1 / 53

apprendistato D.Lgs. 167/2011

apprendistato D.Lgs. 167/2011. CONTESTO NORMATIVO. 13 Leggi dello Stato dal 1995 Legge 25 al 2011 D.lgs. 167 . 8 Sentenze della Corte Costituzionale dal 2005 ad oggi. 8 Circolari Ministeriali dal 2004 ad oggi. 40 Interpelli (circa) dal 2000 ad oggi. 2. CONTESTO NORMATIVO

vachel
Download Presentation

apprendistato D.Lgs. 167/2011

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. apprendistato D.Lgs. 167/2011

  2. CONTESTO NORMATIVO 13 Leggi dello Stato dal 1995 Legge 25 al 2011 D.lgs. 167 8 Sentenze della Corte Costituzionale dal 2005 ad oggi 8 Circolari Ministeriali dal 2004 ad oggi 40 Interpelli (circa) dal 2000 ad oggi 2

  3. CONTESTO NORMATIVO • Ante Testo Unico GESTIONE CONGIUNTA D.lgs. 276/03 Biagi Legge 196/97 Treu per i CCNL che non hanno disciplinato il 276/2003 e per le assunzioni di giovani minorenni 3

  4. CONTESTO NORMATIVO ANTE T.U. • QUADRO ARTICOLATO • Competenze tripartite • PPSS • STATO • REGIONI Disorientamento nell’uso del Contratto (regole non omogenee) • Ulteriore frazionamento delle regole : • CCNL (oltre 400) • Regioni (attuazione e approccio delle regole diverso) Distorsione nella scelta del Contratto (approccio economico)

  5. MODELLI EUROPEI - COMPARAZIONE

  6. LA RIFORMA D.LGS. 167/2011 T.U. APPRENDISTATO • METODO E OBIETTIVI Coinvolte Regioni – PPSS – Commissioni Parlamentari Superamento diatribe istituzionali 167/2011 attuativo della delega della legge 183/2010

  7. LA RIFORMA D.LGS. 167/2011 T.U. APPRENDISTATO • OBIETTIVI • PRINCIPI DIRETTI • Semplificazione degli aspetti legati alla formazione • Nuove competenze (Regione– Stato-PPSS) • Forte ruolo delle PPSS con i CCNL o Contratti Interconfederali PRINCIPI INDIRETTI Come da Accordo (Regioni-PPSS-Stato) revisione dei Tirocini (art. 11 L.148/2011) Circa 400.000 tirocini anno, di cui il 68% tra i 25/30 anni (uso improprio, rapporti di lavoro mascherati)

  8. LA RIFORMA D.LGS. 167/2011 T.U. APPRENDISTATO DEFINIZIONE DEL CONTRATTO TEMPO INDETERMINATO Già il Dlgs. 368/2001 sulla «DISCIPLINA LEGALE DEL CONTRATTO A TERMINE» escludeva espressamente il contratto di apprendistato quale contratto a termine • PERSONALITA’ GIURIDICA • Rapporto di lavoro caratterizzato dal SINALLAGMA (Lavoro-Retribuzione-Formazione)

  9. LA RIFORMA D.LGS. 167/2011 T.U. APPRENDISTATO INNOVAZIONI PRINCIPALI • APPRENDISTATO NEL PUBBLICO IMPIEGO • APPRENDISTATO PER PRATICANTATO NEGLI STUDI PROFESSIONALI • APPRENDISTATO PER IL LAVORATORE IN MOBILITA’ • APPRENDISTATO PER IL RICERCATORE NEL SETTORE PRIVATO • REVISIONE DEGLI ASPETTI SANZIONATORI

  10. ALCUNI NUMERI 4% Assunzioni in Apprendistato 72% Imprese che ritengono il contratto di apprendistato troppo complesso 10

  11. ELENCO ACCORDI

  12. TIPI DI ACCORDI Definizione capacità formativa aziendale Tipologia di accordo % Definizione requisiti del Tutor/Referente aziendale

  13. TIPI DI ACCORDI Presenza dei profili formativi Finanziamento Fondi Interprofessionali Presenza schema di PFI

  14. APPRENDISTATO PER LA QUALIFICA E PER IL DIPLOMA PROFESSIONALE (art. 3 D.lgs. 167/2011) DISCIPLINA REGIONALE

  15. APPRENDISTATO PER LA QUALIFICA E PER IL DIPLOMA PROFESSIONALE (art. 3 D.lgs. 167/2011) Qualifica professionale TITOLI CONSEGUIBILI Diploma professionale 15-25 ANNI ETA’ Non superiore a 3 anni per Qualifica In considerazione della qualifica o del diploma da conseguire DURATA Non superiore a 4 anni per Diploma Definizione ai sensi del D. Lgs. 226/05 Demandata a Regioni e PPSS a seguito di Accordo in Conferenza Stato –Regioni Monte ore congruo e secondo standard minimi formativi REGOLAMENTAZIONE PROFILI FORMATIVI Rinvio ai contratti collettivi per la determinazione delle modalità di erogazione

  16. DISCIPLINA REGIONALE Intesa tra Regione e Parti Sociali del 10 aprile 2012 D.G.R. n. 70-3780 del 27/04/2012 «Indirizzi per la sperimentazione di percorsi di Apprendistato per la qualifica professionale e per il diploma professionale» Accordo regionale tra le PPSS del Piemonte del 7 maggio 2012 riguardante la disciplina salariale Bando 2012 – 2014 Sperimentazione di percorsi formativi in apprendistato per la qualifica professionale (DD n. 480 del 30/08/ 2012)

  17. ASPETTI PRINCIPALI DELL’INTESA TRA REGIONE PIEMONTE E PARTI SOCIALI 10 aprile 2012 MONTE ORE DEI PERCORSI FORMATIVI (Intesa Conferenza Permanente Stato Regioni 15/03/2012) DURATA E ARTICOLAZIONE DEI PERCORSI FORMATIVI I percorsi formativi in apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale prevedono la frequenza di attività di formazione per un monte ore non inferiore a 400 ore annue, tenuto conto della possibilità di riconoscere crediti formativi Durata e articolazione dei percorsi formativi sono differenziati in relazione ai crediti formativi in ingresso INCENTIVO ALLA FREQUENZA DEI PERCORSI FORMATIVI Sono previste misure di incentivo alla frequenza e al successo dei percorsi formativi per l’acquisizione della qualifica e del diploma professionale mediante il riconoscimento, ai giovani medesimi, di 1.500,00 euro per annualità formativa MODULAZIONE DISCIPLINA SALARIALE Le Parti sociali piemontesi possono definire misure normative e modalità di modulazione della disciplina salariale per gli apprendisti assunti con contratto di apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale, con carattere di cedevolezza rispetto alla disciplina definita dai CCNL di riferimento o da appositi accordi interconfederali assunti a livello nazionale

  18. OFFERTA FORMATIVA • Oggetto dei Bandi: • AZIONI DI SISTEMA finalizzate alla promozione e diffusione dell’istituto • MACROPROGETTI FORMATIVI sperimentali • AZIONI DI SISTEMA: • Promozione e diffusione contratto apprendistato a livello territoriale e settoriale • Facilitazione avvio sperimentazione • Modellizzazione raccordo fra imprese e agenzie formative • Cantierabilità dei progetti formativi • MACROPROGETTI FORMATIVI • Strumenti e metodologie didattiche • Modalità e strumenti per il raccordo impresa/agenzia • Grado e qualità dell’innovazione metodologica

  19. Bando 2012-2014 SOGGETTI ATTUATORI Area 4 TO Area 1 Nord Area 3 Sud-Ovest Area 2 Sud-Est Area Nord: capofila dell’ATS --> ENAIP Area Sud-Est: capofila dell’ATS --> CASA DI CARITÀ Area Sud-Ovest: capofila dell’ATS --> CNOS Area TO: capofila dell’ATS --> IMMAGINAZIONE E LAVORO

  20. Bando 2012-2014 SOGGETTI ATTUATORI Area Sud-Ovest: capofila dell’ATS --> CNOS

  21. Bando 2012-2014 AVVIO DELLE ASSUNZIONI DEGLI APPRENDISTI 11 ottobre 2012 Da questa data le imprese possono assumere giovani con contratto di apprendistato per la qualifica professionale ai sensi dell’art. 3 del D.Lgs. 167/2011

  22. Bando 2012-2014 ISCRIZIONE DEGLI APPRENDISTI • Iscrizione degli apprendisti • presso i soggetti attuatori Le imprese che assumono giovani con contratto di apprendistato per il conseguimento della qualifica professionale, fanno riferimento ai soggetti attuatori individuati nelle aree territoriali in cui sono presenti le sedi di lavoro degli apprendisti L’iscrizione degli apprendisti, presso il soggetto attuatore, avviene automaticamente sul sistema informativo “Gestione apprendistato” al momento della comunicazione di assunzione effettuata on line dall’impresa Il soggetto attuatore, entro 30 giorni dalla data di assunzione dell’apprendista redige, con l’ausilio del tutore aziendale, il PFI contrattuale cui segue la predisposizione del PFI di dettaglio annuale 22

  23. Bando 2012-2014 TIPOLOGIE DI PERCORSI FORMATIVI I percorsi triennali sonorivolti a soggetti in possesso della sola licenza di scuola secondaria di primo grado (chi non ha il diploma deve essere iscritto ai progetti «Laboratori scuola e formazione e/o CTP), che non hanno frequentato istituti di scuola secondaria di II° grado o percorsi di IeFP coerenti con la figura di assunzione dell’apprendista, e che sono privi di esperienza lavorativa nell’ambito dell’area professionale di riferimento I percorsi biennali sono rivolti a soggetti in possesso della sola licenza di scuola secondaria di primo grado, che hanno frequentato con successo almeno un anno in istituti di scuola secondaria di II° grado o percorsi di IeFP coerenti con la figura di assunzione dell’apprendista, e/o con esperienza lavorativa nell’ambito dell’area professionale di riferimento I percorsi annuali sono rivolti a soggetti in possesso della sola licenza di scuola secondaria di primo grado, che hanno frequentato con successo almeno due anni in istituti di scuola secondaria di II° grado o percorsi di IeFP coerenti con la figura di assunzione dell’apprendista, e/o con esperienza lavorativa nell’ambito dell’area professionale di riferimento

  24. Bando 2012-2014 FIGURE DI QUALIFICA DI IeFP certificabili per Area Professionale 4) CULTURA, INFORMAZIONE E TECNOLOGIE INFORMATICHE -OPERATORE GRAFICO -OPERATORE GRAFICO - Multimedia -OPERATORE GRAFICO - Stampa e allestimento 5) SERVIZI COMMERCIALI -OPERATORE AI SERVIZI DI VENDITA -OPERATORE AMMINISTRATIVO-SEGRETARIALE -OPERATORE DEI SISTEMI E DEI SERVIZI LOGISTICI 6) TURISMO E SPORT -OPERATORE DELLA RISTORAZIONE -OPERATORE DELLA RISTORAZIONE - Preparazione pasti -OPERATORE DELLA RISTORAZIONE - Servizi di sala e bar -OPERATORE AI SERVIZI DI PROMOZIONE E ACCOGLIENZA -OPERATORE AI SERVIZI DI PROMOZIONE E ACCOGLIENZA - Strutture ricettive -OPERATORE AI SERVIZI DI PROMOZIONE E ACCOGLIENZA - Servizi del turismo 7) SERVIZI ALLA PERSONA -OPERATORE DEL BENESSERE -OPERATORE DEL BENESSERE - Acconciatura -OPERATORE DEL BENESSERE – Estetica 1) AGROALIMENTARE -OPERATORE AGRICOLO -OPERATORE AGRICOLO - Allevamento animali domestici -OPERATORE AGRICOLO - Coltivazione arboree, erbacee, ortofloricole -OPERATORE AGRICOLO - Silvicoltura, salvaguardia dell'ambiente -OPERATORE DELLA TRASFORMAZIONE ALIMENTARE -OPERATORE DELLA TRASFORMAZIONE AGROALIMENTARE - Conservazione e trasformazione degli alimenti -OPERATORE DELLA TRASFORMAZIONE AGROALIMENTARE - Panificazione e pasticceria -OPERATORE DEL MARE DELLE ACQUE INTERNE 2) MANIFATTURIERA E ARTIGIANATO -OPERATORE DELLE LAVORAZIONI ARTISTICHE -OPERATORE DELLE LAVORAZIONI ARTISTICHE - Oreficeria -OPERATORE DEL LEGNO -OPERATORE DELL’ABBIGLIAMENTO -OPERATORE DELL’ABBIGLIAMENTO - Confezioni artigianali -OPERATORE DELL’ABBIGLIAMENTO - Confezioni industriali -OPERATORE DELLE PRODUZIONI CHIMICHE -OPERATORE DELLE CALZATURE 3) MECCANICA, IMPIANTI E COSTRUZIONI -OPERATORE ELETTRICO -OPERATORE ELETTRONICO -OPERATORE ALLA RIPARAZIONE DEI VEICOLI A MOTORE -OPERATORE ALLA RIPARAZIONE DEI VEICOLI A MOTORE - Riparaz parti e sistemi meccanici ed elettromecc. veicolo a motore -OPERATORE ALLA RIPARAZIONE DEI VEICOLI A MOTORE - Riparazioni di carrozzeria -OPERATORE DI IMPIANTI TERMOIDRAULICI -OPERATORE MECCANICO -OPERATORE MECCANICO - Costruzioni su mu -OPERATORE MECCANICO - Montaggio e manutenzione -OPERATORE MECCANICO - Saldocarpenteria -OPERATORE EDILE -OPERATORE DEL MONTAGGIO E DELLA MANUTENZIONE DI IMBARCAZIONI DA DIPORTO 24

  25. Bando 2012-2014 CONTENUTI DELLA FORMAZIONE I percorsi formativi rivolti a gruppi-classe, anche composti da apprendisti con profili di qualifica diversi, si articolano nelle seguenti aree di competenza: COMPETENZE TRASVERSALI COMPETENZE DI BASE COMPETENZE PROFESSIONALI SPECIFICHE COMPETENZE PROFESSIONALI COMUNI La formazione relativa alle competenze di base e comuni è gestita dal soggetto attuatore in modalità di formazione d’aula

  26. Bando 2012-2014 CONTENUTI DELLA FORMAZIONE Competenze di base • Formazione riferita ai seguenti assi culturali: • Asse culturale dei linguaggi - lingua italiana • Asse culturale dei linguaggi - lingua inglese • Asse culturale matematico • Asse culturale scientifico - tecnologico • Asse culturale storico - sociale Competenze professionali comuni La formazione relativa alle competenze di base e comuni è gestita dal soggetto attuatore in modalità di formazione d’aula • Formazione che prevede i seguenti contenuti formativi: • Sicurezza e igiene • Qualità • Tecnologie informatiche

  27. Bando 2012-2014 DURATA ANNUA E ARTICOLAZIONE DELLA FORMAZIONE Soggetti in diritto-dovere di istruzione e formazione (15-17 anni) • Durata annua del percorso: • 990 ore (500 in modalità strutturata e 490 in modalità non strutturata) di cui: • 320 erogate presso il soggetto attuatore • 670 erogate presso l’impresa

  28. Bando 2012-2014 DURATA ANNUA E ARTICOLAZIONE DELLA FORMAZIONE Soggetti in che hanno compiuto 18 anni (è terminato l’obbligo di istruzione) • Durata annua del percorso: • 790 ore (400 in modalità strutturata e 390 in modalità non strutturata) di cui: • 140 erogate presso il soggetto attuatore • 650 erogate presso l’impresa

  29. Bando 2012-2014 RISORSE DISPONIBILI Euro 320.000,00 per le azioni di sistema Le risorse finanziarie disponibili per l’attuazione del presente provvedimento ammontano a Euro 5.000.000,00 a valere su finanziamenti POR-FSE 2007/2013 - Obiettivo 2 Euro 4.680.000,00 per le azioni rivolte alle persone

  30. Bando 2012-2014 MONITORAGGIO È prevista la costituzione di un Tavolo tecnico composto da soggetti attuatori, Province, Parti Sociali, Italia Lavoro e Regione Piemonte, con il compito di monitorare l’andamento della sperimentazione al fine di individuare soluzioni condivise alle eventuali criticità rilevate in itinere La Regione Piemonte si riserva di richiedere, ai soggetti attuatori, ulteriori informazioni rispetto ai dati presentati in sede di domanda di rimborso, finalizzate al monitoraggio degli interventi

  31. ATTUAZIONE REGIONE PIEMONTE ART. 3 D.lgs 167/2011 PUNTI DI ATTENZIONE ATTRATTIVITA’ PER LE IMPRESE • Modulazione della disciplina salariale • Agenzie Formative come supporto • Contributi AMVA fino al 31.12.2012 ORGANIZZAZIONE DIDATTICA • Flessibilità • Curvatura verso le imprese • . 31

  32. APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE O CONTRATTO DI MESTIERERE (art. 4 D.lgs. 167/2011) DISCIPLINA REGIONALE

  33. APPRENDISTATOPROFESSIONALIZZANTE O CONTRATTO DI MESTIERE (art. 4 D.lgs. 167/2011) TITOLI CONSEGUIBILI Qualificazione ai fini contrattuali 18-29 ANNI (17 per soggetti in possesso di qualifica professionale D.lgs. 226/2005) ETA’ Non superiore a 3 anni In ragione dell’età e del tipo di qualificazione contrattuale da conseguire DURATA Non superiore a 5 anni per le figure professionali dell’artigianato (interpello n. 40/2011 “figure professionali dell’artigianato” sono tutti quei soggetti che operano nel campo artigiano che non possono limitarsi alle figure individuate esclusivamente dalla contrattazione degli artigiani)

  34. DISCIPLINA REGIONALE Intesa tra Regione e Parti Sociali del 27 luglio 2012 D.G.R. n. 64-4267 del 30/07/2012 «Indirizzi per la programmazione della formazione di base e trasversale» Provvedimento attuativo dell’art. 4 – D.Lgs.n. 167/2011 34

  35. ATTO REGIONALE DI INDIRIZZO 27 luglio 2012 DURATA CONTENUTI E ARTICOLAZIONE DELLA FORMAZIONE Durata della formazione per l’acquisizione delle competenze di base e trasversali Per gli apprendisti in possesso di crediti formativi permanenti sulla sicurezza*, la durata della UF1 è ridotta di 4 ore. *Crediti relativi alla formazione generale sulla sicurezza prevista dall'Accordo tra il MLPS, il Ministro della Salute, le Regioni e le PA di Trento e Bolzano per la formazione dei lavoratori ai sensi dell'art. 37, comma 2, del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81.

  36. ATTO REGIONALE DI INDIRIZZO 27 luglio 2012 UNITA’ FORMATIVE UF3: Imparare a imparare UF4: Comunicazione nella madrelingua UF5: Comunicazione nelle lingue straniere UF6: Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia UF7: Competenza digitale UF8: Competenze sociali e civiche UF9: Spirito di iniziativa e imprenditorialità UF10: Consapevolezza ed espressione culturale UF1: Adottare comportamenti sicuri sul luogo di lavoro UF2: Organizzazione e qualità aziendale, relazione e comunicazione nell'ambito lavorativo, diritti e doveri del lavoratore e dell'impresa, legislazione del lavoro, contrattazione collettiva Competenze chiave individuate dalla Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18/12/2006, Allegato “Competenze chiave per l'apprendimento permanente - un quadro di riferimento europeo”

  37. ATTO REGIONALE DI INDIRIZZO 27 luglio 2012 UNITA’ FORMATIVA 3 L’operatore di formazione è responsabile dell’impostazione didattica del percorso e deve mettere a disposizione del tutore aziendale strumenti e metodologie

  38. ATTO REGIONALE DI INDIRIZZO 27 luglio 2012 AUTOCERTIFICAZIONE CAPACITA’ FORMATIVA IMPRESA Le imprese che erogano autonomamente la formazione finalizzata all’acquisizione delle competenze di base e trasversali devono autocertificare il possesso degli “standard minimi” necessari per esercitare le funzioni di soggetto formativo L’autocertificazione della capacità formativa deve essere effettuata mediante l’utilizzo della procedura informatizzata (compilazione del Modello A) prevista con Deliberazione n. 66-6528 del 23/07/2007 L’impresa che ha autocertificato la propria capacità formativa può, comunque, avvalersi dell’offerta formativa pubblica finanziata L’autocertificazione della capacità formativa deve essere fatta una sola volta. L’autocertificazione è valida anche per successive assunzioni con contratto di apprendistato

  39. ATTO REGIONALE DI INDIRIZZO 27 luglio 2012 PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA FONTE FINANZIAMENTO POR-FSE 2007-2013 Ob. 2, Asse I e risorse statali del Fondo sociale per occupazione e formazione DOTAZIONI • Somma stimata in € 40.000.000,00 • Nel caso in cui si rendano disponibili risorse derivanti da risparmi su altre azioni, ovvero quote aggiuntive di provenienza nazionale, regionale o da eventuali altre fonti, mediante specifici atti, e nel rispetto dei limiti previsti dai documenti di programmazione comunitari, la Regione ha facoltà di integrare le risorse sopra indicate 39

  40. APPRENDISTATO DI ALTA FORMAZIONE E RICERCA (art. 5 D.lgs. 167/2011)

  41. ALTA FORMAZIONE IN APPRENDISTATO • Obiettivi generali • Avviare la sperimentazione su tutto il territorio regionale coinvolgendo il sistema universitario e le imprese; • Gestire la sperimentazione mediante la massima flessibilità operativa nel rispetto dei vincoli comunitari, nazionali e regionali; • Sperimentare nuovi modelli formativi centrati sull’interazione tra imprese e istituzioni universitarie; • Sviluppare un nuovo canale formativo a sostegno : • dell’innalzamento del livello di istruzione • dell’orientamento dell’ alta formazione alle esigenze delle imprese;

  42. Impostazione del modello sperimentale • Analisi dei modelli di formazione adottati dalle Università; • Analisi dei fabbisogni e delle aspettative delle imprese mediante un approfondito confronto con le associazioni dei datori di lavoro e dei rappresentanti dei lavoratori al fine di: • armonizzare le esigenze e i vincoli rilevati • definire un modello di intervento compatibile

  43. GOVERNANCE • Protocollo di Intesa tra le Parti sociali, le Istituzioni formative e la Regione per la definizione: • degli indirizzi generali sugli aspetti giuslavoristici • degli indirizzi formativi per l’acquisizione di crediti formativi universitari attraverso la formazione in azienda • delle funzioni del tutore accademico • del modello di Piano Formativo Individuale (PFI); • Regolamento tra le Parti Sociali per definire: • La durata del contratto • L’età degli apprendisti • L’inquadramento e la retribuzione • Istituzione di una Cabina di regia regionale con funzioni di monitoraggio sulla sperimentazione

  44. PROCESSO DI INTERAZIONE IMPRESA ATENEI definizione del modello organizzativo piano formativo individuale erogazione delle attività formative certificazione

  45. Vincoli del modello sperimentale Leazioni finanziabili • Master Universitari • Dottorati di ricerca • Lauree • Le caratteristiche dei destinatari • Età • Titolo di studio I soggetti attuatori • Atenei o Consorzi di essi

  46. DOTTORATI in APPRENDISTATO • Sfida di particolare rilievo 1 delle 8 azioni strategiche indicate dall’Accordo CRUI/ Confindustria • può consentire lo sviluppo di PROGETTI di RICERCA contribuendo a generare CAMBIAMENTIe INNOVAZIONI di PRODOTTO e PROCESSO nelle imprese • il dottorando diventa ANELLO di CONGIUNZIONE tra - sistema accademico e - sistema delle imprese

  47. DOTTORATI in APPRENDISTATO Positività • Offre opportunità concrete di inserimento lavorativo dei dottori di ricerca diverse rispetto a quelle della carriera universitaria; • rafforza le relazioni tra università ed imprese condividendo culture e know how diversi che si vengono ad integrare e complementare grazie ad progetto condiviso di obiettivi e contenuti in campo formativo e di ricerca; • aiuta l’utilizzo di linguaggi comuni contribuendo significativamente ad accorciare la catena della valorizzazione dei risultati della ricerca; • contribuisce a creare un terreno più fertile e ricettivo per il trasferimento tecnologico e l’innovazione.

  48. DOTTORATI in APPRENDISTATO Criticità • Scarso appeal presso i dottorandi che in larga parte coltivano una prospettiva di lavoro di tipo accademico. Necessaria una significativa azione di informazione e sensibilizzazione; • resistenze da parte dei docenti ad accettare questa modalità formativa,che viene interpretata come limitativa della “liberta” di ricerca; • necessità di far comprendere all’azienda le specificità del percorso formativo di un dottore di ricerca che richiede “obbligatoriamente“ un impegno in attività di ricerca e innovazione; • necessità che gli Atenei facciano uno sforzo per utilizzare tutti i possibili spazi di flessibilità tenuto conto dei vincoli di legge stringenti (es. per la selezione dei dottorandi); • proprietà intellettuale dell’attività di ricerca sviluppata deve essere regolata a monte secondo schemi semplici e chiari; • necessità di ricercare un corretto equilibrio nell’utilizzo del tempo e dell’impegno del dottorando in Università e in Impresa.

  49. DOTTORATI in APPRENDISTATO Un fattore di successo • L’esperienza dei dottorandi in apprendistato in Piemonte indica tra gli elementi che hanno concorso al successo la stretta relazione cooperativa che si è instaurata tra: • la Regione • il sistema delle imprese e delle sue rappresentanze • gli Atenei localizzati sul territorio regionale • La Regione svolge una funzione di pivot dell’intero processo contribuendo a motivare ed alimentare l’impegno degli altri due attori coinvolti (università ed imprese) su livelli progettuali e di attuazione adeguati alle aspettative

  50. I NUMERI DELLA SPERIMENTAZIONE Dimensioni delle imprese (valori%) 28,89% fino a 50 da 51 a 250 42,22% più di 250 28,89%

More Related