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Il biodiesel

Il biodiesel. Verso nuove fonti di energia (pulite?). Cos’è il biodiesel?.

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Presentation Transcript


  1. Il biodiesel Verso nuove fonti di energia (pulite?)

  2. Cos’è il biodiesel? • Il biodiesel è una delle nuove fonti di energia in via di sviluppo (almeno sino a qualche anno fa) e punta ad ottenere del carburante a partire da oli vegetali (olio di colza, olio di soia, olio di palma…) e “alghe”, ovvero organismi monocellulari, stoccati in tubi o pannelli, grazie all’acqua marina, ma anche fluviale, non necessariamente “pulita”. Infatti, gli agenti inquinanti presenti nell’acqua “sporca” facilitano la produzione di alghe, che in più la rendono “pulita”…

  3. Un po’ di storia… • La transesterificazione dell’olio vegetale era già stata condotta nel 1853 da E. Duffy e J. Patrick, molto tempo prima che il primo motore diesel diventasse funzionante!!! • Il primo modello di motore a diesel funzionò ad Augusta il 10 agosto 1893 e venne presentato nel 1898 all’Esposizione Internazionale di Parigi… funzionava a olio di arachidi!!! • Negli anni ’20 si bloccò la ricerca di biocarburanti perché si preferì adoperare combustibili fossili, che erano più convenienti e più performanti… • Negli anni ’90 viene lanciata in Francia la produzione locale di biodiesel da olio di colza. Si provano varie miscele con il normale gasolio • Dal 1978 al 1996 il National Renewable Energy Laboratory ha speimentato l’uso delle alghe per la produzione di biodiesel. L’esperimento è però stato bloccato per un mancato rinnovo di finanziamento…

  4. E dal punto di vista chimico? • Dal punto di vista chimico, il biodiesel è ottenuto tramite una reazione di transesterificazione con metanolo, utile a rimuovere gli acidi grassi liberi dell’acido di partenza, e avente come prodotto un estere più una molecola di glicerolo:

  5. Il punto di fusione è molto alto Il numero di cetano è intorno a 58 Il flash-point è posto a 150°C, quindi è meno esplosivo del gasolio E’ biodegradabile e non tossico: riduce le emissioni inquinanti Il punto di fusione è più basso di quello del biodiesel Il numero di cetano è intorno a 50-52 Il flash-point è posto a 64°C, nettamente inferiore a quello del biodiesel!!! Non è biodegradabile ed è tossico: le emissioni inquinanti sono maggiori!!! Biodiesel-Gasolio

  6. Alcune precisazioni… E’ doveroso fare alcune precisazioni su alcuni termini tecnici utilizzati nella diapositiva precedente: • Numero di cetano: è l’indice che misura la prontezza del combustibile all’accensione del motore. La scala di valutazione si basa sul cetano (C16H34) a cui è stato attribuito il valore 100 e sul metil-naftene, con valore 0. Ultimamente, si preferisce utilizzare il 2,2,4,4,6,8,8-eptametilnonano, più facilmente reperibili del metil-naftene, con valore 15; • Flash-point: è la temperatura più bassa alla quale si formano vapori in quantità tale che in presenza di ossigeno (aria) e di un innesco abbia luogo il fenomeno della combustione.

  7. Altri “vantaggi”… • Come già detto, il biodiesel riduce nettamente le emissioni inquinanti, per esempio: ossido di carbonio -50%; biossido di carbonio -78,45%; idrocarburi aromatici -71%; diossido di zolfo -100%; polveri sottili -65%... • Nel mondo ci sono abbastanza territori (anche aridi e semi-aridi) adatti a sostenere a lungo termine la produzione di piante destinate a produrre i nuovi biocarburanti

  8. Ma allora perché non usiamo il biodiesel? Vari fattori fanno sì che il biodiesel non entri ancora in circolazione: • l’intero ciclo di produzione comporta un’elevata spesa energetica; • il rendimento termodinamico del biodiesel è decisamente inferiore di quello del gasolio e pure di quello del benzina. In sostanza, non si può arrivare ai 15-20km/litro di un normale motore… • l’incremento di monocolture indirizzate al biodiesel comporta un serio rischio per la biodiversità e per le altre produzioni alimentari; • ci potrebbe essere un serio esodo di massa di lavoratori verso le zone di produzione di queste monocolture; • verrebbero tolte delle importanti (e anche le uniche) fonti di sostentamento alimentare specie alle popolazioni del Terzo e Quarto Mondo, così come delle fonti di arricchimento per queste persone…

  9. Conclusioni • Ormai da qualche anno, gli Stati Uniti hanno deciso di “tagliare” i fondi alle ricerche per i biocarburanti, preferendo finanziare altri progetti più “realizzabili”… questo per i motivi sopra elencati!!! In sostanza, il biodiesel si è rivelato una vera e propria bufala… NO AL BIODIESEL!!! Andrea Milesi

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