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“Sviluppo della persona e disturbi critici della personalità” Prof. Gabriel Levi Dipartimento di Scienze Neurologiche e

“Sviluppo della persona e disturbi critici della personalità” Prof. Gabriel Levi Dipartimento di Scienze Neurologiche e Psichiatriche dell’Età Evolutiva Università degli studi di Roma “La Sapienza”.

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“Sviluppo della persona e disturbi critici della personalità” Prof. Gabriel Levi Dipartimento di Scienze Neurologiche e

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Presentation Transcript


  1. “Sviluppo della persona e disturbi critici della personalità” Prof. Gabriel Levi Dipartimento di Scienze Neurologiche e Psichiatriche dell’Età Evolutiva Università degli studi di Roma “La Sapienza”

  2. Tra i 10 ed i 14 anni i ragazzi e le ragazze affrontano due questioni psicologiche fondamentali: • mettere insieme, a confronto ed a scontro, cuore e cervello (emozioni e ragionamenti); • vivere ed integrare la molteplicità dei ruoli sociali e delle rappresentazione di Sé, in se stessi e negli altri.

  3. In questa fascia d’età ragazze e ragazzi sono dei veri e propri psicologi sociali: • Studiano le presentazioni sociali degli adulti, con i loro segreti e le loro incoerenze; • Si osservano attraverso gli occhiali degli altri; • Selezionano con estrema attenzione le cose che vogliono dire e far apparire e le cose che non vogliono diree far apparire.

  4. Il rapporto tra sentimenti e comportamenti risulta particolarmente critico e lucido: • la percezione dei sentimenti propri ed altrui tende a ritualizzarsi; • la manifestazione di comportamenti attivi e passivi, di avvicinamento e di allontanamento, tende ad avere sia una funzione dichiarativa sia una funzione di simulazione – dissimulazione.

  5. In questo vero e proprio cantiere preadolescenziale vengono preparate molte macchine teatrali: • dello sviluppo normale di personalità; • della grande esplosione adolescenziale; • delle recite sociali più ricorrenti nelle età successive; • dei giochi di ruolo più caratterizzanti, specie come alternanza delle parti.

  6. Come osservare, leggere e valutare i momenti ed i segnali di crisi Alcuni interrogativi chiave

  7. Ragazzi che potrebbero avere un problema di ansia - depressione • In quale modo i ragazzi tristi /sfiduciati rivelano le loro difficoltà emotive? • Come parlano e come nascondono i loro sentimenti? • Come esprimono la rabbia ed il senso di solitudine? • Quali sono le situazioni in cui diventano ansiosi? • Quali sono le “cose” di cui si vergognano? • Ci sono dei momenti in cui la vergogna si trasforma in senso di umiliazione? • Quand’è che questi ragazzi perdono la testa e diventano rapidamente impulsivi?

  8. Ragazzi che potrebbero sviluppare dei problemi di iniziale dissocialità • In quale modo i ragazzi irrequieti /spavaldi ridono e fanno ridere i compagni? • In quale modo i loro comportamenti risultano manipolatori? • Fino a che punto il controllo sugli altri è un controllo sulle emozioni degli altri ed è una difficoltà a comprendere le proprie emozioni? • Quali sono le situazioni di crisi /conflitto/silenzio che ammutoliscono e paralizzano questi ragazzi? • Quale percezione riescono ad avere del loro dolore mentale? • Quali sono i punti di propria fragilità che questi ragazzi percepiscono e cercano di nascondere? • Quali sono i punti di fragilità altrui che questi ragazzi più facilmente aggrediscono?

  9. Queste domande ci possono indirizzare a cercare il rapporto intimo tra: • le facce che ognuno dimostra agli altri, • le facce che ognuno nasconde agli altri. Ciò perché qualche volta il ragazzo ignora o non riesce a capire cosa in realtà gli altri vedono.

  10. Dobbiamo avere molto chiari i punti focali delle nostre osservazioni.Non si può comprendere la personalità ed i punti di vulnerabilità dei ragazzi • depressi –ansiosise non si riesce ad individuare il loro nucleo rabbioso o il loro nucleo dirompente – impulsivo; • buffoncelli – prepotenti se non si riesce ad individuare e ad entrare in contatto con il nucleo di fragilità - vergogna e con le loro rappresentazioni di debolezza – tenerezza;

  11. In questa fascia d’età ogni ragazzo ed ogni ragazza ha dentro di sé l’altra faccia della sua lunache noi possiamo conoscere ed aiutarlo a conoscere.Se conosciamo il rapporto tra ruolo giocato e ruolo nascosto, possiamo fare molto più di quanto può sembrare.

  12. Se rileviamo con sensibilità i cambiamenti fra questi giochi /ruoli /rappresentazioni di Sé possiamo captare la gran parte dei segnali di allarme psicologico utili.

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