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Classi terze Secondaria di primo grado Istituto Scolastico Comprensivo Cardano al Campo

Progetto Storia della Repubblica. Classi terze Secondaria di primo grado Istituto Scolastico Comprensivo Cardano al Campo. Anno scolastico 2006 - 2007. Curatrice grafica : Aspesi Mariagrazia. Classi IIIA, IIIB, IIIC, IIID. Insegnanti: Aspesi Mariagrazia Cerutti Rita

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Presentation Transcript


  1. Progetto Storia della Repubblica Classi terze Secondaria di primo grado Istituto Scolastico Comprensivo Cardano al Campo Anno scolastico 2006- 2007 Curatrice grafica : Aspesi Mariagrazia

  2. Classi IIIA, IIIB, IIIC, IIID Insegnanti: Aspesi Mariagrazia Cerutti Rita Ciociola Adelaide Massaro Alfonso Progetto Storia della Repubblica Conferenza drammatizzata Sala Consiliare “S.Pertini”,Cardano al Campo 1 giugno 2007 ore 21 Anno scolastico 2006- 2007

  3. Alla ricerca del cittadino IIITappa dalla Restaurazione alla Repubblica Italiana Curatrice grafica : Aspesi Mariagrazia

  4. Un viaggioin compagnia di Diogene Bentornato, Diogene! Sei la nostra mascotte! Io vi ho aspettato per un anno intero! Partiamo per la tappa finale del nostro viaggio?

  5. Dove eravamo rimasti? Il congresso di Vienna Porta la restaurazione in Europa

  6. La Restaurazione del Congresso di Vienna fa fare un balzo indietro alla situazione italiana… … ma i semi gettati germoglieranno grazie al ROMANTICISMO che fa presa sull’idea di NAZIONE

  7. IL ROMANTICISMO L’idea di nazione era molto amata dai romantici... Suolo Confini naturali del Paese Sangue I legami delle origini rendevano fratelli gli abitanti e gli appartenenti ad uno stesso popolo La parlata comune che permetteva di capirsi Lingua

  8. Sbocciano le idee e i progetti di INDIPENDENZA DALLO STRANIERO … … e le idee e i progetti per LA COSTRUZIONE DELLO STATO ITALIANO prendendo anche spunto da ciò era successo fuori dal nostro territorio

  9. Giuseppe Mazzini Vincenzo Gioberti Giuseppe Garibaldi I progetti per l’ Italia Camillo Benso conte di Cavour Carlo Cattaneo Cesare Balbo

  10. Giuseppe Mazzini PartitoDemocratici per l’unità d’Italia. Fondò la Giovine Italia e la Giovine Europa ObiettivoCreare un’Italia indipendente, unita e repubblicana Metodo Guerra di popolo condotta dai borghesi e dagli operai delle città esclusi i contadini

  11. Vincenzo Gioberti PartitoCattolici-liberali federalisti e neoguelfi Obiettivo Creare un’Italia confederata, comprendente anche i territori austriaci presieduta dal Papa. Metodo Riforme graduali

  12. Cesare Balbo PartitoCattolici liberali federalisti e neoguelfi ObiettivoItalia confederataliberata dagli Austriaci e presieduta dai Savoia Metodo Riforme graduali

  13. Carlo Cattaneo PartitoDemocratici federalisti ObiettivoItalia confederatanon oppressa da uno Stato centralecon ampia autonomia alle regioniunita a una futura Confederazione europea MetodoRiforme graduali

  14. Camillo Benso conte di Cavour Partito Liberali per l’unità d’Italia ObiettiviItalia unitasotto la monarchia dei Savoiae sviluppo economico del Paese. MetodoGuerra di indipendenza contro l’Austriaguidata dai Savoia con l’alleanza della Francia.

  15. Giuseppe Garibaldi PartitoDemocratici per l’unità d’Italia ObiettiviItalia unita con creazione di una repubblica Metodoinsurrezione popolare

  16. Guerra di popolo Riforme graduali Guerre di indipendenza Modalità per realizzare l’Unità

  17. Carboneria… Società segrete! Giovine Italia! Moti 1820-1821… Moti 1830-1831… Via gli Austriaci! Moti del 1848… Le cinque giornate di Milano …

  18. APPELLO DI CATTANEO “La città Milano è dei combattenti che l’ hanno conquistata. Non possiamo richiamarli dalle barricate per deliberare (se stendere un appello ufficiale per invitare Carlo Alberto di Savoia ad aiutarli). Noi battiamo notte e giorno le campane per chiamare aiuto! Se il Piemonte accorre generosamente, avrà la gratitudine dei generosi di ogni opinione. La parola gratitudine è la sola che possa far tacere la parola REPUBBLICA e riunirci in un solo volere.”

  19. La Seconda Guerra d’Indipendenza I plebisciti di annessione al Piemonte La spedizione dei Mille

  20. 1861NASCE IL REGNO D’ ITALIA Mancano ancora il Veneto, Roma, Trento e Trieste

  21. 1866 - Terza Guerra d’Indipendenza 1915-1918 -Prima Guerra Mondiale 1870 – Presa di Roma L’unificazione si completerà tra il 1866 e il 1918

  22. L’Italia è fatta… …ora bisogna fare gli Italiani

  23. Evviva il Re ! Evviva il Re ! Evviva il Re ! Chinate o Reggimenti le Bandiere al nostroRe Una bandiera il tricolore con lo stemma sabaudo Un inno la Marcia Reale Dal 1860 gli Italiani cominciano ad avere degli elementi in comune Una costituzione Lo Statuto Albertino Una città capitale Torino, Firenze Roma (1870)

  24. La carta costituzionale è un insieme di leggi che regolano il funzionamento di uno Stato e i rapporti tra chi governa e chi è governato.

  25. Dopo i plebisciti di annessione al Regno d’Italia sotto Vittorio Emanuele II di Savoia, viene esteso a tutto il Regno LO STATUTO ALBERTINO la Carta Costituzionale concessa il 4 marzo 1848 da Carlo Alberto ai sudditi del Regno di Sardegna. Resterà in vigore fino a tutto il 1947

  26. Lo Statuto Albertino • Era una carta costituzionale • concessa per benevolenza dal sovrano (ottriata) • scritta • flessibile, cioè poteva essere facilmente modificata o integrata dal Parlamento con una legge ordinaria • Gli individui (sudditi) venivano definiti regnicoli • Si garantiva una certa libertà di pensiero, di • stampa, di religione e di associazione

  27. Lo Statuto Albertino • Stabiliva che il re comandava, la nobiltà appoggiava, il popolo ubbidiva. • Non prevedeva la distinzione tra i tre poteri (esecutivo, legislativo e giudiziario) che erano tutti in mano al Re. • il Senato era di nomina regia. • prevedeva un suffragio ristrettissimo: poteva votare solo il 2% della popolazione

  28. Ordinamento del Regno d’Italia eleggeva RE Esercitava il diritto di revoca delle leggi Potere esecutivo Potere giudiziario Potere legislativo eleggeva Camera dei deputati senato I ministri I giudici eleggeva Il popolo italiano

  29. Significa chepochissimi potevano esercitare il diritto di voto : solo i maschi a patto che avessero un certo censo … suffragio ristrettissimo?

  30. LEGGE 20 marzo 1865, n.2248. Unificazione amministrativa del Regno d'Italia Art. 26Non sono né elettori, né eleggibili … gli analfabeti, … le donne, gli interdetti, o provvisti di consulente giudiziario; coloro che sono in istato di fallimento dichiarato, o che abbiano fatto cessione di beni, finché non abbiano pagati intieramente i creditori; quelli che furono condannati a pene criminali,se non ottennero la riabilitazione;i condannati a pene correzioni od a particolari interdizioni, mentre le scontano; … i condannati per furto, frode o attentato ai costumi

  31. Ancora sudditi nel Regno d’Italia … e la vita continua fino al 1922

  32. Con la presa del potere da parte di Mussolini, l’Italia monarchica si trasforma in una DITTATURA Non c’erano più le basilari libertà dell’individuo, né le libertà civili, né le libertà politiche le LEGGI FASCISTISSIME del 1926 posero le basi del regime

  33. La discriminazione tra gli individui non colpì solo le diversità ideologiche, ma anche le “diversità razziali”, quando nel 1938 vennero introdotte le LEGGI RAZZIALI contro gli EBREI per compiacere l’alleato Hitler

  34. Lo Statuto Albertino è rimasto in vigore anche durante la dittatura fascista. Proprio la sua caratteristica di costituzione flessibile, facilmente modificabile con un iter legislativo semplice e con una maggioranza qualsiasi permetterà al regime fascista di cambiare le regole della convivenza civile apportandovi sostanziali modifiche. E nessuno poté fare appello alla carta costituzionale per garantire le democrazia

  35. Rafforzati i poteri del capo del governo • Aboliti i partiti politici • Abolita la libertà di stampa e di pensiero • Abolita la libertà di sciopero ed associazione • Istituita l’OVRA • Istituito il Tribunale Speciale per la difesa dello Sato • Stabilita la pena del confino per gli oppositori • Reintrodotta la pena di morte

  36. L’Italia soffrì anche per le scelte di politica estera del regime fascista • la conquista dell’Etiopia (1935-1936) • la guerra di Spagna (1936-1939) • la guerra in Albania • la Seconda Guerra Mondiale (1940-1945) • la ritirata di Russia

  37. Dopo lo sbarco in Sicilia degli Anglo-Americani, il re Vittorio Emanuele III , il 25 luglio 1943convoca Mussolini, che era stato messo in minoranza nel Gran Consiglio del Fascismo, gli ritira il mandato e lo fa arrestare.

  38. Nasce un governo di tecnici e alti funzionari di Stato col generale Badoglio come capo del governo.

  39. Le forze politiche antifasciste, organizzate nella Resistenza, non sono disposte a collaborare con la monarchia che ha permesso l’instaurazione e l’affermazione del regime fascista. La questione della forma dello stato in Italia da questo momento sarà motivo di forti tensioni politiche.

  40. 8 SETTEMBRE 1943 Viene reso noto al Paese l’armistizio firmato cinque giorni prima dal generale Badoglio con gli Anglo-Americani. Si aprono giorni di grande confusione. L’esercito non sa e non riceve nuovi ordini.

  41. L’ Italia è spezzata Vittorio Emanuele III e Badoglio abbandonano Roma il 9 settembre e si rifugiano a Brindisi già liberata dalle forze armate anglo-americane.Qui proclamano il Regno del Sud. Intanto nel centro-nord la guerra continua: contro i nazi-fascisti della Repubblica Sociale Italiana

  42. DAL 1944 AL 25 APRILE DEL 1945 L’ITALIA LOTTA PER LIBERARSI DAL FASCISMO • Nel 1944 la Resistenza diventa un fenomeno di massa. • I partiti politici che erano stati esiliati dal fascismo si riorganizzano. • Si discute sui seguenti punti: • Il C.L.N.A.I. deve essere riconosciuto come Governo dell’Alta Italia ? • Può dichiarare subito caduta la monarchia e proclamare la nascita della Repubblica?

  43. ASPETTANDO LA REPUBBLICA LA SVOLTA DI SALERNO ( aprile 1944) Il problema della questione istituzionale si risolve con l’accordo Togliatti –Badoglio a Salerno che “congela” la questione “monarchia - repubblica” per 2 anni. Sarà così che gli Italiani andranno a votare 12 mesi dopo la liberazione nazionale: la data è fissata, non senza pressioni e discussioni, per il 2 giugno 1946.

  44. Gli italiani prima saranno chiamati a votare alle elezioni amministrative È chiara la forte motivazione politica di questa scelta: le elezioni amministrative erano un test poco rischioso per sondare le idee politiche degli elettori e permettevano di prendere tempo per rimettere in gara i vari notabili dei partiti.

  45. Anche il dipartimento di stato americano è favorevole a questa soluzione proposta da De Gasperi. Egli diventerà Presidente del Consiglio dal 10 dicembre 1945 e firmerà gli atti per le elezioni amministrative della primavera 1946 e del referendum del 2 giugno 1946.

  46. LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE • Marzo – Aprile del 1946 • Votano per la prima volta le Italiane • è introdotto veramente il suffragio universale • si vota con un sistema proporzionale • si vota in 5596 comuni

  47. Il decreto del 1 febbraio 1945 fu approvato senza grossi problemi, contrariamente a quanto successo per tutto l’800 ed i primi del ‘900. Quasi tutto il mondo occidentale ormai, negli anni Trenta- Quaranta, aveva concesso il voto alle donne.

  48. Non si poteva negare il grande contributo che le donne stavano portando a sostegno del Paese in guerra nel lavoro, in cui si erano in gran parte sostituite agli uomini impegnati al fronte sia nella Resistenza

  49. De Gasperi, Togliatti, Pio XII avvertirono l’enorme importanza del voto alle donne ed il mutamento radicale che esso comportava: le donne erano il 53% dell’elettorato e avrebbero portato alle urne 15 milioni di voti. Sia il P.C.I. sia la D.C. dovettero confrontarsi con la diffidenza che il voto alle donne suscitavanella loro base.

  50. IL RE DI MAGGIO Poche settimane prima del 2 giugno 1946 Vittorio Emanuele III abdica a favore del figlio Umberto II perché era ormai compromesso con il fascismo avendo approvato la politica di Mussolini. In virtù di questo atto la monarchia riuscirà ad ottenere il 45% dei voti nel referendun istituzionale

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