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LA LEADERSHIP

LA LEADERSHIP. Alessandro Finazzi. Premessa. Approccio meccanicistico (Taylor, Fayol). Presupposti: stabilità dell’ambiente, disponibilità di informazioni, prevedibilità delle condotte umane, adesione delle persone. Scarsa attenzione alle interazioni sociali e ai vincoli storico-culturali.

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Presentation Transcript


  1. LA LEADERSHIP Alessandro Finazzi Premessa Approccio meccanicistico (Taylor, Fayol) Presupposti: stabilità dell’ambiente, disponibilità di informazioni, prevedibilità delle condotte umane, adesione delle persone Scarsa attenzione alle interazioni sociali e ai vincoli storico-culturali Equiparazione di controllo, potere, autorità, leadership

  2. LA LEADERSHIP Alessandro Finazzi Definizioni Potere=capacità di influenzare gli altri assicurandosi adesione Autorità=potere attribuito agli individui secondo regole definite Controllo=modalità per conseguire standard specificati e condivisi Leadership=influenza che determina un consenso volontario rispetto a certi obiettivi del gruppo o dell’organizzazione. Persuasione degli altri per conseguire un obiettivo comune. Tutti possono esercitare questa funzione

  3. LA LEADERSHIP Alessandro Finazzi Ruolo del leader • Mintzberg (1989) • Ruoli interpersonali • Ruoli informativi • Ruoli decisionali • Kotter (1990) • Decidere cosa fare • Creare reti di interazione sociale per svolgere il lavoro • Dirigere il lavoro produttivo • Assicurare il livello di prestazione Controllo manageriale Discrezionalità decisionale

  4. LA LEADERSHIP Alessandro Finazzi Il leader efficace Come riconoscere e valutare un leader efficace? • Tipo di prestazione conseguita dal gruppo di lavoro • Valutazione dei membri del gruppo, di altri leader, dei superiori • Giudizio di specialisti e/o consulenti esterni • Autovalutazione • Studio dela carriera del leader

  5. LA LEADERSHIP Alessandro Finazzi Lo studio dei tratti personali del leader Obiettivo: scelta e allocazione delle persone nei posti di comando (“l’uomo giusto al posto giusto”) Il leader tende a possedere conoscenze, abilità e motivazione in misura maggiore degli altri Limiti: liste di qualità personali troppo eterogenee. Contano di più i fattori specifici del posto di lavoro, del compito e dell’organizzazione

  6. LA LEADERSHIP Alessandro Finazzi Lo studio dei comportamenti del leader Lippitt e White (1939)

  7. LA LEADERSHIP Alessandro Finazzi Lo studio dei comportamenti del leader Blake e Mouton (1964) Leadership Grid: 2 scale incrociate a 9 intervalli ciascuna. Le 81 possibili combinazioni costituiscono una griglia per diagnosticare analiticamente sia l’individuo e di suoi stili nel gruppo che il clima di funzionamento del gruppo stesso. Due fattori di base: l’interesse per la produzione (asse orizzontale) e l’interesse per le persone (asse verticale)

  8. LA LEADERSHIP Alessandro Finazzi Lo studio dei comportamenti del leader Blake e Mouton (1964) • Cinque stili di conduzione: • Centrato sulla produzione (operativo duro). 9.1 • Amicale (circolo ricreativo). 1.9 • “Struzzo” (burocrate). 1.1 • Orientato all’organizzazione (a metà strada). 5.5 • Centrato sul lavoro di gruppo (team). 9.9 Meno valido è il terzo, più efficace è il quinto, accettabile il quarto, gli altri posizioni intermedie.

  9. LA LEADERSHIP Alessandro Finazzi Le teorie della contingenza Fielder (1967) • Tre fattori: • Relazione tra leader e dipendenti (clima affettivo) • Grado di precisione e chiarezza con cui è definito il compito • Il potere accordato al leader dall’organizzazione Lo stile è misurato sulla scala LPC (valutazione del collaboratore meno preferito) Limiti: parziali conferme sperimentali, le misure dell’LPC sono inadatte, difficile applicazione reale, il contesto è poco valorizzato.

  10. LA LEADERSHIP Alessandro Finazzi Le teorie della contingenza Vroom e Yetton (1973) Stile del leader centrato sul processo di presa di decisioni • Sette fattori contingenti: • Importanza della qualità delle decisioni • Grado di informazione • Strutturazione del compito • Accettazione delle decisioni • Coinvolgimento dei subordinati • Motivazione dei subordinati • Disaccordo dei subordinati circa le decisioni

  11. LA LEADERSHIP Alessandro Finazzi Le teorie della contingenza House (1971) e Evans (1974) Il leader aiuta i subordinati a trovare i comportamenti necessari per la realizzazione del compito. Apprezzato se i dipendenti riconosceranno i suoi comportamenti come positivi. Gli stili possono cambiare in tempi e situazioni diverse. • Quattro stili: • Direttivo • Supportivo • Orientato alla riuscita • Partecipativo

  12. LA LEADERSHIP Alessandro Finazzi Le teorie della contingenza Hersey e Blanchard (1982) • Tre variabili: • Comportamento direttivo (orientamento al compito) • Supporto emotivo e relazionale (orientamento alle relazioni) • Livello di maturità dei collaboratori (capacità di assumersi le responsabilità). Quattro livelli. • Quattro stili: • Telling (direttivo) • Selling (persuasivo) • Participating (partecipativo) • Delegating (delegante)

  13. LA LEADERSHIP Alessandro Finazzi Le teorie della contingenza Hersey e Blanchard (1982)

  14. LA LEADERSHIP Alessandro Finazzi Le influenze dei subordinati sul leader Graen (1975) Modello dei legami verticali diadici: ruolo attivo dei subordinati, influenza reciproca. Bidirezionalità: le relazioni di un gruppo non derivano solo dalla scelta del leader ma da un processo attivo tra leader e seguaci nella comunicazione e nella percezione sociale

  15. Focus di attenzione Eccesso di denigrazione Zona di equilibrio Eccesso di esaltazione Persona Impotenza Potenza Onnipotenza Relazione Sacrificio (sottomissione, femminile) Accoppiamento (equilibrio, bisessualità) Narcisismo Strumentalizz.maschile/fallico Ruolo Abdicazione Svuotamento del ruolo, fare il di meno Autorità (Equilibrio dei ruoli più che le persone) Dispotismo (autoritarismo, fare il di più) LA LEADERSHIP Alessandro Finazzi La socioanalisi Pagliarani (1985) Illustra i dilemmi, le antinomie fra le quali si muove il leader

  16. LA LEADERSHIP Alessandro Finazzi La socioanalisi Le dislocazioni: trasferimento dei propri sentimenti rimossi sugli altri (proiezioni)

  17. LA LEADERSHIP Alessandro Finazzi La psicologia sociale Katz e Kahn (1968)

  18. LA LEADERSHIP Alessandro Finazzi Prospettive • Declino delle ricerche sui tratti di personalità • Attenzione al contesto • Leader e manager non sono la stessa cosa • Il leader è il maggiore responsabile dei fallimenti • Scelta del leader è un momento critico per l’organizzazione • La buona leadership prevede stile diversi

  19. LA LEADERSHIP Alessandro Finazzi Sintesi critica La letteratura sulla leadership è immensa: ci si può perdere. La leadership non è una scienza ma un’arte. L’arte delle 5 “I”: improvvisazione, invenzione, indeterminazione, ironia, identità. La capacità di accettare l’indeterminatezza diventa un test per una buona leadership Il “leader salvifico”, che viene dall’esterno per risolvere i problemi dell’azienda, diventa la reificazione delle difese dell’organizzazione dalla sua incapacità di distribuire le responsabilità al suo interno

  20. LA LEADERSHIP Alessandro Finazzi Sintesi critica Per non perdersi: non esagerare con la modellistica. Riscoprire le radici etimologiche del termine: Inglese: to lead = condurre Latino: cum ducere = tirare insieme Alto germanico: andare TO LEAD = ANDARE PER PRIMO Azione, esplorazione, guida e non “m-andare” o “com-andare”

  21. LA LEADERSHIP Alessandro Finazzi Sintesi critica Andare avanti è “andare oltre” e non “arrivare fino a” Chi è un leader? Chi ha dei follower L’essenza della leadership è la strada di ogni guida che ha un seguito non forzato o obbligato dal comando ma influenzato, ispirato e sostenuto dall’esempio

  22. LA LEADERSHIP Alessandro Finazzi Sintesi critica Leadership come guida AZIONE RELAZIONE ESEMPIO E VISIONE Generosità, passione, empatia, fiducia, coerenza, integrità Curiosità, coraggio, apertura, immaginazione, motivazione, tenacia

  23. LA LEADERSHIP Alessandro Finazzi Sintesi critica Il lavoro della leadership è lavoro di potere Leadership come comando (manager) è lavoro di “potere su” Leadership come guida è lavoro di “potere con” e di “potere per”

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