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Annarosa Pettenò Daniela Marcolina Padova, 30 ottobre 2010

Fumo e Lavoro. Annarosa Pettenò Daniela Marcolina Padova, 30 ottobre 2010. . Epidemia del tabacco. La principale causa prevenibile e prevedibile di morbosità e mortalità nei paesi industrializzati Nel 20esimo secolo ha ucciso 100 milioni di persone nel mondo

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Annarosa Pettenò Daniela Marcolina Padova, 30 ottobre 2010

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Presentation Transcript


  1. Fumo e Lavoro Annarosa Pettenò Daniela Marcolina Padova, 30 ottobre 2010 

  2. Epidemia del tabacco La principale causa prevenibile e prevedibile di morbosità e mortalità nei paesi industrializzati Nel 20esimo secolo ha ucciso 100 milioni di persone nel mondo Potrebbe ucciderne 1 miliardo nel 21esimo secolo In Italia ogni anno muoiono 80.000 persone.

  3. PRINCIPALI FATTORI DI RISCHIODI MALATTIE CRONICHE proporzione di Daly attribuibile a 7 fattori di rischio (Italia 2002) (fonte: WHO the European Health Report, 2005)

  4. Guadagnare Salute Rendere facili scelte salutari • L’86% delle morti in Europa sono determinate da patologie croniche – malattie cardiovascolari e respiratorie, tumori, diabete – che hanno in comune quattro principali fattori di rischio: fumo, alcol, scorretta alimentazione e inattività fisica. • In Italia, questo gruppo di malattie è responsabile del 75% delle morti e di condizioni di grave disabilità.

  5. Nel tempo … 22% ISTAT * Popolazione >= 14 anni

  6. Prevalenza dei fumatori Le Regioni con la prevalenza più alta sono il Lazio, l’Emilia Romagna e l’Umbria (24,6%) quelle con la prevalenza più bassa sono la Valle d’Aosta (18,9%) e il Trentino A.A (19,4%). Le Regioni con la riduzione più marcata tra il 2003 e il 2009 sono il Trentino A. A. (-19,4%) la Campania (-14,3%) e la Valle d’Aosta (-11,1%) hanno invece aumentato la prevalenza l’Umbria (+11,2%) la Basilicata (+4,5%), la Calabria (+4,3%), la Toscana (+2,6%), il Veneto (1,2%) e la Sicilia (+0,8%)

  7. Prevalenza dei fumatori per età in Veneto

  8. Prevalenza dei fumatori per sesso ed età in Veneto

  9. Confronto PASSI - ISTAT PASSI (2008) Media del pool = 29,8 ISTAT 2008 Italia = 22,2% 26% 21% Range: 25% PA Trento – 34% Lazio Range: 17,5% V.D’Aosta – 23,8% Campania

  10. PASSI

  11. PASSI

  12. Abitudine al fumo ed attività lavorativa Maggiore prevalenza di fumatori tra i “blue-collar workers” rispetto ai “white-collar” I “blue-collar workers” iniziano a fumare più precocemente fumano di più smettono di fumare meno frequentemente sono esposti a rischi professionali più frequentemente Barbeau et al., 2004; Lee et al., 2004; Howard, 2004; Giovino, 2004

  13. Fumo di tabacco diretto ed indiretto Inspirato ed espirato dal fumatore Componente diretta “mainstream smoke” Emesso dall’estremità accesa della sigaretta Componente indiretta “sidestream smoke” 95% del fumo di tabacco ambientale

  14. Alcuni agenti chimici contenuti nel fumo di tabacco 1,3-butadiene 2-nitropropano Acetaldeide Acidi carbossilici Acrilamide Acrilonitrile Acroleina Amine aromatiche Amine eterocicliche Ammoniaca Arsenico Benzene Berillio Cadmio CromoVI Cianuro d’idrogeno Cloruro di vinile Dimetilnitrosamina Fenoli Formaldeide Idrazina Idrocarburi policiclici aromatici Isoprene Monossido di carbonio Naftalene Nichel • Nicotina • Nitrosamine • Ossidi d’azoto • Ossido d’etilene • Piombo • Piridina • Polonio-210 • Tetracloroetilene • Tricloroetilene • Uretano • IARC 1 o 2A

  15. Dove agisce la nicotina? La nicotina agisce su: SNC dove attiva due aree cerebrali mesolimbiche: • Nucleus Accumbens: la nicotina aumenta il rilascio di Dopamina, dando al soggetto un senso di benessere e di piacere. • Locus coeuruleus: la nicotina aumenta il rilascio di Noradrenalina, attivando il sistema noradrenergico, dando al soggetto un aumento della vigilanza, della memoria e dell’attenzione. • Sistema Nervoso Periferico: • aumento della frequenza cardiaca • aritmie • costrizione dei vasi sanguigni (coronarie, arterie) • aumento della pressione arteriosa • aumento della peristalsi • scialorrea

  16. Fumare danneggia numerosi apparati e organi Sistema circolatorio e Cuore Apparato Respiratorio FUMO Altri danni Sistema nervoso centrale Sessualità e fertilità (Tratto da S.C. O.R.L. – Pinerolo)

  17. Fumare danneggia numerosi apparati e organi APPARATO RESPIRATORIO • Eccessiva produzione di muco (tosse mattutina del fumatore) • BPCO (Enfisema e Bronchite cronica) fino ad insufficienza respiratoria • Tumori delle vie respiratorie (polmone, bronchi, laringe, orofaringe e bocca) (Tratto da S.C. O.R.L. – Pinerolo)

  18. Fumare danneggia numerosi apparati e organi SISTEMA CIRCOLATORIO E CUORE Sono chiamate in causa 2 sostanze chimiche contenute nel fumo di sigaretta: • CO (ossido di carbonio) • Nicotina Formazione di placche Ateromasiche Rischio di Infarto e ictus (Tratto da S.C. O.R.L. – Pinerolo)

  19. Fumare danneggia numerosi apparati e organi SISTEMA NERVOSO CENTRALE La nicotina crea DIPENDENZAe TOLLERANZA al fumo di sigaretta: Il fumatore non può fare a meno della sigaretta Tendenza ad aumentare il numero di sigarette giornaliere (Tratto da S.C. O.R.L. – Pinerolo)

  20. L’astinenza Esistono due tipi di astinenza nei quali si riscontrano tutti i fumatori: dipendenza fisica e dipendenza psicologia. E' causata dalla continua assunzione di una determinata sostanza (o sostanze); nel momento in cui vengono a mancare, si innesca una crisi di astinenza che ha come conseguenze degli attacchi d'ansia ed irritabilità, difficoltà di concentrazione e sonnolenza, depressione, aumento della fame.La nicotina è una sostanza molto tossica: 50 mg (il contenuto di 2 pacchetti di sigarette), se assunta in un solo momento è una dose mortale. La ritualità e la gestualità del fumare, specialmente se l'abitudine è radicata nel tempo, sono lo scoglio più duro da superare; modificare e sostituire queste abitudini possono portare a sensi di vuoto ed inadeguatezza (fumo come ricerca di un piacere, di un calmante, di uno stimolante, di una protezione…).

  21. Fumare danneggia numerosi apparati e organi SESSUALITA’ E FERTILITA’ UOMINI • Riduce drasticamente il numero degli spermatozoi vitali • Causa impotenza DONNE • Diminuiscono di numero gli ovociti fecondabili (Tratto da S.C. O.R.L. – Pinerolo)

  22. Fumare danneggia numerosi apparati e organi ALTRI DANNI • Capelli più fragili • Alito cattivo (migliora già dopo 24 ore dalla sospensione) • Macchie cutanee • Rughe precoci • Macchie nerastre dentarie • Degenerazione della macula • …. (Tratto da S.C. O.R.L. – Pinerolo) (Tratto da S.C. O.R.L. – Pinerolo)

  23. La Monografia IARC (International Agency for researcher on Cancer) sul fumoVolume 83, 2004. • Fumare tabacco e fumo • di tabacco • Fumo passivo (involontario) • come causa di cancro • per l’essere umano

  24. Neoplasie causate dall’abitudine al fumo di tabacco • Cavità nasali e seni paranasali • Cavità orale, naso- oro- ed ipofaringe • Laringe • Polmone • Esofago, stomaco, pancreas, fegato • Rene e vie urinarie, vescica • Cervice uterina • Midollo osseo (leucemia mieloide)

  25. Alcune malattie non neoplastiche correlate con l’abitudine al fumo • Broncopneumopatia cronica ostruttiva • Cardiopatia ischemica e IMA • Ictus cerebri ischemico/emorragico • Morbo di Büerger • Aneurisma dell’aorta • Diabete mellito • Degenerazione maculare senile • Cataratta

  26. Fumo e lavoro

  27. Fumo di tabacco nei luoghi di lavoro • Causa di malattie gravemente invalidanti e mortali • Concausa di malattie professionali ed infortuni lavorativi • Causa di esplosioni ed incendi • Fattore di confondimento nel monitoraggio biologico

  28. I rischi fumo-correlati nei luoghi di lavoro a) Rischio infortunistico; il numero di incidenti che si verificano a carico dei lavoratori che fumano è almeno due volte superiore a quello dei non fumatori a causa della diminuzione di attenzione, dell’impaccio delle mani, del disagio per il fumo negli occhi e dei colpi di tosse (Sacks et al., 1994). b) Rischio incendio: in Inghilterra è stato stimato che l’8,9% di tutti i rilevanti incendi verificatisi nel 1996 sui luoghi di lavoro è stato provocato dal fumo di sigaretta, con un danno economico stimato in circa 14 milioni di sterline (circa 21 milioni in euro) (Fire Prevention 310, 1998).

  29. I rischi fumo-correlati nei luoghi di lavoro c) Danni a macchine e attrezzature: i componenti del fumo e i suoi residui, a lungo andare, possono danneggiare, con azioni di tipo chimico e meccanico (reazioni chimiche e fotochimiche, ostruzioni provocate dai residui carboniosi e dal particolato), parti di attrezzature e sistemi (Trotto G., 1997).

  30. I rischi fumo-correlati nei luoghi di lavoro d) Rischio di interazione tra fumo di sigaretta ed altre sostanze tossiche; l’esposizione a fumo, passivo o attivo, in associazione all’esposizione a rischi professionali (polveri, sostanze chimiche, etc.) può produrre effetti combinati; effetti mediante una interazione di tipo additivo (quando l’esposizione combinata a due fattori di rischio determina un effetto totale pari alla somma degli effetti dei singoli fattori) o di tipo sinergico (o moltiplicativo, quando l’esposizione combinata determina un effetto maggiore rispetto alla somma degli effetti dei singoli fattori).

  31. I rischi fumo-correlati nei luoghi di lavoro • e) Rischio da esposizione fumo passivo. La ricerca effettuata da Forastiere stima in 324 casi/anno i decessi per tumore polmonare e 235 quelli per malattie ischemiche causati dall’esposizione a fumo passivo in ambiente di lavoro e in 2.033 i bambini nati sottopeso all’anno per esposizione a fumo passivo della madre durante il lavoro. • (Forastiere et al., 2002).

  32. Effetti sulla performance Il fumo passivo esercita un effetto avverso sui test di decisione e di accuratezza, sulla percezione di fastidio e sull’umore. (H. Beh 1989) Il rischio sul posto di lavoro I soggetti mai fumatori esposti a fumo passivo sul posto di lavoro dimostravano un aumento dal 16% al 19% nel loro rischio di tumore del polmone. (Fonte IARC)

  33. I costi diretti ed indiretti per l’azienda Oltre ai costi sociali, il fumo provoca spese dirette e indirette alle aziende derivanti da: ● maggior assenteismo da parte dei dipendenti per malattie attribuibili al fumo; ● minore produttività; ● maggiore pensionamento anticipato a causa di problemi di salute; ● maggiori costi di manutenzione e pulizia; ● maggior rischio di incendi; ● maggiori premi assicurativi in caso di incendi; - costi delle cause intentate da lavoratori contro le aziende che li hanno esposti a fumo passivo.

  34. Corriere della Sera 2/4/2006 ERJ, 2008

  35. I costi diretti ed indiretti per l’azienda La perdita di produttività complessiva riconducibile al tabagismo è stata valutata in 15 miliardi di euro all’anno, molto superiori agli introiti ricavabili dalla vendita del tabacco in Italia. (Garattini et al., 2002).

  36. Stima del costo aziendale delle pause per fumare • Costo medio orario di un lavoratore: 8,64 Euro • Durata media della pausa per fumare: 5 minuti • N° sigarette fumate durante l’orario di lavoro da un fumatore medio: 6 • Perdita di tempo giornaliera per fumare: 30 minuti • Perdita economica annua: € 1.037

  37. Cosa fare?

  38. Un programma d’azione condiviso e coordinato per contrastare i quattro principali fattori di rischio di malattie croniche nel nostro paese: inattività fisica, scorretta alimentazione, soprappeso e/o obesità, alcol e tabacco DPCM 4 maggio 2007

  39. Politiche Trasporti Urbanistiche Politiche Economiche Politiche Agricole Mondo della Scuola Giovani e tempo libero LA SALUTE IN TUTTE LE POLITICHE Sistema Sanitario INTERSETTORIALITÀ

  40. Mettere le persone al centro dell’agire informare educare assistere stimolare la responsabilità individuale I cittadini diventano partner attivi della promozione della salute Sviluppare sinergie per i cittadini Amministrazioni centrali Amministrazioni locali (Regioni, Province, Comuni) Servizio Sanitario Nazionale Professionisti della salute Scuola Mondo del lavoro e dell’industria Associazionismo, Volontariato e Privato sociale Azioni e politiche concrete per facilitare le scelte salutari UNA NUOVA STRATEGIA PER LA SALUTE

  41. Strategie per ridurre esposizione al fumo ambientale Esposizione al fumo ambientale Morbidità e Mortalità Inizio Dipendenza dal tabacco Popolazione Strategie per aumentare la cessazione Strategie per ridurre l’inizio

  42. Attività di protezione dal fumo passivo e sostegno della normativa Monitoraggio e sostegno dell’applicazione della legge 3/2003 2. Ridurre l’esposizione di fumo ambientale: a) negli ambienti domestici b) negli ambienti di lavoro c) negli ambienti scolastici d) negli ambienti di cura

  43. Offrire supporto ai fumatori per smettere TRATTAMENTO DI GRUPPO PER SMETTERE DI FUMARE

  44. Salute La salute vive e cresce nelle piccole cose di tutti i giorni. A scuola, sul lavoro, in famiglia, nel gioco, nell’amore … La salute si crea avendo cura di se stessi e degli altri, sapendo controllare e decidere dei propri comportamenti, facendo in modo che la comunità in cui si vive favorisca la conquista della salute per tutti. Carta di Ottawa, 1986

  45. Protezione e promozione della salute nei luoghi di lavoro Promozione della saluteinterventi educativi per ridurre i rischi legati ad abitudini, stili di vita e comportamenti dannosi Programmi di promozione della salute Protezione della saluteinterventi per ridurre l’esposizione lavorativa a fattori di rischio per la salute e per la sicurezza Applicazione di disposizioni di legge e norme di buona pratica Miglioramento della salute dei lavoratori

  46. Applicazione delle normative vigenti Informazione, sensibilizzazione Counselling (nel corso delle visite di sorveglianza sanitaria) Programmi di promozione della salute Contrasto al fumo nei luoghi di lavoro

  47. Per l’azienda Minore assenteismo Maggiore produttività Ridotto turnover dello staff Ridotti problemi organizzativi Miglioramento dell’immagine aziendale Miglioramento delle relazioni con i lavoratori - Minori contenziosi legali Utilità del contrasto al fumo nei luoghi di lavoro

  48. Per il lavoratore Miglioramento della salute e del benessere Miglioramento dell’igiene dell’ambiente di lavoro Miglioramento dei rapporti con colleghi di lavoro e del benessere di gruppo Utilità del contrasto al fumonei luoghi di lavoro

  49. Efficacia del counselling anti-fumo “Esiste unaforte evidenzache ... il consiglio di un operatore sanitario, ilcounselling individualee di gruppo ed itrattamenti farmacologiciper ladipendenza da nicotina ... sonoefficaci siase forniti nei luoghi di lavoroche altrove” Moher et al., 2005

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