1 / 24

PIEI scelta come stazione di riferimento per selezione dataset

PIEI scelta come stazione di riferimento per selezione dataset -Elevato numero di eventi registrato -Buon rapporto segnale disturbo per fasi P ed S -Ridotta distanza epicentrale -Posizione trasversale rispetto massima elongazione della sequenza. Prima selezione eventi soglia CC >=0.75

joshwa
Download Presentation

PIEI scelta come stazione di riferimento per selezione dataset

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. PIEI scelta come stazione di riferimento per selezione dataset -Elevato numero di eventi registrato -Buon rapporto segnale disturbo per fasi P ed S -Ridotta distanza epicentrale -Posizione trasversale rispetto massima elongazione della sequenza Prima selezione eventi soglia CC >=0.75 Filtro 1-10 Hz Finestra di analisi comprendente P e porzione più energetica S

  2. RILOCALIZZAZIONE RELATIVA DEGLI EVENTI: PATTERN DI SISMICITA’ Selezionati 981 (976 eventi da PIEI CC>=0.75 + 5 Ml>=2 non inclusi in multiplets) Rilocalizzazione con HypoDD utilizzando differenze in travel-times ottenute da CC di tutte le coppie di stazioni Su due finestre di analisi di 1.5 s a partire dalla P e dalla S. Le diff. Travel-times pesate con il quadrato del coeff. di CC. Risulta: - un pattern di sismicità lungo circa 5 Km allungato in direzione NO-SE - due cluster principali (rosso alto angolo e sintetico alla ATF; viola al di fuori dell’asse NO-SE

  3. MIGRAZIONE DI SISMICITA’: lungo direzione longitudinale del pattern Considerati multiplets di PIEI a CC >=0.9 Migrazione verso NO ma non omogeneamente nel tempo; in gran parte succede tutto nei primi 4 giorni Il giorno del «mainshock» M3.8, sismicità in entrambe le direzioni e copre 1.5 Km Verso NO

  4. MIGRAZIONE DI SISMICITA’: in profondità Considerati multiplets di PIEI a CC >=0.9 Migrazione verso l’alto e verso il basso rispetto «mainshock» ML3.8 Il giorno del «mainshock» M3.8, sismicità in entrambe le direzioni e copre 1.5 Km in profondità Nel volume più superficiale migrazione si sviluppa in poco tempo e poi non raggiunge profondità differenti Nel volume più profondo, migrazione è altrettanto veloce ma poi si approfondisce ulteriormente fino a 6 Km con terremoti rilevanti (M>=2) poi si blocca

  5. MIGRAZIONE DI SISMICITA’: evoluzione in pianta e meccanismi Considerati multiplets di PIEI a CC >=0.9 La migrazione si evolve nello spazio praticamente senza salti Nel tempo la sismicità riparte da dove si era fermata Meccanismi eventi M>=2 distensivi e simili tra loro, con strike simile all’elongazione del pattern

  6. MIGRAZIONE DI SISMICITA’: evoluzione in pianta e meccanismi Considerati multiplets di PIEI a CC >=0.9 La migrazione si evolve nello spazio praticamente senza salti Nel tempo la sismicità riparte da dove si era fermata Meccanismi eventi M>=2 distensivi e simili tra loro, con strike simile all’elongazione del pattern

  7. MIGRAZIONE DI SISMICITA’: evoluzione in pianta e meccanismi Considerati multiplets di PIEI a CC >=0.9 La migrazione si evolve nello spazio praticamente senza salti Nel tempo la sismicità riparte da dove si era fermata Meccanismi eventi M>=2 distensivi e simili tra loro, con strike simile all’elongazione del pattern TDMT INGV

  8. MIGRAZIONE DI SISMICITA’: evoluzione in pianta e meccanismi Considerati multiplets di PIEI a CC >=0.9 La migrazione si evolve nello spazio praticamente senza salti Nel tempo la sismicità riparte da dove si era fermata Meccanismi eventi M>=2 distensivi e simili tra loro, con strike simile all’elongazione del pattern

  9. MIGRAZIONE DI SISMICITA’: evoluzione in pianta e meccanismi Considerati multiplets di PIEI a CC >=0.9 La migrazione si evolve nello spazio praticamente senza salti Nel tempo la sismicità riparte da dove si era fermata Meccanismi eventi M>=2 distensivi e simili tra loro, con strike simile all’elongazione del pattern

  10. MIGRAZIONE DI SISMICITA’: evoluzione in pianta e meccanismi Considerati multiplets di PIEI a CC >=0.9 La migrazione si evolve nello spazio praticamente senza salti Nel tempo la sismicità riparte da dove si era fermata Meccanismi eventi M>=2 distensivi e simili tra loro, con strike simile all’elongazione del pattern

  11. MIGRAZIONE DI SISMICITA’: evoluzione in pianta e meccanismi Considerati multiplets di PIEI a CC >=0.9 La migrazione si evolve nello spazio praticamente senza salti Nel tempo la sismicità riparte da dove si era fermata Meccanismi eventi M>=2 distensivi e simili tra loro, con strike simile all’elongazione del pattern

  12. MIGRAZIONE DI SISMICITA’: evoluzione in pianta e meccanismi Considerati multiplets di PIEI a CC >=0.9 La migrazione si evolve nello spazio praticamente senza salti Nel tempo la sismicità riparte da dove si era fermata Meccanismi eventi M>=2 distensivi e simili tra loro, con strike simile all’elongazione del pattern

  13. MIGRAZIONE DI SISMICITA’: evoluzione in sezione (sismicità cumulata) Considerati multiplets di PIEI a CC >=0.9 SE NO

  14. MIGRAZIONE DI SISMICITA’: evoluzione in sezione (sismicità cumulata) Considerati multiplets di PIEI a CC >=0.9 SE NO

  15. MIGRAZIONE DI SISMICITA’: evoluzione in sezione (sismicità cumulata) Considerati multiplets di PIEI a CC >=0.9 SE NO

  16. MIGRAZIONE DI SISMICITA’: evoluzione in sezione (sismicità cumulata) Considerati multiplets di PIEI a CC >=0.9 SE NO

  17. MIGRAZIONE DI SISMICITA’: evoluzione in sezione (sismicità cumulata) Considerati multiplets di PIEI a CC >=0.9 SE NO

  18. MIGRAZIONE DI SISMICITA’: evoluzione in sezione (sismicità cumulata) Considerati multiplets di PIEI a CC >=0.9 SE NO

  19. MIGRAZIONE DI SISMICITA’: evoluzione in sezione (sismicità cumulata) Considerati multiplets di PIEI a CC >=0.9 SE NO

  20. MIGRAZIONE DI SISMICITA’: evoluzione in sezione (sismicità cumulata) Considerati multiplets di PIEI a CC >=0.9 SE NO

  21. Piccola sequenza 24 marzo 2013 Sismicità dal 2010 al 2012 Sequenza di Pietralunga 2010 Verde = 24 marzo 2013 NO

  22. Fonte iside Localizzazioni assolute

  23. Localizzazioni relative CC e HypoDD

More Related