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Posizionamento del brand

Il posizionamento del brand. Il posizionamento

lynelle
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Posizionamento del brand

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Presentation Transcript


    1. Posizionamento del brand

    2. Il posizionamento del brand Il posizionamento č generato da quattro domande (Kapferer 2004): Una marca perche? Č la dimensione della promessa, del consumer benefit, dell’attributo di prodotto. Una marca per chi? Č la dimensione del target di riferimento; Una marca per quando? Č la dimensione dell’occasione di consumo; Una marca contro chi? Č la dimensione dell’individuazione dei competitors (POP, POD)

    3. Il posizionamento della marca

    6. Dimensioni del posizionamento Posizionamento funzionale Posizionamento emozionale Posizionamento sensoriale Posizionamento temporale/di prezzo

    7. Criteri di posizionamento Solo l’ideale ...  per attributi/benefici del prodotto (Geox); per specifiche funzioni od occasioni d’uso (Sottilette fila e fondi, Martini); rispetto ad un mercato obiettivo (Chicco); contro la concorrenza (Tele 2); rispetto ad una categoria di prodotti (probiotici) sulle caratteristiche base dell’impresa (Folletto) su base ibrida (Johnson & Johnson)

    8. La definizione della marca La marca comunica a 4 livelli di significato: Attributi: spesso ricorda attributi specifici del prodotto. Es Mercedes comunica “produzione accurata”, “lunga durata”, “prestigio” ecc. Vantaggi: il consumatore acquista vantaggi non attributi: la lunga durata significa poterla utilizzare per molti anni senza cambiarla; la prod.accurata si traduce nella sicurezza offerta in caso di incidenti ecc. Valori: ogni marca solitamente comunica dei valori che devono corrispondere a quelli del proprio target di riferimento. Mercedes comunica valori come prestigio, sicurezza ecc. Diesel comunica trasgressione, stile unico ecc Personalitŕ: la marca conferisce una personalitŕ alla marca. Es. “Se questa marca fosse una persona che tipo di persona sarebbe?”. Es. Mercedes probabilmente sarebbe paragonato ad un uomo di mezza etŕ, arrivato, con reddito medio alto ecc.

    9. La definizione della marca Valutazione dell’opportunitŕ di attribuire o meno un nome di marca: I vantaggi sono molti (percezione di qualitŕ, fedeltŕ ecc), gli svantaggi possono derivare dallo sviluppo di una marca poco significativa, i costi elevati per sviluppare e mantenere una marca. La selezione del nome di marca: Il nome dovrebbe suggerire i benefici (es. Oasi bevanda a base di frutta); Essere breve e facile da ricordare; Estendibile: Calzedonia e difficile da trasferire ad altre categorie di ptto diverso dagli altri; Avere un significato sensato in tutti i paesi in cui č distribuita sul mercato (es. Coca Cola; Chevrolet Nova in spagnolo significa non va; Mitsubishi ha dovuto modificare il nome del modello Pajero perchč in spagnolo fa riferimento alla masturbazione); Essere registrato e godere della protezione legale.

    10. L’impresa puň scegliere tra quattro strategie differenti (matrice brand-prodotto): Estensione della linea di prodotto: nuovi sapori, nuovi formati, nuove confezioni (es. Linea Fructis). É la strategia piů utilizzata nel processo di lancio di un nuovo prodotto. Estensione della marca o category extension: il nome di marca viene esteso ad altre categorie es. Swatch ora fa anche gioielli e telefonini; Lacoste oltre a maglieria produce anche profumi ecc. Marche multiple: vengono utilizzate piů marche della stessa impresa nella stessa categoria. Es. Unilever, Procter and Gamble che produce otto marche diverse nell’ambito dei detersivi: “Se sono marche diverse vuole dire che i prodotti saranno diversi” . Nuove marche: quando si utilizza la strategia precedente l’impresa crea una nuova marca per lanciare un nuovo prodotto. La definizione della marca: le strategie della marca

    11. La definizione della marca: le strategie della marca L’impresa puň scegliere tra quattro modalitŕ alternative: Marca del produttore: puň utilizzare il proprio nome es. Nestlč, IBM ecc. Marca del distributore: l’impresa puň vendere il proprio prodotto ad un impresa commerciale che gli assegna una marca commerciale (es. Tesori dell’arca č la marca di Pam, poi c’č Coop, Tre Mulini ecc.). La concessione di licenze: pagando una commissione si possono acquistare marche o loghi giŕ conosciuti, oppure nomi di personaggi famosi (es. Luxottica Group ha 15 marchi in licenza tra cui Versace, Sergio Tacchini, Prada, Miu Miu). Il co-branding: impiego di due nomi famosi applicati allo stesso prodotto: es. Limoncč con Bauli, Nutella con Invicta.

    12. In sintesi le strutture di brand esistenti possono essere ricondotte a tre principali categorie: Dominanza Aziendale (o Corporate dominant): si suddivide in Corporate brand dove viene utilizzato il nome dell'impresa, e House brand in cui si adopera il nome dell'affiliata. Brand misti: marche firmate (endorsed) cioč quelle marche contrassegnate dal nome della corporate (Rex by Electrolux); dual brand dove il prodotto viene siglato da due marche egualmente importanti (Colgate-Palmolive). Dominanza del brand (o Brand dominant): monobrand dove si l'utilizza il nome di un singolo brand che denota singoli prodotti e furtive brand si adopera il nome di un singolo brand senza rivelare l'identitŕ aziendale (Ariel di P&G).

    13. Le decisioni relative alla linea di prodotto Una linea č costituita da tutti i prodotti che presentano un certo grado di omogeneitŕ che puň riferirsi a: Condizioni interne all’impresa, di tipo tecnico come aspetti fisico - merceologici (es. linea shampoo, linea creme). Condizioni esterne, di mercato: funzioni d’uso (rasoi, lamette, biscotti prima colazione); gruppo di clienti (linea giovani, Tv per alberghi, TV per privati) Canale distributivo (gelati per bar, per supermercati)

    15. Keglevich Vodka e frutta: Linea Fresh

    16. Le decisioni relative alla linea di prodotto Quale profonditŕ dovrŕ avere la linea di prodotto?: Significa decidere quanti modelli avrŕ ciascuna linea di prodotto (es. Quante versioni di Keglevich Delicious?). Ciň dipende da: Obiettivi di profitto Distributore Gusti del consumatore Concorrenza Attenzione al rischio della cannibalizzazione tra i diversi modelli della linea.

    17. Le decisioni relative alla linea di prodotto Quale lunghezza dovrŕ avere la linea di prodotto? Allungamento verso il basso (Downward stretch) : es. Dolce &Gabbana ha creato la linea D&G Dolce e Gabbana per rivolgersi a target piů giovani con minore capacitŕ di spesa. Allungamento verso l’alto (Upward stretch): es. Crysler acquistando Lamborghini, Toyota con la Lexus. E’ rischiosa. Allungamento in due direzioni (two way stretch): es. Sony con il walkman

    18. Le decisioni relative alla linea di prodotto

    19. Assortimento o gamma di prodotti E’l’insieme delle linee presenti nell’offerta di un’impresa che si misura in: Ampiezza: quante linee? Profonditŕ: quanti modelli in ogni linea? Coerenza: quanto sono correlate le diverse linee di prodotto?

    20. Analisi del portafoglio prodotti (PFP)

    21. Assortimento o gamma di prodotti? Il controllo della gamma puň essere condotto in base ad alcuni indici, di cui i principali sono: Margine di contribuzione della linea: FL – CV FL: Fatturato linea CV: Costi Variabili Quota di mercato: vendite prodotto/vendite totali mercato

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