1 / 59

Progettazione concettuale

impiegato. datore. lavora in. Ente. persona. Progettazione concettuale. requisiti del Sistema informativo. progettazione concettuale. SCHEMA CONCETTUALE. progettazione logica. SCHEMA LOGICO. progettazione fisica. Datore. Impiego passato. Impiego corrente. Partecipante.

Download Presentation

Progettazione concettuale

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. impiegato datore lavora in Ente persona Progettazione concettuale Progettazione concettuale

  2. requisiti del Sistema informativo progettazione concettuale SCHEMA CONCETTUALE progettazione logica SCHEMA LOGICO progettazione fisica

  3. Datore Impiego passato Impiego corrente Partecipante Professionista Dipendente Analisi dei requisiti e progettazione concettuale ("Analisi dei dati") • Comprende attività (interconnesse) di • acquisizione dei requisiti • analisi dei requisiti • costruzione dello schema concettuale • costruzione del glossario dei termini Progettazione concettuale

  4. Raccolta dei requisiti • E’ la fase in cui si individuano • i problemi che l’applicazione da realizzare deve risolvere • le caratteristiche che tale applicazione dovrà avere: • aspetti statici (dati) • aspetti dinamici (operazioni sui dati) Progettazione concettuale

  5. Analisi dei requisiti • Inizialmente i requisiti sono raccolti in linguaggio naturale e sono spesso ambigue e disorganizzate • L’analisi dei requisiti consiste nel chiarimento e nell’organizzazione delle specifiche dei requisiti Progettazione concettuale

  6. Requisiti • Possibili fonti diversificate tra loro, per l’acquisizione dei requisiti: • utenti, attraverso: • interviste • documentazione scritta apposita • documentazione esistente: • normative (leggi, regolamenti di settore) • regolamenti interni, procedure aziendali • modulistica • realizzazioni preesistenti: applicazioni da rimpiazzare o che devono interagire con il software da realizzare Progettazione concettuale

  7. Acquisizione e analisi dei requisiti • Il reperimento dei requisiti è un'attività difficile e non standardizzabile • l'attività di analisi inizia con i primi requisiti raccolti e spesso indirizza verso altre acquisizioni; spesso procede parallelamente alla realizzazione dello schema E-R Progettazione concettuale

  8. Acquisizione per interviste con gli utenti • utenti diversi possono fornire informazioni diverse • utenti a livello più alto hanno spesso una visione più ampia ma meno dettagliata • le interviste portano spesso ad una acquisizione dei requisiti “per raffinamenti successivi” Progettazione concettuale

  9. Interazione con gli utenti • Spunti: • effettuare spesso verifiche di comprensione e coerenza sulle informazioni raccolte • verificare anche per mezzo di esempi (generali e relativi a casi limite) • richiedere definizioni e classificazioni • far evidenziare gli aspetti essenziali rispetto a quelli marginali Progettazione concettuale

  10. Un esempio

  11. Requisiti: documentazione descrittiva • Regole generali: • scegliere il corretto livello di astrazione • standardizzare la struttura delle frasi • suddividere le frasi articolate • separare le frasi sui dati da quelle sulle funzioni Progettazione concettuale

  12. Glossario dei termini, omonimi e sinonimi • Raramente i requisisti espressi in linguaggio naturale sono privi di ambiguità. È infatti frequente il caso di Omonimi: lo stesso termine viene usato per descrivere concetti differenti (es: libro e copia di libro, posto di lavoro e geografico) Sinonimi: termini diversi vengono usati per descrivere lo stesso concetto (es: studente e partecipante) • Un modo conveniente per rappresentare i concetti più rilevanti emersi dall’analisi è il glossariodei termini, il cui scopo è fornire per ogni concetto rilevante: • Una breve descrizione del concetto • Eventuali sinonimi • Relazioni con altri concetti del glossario stesso Progettazione concettuale

  13. Requisiti: organizzazione di termini e concetti • Regole generali • costruire un glossario dei termini • individuare omonimi e sinonimi e unificare i termini • rendere esplicito il riferimento fra termini • riorganizzare le frasi per concetti Progettazione concettuale

  14. Glossario dei termini Progettazione concettuale

  15. Ristrutturazione dei requisiti • Oltre a costruire il glossario, per semplificare le analisi successive, è utile riformulare i requisiti: • Eliminare le omonimie • Usare un termine univoco per ogni concetto • Riorganizzare le frasi raggruppandole in base al concetto cui si riferiscono Nell’esempio: • Frasi di carattere generale • Frasi riferite ai partecipanti • Frasi riferite ai docenti • Frasi riferite ai corsi • Frasi riferite alle società Progettazione concettuale

  16. Strutturazione dei requisiti in gruppi di frasi omogenee Progettazione concettuale

  17. Progettazione concettuale

  18. Progettazione concettuale

  19. Progettazione concettuale

  20. Operazioni sui dati • E' importante raccogliere specifiche sulle operazioni da effettuare sui dati • Utilizzando le stessa terminologia usata per i dati • Descrivendo la frequenza con la quale le varie operazioni sono eseguite Progettazione concettuale

  21. Operazioni sulla società di formazione • Inserisci un nuovo partecipante indicando tutti i suoi dati (40/giorno) • Assegna un partecipante a una edizione di corso (50/giorno) • Inserisci un nuovo docente indicando dati e corsi che può insegnare (2/giorno) • Assegna un docente abilitato a una edizione di corso (15/giorno) • Stampa tutte le informazioni sulle edizioni passate di un corso, con titolo, orari, lezioni e numero partecipanti (10/giorno) • Stampa tutti i corsi offerti, con informazioni sui docenti che possono insegnarli (20/giorno) • Per ogni docente, trova i partecipanti a tutti i corsi da lui insegnati (5/settimana) • Effettua una statistica su tutti i partecipanti a un corso, con tutte le informazioni su di essi, sulla edizione a cui hanno partecipato, e la rispettiva votazione (10/mese) Progettazione concettuale

  22. Criteri di rappresentazione • Quale costrutto E-R va utilizzato per rappresentare un concetto presente nelle specifiche informali? • Bisogna basarsi sulle definizioni dei costrutti del modello E-R Progettazione concettuale

  23. Trasformazione in schema E-R Progettazione concettuale

  24. Strategie di progetto • top-down: si parte da uno schema iniziale molto astratto ma completo, che viene successivamente raffinato fino ad arrivare allo schema finale • bottom-up: si suddividono le specifiche in modo da sviluppare semplici schemi parziali ma dettagliati, che poi vengono integrati tra loro • inside-out: lo schema si sviluppa “a macchia d’olio”, partendo dai concetti più importanti, aggiungendo quelli a essi correlati, e così via Progettazione concettuale

  25. Strategia top-down Schema finale Schema intermedio Schema intermedio Schema iniziale Specifiche Progettazione concettuale

  26. Persona Uomo Donna Primitive di raffinamento top-down • Entità  Gerarchia di entità Persona Progettazione concettuale

  27. Esame Esame Studente Corso Cognome Età Impiegato Impiegato Stipendio • Entità  Entità e associazioni • Entità  Entità e attributi

  28. nata Di Persona Città Persona vive Città Dipendente Dipendente Dipartimento lavora con in dirige Dirigente Dipartimento • Associazioni  Più associazioni • Associazioni  Entità e associazioni

  29. Cognome Età Impiegato Studente Corso Persona Esame Stipendio Uomo Donna Realizzazione di uno schema concettuale con applicazione delle primitive di raffinamento top-down Esame Persona Impiegato

  30. Schema 2,1 Specifiche 2,1 Schema 1,1 Specifiche 1,1 Specifiche 1 Specifiche 2 Schema 2,2 Specifiche 2,2 Schema 1,2 Specifiche 1,2 Strategia bottom-up Schema finale Specifiche Progettazione concettuale

  31. specifica su studente Studente .. per gli studenti (circa 5000), identificati da un codice, si vuole memorizzare il codice fiscale, il cognome, l'età, il sesso, il luogo di nascita Primitive di raffinamento bottom-up • Specifiche su concetto  Nuova entità Progettazione concettuale

  32. Studente Esame Studente Corso Corso Persona Dipendente Dirigente Dipendente Dirigente • Entità isolate  Associazioni tra le entità • Entità isolate  Gerarchia di generalizzazione

  33. Studente Corso Studente Corso Persona Esame Persona Uomo Donna Uomo Donna Realizzazione dello schema con l’applicazione delle primitive di raffinamento Bottom-up Impiegato Specifica su impiegato

  34. Un esempio già visto… Si vuole modellare il sistema informativo di un’azienda con sedi dislocate in diverse città. Gli impiegati dell’azienda sono identificati da un codice e afferiscono a un dipartimento (a partire da una certa data). Ogni dipartimento ha un nome, un direttore e un numero di telefono ed è dislocato su una sola sede, di cui è noto l’indirizzo. Gli impiegati partecipano a diversi progetti, che sono caratterizzati da un nome, un budget e una data di consegna. Progettazione concettuale

  35. (0,1) (1,1) Direzione Cognome Telefono (1,N) Impiegato Dipartimento (1,N) (0,1) Afferenza (1,1) Nome Codice (0,N) Composizione (0,1) Partecipazione Data (1,N) (1,N) Sede Progetto Via Indirizzo Città CAP Budget Nome …modellato con strategia inside-out

  36. Si organizzano i concetti più importanti in un semplice schema concettuale Strategia mista a) si individuano i concetti principali e si realizza uno schema scheletro

  37. b) Sulla base dello schema scheletro si può decomporre, raffinare, espandere, integrare

  38. c) Analisi di qualità dello schema ed eventuale ristrutturazione

  39. Vantaggi della strategia mista • E' la più flessibile tra le strategie, si adatta a esigenze contrapposte: • Suddividere un problema complesso in sottoproblemi • Procedere per raffinamenti successivi • In tutti i casi pratici di una certa complessità, la strategia mista è l'unica che si può effettivamente adottare Progettazione concettuale

  40. Qualità di uno schema concettuale • correttezza: uno schema E-R è corretto quando utilizza propriamente i costrutti messi a disposizione dal modello E-R. Possono esserci: • errori sintattici (uso non ammesso di costrutti) • errori semantici (uso di costrutti che non rispetta la definizione) • completezza: uno schema E-R è completo quando rappresenta tutti i dati di interesse e tutte le operazioni possono essere eseguite a partire dai concetti descritti dallo schema Progettazione concettuale

  41. leggibilità: uno schema E-R è leggibile quando rappresenta tutti i dati in maniera naturale e comprensibile • minimalità: uno schema E-R è minimale quando tutte le specifiche sui dati sono rappresentate una sola volta nello schema • uno schema non è minimale quando esistono delle ridondanze, cioè concetti che possono essere derivati da altri. • Non sempre una ridondanza è indesiderata, ma può nascere da precise scelte progettuali Progettazione concettuale

  42. Un esempio di progettazione concettuale Società di formazione Progettazione concettuale

  43. Docenza Partecipazione Schema scheletro Corso Partecipante Docente Progettazione concettuale

  44. Progettazione concettuale

  45. Raffinamento di partecipante CF Partecipante Codice ….. Progettazione concettuale

  46. (0,N) (0,N) Impiego passato Impiego corrente CF (1,1) (0,N) Codice ….. Professionista Dipendente Livello Titolo prof. Posizione Area Datore Nome ….. Partecipante

More Related