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Azienda Servizi Sociali di Bolzano

Azienda Servizi Sociali di Bolzano. Ente strumentale del Comune di Bolzano al quale sono affidati servizi territoriali, semiresidenziali e residenziali. I Distretti socio-sanitari. Principio di sussidiarietà (residenza e domicilio) Struttura unica, servizi e aziende diverse

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Azienda Servizi Sociali di Bolzano

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Presentation Transcript


  1. Azienda Servizi Sociali di Bolzano Ente strumentale del Comune di Bolzano al quale sono affidati servizi territoriali, semiresidenziali e residenziali

  2. I Distretti socio-sanitari • Principio di sussidiarietà (residenza e domicilio) • Struttura unica, servizi e aziende diverse • Consulenza e/o invio a servizi specialistici • Primo punto di riferimento dei cittadini di un quartiere

  3. Il Servizio di medicina di base - Distretti sanitari Garantisce la continuità assistenziale coordinando l’attività del personale sanitario del distretto, i medici di medicina generale (medico di famiglia o di base), pediatri di libera scelta e servizio di guardia medica.

  4. Il Servizio di medicina di base - Distretti sanitari: attività • Prevenzione • Prestazioni sanitarie di base • Educazione sanitaria • Trattamento di malattia e handicap in ambulatorio, a domicilio e in struttura residenziale • Prestazioni diagnostiche e terapeutiche • Interventi di primo grado (dimissione, emergenza) • Assistenza a favore di pazienti non autosufficienti e anziani a domicilio e in strutture protette

  5. I Distretti sanitari • Servizio amministrativo (cambio e scelta medico di base, ecc…) • Servizio infermieristico territoriale • Consultorio materno infantile • Consultorio Ostetrico • Ambulatori medico specialistici (ortopedico, dietologo, urologo,…) • Servizio di massofisioterapia • Servizio di nutrizionale

  6. Organizzazione e accesso I Distretti sociali

  7. I Distretti socialiOrganizzazione • Area amministrativa • Area assistenza economica e sociale • Area assistenza domiciliare • Area sociopedagogica In ogni area operano diverse figure professionali competenti nella materia di loro pertinenza

  8. Area amministrativa • Direttore di Distretto • Ufficio Accoglienza • Economato • Ufficio Personale

  9. Il Direttore di Distretto • promuove le iniziative utili a favorire la collaborazione con gli altri servizi pubblici e privati nonché con le istituzioni di volontariato e con le risorse del territorio; • instaura e mantiene contatti regolari con la direzione della ripartizione distretti e la direzione generale al fine di garantire una costante informazione sull’attività del distretto nonché di favorire la massima integrazione delle risorse della comunità; • funge da referente istituzionale per i contatti con l’esterno; • garantisce il rispetto delle procedure, delle metodologie operative e dei programmi di intervento;

  10. Il Direttore di Distretto • elabora, di concerto con gli/le operatori/-trici del distretto, gli obiettivi e la programmazione delle attività; • coordina le attività di progettazione specifica; • si adopera ai fini dell’osservanza e del rispetto dei regolamenti di servizio; • supporta l’azione di gruppo e i fabbisogni dei/delle singoli/e operatori/-trici: • verifica e valuta i risultati prodotti dai servizi dati in gestione a terzi; • garantisce la circolazione delle informazioni e cura un’adeguata comunicazione interna ed esterna; • è membro effettivo del comitato tecnico di distretto.

  11. Uffici accoglienza • Primo accesso al distretto • Verifica competenza territoriale • Invio all'ufficio/servizio di competenza (AES, SAD, ufficio graduatorie,...) • Invio, se la persona lo desidera, ad un colloquio con un'assistente sociale (segretariato di servizio sociale) • Centralino • Accettazione domanda assegno di cura per conto della Provincia

  12. Area assistenza economica e sociale • Uffici Assistenza Economica e Sociale • Uffici Tariffe e agevolazione tariffaria

  13. L'Assistenza Economica e Sociale • Obiettivo: prevenzione e contrasto dell’esclusione sociale e favorire il reinserimento delle persone economicamente più deboli • L’erogazione di prestazione avviene solo per periodo di tempo limitato e sovente nell’ambito di un progetto sociale volto a stimolare l’autosufficienza ed evitare il cronicizzarsi della dipendenza assistenziale.

  14. Uffici Assistenza Economica Sociale (AES) • Prestazione di Reddito Minimo di Inserimento • Prestazione di integrazione locazione e spese accessorie • Calcolo esenzione del Ticket per motivi di reddito • Prestazioni specifiche • Integrazioni spese dentistiche e di acquisto occhiali • Altre prestazioni (rimborso pagamento del telesoccorso, continuità alla vita familiare,…)

  15. Uffici tariffe • Calcolo tariffe di asili nido, case di riposo, assistenza domiciliare, centri diurni, ammissioni definitive e temporanee in casa di riposo, laboratori occupazionali e strutture per diversamente abili, ecc… • Contributo Tagesmutter (associazione, elenco provinciale) e microstrutture • Accettazione iscrizioni asili nido • Contributo telesoccorso, anticipazione assegni mantenimento, continuità alla vita familiare e della casa

  16. Area assistenza domiciliare • Centri diurni per anziani (prestazioni di pedicure, bagno assistito, lavanderia, servizio mensa,...) • Prestazioni di assistenza domiciliare e coordinamento della stessa (sia intervento del servizio pubblico, sia servizio svolto da cooperative convenzionate). • Informazioni e consulenza su altri servizi (presidi, pasti a domicilio,...)

  17. Centri diurni per anziani • agire all’interno di un sistema integrato e coordinato di servizi sociosanitari, che si rivolge al singolo e alla famiglia, attraverso prestazioni di natura socio assistenziale erogate presso il domicilio dell’utente e/o presso i centri diurni; • occuparsi del benessere generale sul piano fisico, psichico e sociale della persona da assistere; • operare per l’accompagnamento, l’assistenza e la cura delle persone singole e delle famiglie; • occuparsi della valutazione del bisogno e predisporre adeguati programmi di intervento e progetti individualizzati; • garantire l’esecuzione delle prestazioni connesse all’attività dell’area domiciliare e quanto previsto dai programmi assistenziali individualizzati; • verificare periodicamente la validità del progetto individualizzato iniziale e dello stato di salute dell’utente.

  18. Area Socio Pedagogica • Servizio Educativo (territoriale – Servizio Assistenza al Posto di Lavoro e Help for Job) • Servizio Sociale Professionale (area minori e famiglia - area adulti anziani)

  19. Il lavoro socio-pedagogico • Consulenza al cittadino • Sostegno psico sociale e/o presa in carico sociale • Collaborazione interprofessionale e lavoro d’equipe • Analisi della situazione • Intervento multi professionale • Lavoro di comunità

  20. Il Servizio Educativo • assume compiti educativi e sociopedagogici; • effettua analisi dei bisogni educativi delle persone e/o dei gruppi; • progetta, attua e verifica gli interventi socioeducativi individualizzati che mirano al miglioramento o al mantenimento delle condizioni di vita della persona/utente; • svolge attività di consulenza sociopedagogica a persone singole, famiglie e gruppi di persone;

  21. Educatore territoriale • sviluppa, coordina, promuove, programma, verifica, anche in collaborazione con altre figure professionali o con le risorse formali ed informali presenti sul territorio, interventi di prevenzione del disagio sociale, anche attraverso azioni e progetti di promozione del benessere; • progetta azioni ed interventi svolgendo attività di programmazione, consulenza e supervisione di volontari/e e altri/e operatori/-trici professionali; • promuove la collaborazione delle varie risorse del territorio attraverso il lavoro di/in rete; • promuove la formazione di gruppi di volontariato e di gruppi di auto mutuo aiuto;

  22. Educatore territoriale • sensibilizza ed educa l’opinione pubblica sul significato e l’importanza dell’inserimento e dell’integrazione sociale delle persone e del volontariato attivo; • presta consulenza sulle offerte nell’ambito del tempo libero e promuove iniziative specifiche di integrazione sociale e di animazione territoriale; • predispone la mappatura delle risorse del quartiere e ne cura l’aggiornamento; • promuove e svolge, in collaborazione anche con altre figure sociali, studi e ricerche di carattere sociale.

  23. Assistenza al posto di lavoro • compie un’analisi dei bisogni e delle esigenze dell’azienda pubblica o privata, dell’organizzazione lavorativa e delle possibili mansioni che la persona inserita è in grado di svolgere; • predispone le relazioni individuando il ruolo lavorativo e, se necessario, redige un mansionario; • compie periodiche visite in azienda per monitorare il progetto e verificare gli obiettivi raggiunti; • interviene e sensibilizza a migliorare la relazione tra la persona inserita ed i/le colleghi/e di lavoro, in modo da ottimizzare la prestazione lavorativa della persona inserita; • si confronta regolarmente sui progetti con i/le consulenti dell’inserimento lavorativo;

  24. Assistenza al posto di lavoro • compie insieme ai/alle consulenti dell’inserimento lavorativo verifiche con la persona inserita, con la famiglia, con l’azienda, con i servizi invianti, con gli/le operatori/-trici dei distretti che collaborano al progetto; • compie l’analisi delle esperienze lavorative passate e delle risorse personali, formative e professionali della persona; • elabora e condivide progetti individualizzati, di informazione – consulenza, di sostegno – orientamento e ne effettua, con tutti gli/le operatori/-trici coinvolti nel progetto, le opportune verifiche; • aiuta l’utente nella ricerca di lavoro, di percorsi di formazione professionale e nella compilazione delle richieste e curricula di lavoro; • fornisce consulenza agli/alle operatori/-trici dei distretti sul tema ”lavoro” e collabora con gli/le stessi/e ai progetti di inserimento lavorativo.

  25. Assistenza sociale • effettua consulenze socioassistenziali ed effettua il segretariato di servizio sociale; • cura la presa in carico di persone e/o gruppi, anche in tempi non continuativi,per periodi brevi o prolungati; elabora diagnosi psicosociali e valutazioni del bisogno delle persone e/o gruppi; • elabora, anche in collaborazione con altre figure professionali, progetti individuali e/o di gruppo e di prevenzione; • attiva il processo di aiuto a favore degli/delle utenti, favorendone l’accesso alle prestazioni sociali, stimolandone innanzitutto le risorse personali e familiari • promuove l’autonomia nelle scelte la responsabilizzazione dell’utenza secondo il principio dell’autodeterminazione;

  26. Assistenza sociale • predispone interventi di sostegno psicosociale ai minori e alla/alle famiglia/e; • predispone interventi di sostegno favore dell’utenza adulta dei loro familiari; • predispone interventi idonei a favore di persone anziane; • gestisce la mediazione in situazioni conflittuali; • predispone atti amministrativi, cura ed aggiorna la documentazione relativa alla cartella sociale; • programma, promuove collabora alla consulenza, al lavoro di comunità e progetti per la prevenzione di tutte le situazioni di disagio sociale;

  27. Assistenza sociale • partecipa alla programmazione ed all’applicazione di programmi di inserimento lavorativo, di tempo libero di sostegno nel settore sociopedagogico per le persone assistite; • documenta organizza il lavoro svolto nel rispetto della riservatezza dei dati e del segreto professionale come previsto dalla Legge 3 aprile 2001, n.119 nel testo vigente; • nel settore dell’assistenza minorile rappresenta per l’autorità giudiziaria il personale qualificato previsto dalle leggi vigenti per l’espletamento delle necessarie indagini e relazioni;

  28. Assistenza sociale • organizza, esegue supervisiona, in collaborazione con altri servizi l’autorità giudiziaria competente, provvedimenti adottati dalla stessa nel settore minorile; • attua interventi di sostegno alle famiglie affidatarie durante tutto il percorso dell’affido, in particolare: scelta della famiglia, supporto, verifiche in itinere, chiusura del progetto; • di ausilio all’autorità giudiziaria nei procedimenti di adozione sostiene le coppie adottanti durante il periodo di inserimento del minore nel nuovo nucleo familiare.

  29. Assistente sociale • Codice deontologico • Principi e metodi del servizio sociale • Metodologia del servizio sociale • Ambito di lavoro

  30. Processo d'aiuto (fasi di intervento dell'assistente sociale)(tutte queste fasi sono in base ai principi e i valori del Servizio Sociale) • Individuazione del problema sociale e della domanda • Analisi della situazione • Valutazione preliminare e operativa • Elaborazione di ipotesi di intervento • Confronto di queste ipotesi con quelle dell’utente e le risorse dell’ente • Definizione del contratto o del piano di lavoro • Realizzazione del progetto comune e degli interventi scelti • Valutazione dei risultati • Conclusione degli interventi

  31. …al Distretto sociale per la prima volta (accesso all'area sociopedagogica) • Ufficio accoglienza (lun.- mar.- mer. dalle 8:30 alle 12:30 e dalle 14:30 alle 16:30; ven. dalle 8:30 alle 12:30; gio. dalle 8:30 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 17:30). • Segretariato di Servizio Sociale (lun dalle 9:00 alle 12:00 e gio. 9:00 alle 12:00 e dalle 14:00 alle 16:00). • Equipe • Assistenza sociale e/o educativa

  32. Chi si presenta in distretto sociale • La persona stessa • Un membro della famiglia • Parente • Conoscente • Segnalazione da altri servizi • Richiesta del Tribunale ordinario e/o dei minorenni

  33. Che cosa chiede? • Informazioni • Consulenza • Sostegno (socio – economico) Il disagio presentato può essere di ogni tipo: economico, lavorativo, personale, familiare, assistenziale, di salute, ecc…

  34. Area adulti Area anziani

  35. Assistenza sociale territoriale alle persone adulte e anziane

  36. Assistente Sociale - Area socio-pedagogica In merito all’assistenza agli adulti svolge interventi di consulenza ed assistenza atti a sostenere la persona nella risoluzione della situazione di bisogno presentata. L'assistenza agli anziani e/o ai loro familiari, che si trovano nelle condizioni di dover affrontare una situazione di bisogno, si esplica nella ricerca e/o potenziamento delle risorse disponibili (reti di parentela e/o vicinato, associazioni) nonché nel sostegno nell'attivazione di servizi quali, ad esempio, l'inserimento in casa di riposo, la frequenza di in un centro di degenza o di un centro diurno o l'attivazione del servizio di aiuto domiciliare. A tale area fa intenerimento l'assistente sociale del Servizio Graduatorie che si occupa dell'inserimento definitivo dell'anziano in casa di riposo.

  37. CASO 1 Una signora di 65 anni richiede un ingresso in centro diurno per suo marito. La signora è stata invitata a fare questa richiesta dal reparto di geriatria. La signora si era già rivolta al servizio sociale l'anno precedente con la stessa richiesta. Come potrebbe procedere un assistente sociale?

  38. CASO 2 Un signore di 40 anni chiede un aiuto nelle ricerca del lavoro e un aiuto di tipo economico. Il signore si rivolge al servizio sociale consigliato dall'assistenza economica. Il signore è disoccupato da 6 mesi e racconta di vivere in casa con un genitore. Quali sono gli elementi da raccogliere per arrivare ad una valutazione sociale?

  39. Problematiche prevalenti area adulti • Economiche • Familiari e di relazione • Lavorative • Abitative • Altri tipi di problematiche

  40. Problematiche prevalenti area anziani • Assistenziali • Di salute • Familiari e di relazione • Economiche • Abitative

  41. Il lavoro con gli adulti • Studio della problematica portata • Valutazione partecipata della situazione • Elaborazione di un piano di intervento individualizzato • Orientamento e invio (eventuale) ad altri servizi (es. sanitari specilistici)

  42. Il lavoro con gli anziani • Studio della problematica presentata • Valutazione partecipata della situazione • Elaborazione di un piano di intervento individualizzato (prevenzione dell'isolamento, consapevolezza circa lo stato di salute e autosufficienza, impatto sulla persona della regressione fisica, psichica e sociale,... )

  43. Il lavoro di territorio con gli anziani e le loro famiglie • Prevenzione • Informazione e consulenza • Fornire un punto di riferimento • Assistenza domiciliare (operativamente integrata) • Collaborazione con i medici di base e servizi specialistici sanitari • Invio ad altri servizi

  44. I confini del lavoro a domicilio (settore anziani) • La casa è l’ambiente di vita della persona e va rispettata in quanto tale • Se la persona è a rischio ed è consapevole di quello che sceglie, va rispettato • Se la persona è a rischio e non può scegliere per sé stessa occorre prevedere una forma di sostegno adeguata

  45. Problemi familiari (settore anziani): cosa succede e come affrontarlo • Effetto panino • Delega totale • Difficoltà ad affidarsi • Disagio, stress, ansia • Difficoltà nella definizione del ruolo parentale/di aiuto

  46. Essere “responsabili” della persona • Quando la persona ha bisogno di un sostegno per vivere in sicurezza e serenità la sua vita quotidiana • Adesione al progetto o difficoltà oggettiva? • Presa di coscienza della difficoltà: quando é meglio intevenire?

  47. La segnalazione: chi e a chi? • Quando è dovuta • Perché? • Cosa succede se… • Come si fa?

  48. Le segnalazioni al servizio sociale Come si fanno e con che scopo; cosa può succedere e cosa comporta…

  49. …il Servizio Sociale puó segnalare? • A chi? • Quando? • Perché? • Che cosa succede?

  50. Grazie della partecipazione! Assistente sociale Elisa Rossetti 0471 401267 elisa.rossetti@aziendasociale.bz.it

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