto ’92 (a.s. 1991/92), gli studenti hanno progressivamente incrementato la permanenza nella scuola. Un tempo la grandissima parte di loro concludeva il percorso di studio con la qualifica (allora biennale) di “Meccanico Operatore agricolo” di “Esperta agricola”. Oggi la gran parte degli studenti in possesso della qualifica di primo livello continua gli studi nel biennio che conduce al diploma di stato di Agrotecnico. Nel contempo, si è fatta sensibile la percentuale degli studenti che decide di continuare gli studi all’università. Questa scelta è in costante crescita e nell’ultimo anno è stata fatta da un terzo dei diplomati. Tutto ciò, insieme all’elevazione dell’obbligo scolastico, rende necessaria un’azione di orientamento e di informazione rivolta agli studenti e alle loro famiglie sia in ingresso che in uscita dalla scuola. Tale attività ha, tra l’altro, valorizzato ancora di più il rapporto esistente con il mondo dell’impresa (attraverso le attività di stage presso le aziende agricole e specialmente florovivaistiche, via via incrementate dal primo al quinto anno) e gli altri enti formativi operanti nel territorio. Il nostro Istituto accoglie ormai da una decina di anni alcuni studenti che usufruiscono del sostegno. Tale numero si è stabilizzato (due-tre per ogni classe prima) con l’elevazione dell’obbligo scolastico.

  8. la nostra scuola

  9. iscrizioni ISCRIZIONI entro il 25 gennaio Per informazioni via Ortazzi,11 35028 PIOVE DI SACCO Tel 0495841129 Fax 0499711189 professionale_piove@ducabruzzi.it

  10. 1 di 4 http://www.salus.it/erboristeria/ DIGITALIS PURPUREA L. Pianta erbacea, bienne o perenne che cresce spontanea (varietà tomentosa) nei boschi montani della Corsica e della Sardegna. Viene proficuamente coltivata anche in altre regioni del nostro Paese. La sua semina in vivaio si la in aprile: le plantule possono essere trasportate dopo 8 settimane. Presenta dite tipi di foglie di cui le inferiori,  più grandi, aggIomerate in rosetta, contengono la droga (digitalis folia P.I.). Questa comprende due glucosidi caratteristici: digitossina e digitalina. Inoltre una soponina (digitonina), una sostanza colorante (digitoflavone,) miristina, tapsina, palmitina, aciido oleico, linolico, linoleico, isovalerianico, n. butirrico, acetico, propionico, formico. succinico; una ossidasi: invertina: ed un enzima glicolitico caratteristico (digipuridasi). L'azione è essenzialmente cardiotonica: il ritmo diventa più lento e più regolare: aumenta la pressione arteriosa mentre la diuresi viene accresciuta. ARNICA MONTANA L. (Arnica) Pianta erbacea velenosa, di aspetto vivace, diffusa nei pascoli del piano montano; fiorisce da maggio a luglio. La droga officinale è rappresentata dai fiori e dal rizoma  Arnicae flores et rhizoma F.I.). I fiori contengono una resina amara insolubile in acqua (arnicina), un olio essenziale, mescolanza di esteri degli acidi butirrico, palmitico, valerianico, laurinico e dimetilico; tannini, acido malico, ecc.. La radice contiene, oltre ad arnicina e ad un olio essenziale, sostanze resinose, tannini, acido acetico ed acido malico. I decotti e la tintura di arnica manifestano azione revulsiva cutanea. Per via interna, l'arnica viene impiegata come diaforetico. E' pure dotata di una certa azione emmenagoga e veniva usata in ostetricia nella profilassi della lebbre puerperale. POTENTILLA REPTANS L E’ una pianta a frutice fitto, con fo­glie costituite generalmente da 5 foglioline verdi su tutte due le facce e fiori unici che ha sapore astringente ed è ino­dore. Cresce nei luoghi umidi, lungo ì muri, sul ciglio delle strade, dei fossi e presso le siepi. Fiorisce da giugno ad agosto. Un tempo tutta la pianta, compresa la radice che si raccoglie in primavera, era molto usata perché godeva fama di antidoto generale e di astringente. La radice inoltre come ingrediente nella famosa Terìaca, poltiglia ottenuta da 71 droghe inventata - a quanto si dice - da Mitridate e ritenuta alla a guarire dalle morsicature di animali velenosi. Al succo venivano attribuite proprietà salutari nelle affezioni polmonari e bronchiali. nelle emorragie nasali da tumori maligni, ecc. Oggi le idee sono molto cambiate e la potentilla non viene usata che in decotto contro la dissenteria.

  11. 2 di 4 ACONITUM NAPELLUS L (napello) Pianta erbacea perenne che predilige i piani boscosi  freschi ed umidi delle Alpi, dell'Appennino centrale e della Corsica. Fiorisce nell'estate. In natura è molto velenosa, nelle culture,  in minor grado. Si usano, nella nostra farmacopea, le radici tuberizzate (aconiti tubera F.I.); ma ogni parte della pianta contiene un alcaloide caratteristico, l'aconitina, legato ad acido aconitico, oltre un complesso di altri alcaloidi chimicamente attivi, quali la mesoaconitina, la neopellina, la napellina. L'aconitina del commercio è uno dei più potenti veleni che si conoscano; essa dapprima eccita, quindi paralizza i centri nervosi; inibisce il miocardio e rende insensibili le fibre nervose. La si usa perciò nelle nevralgie del trigemino e dello sciatico, nei tics dolorosi, nelle crisi del reumatismo e della tabe dorsale. Inoltre, quale vasocostrittricenelle fasi congestizie infiammatorie iniziali delle vie aeree superiori. PHELLANDRIUM AQUATICUM(finocchio acquatico)Pianta erbacea acquatica dai fiori raccolti in eleganti ombrelle, che cresce nelle paludi e nei fossati del piano litorale dove fiorisce damaggio a luglio. Allo stato fresco è da considerare velenosa, mentre seccaè innocua. La droga è contenuta nei frutti, dai quali vengonoestratte fra le altre sostanze: un olio etereo, un alcool profumato, un olio grasso e una resina. Questi frutti si trovano in commercio sotto forma di corpiccioli di color bruno chiaro a chiazze violacee. L’olio etereo conferirebbe loro proprietà sedative ed espettoranti, tanto che l’infuso e la tintura di fellandrio possono essere impiegate in alcune affezioni catarrali delle vie respiratorie. STRYCHNOS NUX VOMICA(Nore Vomien)Si tratta di un albero della famiglia delle Loganiacee che cresce in India, in Indocina a Giava, nel Siam e nell'Australia del Nord. Nei semi maturi e secchi, che hanno forma di discoidi, sono contenuti i principi attivi, Il più importante dei quali è rappresentato dalla stricnina; oltre a questa sono presenti la brucina (dimetossisticnina) ed altri alcaloidi meno importanti. Le proprietà farmacologiche della noce vomica sono dovute soprattutto alla stricnina, avendo la brucina un'azione simile ma molto meno intensa. La noce vomica trova impiego terapeutico principalmente come eupeptico e tonico nervino. Ben note e largamente sfruttate sono infine le proprietà della stricnina, energico eccitante delle radici sensitive del midollo spinale, dei centri bulbari e sensoriali. ATROPA BELLADONNA (HeIIadonrm)L'Atropa Belladonna è una pianta erbacea e perenne alta un metro o più; essa cresce nelle regioni centro‑meridionali­ dell'Europa,nella penisola, balca­nica e, nel nostro Paese, sugli altipiani alpini ed appeninici. Essa fiorisce in estate, stagione al principio della quale vanno raccolte le foglie, le quali - assieme alle radici – contengono josciamina ed atropina, oltre ad alcune basi volatili. Solo piccole quantità di atropina sono presenti nella droga fresca, mentre allo stato secco il tenore in tale alcaloide aumenta notevolmente. La Belladonna, come è noto, è un farmaco basilare ed ha molteplici indicazioni terapeutiche correlate alle azioni sul sistema nervoso centrale e su quello vegetativo della josciamina e dell’atropina.

  12. 3 di 4 HELLEBORUS NIGER L.(Elleboro, rosa di Natale)Pianta velenosa perenne che fiorisce da dicembre a marzo nelle zone boscose delle regioni montane e submontane. Farmacologicamente ha soprattutto im­portanza il suo rizoma - grosso, tozzo e ramonoso – che viene estratto dal suolo in primavera, mondato dalle radici e messo a seccare. In esso sono contenuti due glucosidi: l'elleboreina, affine ai digitalici, e l'elleborina che appartiene alle saponine. A piccole dosi, questi glucosidi agiscono rallentando il ritmo cardiaco, laddove, ad alte dosi, lo accelerano. L'elleborina ha pure potere starnutatorio e narcotico mentre l'elleboreina è stata sperimentata come anestetico corneale. In pratica però, essendo poco maneggevole, all’elleborovengono preferite sostanze meno tossiche ed altrettanto efficaci. SCILLA IVIARITIMAE’ una pianta perenne che cresce abbondantemente nelle regioni mediterranee ed anche in Italia sui terreni costieri; la raccolta dei bulbi, che possono aggiungere il peso di qualche chilogrammo, si fa in autunno quando essi sono più ricchi in principi attivi. Una volta sezionato, il bulbo emana una sostanzavolatile che ha azione irritante per le congiuntive; il suo sapore è amaro. Complessi ed importanti dal punto di vista farmacologico sono i principi attivi della scilla: essa contiene soprattutto degli eterosidi cardioattivi (scillarene A e scillarene B) e relativi prodotti di scissione. Sono ben conosciute le proprietà cardiotoniche a tipo digitalico di questi due glucosidi i quali, a differenza della digitale, hannoun’azione più rapida, non danno fenomeni di accumulo e possiedono una più intensa attività diuretica. Quest'ultima sembra anche dovuta ad uno zucchero (la sinistrina) ad azione stimolante e diretta sull'epitelio renale. POLYPODIUM FILIX MAS. (Felce maschio) Largamente diffusa in tutta I’Europa, nonchè in molte regioni temperate dell'America e dell'Asia settentrionale. Questa pianta cresce comunemente nei torrenti boschivi freschi. Dall'apice vegetativo del rizoma si sviluppano le foglie le quali, al massimo del loro rigoglio, raggiungono 1 metro di altezza e 25 centimetri di larghezza. Il rizoma, che contiene la droga (fiIicis rhizoma F.U. VI) deve essere usato entro pochi mesi  dalla raccolta; esso è composto principalmente da acido filicinico (filicina) e da filmarone. Sono note e da tempo sfruttate in terapia le proprietà antielmintiche dell'estratto etereo di felce maschio, che è soprattutto  efficace contro le tenie ed il botriocefalo. TAMARINDUS INDICA L.(Tamarindo) Albero ad alto fusto e dai fiori gradevolmente odorosi,  originario dell'Africa e coltivato nei paesi tropicali. I frutti del tamarindo (Tamarindorum fructus F.I.) sono costituiti da una polpa che viene di solito ottenuta battendo, frammentando e bollendo i frutti stessi e lasciando quindi  raffreddare ed évaporare la massa residua che da ultimo viene posta ad essiccare al sole. La polpa di tamarindo contiene: saccarosio, acido tartarico,  acido citrico, acido malico, tartrato di potassio, sostanze gommose e resinose, amido, ecc. Assunta a piccole dosi,  manifesta un'azione rinfrescante: ed ha sapore così gradevole da venir impiegata nella preparazione di bibite dissetanti ed igieniche di largo consumo. A dosi opportune, il tamarindo agisceda lassativo.

  13. 4 di 4 GENTIANA ACAULIS L. (genzianella)Pianta erbacea perenne che fiorisce in estate nei prati e nei boschi radi delle Alpi e dell'Appennino sardo, corso e nord‑peninsulare, sola oppure accanto alla più nota gentiana lutea L. o gentiana maggiore. Raccolta prima della fioritura, questa pianta può andar confusa col veratro. Nella pratica farmaceutica se ne utilizzano le radici (gentiarnae radix F. I.) alla cui estrazione si provvede dopo il primo anno di fioritura e quando le foglie cominciano ad appassire. Le sostanze contenute nelle radici sono: genzianina, genzianosio, alcuni tannini ed un principio amaro. Esse vengono utilizzate in terapia nelle affezioni del tratto gastro‑enterico ove sia richiesta un'azione tonico‑astringente. In infuso o sotto forma di tintura, la genzianella viene comunemente usata come febbrifugo dagli abitanti delle regioni d'origine. SINAPIS NIGRA (senape nera) Pianta erbacea annua, dai frutti bivalve contenenti numerosi semi, agevolmente coltivabile su terreni campestri argillosi. Il raccolto viene operato nella stagione estiva: i frutti prima ed i semi quindi sono posti ad essiccare al sole. La droga è rappresentata dai semi (Sinapis nigrae semen F.I.) nei quali sono racchiusi: un enzima comune a tutte le piante conifere (miristina), un alcaloide (sinapina) ed un glucoside (sinigrina). I semi di senape nera svolgono azione  rivulsiva cutanea e vengono pertanto impiegati sotto /orma di cataplasmi. Per uso interno, la senape nera nonviene prescritta, al contrario della senape bianca, dalla quale si ricava la nota senape alimentare introdotta come condimento. ANGELICA ARCHANGELICA L.Piantaerbacea di aspetto vivace che cresce su fondi umidi  e riparati di regioni submontane. Fiorisce in estate. La parte medicinale della pianta è costituita dai frutti e soprattutto dalle radici, le quali, raccolte in autunno e in primavera, vengono essiccate al soleo al forno e poste in commercio in frammenti di odore gradevole e sapore pizzicante caratteristico. In essi sono contenuti: angelicina, acido angelicico, un olio essenziale, acido valerianico, resorcina, tannino, zucchero, gomma e resina. L'essenza di Angelica agisce come eupeptico ed antispasmodico, tanto che viene inclusa in liquori stimolanti l'appetito ed in acque sedative, quali quella di Melissa e quella dei Carmelitani. GLYCYRRHIZA GLABRA L.(liquirizia, regolizia) Pianta erbacea perenne che fiorisce nei mesi caldi lungo le coste della Penisola, le Isole od anche in regioni dell'interno submontano a fondo argilloso molto asciutto.  Nel meridione viene coltivata su larga scala. La droga ci proviene dalle radici (glycyrrizae extractum) ed ha  odore e sapore dolciastro caratteristici. La polvere di liquirizia è grigio giallastra: contiene granuli di amido e frammenti di fibre liberiane circondati da cellule cristalligene le quali appunto  presentano nel loro protoplasma cristalli di ossalato di calcio. Questa polvere viene spesso impiegata come correttivo del sapore; ma la liquirizia, per il suo contenuto in glicirrizina. salicilato di metile, resine, pectine e tannini, vanta proprietà espettoranti che ne indicano l'impiego nelle affezioni catarrali delle vie respiratorie.

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