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Il responsabile di AC: uomo di speranza

Il responsabile di AC: uomo di speranza. Azione Cattolica Italiana Arcidiocesi di Bari - Bitonto Assemblea diocesana unitaria 25 aprile 2010. Prima parte Uomini e donne di speranza: un esercizio di auto-analisi.

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Il responsabile di AC: uomo di speranza

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Presentation Transcript


  1. Il responsabile di AC:uomo di speranza Azione Cattolica Italiana Arcidiocesi di Bari - Bitonto Assemblea diocesana unitaria 25 aprile 2010

  2. Prima parteUomini e donne di speranza:un esercizio di auto-analisi

  3. La speranza:vedere al di là dell’esistente e riconoscere nell’oggi i segni del futuro I nemici della speranza • La paura Non è il contrario della speranza, ma ne è il rovescio. Entrambe sono atteggiamenti rivolti al futuro. La speranza lo vede con fiducia. La paura lo vede negativamente, come una minaccia. Evoluzione della paura: timore > spavento > terrore • L’angoscia Paura dell’ignoto, senza oggetto. Timore di una minaccia immaginaria. Evoluzione dell’angoscia: inquietudine > ansietà > depressione • Il ricordo e la nostalgia Sono il contrario della speranza perché pensano il futuro come morte e trovano vita solo nel passato

  4. La speranza:aspettativa gioiosa del realizzarsi di un bene desiderato, che non è posseduto al presente ma a cui ci si protende come possibile da conseguire Gli alleati della speranza • Il sogno È una speranza non ancora conscia di sè • Il desiderio È il sogno che diventa attività psicologica concreta di ricerca e progettazione del futuro • La fantasia È una speranza trasparente: lascia trasparire il possibile dal reale • L’utopia Disegno e progetto del futuro. L’organizzazione di un’alternativa all’esistente

  5. Rassegnazione e ottimismo L’essenza dell’ottimismo è la forza di sperare quando gli altri si rassegnano, la forza di tenere alta la testa quando sembra che tutto fallisca, la forza di sopportare gli insuccessi, una forza che non lascia mai il futuro agli avversari, ma lo rivendica per sé. Ci sono uomini che ritengono poco serio, e cristiani che ritengono poco pio, sperare in un futuro terreno migliore e prepararsi ad esso. Essi credono che il senso dei presenti accadimenti sia il caos, il disordine, la catastrofe, e si sottraggono nella rassegnazione o in una pia fuga dal mondo, alla responsabilità per la continuazione della vita, per le generazioni future. Può darsi che domani spunti l’alba dell’ultimo giorno: allora, non prima, noi interromperemo volentieri il lavoro per un futuro migliore. (Dietrich Bonhoeffer, Resistenza e resa)

  6. Disperazione e speranza Cara Kitty, è un gran miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze perché esse sembrano assurde e inattuabili. Le conservo ancora, nonostante tutto, perché continuo a credere nell’intima bontà dell’uomo. Mi è impossibile costruire tutto sulla base della morte, della miseria, della confusione. Vedo il mondo mutarsi lentamente in un deserto, odo sempre più forte l’avvicinarsi del rombo che ucciderà noi pure, partecipo al dolore di milioni di uomini, eppure, quando guardo il cielo, penso che tutto si volgerà nuovamente al bene, che anche questa spietata durezza cesserà, che ritorneranno l’ordine, la pace e la serenità. Intanto devo conservare intatti i miei ideali; verrà un tempo in cui saranno forse ancora attuabili. (Anna Frank, Diario, sabato 15 luglio 1944)

  7. Disincanto e speranza Oggi tutti coloro i quali vivono in attesa di nuovi profeti e nuovi redentori si trovano nella stessa situazione che risuona in quel bel canto della sentinella di Eidom durante il periodo dell’esilio, raccolto nell’oracolo di Isaia: «Una voce chiama da Seir in Eidom: sentinella quanto durerà ancora la notte? E la sentinella risponde: verrà il mattino ma è ancora notte, se volete domandare ritornate un’altra volta». Ne vogliamo trarre l’insegnamento che anelare e attendere non basta, e faremo altrimenti: ci metteremo al nostro lavoro e adempiremo alla richiesta di ogni giorno - come uomini e nella nostra attività professionale. Ma ciò è semplice quando uno abbia trovato e obbedisca al demone che tiene i fili della sua vita. (Max Weber, La scienza come professione)

  8. Prima conclusione Qual è il nostro compito? Come uomini e donne del nostro tempo: umanizzare il mondo e tradurre le speranze in progetto Come cristiani: annunciare il Vangelo e costruire in terra la Gerusalemme celeste

  9. Seconda parteResponsabili associativi:gente di speranza (?)

  10. Speranza è la chiesa… • Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo (Mt 28, 19-20)  • Io vi dico che da ora in poi non berrò più di questo frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo con voi nel regno del Padre mio (Mt 26,29)

  11. Speranza è l’Associazione… Per me la piccola Chiesa che mi aiutò a capire la grande Chiesa e a restare in essa, fu la Gioventù di Azione Cattolica, la Giac come si diceva allora. Mi prese per mano, camminò con me, mi nutrì della Parola, mi diede l’amicizia, mi insegnò a lottare, mi fece conoscere il Cristo, mi inserì vivente in una realtà vivente. L’Azione Cattolica mi obbligò a una catechesi nuova, più matura più aderente ai tempi, mi trasmise la grande idea dell’apostolato dei laici e mi presentò la Chiesa come popolo di Dio e non come la solita e antiquata piramide clericale. (Carlo Carretto)

  12. E’ impegno del responsabile:mettere in relazione la vita spirituale dei singoli, l’esperienza del gruppo e la partecipazione attiva alla comunità parrocchiale Vita di fede personale  Vita comunitaria ecclesiale

  13. E’ impegno del responsabile:collegare la dimensione spirituale individuale alla testimonianza sociale e politica nel mondo Ricerca spirituale e preghiera  Testimonianza nel mondo

  14. E’ impegno del responsabile:valorizzare l’autonomia dei settori (adulti, giovani, ragazzi) e far crescere l’unità dell’associazione “genio” dei settori  unità associativa

  15. E’ impegno del responsabile:farcollaborare fraternamente nell’apostolato sacerdoti e laici, nello scambio dei reciproci doni e nel comune impegno a servizio di tutti i fratelli sacerdoti assistenti  laici

  16. E’ impegno del responsabile:mettere in relazione i diversi livelli territoriali dell’Azione Cattolica e far vivere al gruppo la dimensione diocesana, nazionale e internazionale AC parrocchiale  AC diocesana  AC nazionale  AC internazionale

  17. Terza partesantità, cura educativa e bene comune

  18. Santità

  19. Cura educativa

  20. Bene comune

  21. Nel cammino della Chiesa e del Paese • Orientamenti per il decennio: la sfida educativa • Settimane sociali “un’agenda di seprazna per il futuro del Paese • Congresso eucaristico nazionale “Signore da chi andremo?” • I 150 anni dell’Unità d’Italia

  22. Elementi per un cammino • Ordinarietà del percorso • Cura degli educatori • Formazione integrale e servizio alla parrocchia • Cura dell’adesione • Popolarità dell’associazione: centralità della parrocchia

  23. Un esercizio a casa:perché aderire all’AC?

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