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GIST CON CELLULE GIGANTI: REPORT DI UN CASO

GIST CON CELLULE GIGANTI: REPORT DI UN CASO. S. Russo, G. Napoli, M.P.Cocca, M.Casiello, C.Martella, A.P.Dei Tos, R.Ricco. Dipartimento di Anatomia Patologica Policlinico Bari Dipartimento di Anatomia Patologica Ospedale Regionale Treviso . INTRODUZIONE.

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GIST CON CELLULE GIGANTI: REPORT DI UN CASO

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  1. GIST CON CELLULE GIGANTI: REPORT DI UN CASO S. Russo, G. Napoli, M.P.Cocca, M.Casiello, C.Martella, A.P.Dei Tos, R.Ricco. Dipartimento di Anatomia Patologica Policlinico Bari Dipartimento di Anatomia Patologica Ospedale Regionale Treviso

  2. INTRODUZIONE • I tumori stromali gastrointestinali (GIST) sono un gruppo eterogeneo di tumori mesenchimali con un ampio spettro di caratteristiche istologiche. • Originano dalle cellule interstiziali di Cajal ossia dalle cellule gangliari mioenteriche. (1)(2) • Circa 2/3 si localizzano nello stomaco, dal 20% al 50% nel tenue intestino (1/3 nel duodeno) e dal 5% al 15% nel colon e nel retto. • Sedi meno frequenti sono l’esofago, l’omento, il mesentere e il retro-peritoneo. (3)

  3. INTRODUZIONE • Sono CD117 (kit) positivi nella maggior parte dei casi (circa 80%). • Alcune varianti morfologiche come quella epitelioide, soprattutto se localizzata a livello dello stomaco, sono positive per PDGFRA. • Tali positività sono dovute a mutazioni delle proteine di recettori tirosin-chinasici che si verificano come evento patogenetico in piu’ dell’ 80% dei GISTs. (4) • Sono mutazioni somatiche presenti solo nelle cellule tumorali, a differenza di quanto avviene nei GISTs di tipo familiare con trasmissione autosomica dominante. • Cio’ causa un’attivazione costituzionale, ligando-indipendente, del recettore. (5)(6)

  4. Schematic representation of KIT and platelet-derived growth factor receptor alpha (PDGFRA) molecules and KIT and PDGFRA mutations in gastrointestinal stromal tumor (GIST). EC indicates extracellular domain; TM, transmembrane domain; JM, juxtamembrane domain; TK1 and TK2, tyrosine kinase domains; KI, kinase insert; pm, point mutation; ins, insertion; itd, internal tandem duplication; and del, deletion. (3).

  5. CASO CLINICO • Paziente di 71 aa con voluminosa neoformazione del diametro massimo di cm 12.5 a livello dell’ileo e del cieco. • La neoplasia presentava aspetto disomogeneo e superficie di taglio in parte necrotica, con escavazione centrale. • Erano presenti, inoltre, noduli multipli a livello peritoneale.

  6. Neoplasia costituita da ricca popolazione di cellule allungate, con citoplasma eosinofilo.

  7. Nuclei pleomorfi e atipici con pattern cromatinico vescicoloso, prominenti nucleoli con elevata attività mitotica e piccoli foci necrotici.

  8. Presenza, inoltre di cellule giganti, tipo osteoclasti, S-100 negative.

  9. Le cellule giganti mostrano un abbondante e ben definito citoplasma, fortemente eosinofilo, con piccoli, numerosi nuclei tondeggianti o ovoidi e nucleoli scarsamente evidenti.

  10. L’assetto immunofenotipico ha dimostratopositività per CD117(+++) e ki-67 (+++) nella componente neoplastica. Negative le determinazioni per actina muscolare HHF35, S-100 e CD34.

  11. CD117 CD117 Ki-67 Ki-67: 9 mitosi in 50 HPF

  12. CONCLUSIONI DIAGNOSTICHE Neoplasia stromale gastrointestinale, in fase avanzata, ad alto grado di malignità.

  13. CONCLUSIONI • Il significato biologico del rinvenimento di cellule giganti, cosi’ come il meccanismo patogenetico della loro formazione in tali tipi di neoplasie, è tuttora sconosciuto. • Recenti indagini condotte sulle cellule neoplastiche ossee,dimostrano come le cellule neoplastiche “spindle” possano secernere una varietà di citochine e fattori di differenziazione come MCP-1, ODF e M-CSF.

  14. CONCLUSIONI • Tali molecole fungono da fattori chemiotattici per i monociti e sono essenziali per la differenziazione degli osteoclasti. • Cio’ suggerisce che la componente “spindle” neoplastica stimoli la migrazione dei monociti dal sangue e la loro fusione in cellule giganti multinucleate “osteoclast-like”. (7)

  15. BIBLIOGRAFIA • 1. Miettinem M, Lasota J. “Gastrointestinal stromal tumors (GISTs): definition,occurrence, pathology, differential diagnosis and molecular genetics”. Pol J Pathol 2003; 54: 3-24. • 2. Kindblom LG, Remotti HE, Aldenborg F, Meis-Kindblom JM. “Gastrointestinal pacemaker cell tumor (GIPACT). Gastrointestinal stromal tumors show phenotypic characteristics of the interstizial cells of Cajal”. Am J Pathol 1998; 153:1259-1269. • 3. Miettinem M, Lasota J. “ Gastrointestinal Stromal Tumors: Review on Morphology, Molecular Pathology, Prognosis and Differential Diagnosis”. Arch of Pathol and Lab Med. Vol. 130, No.10, pp. 1466-1478. • 4. Lee JR, Joshi V, Griffin JW Jr, Lasota J, Miettinem M. “Gastrointestinal autonomic nerve tumor: immunohistochemical and molecular identity with gastrointestinal stromal tumor”. Am J Surg Pathol 2001; 25: 979-987. • 5. Kitamura Y, Hirota S. “ Kit is a human oncogenic tyrosine kinase”. Cell Mol Life Sci 2004; 61: 2924-2931. • 6. Corless CL, Fletcher JA, Heinrich MC. “ Biology of gastrointestinal stromal tumors”. J Clin Oncol 2004; 22: 3813-3825. • 7. Leung KM, Wong S, Chow TC, Lee KC. “ A malignant gastrointestinal stromal tumor with osteoclast-like giant cells”. Arch Pathol Lab Med. 2002 Aug; 126(8): 972-4.

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