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Provincia di Pordenone Settore Tutela Ambientale Servizio gestione Rifiuti

Provincia di Pordenone Settore Tutela Ambientale Servizio gestione Rifiuti Progettazione e gestione delle piazzole ecologiche. Premesse Caratteristiche costruttive Richiesta autorizzazione Gestione delle ecopiazzole Funzionalità delle strutture Modalità di raccolta. PREMESSE (1)

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Provincia di Pordenone Settore Tutela Ambientale Servizio gestione Rifiuti

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  1. Provincia di Pordenone Settore Tutela Ambientale Servizio gestione Rifiuti Progettazione e gestione delle piazzole ecologiche • Premesse • Caratteristiche costruttive • Richiesta autorizzazione • Gestione delle ecopiazzole • Funzionalità delle strutture • Modalità di raccolta

  2. PREMESSE (1) Legge regionale n. 25/2005 Art. 19 della L.R. 25/2005 (Disposizioni in materia di aree di conferimento rifiuti) 1. I soggetti che svolgono attività di gestione delle aree ove vengono conferiti i rifiuti urbani provenienti dalla raccolta differenziata, ovvero dallo spazzamento stradale, sono autorizzati a proseguire nell’attività medesima sempre che presentino domanda di autorizzazione alla costruzione ed esercizio alla Provincia competente per territorio ai sensi del decreto del Presidente della Giunta regionale 2 gennaio 1998, n. 01/Pres. (Regolamento per la semplificazione e accelerazione dei procedimenti amministrativi in materia di smaltimento dei rifiuti), entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge. 2. L’approvazione del progetto costituisce, ove occorra, variante dei Programmi provinciali attuativi del Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani. • Premesse • Caratteristiche costruttive • Richiesta autorizzazione • Gestione delle ecopiazzole • Funzionalità delle strutture • Modalità di raccolta

  3. PREMESSE (2) Piano Regionale Il Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Urbani (pagg.211 e 212) individua tre livelli di “piattaforme ecologiche”: I livello – quelle in cui vengono conferite, senza alcuna forma di trattamento, tutte le frazioni di RU la cui raccolta separata è obbligatoria per legge; II livello – quelle in cui sono previste le attrezzature per un primo trattamento di tutte le frazioni separate dei RU (pressa, imballo, compostaggio di scarti verdi) o di parti di esse; III livello – quelle, poste a servizio di ambiti territoriali molto vasti, in cui si realizza, attraverso impianti tecnologici complessi, un trattamento spinto del materiale separato conferito. • Premesse • Caratteristiche costruttive • Richiesta autorizzazione • Gestione delle ecopiazzole • Funzionalità delle strutture • Modalità di raccolta

  4. PREMESSE (3) D.Lgs. 22/97 (Decreto Ronchi) art. 6 comma 1 del D.Lgs. 22/97 i) luogo di produzione dei rifiuti: uno o più edifici o stabilimenti o siti infrastrutturali collegati tra loro all’interno di un’area delimitata in cui si svolgono le attività di produzione dalle quali originano i rifiuti; l) stoccaggio: le attività di smaltimento consistenti nelle operazioni di deposito preliminare di rifiuti di cui al punto D 15 dell’allegato B, nonché le attività di recupero consistenti nelle operazioni di messa in riserva di materiali di cui al punto R 13 dell’allegato C; • Premesse • Caratteristiche costruttive • Richiesta autorizzazione • Gestione delle ecopiazzole • Funzionalità delle strutture • Modalità di raccolta

  5. PREMESSE (4) Definizioni SONO PIAZZOLE ECOLOGICHE : LE AREE OVE VENGONO CONFERITI I RIFIUTI URBANI PROVENIENTI DALLA RACCOLTA DIFFERENZIATA O DALLO SPAZZAMENTO STRADALE, NON INSERITE NEL SISTEMA DI RACCOLTA STRADALE. NON SONO PIAZZOLE ECOLOGICHE: LE AREE SPARSE SUL TERRITORIO IN PROSSIMITA’ DELLE CIVILI ABITAZIONI, IN CUI SONO COLLOCATI I CONTENITORI DELLE RACCOLTE DIFFERENZIATE QUALI CARTA, PLASTICA, VETRO… • Premesse • Caratteristiche costruttive • Richiesta autorizzazione • Gestione delle ecopiazzole • Funzionalità delle strutture • Modalità di raccolta

  6. CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE (1) Recinzione di altezza superiore di 1,5 m ed eventuale mascheramento con barriera verde, in modo da consentire l’accesso solo in presenza di personale addetto e evitare conferimenti abusivi e/o furti • Premesse • Caratteristiche costruttive • Richiesta autorizzazione • Gestione delle ecopiazzole • Funzionalità delle strutture • Modalità di raccolta

  7. CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE (2) Pavimentazione impermeabile (massetto in c.a.) per le parti operative, con rete di raccolta delle acque e disoleatore prima dello scarico • Premesse • Caratteristiche costruttive • Richiesta autorizzazione • Gestione delle ecopiazzole • Funzionalità delle strutture • Modalità di raccolta

  8. CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE (3) Possibilità di posizionare e movimentare contenitori di vario tipo e sistemi di copertura per i rifiuti pericolosi e per i materiali deteriorabili (carta – cartoni). I contenitori per i rifiuti pericolosi devono essere conformi alle norme sugli stoccaggi • Premesse • Caratteristiche costruttive • Richiesta autorizzazione • Gestione delle ecopiazzole • Funzionalità delle strutture • Modalità di raccolta

  9. CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE (4) • Vasche a tenuta per rifiuti quali lo spazzamento stradale; • Sistemi illuminanti e di sicurezza (es. estintori antincendio); • Pesa – bilancia; • Locale per il personale di custodia. • Premesse • Caratteristiche costruttive • Richiesta autorizzazione • Gestione delle ecopiazzole • Funzionalità delle strutture • Modalità di raccolta

  10. RICHIESTA AUTORIZZAZIONE (1) Ecopiazzole esistenti La richiesta di autorizzazione ai sensi degli art. 27 e 28 del D.Lgs. 22/97 deve essere corredata: • Relazione tecnica descrittiva dello stato di fatto, con dichiarazione dei vincoli presenti sull’area e dei codici CER dei rifiuti che si raccolgono; • Compatibilità ambientale (?); • Schemi grafici che descrivono lo stato di fatto; • Documenti che attestano l’approvazione del progetto da parte del Comune. • Premesse • Caratteristiche costruttive • Richiesta autorizzazione • Gestione delle ecopiazzole • Funzionalità delle strutture • Modalità di raccolta

  11. RICHIESTA AUTORIZZAZIONE (2) Nuove ecopiazzole e varianti La richiesta di autorizzazione ai sensi degli art. 27 e 28 del D.Lgs. 22/97 deve essere corredata un progetto definitivo che comprende, tra l’altro: • Relazione tecnica (descrizione delle opere, dei vincoli presenti sull’area, dei codici CER dei rifiuti che si intende raccogliere); • Studio di Impatto Ambientale (?); • Relazione geologica; • Grafici descrittivi; • Computo metrico estimativo; • Capitolato speciale d’appalto. • Documenti che attestano l’approvazione del progetto da parte del Comune (per le parti già realizzate). • Premesse • Caratteristiche costruttive • Richiesta autorizzazione • Gestione delle ecopiazzole • Funzionalità delle strutture • Modalità di raccolta

  12. RICHIESTA AUTORIZZAZIONE (3) Chi presenta domanda? Per l’approvazione del progetto e la costruzione (art. 27 del D.Lgs. 22/97): • Il Comune, i Consorzi di Comuni e le Comunità Montane; • (Le ditte titolari di piazzole, non applicandosi la privativa sul recupero dei rifiuti urbani, art. 21, comma 7 del D.Lgs. 22/97) Per la gestione (art. 28 del D.Lgs. 22/97): • Il Comune, se la gestisce con proprio personale; • La Ditta che gestisce. • Premesse • Caratteristiche costruttive • Richiesta autorizzazione • Gestione delle ecopiazzole • Funzionalità delle strutture • Modalità di raccolta

  13. GESTIONE DELLE ECOPIAZZOLE (1) La gestione può avvenire: • in proprio (con personale del Comune o con convenzioni con associazioni di volontariato… ma comunque sotto la responsabilità del Comune); • affidata a terzi (se la piazzola è di proprietà del Comune e la gestione è di una ditta, quest’ultima dovrà essere iscritta all’Albo nazionale delle imprese che effettuano la gestione dei rifiuti, art. 30 del D.Lgs. 22/97. Inoltre la ditta dovrà prestare apposita garanzia finanziaria ai sensi dell’art. 3 del D.P.G.R. 502/91, se in piazzola vengono stoccati rifiuti pericolosi) • Premesse • Caratteristiche costruttive • Richiesta autorizzazione • Gestione delle ecopiazzole • Funzionalità delle strutture • Modalità di raccolta

  14. GESTIONE DELLE ECOPIAZZOLE (2) Gestore Chi gestisce un’ecopiazzola deve: • tenere presso la piazzola un registro di carico e scarico ai sensi dell’art. 12 del D.Lgs. 22/97. Ogni conferimento deve essere registrato. Le annotazioni devono essere effettuate entro le 24 ore dalla presa in carico dei rifiuti; • provvedere annualmente alla compilazione del MUD; • accompagnare tutti i rifiuti in uscita da formulario di cui all’art. 15 del D.Lgs. 22/97; • Premesse • Caratteristiche costruttive • Richiesta autorizzazione • Gestione delle ecopiazzole • Funzionalità delle strutture • Modalità di raccolta

  15. GESTIONE DELLE ECOPIAZZOLE (3) Gestore Chi gestisce un’ecopiazzola deve: • essere iscritto all’albo nazionale delle imprese che effettuano la gestione dei rifiuti, se impresa che gestisce in conto terzi (es. piazzola di proprietà comunale e gestione di una ditta). • prestare apposita garanzia finanziaria ai sensi dell’art. 3 del D.P.G.R. 502/91, se in piazzola vengono stoccati rifiuti pericolosi, se la piazzola è gestita da ditta; Le ecopiazzole non necessitano di gestore ai sensi dell’art. della L.R. 30/87 non essendo un impianto tecnologico • Premesse • Caratteristiche costruttive • Richiesta autorizzazione • Gestione delle ecopiazzole • Funzionalità delle strutture • Modalità di raccolta

  16. GESTIONE DELLE ECOPIAZZOLE (4) Chi può conferire rifiuti? Possono conferire rifiuti: • I privati cittadini per i rifiuti domestici; • Ditte e imprese per i rifiuti assimilati (accompagnati da formulario); • Il Comune per i rifiuti provenienti dallo spazzamento stradale, dalla pulizia di aree pubbliche… • Premesse • Caratteristiche costruttive • Richiesta autorizzazione • Gestione delle ecopiazzole • Funzionalità delle strutture • Modalità di raccolta

  17. GESTIONE DELLE ECOPIAZZOLE (5) Rifiuti conferibili Possono essere conferiti i rifiuti URBANI e ASSIMILATI, classificati con i codici CER di cui alla classe 20. Per ogni tipologia di rifiuto devono essere previsti adeguati contenitori e presidi. • Premesse • Caratteristiche costruttive • Richiesta autorizzazione • Gestione delle ecopiazzole • Funzionalità delle strutture • Modalità di raccolta

  18. GESTIONE DELLE ECOPIAZZOLE (6) Elenco dei rifiuti conferibili 20 RIFIUTI URBANI (RIFIUTI DOMESTICI E ASSIMILABILI PRODOTTI DA ATTIVITÀ COMMERCIALI E INDUSTRIALI NONCHÉ DALLE ISTITUZIONI) INCLUSI I RIFIUTI DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA 20 01 frazioni oggetto di raccolta differenziata (tranne 15 01) 20 01 01 carta e cartone 20 01 02 vetro 20 01 08 rifiuti biodegradabili di cucine e mense 20 01 10 abbigliamento 20 01 11 prodotti tessili 20 01 13* solventi 20 01 14* acidi 20 01 15* sostanze alcaline 20 01 17* prodotti fotochimici 20 01 19* pesticidi 20 01 21* tubi fluorescenti ed altri rifiuti contenenti mercurio 20 01 23* apparecchiature fuori uso contenenti clorofluorocarburi 20 01 25 oli e grassi commestibili 20 01 26* oli e grassi diversi da quelli di cui alla voce 20 01 25 20 01 27* vernici, inchiostri, adesivi e resine contenenti sostanze pericolose • Premesse • Caratteristiche costruttive • Richiesta autorizzazione • Gestione delle ecopiazzole • Funzionalità delle strutture • Modalità di raccolta

  19. GESTIONE DELLE ECOPIAZZOLE (7) Elenco dei rifiuti conferibili 20 01 28 vernici, inchiostri, adesivi e resine diversi da quelli di cui alla voce 20 01 27 20 01 29* detergenti contenenti sostanze pericolose 20 01 30 detergenti diversi da quelli di cui alla voce 20 01 29 20 01 31* medicinali citotossici e citostatici 20 01 32 medicinali diversi da quelli di cui alla voce 20 01 31 20 01 33* batterie e accumulatori di cui alle voci 16 06 01, 16 06 02 e 16 06 03 nonché batterie e accumulatori non suddivisi contenenti tali batterie 20 01 34 batterie e accumulatori diversi da quelli di cui alla voce 20 01 33 20 01 35* apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso, diverse da quelle di cui alla voce 20 01 21 e 20 01 23, contenenti componenti pericolosi (6) 20 01 36 apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso, diverse da quelle di cui alle voci 20 01 21, 20 01 23 e 20 01 35 20 01 37* legno, contenente sostanze pericolose 20 01 38 legno, diverso da quello di cui alla voce 20 01 37 20 01 39 plastica 20 01 40 metallo 20 01 41 rifiuti prodotti dalla pulizia di camini e ciminiere 20 01 99 altre frazioni non specificate altrimenti (6) Possono rientrare fra i componenti pericolosi di apparecchiature elettriche ed elettroniche gli accumulatori e le batterie di cui alle voci 16 06 contrassegnati come pericolosi, i commutatori a mercurio, i vetri di tubi a raggi catodici ed altri vetri radioattivi, ecc.» • Premesse • Caratteristiche costruttive • Richiesta autorizzazione • Gestione delle ecopiazzole • Funzionalità delle strutture • Modalità di raccolta

  20. GESTIONE DELLE ECOPIAZZOLE (8) Elenco dei rifiuti conferibili 20 02 rifiuti prodotti da giardini e parchi (inclusi i rifiuti provenienti da cimiteri) 20 02 01 rifiuti biodegradabili 20 02 02 terra e roccia 20 02 03 altri rifiuti non biodegradabili 20 03 altri rifiuti urbani 20 03 01 rifiuti urbani non differenziati 20 03 02 rifiuti dei mercati 20 03 03 residui della pulizia stradale 20 03 04 fanghi delle fosse settiche 20 03 06 rifiuti della pulizia delle fognature 20 03 07 rifiuti ingombranti 20 03 99 rifiuti urbani non specificati altrimenti Nel progetto vanno indicati i codici che si intendono ricevere e le modalità di stoccaggio per ogni tipologia. • Premesse • Caratteristiche costruttive • Richiesta autorizzazione • Gestione delle ecopiazzole • Funzionalità delle strutture • Modalità di raccolta

  21. FUNZIONALITA’ DELLE STRUTTURE (1) Separazione dei flussi veicolari (conferitori di rifiuti e mezzi addetti al prelievo); Rampe: per un miglior accesso ai containers; Prevedere percorsi chiaramente guidati ed utilizzare un codice di colori uniforme per i contenitori, in modo da facilitare l’individuazione dei materiali e limitare conferimenti erronei da parte dei singoli utenti; Possono essere previste operazioni quali la triturazione del rifiuto verde, opportunamente descritte nel progetto. • Premesse • Caratteristiche costruttive • Richiesta autorizzazione • Gestione delle ecopiazzole • Funzionalità delle strutture • Modalità di raccolta

  22. FUNZIONALITA’ DELLE STRUTTURE (2) Schemi di rampe rampa semplice (spesso in struttura metallica, che serve due container per volta; rampa a pettine (a sinistra) con un solo lato d'impiego; rampa a pettine con doppi contenitori (a destra e sinistra), in questo caso la spina centrale rappresenta il “flusso” delle utenze conferitrici. • Premesse • Caratteristiche costruttive • Richiesta autorizzazione • Gestione delle ecopiazzole • Funzionalità delle strutture • Modalità di raccolta

  23. FUNZIONALITA’ DELLE STRUTTURE (3) Esempi di rampe • Premesse • Caratteristiche costruttive • Richiesta autorizzazione • Gestione delle ecopiazzole • Funzionalità delle strutture • Modalità di raccolta

  24. FUNZIONALITA’ DELLE STRUTTURE (4) Esempi di rampe • Premesse • Caratteristiche costruttive • Richiesta autorizzazione • Gestione delle ecopiazzole • Funzionalità delle strutture • Modalità di raccolta

  25. FUNZIONALITA’ DELLE STRUTTURE (5) Esempi di rampe • Premesse • Caratteristiche costruttive • Richiesta autorizzazione • Gestione delle ecopiazzole • Funzionalità delle strutture • Modalità di raccolta

  26. Modalità di raccolta (1) Plastica: Nel caso della raccolta di rifiuti di plastica, vanno distinti e raccolti in maniera separata: • bottiglie e contenitori per liquidi • teli e sacchi in Polietilene • cassette in Polietilene provenienti dal settore del commercio e dai mercati • polistirolo • Premesse • Caratteristiche costruttive • Richiesta autorizzazione • Gestione delle ecopiazzole • Funzionalità delle strutture • Modalità di raccolta

  27. Modalità di raccolta (2) Vetro e lattine di alluminio Operativamente andrà prevista: • una benna riservata alle lastre di vetro, materiale che andrà smaltito separatamente da quello per le bottiglie, • una raccolta separata rispettivamente per tubi al neon, lampadine elettriche e vetri al piombo. • Premesse • Caratteristiche costruttive • Richiesta autorizzazione • Gestione delle ecopiazzole • Funzionalità delle strutture • Modalità di raccolta

  28. Modalità di raccolta (3) Carta e cartoni Per il materiale cartaceo, conferito direttamente presso l’ecopiazzola, è consigliabile innanzitutto prevedere la separazione fra carta (quotidiani, riviste, tabulati, ecc.) e cartone, prevalentemente ondulato; in tal modo si consente una valorizzazione migliore delle frazioni conferite e si determinano i quantitativi per le differenti frazioni rimborsabili secondo l’accordo ANCI-CONAI. Fra il materiale non devono essere presenti confezioni in carta accoppiata (es. CA e tetrapak) in quanto vi sono problemi tecnici per la separazione dei materiali che le compongono, e attualmente non vengono riciclate. • Premesse • Caratteristiche costruttive • Richiesta autorizzazione • Gestione delle ecopiazzole • Funzionalità delle strutture • Modalità di raccolta

  29. Modalità di raccolta (4) Beni durevoli ed ingombranti La raccolta di materiali ingombranti (mobili, elettrodomestici, beni durevoli) presso la piazzola ecologica può essere integrativa ad un sistema di ritiro su prenotazione telefonica; per tale motivo si suggerisce di adottare una frequenza mensile del servizio a domicilio, in modo da indurre gli utenti a recarsi direttamente presso i centri di raccolta. Presso l’ecopiazzola va eseguita una prima separazione tra frigoriferi, mobili in legno, strumenti elettronici e ingombranti in ferro, attraverso la predisposizione di più benne/container scarrabili o di zone di accumulo; l'eventualità di una successiva cernita di tali materiali presso la piazzola ecologica, prima del conferimento presso i rispettivi smaltitori e riciclatori, andrà valutata a seconda delle caratteristiche che dovrà avere il materiale conferito. • Premesse • Caratteristiche costruttive • Richiesta autorizzazione • Gestione delle ecopiazzole • Funzionalità delle strutture • Modalità di raccolta

  30. Modalità di raccolta (5) Verde Il conferimento del verde presso la piazzola costituisce una modalità di raccolta di limitata comodità, in modo da indurre l'autocompostaggio di questa frazione presso gli stessi orti/giardini privati, in cui il "rifiuto" viene prodotto; questa strategia permette, sul medio periodo di limitare il quantitativo di rifiuti da gestire. Per supportare ulteriormente la diffusione di tale pratica, presso l’ecopiazzola può essere attivato un servizio gratuito di triturazione delle ramaglie con apposito bio-trituratore. • Premesse • Caratteristiche costruttive • Richiesta autorizzazione • Gestione delle ecopiazzole • Funzionalità delle strutture • Modalità di raccolta

  31. Modalità di raccolta (6) Rifiuti urbani pericolosi R.U.P. Per RUP si intendono: - pile e batterie - accumulatori - farmaci - contenitori per sostanze tossiche, infiammabili (simboli T&F) Tale raccolta è complementare a quella realizzata attraverso i contenitori posizionati presso le farmacie (per i farmaci) ed i rivenditori di elettrodomestici (pile) e permette di smaltire separatamente tali materiali, dannosi per l'ambiente. Per le batterie al Pb si possono richiedere direttamente ai raccoglitori autorizzati COBAT, il noleggio gratuito dei contenitori a tenuta oppure possono essere acquistati. Al momento del ritiro i raccoglitori rilasciano copia del formulario di trasporto. • Premesse • Caratteristiche costruttive • Richiesta autorizzazione • Gestione delle ecopiazzole • Funzionalità delle strutture • Modalità di raccolta

  32. Modalità di raccolta (7) 1. Il Comune, al pari del rivenditore, è obbligato a ritirare le pile e gli accumulatori esausti; 2. L’unico obbligo che incombe su tali soggetti è quello di consegnare i rifiuti ad un soggetto autorizzato conservando la copia del formulario di accompagnamento. Gli accumulatori esausti, inoltre, devono obbligatoriamente essere consegnati al COBAT (o ad altro soggetto autorizzato alla gestione di tali rifiuti) ed essere stoccati nel rispetto delle condizioni di cui all’art.6 comma 1, lettera m) del Dlgs 22/97 che riporta la definizione di deposito temporaneo di rifiuti pericolosi. Rimane infine da precisare che, nell’ipotesi in cui il Comune fosse produttore di rifiuti pericolosi (es. accumulatori dei propri automezzi etc.) sarebbe invece soggetto sia alla presentazione del MUD che, ovviamente, alla tenuta del registro di carico e scarico. • Premesse • Caratteristiche costruttive • Richiesta autorizzazione • Gestione delle ecopiazzole • Funzionalità delle strutture • Modalità di raccolta

  33. Modalità di raccolta (8) Oli vegetali e minerali La raccolta andrà effettuata in contenitori stagni, separati ed entrambi i materiali andranno avviati allo smaltimento attraverso i rispettivi consorzi di filiera. Il Decreto Ministeriale 16.5.1996, n. 392 riporta le norme tecniche relative alla eliminazione degli oli usati fra cui si segnalano quelle relative ai serbatoi che andranno applicate anche per le ecopiazzole. • Premesse • Caratteristiche costruttive • Richiesta autorizzazione • Gestione delle ecopiazzole • Funzionalità delle strutture • Modalità di raccolta

  34. Modalità di raccolta (9) Altre tipologie Va considerata l'opportunità di raccogliere, almeno presso le PE maggiori, alcune delle seguenti frazioni dei rifiuti domestici per i quali risulta antieconomico predisporre appositi servizi/circuiti di raccolta; si tratta per lo più di materiali da avviare a smaltimento controllato o la cui recuperabilità è resa possibile soltanto per grandi quantitativi: • vernici e solventi, etichettati generalmente con la simbologia T&F • polistirolo • pneumatici non recuperabili (i pneumatici recuperabili non sono più considerati rifiuti) • legno e "pallets" • materassi in lana • materiali inerti provenienti da lavori di demolizione eseguiti direttamente dall'utenza privata • Premesse • Caratteristiche costruttive • Richiesta autorizzazione • Gestione delle ecopiazzole • Funzionalità delle strutture • Modalità di raccolta

  35. Modalità di raccolta (10) Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) • Premesse • Caratteristiche costruttive • Richiesta autorizzazione • Gestione delle ecopiazzole • Funzionalità delle strutture • Modalità di raccolta

  36. Modalità di raccolta (12) RAEE Decreto legislativo 25 luglio 2005, n. 151 (Supplemento ordinario alla Gazzetta ufficiale 29 luglio 2005 n. 175) Attuazione delle direttive 2002/95/Ce, 2002/96/Ce e 2003/108/Ce, relative alla riduzione dell'uso di sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche, nonché allo smaltimento dei rifiuti • Premesse • Caratteristiche costruttive • Richiesta autorizzazione • Gestione delle ecopiazzole • Funzionalità delle strutture • Modalità di raccolta

  37. Modalità di raccolta (12) RAEE - finalità a) prevenire la produzione di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, di seguito denominati Raee; b) promuovere il reimpiego, il riciclaggio e le altre forme di recupero dei Raee, in modo da ridurne la quantità da avviare allo smaltimento; c) migliorare, sotto il profilo ambientale, l'intervento dei soggetti che partecipano al ciclo di vita di dette apparecchiature, quali, ad esempio, i produttori, i distributori, i consumatori e, in particolare, gli operatori direttamente coinvolti nel trattamento del Raee; d) ridurre l'uso di sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche • Premesse • Caratteristiche costruttive • Richiesta autorizzazione • Gestione delle ecopiazzole • Funzionalità delle strutture • Modalità di raccolta

  38. Modalità di raccolta (13) RAEE - obiettivi Entro il 31 dicembre 2008, il raggiungimento di un tasso di raccolta separata dei RAEE provenienti dai nuclei domestici pari ad almeno 4 kg in media per abitante all'anno. • Premesse • Caratteristiche costruttive • Richiesta autorizzazione • Gestione delle ecopiazzole • Funzionalità delle strutture • Modalità di raccolta

  39. Modalità di raccolta (14) RAEE – Compiti dei Comuni Entro il 13 agosto 2006 i Comuni assicurano la funzionalità, l'accessibilità e l'adeguatezza dei sistemi di raccolta differenziata dei Raee provenienti dai nuclei domestici istituiti ai sensi delle disposizioni vigenti in materia di raccolta separata dei rifiuti urbani, in modo da permettere ai detentori finali ed ai distributori di conferire gratuitamente al centro di raccolta i rifiuti prodotti nel loro territorio; il conferimento di rifiuti prodotti in altri Comuni è consentito solo previa sottoscrizione di apposita convenzione con il Comune di destinazione. • Premesse • Caratteristiche costruttive • Richiesta autorizzazione • Gestione delle ecopiazzole • Funzionalità delle strutture • Modalità di raccolta

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