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APOLOGIA DI SOCRATE

APOLOGIA DI SOCRATE. di Basla Barbara anno scolastico 2009/10. APOLOGIA DI SOCRATE. Dialogo di Platone sulla difesa di Socrate condannato da Meleto e Anito di empietà e di corruzione dei giovani. APOLOGIA DI SOCRATE. Fase II proposta di una pena differente. Fase III

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APOLOGIA DI SOCRATE

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Presentation Transcript


  1. APOLOGIA DI SOCRATE di Basla Barbara anno scolastico 2009/10

  2. APOLOGIA DI SOCRATE Dialogo di Platone sulla difesa di Socrate condannato da Meleto e Anito di empietà e di corruzione dei giovani

  3. APOLOGIA DI SOCRATE Fase II proposta di una pena differente Fase III discorso sul senso della morte Fase I difesa

  4. Socrate affarma che dirà solo la verità Distingue tra: ACCUSATORI ANTICHI che hanno sparso una cattiva opinione nei suoi confronti ACCUSATORI RECENTI Meleto e Anito, che hanno portato Socrate in tribunale

  5. ACCUSATORI ANTICHI: accusano Socrate di ambigue pratiche scientifiche e di istruire i giovani in cambio di denaro, tuttavia Socrate non è un sofista e solo per poco tempo si era dedicato alle ricerche scientifiche.

  6. Socrate si è guadagnato questa reputazione per la sapienza. Il responso delfico aveva indicato Socrate come il più saggio tra gli uomini. Socrate, incredulo, inizia ad indagare, cercando un uomo più saggio di lui.

  7. Socrate interroga i politici e si rende conto che sono gli altri a ritenerli sapienti e che loro stessi si credono tali; dunque Socrate tenta di dimostrare loro che non sono sapienti, con il risultato di attirare su di sè il loro odio. Si reca, poi, dai poeti, dagli scrittori e, in seguito, dagli artisti. Socrate era certo che fossero sapienti più di lui. Erano grandi sapienti nel loro campo, tuttavia si credevano tali anche in tutto il resto.

  8. Socrate gli dimostra che non sono dei sapienti e in questo modo anche poeti, scrittori e artisti diventano suoi nemici. Il filosofo comprende di essere più sapiente di tutti loro, non perchè possiede più coscienze, ma perchè sa di non sapere nulla. Tutte le ostilità nei suoi riguardi sono nate da questa indagine. Probabilmente, il dio siè servito del nome di Socrate come esempio. "O uomini, il più sapiente di voi è chi come Socrate, sa che la sua sapienza non conta nulla."

  9. ACCUSATORI RECENTI: accusano Socrate di corrompere i giovani e di non credere negli dei della patria. Socrate, cerca di smentire queste condanne interpellando direttamente Meleto.

  10. Non è possibile che tutti gli Ateniesi, ad eccezione di Socrate, rendano migliori i giovani. In realtà, sono molti a corromperli e pochi a migliorarli. Inoltre, tutte le persone vogliono essere circondate da gente che fa del bene, ma se i giovani vengono corrotti vengono resi peggiori. Nessuno vuole che gli venga fatto del male, perciò se Socrate corrompe i giovani lo fa involontariamente.

  11. Socrate è accusato di non credere negli dei, ma poichè non esiste nessuno che crede nelle opere divine, ma non negli dei, Socrate non è colpevole. Socrate, infatti, crede negli esseri soprannaturali o demoni, che sono figli degli dei. Quindi non è ateo. Socrate non corrompe i giovani, ma insegna loro a non curarsi dei beni materiali, al contrario dell'anima.

  12. Dopo il verdetto, ad Atene, il condannato poteva proporre una pena diversa. Socrate, saputo che sarebbe stato condannato a morte, propone che, come benefattore di Atene, gli si assegni il mantenimento pubblico nel Prinateo. E' comunque disposto a versare un'irrisoria cifra di trenta mine come multa che verrebbe pagata dai suoi allievi, dato che lui non possiede denaro.

  13. Dopo la sentenza tiene un discorso sulla morte che è in ogni caso per lui una buona cosa. Infatti, la morte può essere un sonno eterno, assenza totale di sensazioni, e quindi la morte non può che essere gradita. Oppure, la morte è un viaggio tra gli spiriti, in questo caso Socrate proseguirà la sua indagine sul sapere umano. In ognuno dei due casi, la morte è per Socrate uno splendido guadagno.

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