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Università di Pavia - Facoltà di Economia A.A. 2009-2010 CORSO DI ECONOMIA AZIENDALE BASE

0. Università di Pavia - Facoltà di Economia A.A. 2009-2010 CORSO DI ECONOMIA AZIENDALE BASE Corso di 30 ore - Secondo anno -Terzo trimestre Docente: Michela Pellicelli Seminari: Dott.ssa Chiara Demartini e Dott.ssa Nicoletta Spagnolo Orario: Martedì ore 16-18 Giovedì ore 14-16

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  1. 0 Università di Pavia - Facoltà di Economia A.A. 2009-2010 CORSO DI ECONOMIA AZIENDALE BASE Corso di 30 ore - Secondo anno -Terzo trimestre Docente: Michela Pellicelli Seminari: Dott.ssa Chiara Demartini e Dott.ssa Nicoletta Spagnolo Orario: Martedì ore 16-18 Giovedì ore 14-16 Venerdì ore 14-16 I lucidi delle lezioni e i materiali di consultazione a cura del docente saranno reperibili on line alla pagina personale. Testo: Prof. Piero Mella, L'impresa quale sistema di trasformazione efficiente. Libreria CLU. Pavia, 2008

  2. Cap. 1 - L’impresa quale sistema di trasformazione efficiente • Per analizzare la gestione nell’aspetto soggettivo – verrà presentato un semplice schema osservativo della logica delle imprese che interpreta l’attività di questi istituti nell’ambito della teoria sistemica dell’impresa. • In tale teoria, l’impresa moderna può essere considerata un sistema di trasformazione che attua quattro specie di trasformazioni fondamentali: • una trasformazione produttiva, • una trasformazione economica • ed una più generale trasformazione finanziaria alla quale le altre due sono subordinate. • Le tre trasformazioni sono poste in atto e controllate dalla più generale trasformazione imprenditoriale che incorpora una quinta trasformazione: la trasformazione manageriale.

  3. Cap. 1 - L’impresa quale sistema di trasformazione efficiente • E’ opportuno richiamare brevemente la nozione di sistema di trasformazione per dimostrare come le imprese, di qualunque specie esse siano, possano essere interpretate quali sistemi di questo tipo. • Un sistema di trasformazione è un «ente» in grado di trasformare dati «oggetti» che entrano nel sistema, in «oggetti» differenti che escono dal sistema. • Il sistema di trasformazione si definisce aperto se: a) gli input provengono dall’esterno - cioè dall’ambiente (denominato anche macrosistema, in cui agiscono le variabili: politica, economica, sociale e tecnologica); b) gli output ritornano all’esterno, cioè ancora all’ambiente; c) una parte degli input rimane per qualche tempo all’interno del sistema per formarne la struttura operativa tramite la quale attuare le trasformazioni e, in alcuni casi, per accrescere le dimensioni del sistema.

  4. Cap. 1 - L’impresa quale sistema di trasformazione efficiente • Per analizzare la gestione nell’aspetto soggettivo – verrà presentato un semplice schema osservativo della logica delle imprese che interpreta l’attività di questi istituti nell’ambito della teoria sistemica dell’impresa. • In tale teoria, l’impresa moderna può essere considerata un sistema di trasformazione che attua quattro specie di trasformazioni fondamentali: • una trasformazione produttiva, • una trasformazione economica • ed una più generale trasformazione finanziaria alla quale le altre due sono subordinate. • Le tre trasformazioni sono poste in atto e controllate dalla più generale trasformazione imprenditoriale che incorpora una quinta trasformazione: la trasformazione manageriale.

  5. [6] Corporate Governance Controllo degli Stakeholeders ROD = I/D ROI = OI/IC ROE = R/E Obiettivi Strumentali e Ambientali = OSA Obiettivi Manageriali = OM Objettivi aziendali = = OSA + OM Competitors Consumers Capital Owners Technology Competitors Consumers Capital Owners Technology [5] Trasformazione Imprenditoriale STRATEGY Esplorazione, Creatività, Innovazione Comunicazione Esterna Informazione Esterna Strength, Weakness Opportunities, Threats SWOT Analysis EVF EVA Strategie Portfolio planning Internal Organization Internal Organization [4] Trasformazione Manageriale PLANNING Obiettivi operativi, Procedure, Routines Informazione Interna Comunicazione Interna Scostamento Zero Planning&Budgeting Input markets Output markets [1] Trasformazione Tecnica PRODUCTION qFM, L, S , qlP* QP p = QFL QFM, L, S QP qlP [2] Trasformazione Economica MARKETING cP = (CP/QP); roc; CP =  CFM, L, S RP e = CP CFM, L, S RP pFM, L, S pP CI = D + E RO = RP - CP Capital markets i% Capital markets D I [3] Trasformazione Finanziaria FINANCE der, cir, tasso sviluppo E ROI R div ROD ROE Dividendi afin Auto finanziamento Income taxes Tax 1 Modello completo di impresa quale trasformatore efficiente

  6. Cap. 1 - L’impresa quale sistema di trasformazione efficiente • Per analizzare la gestione nell’aspetto soggettivo – verrà presentato un semplice schema osservativo della logica delle imprese che interpreta l’attività di questi istituti nell’ambito della teoria sistemica dell’impresa. • In tale teoria, l’impresa moderna può essere considerata un sistema di trasformazione che attua quattro specie di trasformazioni fondamentali: • una trasformazione produttiva, • una trasformazione economica • ed una più generale trasformazione finanziaria alla quale le altre due sono subordinate. • Le tre trasformazioni sono poste in atto e controllate dalla più generale trasformazione imprenditoriale che incorpora una quinta trasformazione: la trasformazione manageriale.

  7. La trasformazione produttiva • E’ assai semplice iniziare con la rappresentazione dell’impresa industriale quale sistema di trasformazione produttiva(o fisico-tecnica) di fattori produttivi in prodotti finiti. • Le imprese industriali sono evidentemente trasformatori produttivi (fisico-tecnici) che, tramite i propri processi produttivi, secondo definite combinazioni, trasformano materie prime, tramite macchinari, impianti ed attrezzature, tramite il lavoro umano e con il consumo di energie. • Dalla trasformazione si ottengono i diversi prodotti (dotati di qualità e quantità) oltre che una quantità varia di residui di lavorazione (in alcuni casi costituiti da sostanze inquinanti). • La trasformazione produttiva è una trasformazione di utilità.

  8. La trasformazione produttiva • Se indichiamo con QFM, L, S le quantità di fattori (materie, lavoro e strutture) impiegate nelle produzioni e con QP le quantità di produzioni vendute – facendo riferimento ad un periodo T – possiamo rappresentare, semplicemente, la trasformazione produttiva con un modello nella quale qlP esprime un indicatore, supposto determinabile, della qualità delle produzioni. • Da un punto di vista delle decisioni imprenditoriali che la dirigono, la trasformazione produttiva si realizza – in un’ottica interna– secondo una data Funzione Tecnica di Produzioneche specifica le caratteristiche del prodotto finito (o dei prodotti, se molteplici) da realizzare – funzione, design, qualità, packaging – e, da queste, deriva le materie ed i componenti necessari – in fabbisogni unitari ed in qualità intrinseche – nonché le lavorazioni richieste, sia di mano d’opera sia di macchinari.

  9. 1 Materia: pelle 4/2 La trasformazione economica Trasformazione EconomicaContabilità Analitica, o COAN

  10. 4/3 La trasformazione economica Trasformazione EconomicaContabilità di sintesi, o COGE

  11. La trasformazione finanziaria • La trasformazione finanziaria può essere considerata «centro di investimento» in quanto: • a) alcuni soggetti investono risorse finanziarie nell’impresa, sia a titolo di capitale di rischio, espresso dal capitale netto, CN, o di equity, E, sia a titolo di capitale di prestito, espresso da FP o D; • b) l’impresa stessa investe tali risorse per acquisire i fattori necessari per attuare le trasformazioni produttive; trasforma tali fattori e cede le produzioni, secondo il ciclo: • capitale monetario investito → costo di acquisto di fattori → trasformazioni produttive → ricavi della cessione delle produzioni → capitale monetario recuperato • L’impresa è dunque «centro di investimento» in quanto «riceve» investimenti finanziari ed «attua» investimenti produttivi. • Per comprendere questa logica occorre semplicemente ricordare, che i costi rappresentano investimenti di capitale e che i ricavi, parimenti interpretati, corrispondono ai disinvestimenti necessari per «recuperare» i capitali monetari investiti nell’acquisto dei fattori: • costi acquisto fattori = investimenti = cash outfolows • ricavi vendita produzioni = disinvestimenti per recupero degli investimenti = cash intfolows

  12. La trasformazione finanziaria • Per dare vita ad un’impresa, di conseguenza, sono necessari capitali, di ammontare più o meno elevato a seconda della specie di impresa, la cui dimensione dipende dalla quantità di fattori di struttura e di fattori operativi che è necessario acquistare prima che l’impresa sia in grado di conseguire i ricavi e quindi di recuperare gli investimenti. I capitali di rischio ricevono una remunerazione eventuale e residuale rappresentata dal profitto netto (o utile netto), mentre quelli di prestito sono compensati con una remunerazione pattuita a titolo di interesse (passivo per l’impresa). Si può formare il seguente prospetto (conto) nel quale è resa evidente la relazione tra fabbisogno monetario e «fonti» per la sua «copertura»: + Investimenti in fattori di struttura + Investimenti per scorte necessarie di fattori operativi = Fabbisogno monetario permanente – Capitale di equity = Fabbisogno finanziario o di capitale di debito

  13. La trasformazione finanziaria • La somma dei valori di tali fattori, determinata in un dato istante, rappresenta il Capitale Investito dall’impresa; lo simbolizzeremo con CI. • A titolo indicativo, il Capitale Investito può essere espresso come segue: + macchinari + impianti + attrezzature + mobili + brevetti + altri fattori a lento ciclo di utilizzo – fondi di ammortamento su tali attività = AF = ATTIVO FISSO (o immobilizzato) netto + scorte + altri fattori operativi necessari – valori di rettifica di tali attività = AC = ATTIVO CIRCOLANTE (o disponibile) netto Capitale Investito CI netto = AF + AC • Possiamo scrivere, allora, la configurazione generalmente impiegata per il calcolo del capitale investito: + AC = ATTIVO CIRCOLANTE (netto) + K = Liquidità = AC lordo + AF = ATTIVO FISSO (netto) = CI lordo

  14. La connessione tra i tre modelli • Per procedere in modo semplice, occorre partire dall’idea che un imprenditore-capitalista costituisce una impresa solo se può ipotizzare che l’investimento di capitale di rischio – E – possa fruttare un reddito netto – R – in misura «soddisfacente». • Ricordiamo, ancora, che se i capitali disponibili a titolo di E non sono sufficienti per costituire il capitale investito, cioè se E < CI, occorre ottenere la residua parte di capitale tramite D, a condizione di offrire una remunerazione – I – «soddisfacente». • Solo se si riesce a realizzare l’uguaglianza fondamentale – CI = D + E – l’attività economica e produttiva può essere eseguita. • L’impresa, allora, con la disponibilità di CI, deve sviluppare i processi di trasformazione economica, acquistando i fattori – sostenendo i costi pari a CF – e vendendo le produzioni – conseguendo i ricavi pari a RP – al fine di ottenere il reddito operativo, RO, che rappresenta proprio la remunerazione del capitale investito.

  15. La connessione tra i tre modelli • Ecco, dunque, emergere le due relazioni di senso contrapposto tra trasformazione economica e finanziaria: • relazione ascendente: la trasformazione finanziaria è strumentale per l’economica in quanto consente di costituire il capitale investito necessario per la produzione; • relazione discendente: la trasformazione economica è strumentale per la finanziaria perché consente di ottenere il risultato operativo per remunerare gli investitori che hanno formato il capitale investito.

  16. La connessione tra i tre modelli • Ecco, dunque, emergere le due relazioni di senso contrapposto tra trasformazione economica e finanziaria: • relazione ascendente: la trasformazione finanziaria è strumentale per l’economica in quanto consente di costituire il capitale investito necessario per la produzione; • relazione discendente: la trasformazione economica è strumentale per la finanziaria perché consente di ottenere il risultato operativo per remunerare gli investitori che hanno formato il capitale investito.

  17. La connessione tra i tre modelli • Questo modello può essere integrato con quello che rappresentava la trasformazione produttiva; si ottiene un modello integrato che pone in evidenza le connessioni tra le tre specie di trasformazioni ed i collegamenti con i mercati. Il modello deve «leggersi» dal basso verso l’alto, secondo la sequenza: 1) si costituisce l’impresa con conferimento di E 2) si ottiene altro capitale a titolo di prestito D 3) si forma il capitale investito AC+AF=CI=D+E 4) il capitale investito diventa input della trasformazione economica 5) si acquistano i fattori e si sostengono i costi di acquisto CF=QF pF 6) si sviluppano i processi produttivi nei quali le QF si trasformano nelle [QP qlP] 7) si quantificano i costi di produzione CP 8) si conseguono i ricavi RP=QPpP 9) si quantifica il reddito operativo che diventa input della Trasf. Fin. RO=RP-CF 10) il reddito operativo si traduce in imposte, interessi e reddito netto RO=I+IT+R

  18. La trasformazione imprenditoriale e quella manageriale • Le tre trasformazioni possono essere attuate solo con l’intervento imprenditoriale, vale a dire l’intervento di un soggetto – solitamente definito con il termine di imprenditore – la cui funzione e la cui attività consistono nell’assumere le decisioni necessarie perché l’impresa possa attuare, in modo coordinato ed efficiente, le tre trasformazioni, mantenendo durevolmente nel tempole condizioni di teleonomia endogena ed esogena. • Essa ha quali input gli obiettivi e le informazioni – tenuto conto del grado di rischio accettabile – e quale output le decisioni che stabiliscono le politiche, le strategie ed i piani di lungo periodo di dimensionamento del portafoglio dei business; tali decisioni – che devono essere implementate dalle tre trasformazioni “tecniche” – pongono la direzione dell’impresa. Pertanto, la trasformazione imprenditoriale dirige il complessivo sistema,valutando la posizione competitiva attuale dell’impresa nell’ambiente in termini di variabili strategiche. • Il controllo dell’implementazione richiede, tuttavia, che le politiche e le strategie siano trasformate in programmioperativi e in budget annuali che tengano conto delle condizioni operative – produttive, economiche e finanziarie – e stabiliscano i livelli ottimali di efficienza.

  19. La trasformazione imprenditoriale e quella manageriale • Accanto all’imprenditoriale nasce, allora, l’esigenza di una quinta trasformazione fondamentale: la trasformazione manageriale o direzionale. • Essa ha, quale input le strategie elaborate dalla trasformazione imprenditoriale, ma anche le informazioni sullo stato interno dell’organizzazione e sullo stato esterno dell’ambiente; produce, quale output, un sistema di controlli sulle altre tre trasformazioni“a valle”, per dirigerle verso l’attuazione delle decisioni strategiche nel rispetto delle politiche strutturate dalla trasformazione imprenditoriale. • Pertanto, la trasformazione manageriale sviluppa il controllo organizzativo, cioè configura percorsi più efficienti per arrivare al conseguimento degli obiettivi imprenditoriali; per questo: • considera le strategie come obiettivi da conseguire e le politiche come vincoli da rispettare; • stabilisce i programmi esecutivi e formula i budget; • controlla l’esecuzione dei programmi e del budget cercando la massima efficienza, riducendo al minimo le deviazioni tra esecuzione e programmi.

  20. La trasformazione imprenditoriale e quella manageriale • Il «cuore» delle trasformazioni imprenditoriale e manageriale è rappresentato dal complesso di calcoli necessari per decidere razionalmente come conseguire la massima efficienza: li definiamo «calcoli direzionali» e possono essere: • a) calcoli tecnici, se riguardano la trasformazione produttiva, • b) calcoli economici, se riguardano la trasformazione economica, • c) calcoli finanziari.

  21. L’efficienza tecnica, economica e finanziaria del sistema impresa • Abbiamo costruito un modello generale nel quale l’impresa si configura come un sistema di trasformazione integrale la cui efficienza – cioè l’attitudine a massimizzare il rapporto tra output ed input – può essere determinato o dal rapporto o dal suo inverso che definisce il fabbisogno unitario di input per ottenere un’unità di output. • Dai concetti appresi nei precedenti paragrafi è facile dedurre che il sistema impresa, in quanto sistema di trasformazione produttiva, economica e finanziaria, risulta caratterizzata da tre forme di efficienza: • 1) l’efficienza tecnica o produttiva, • 2) l’efficienza economica, • 3) l’efficienza finanziaria.

  22. L’efficienza tecnica, economica e finanziaria del sistema impresa • L’efficienza produttiva caratterizza l’impresa quale sistema di trasformazione produttiva; può essere definita come la capacità del sistema di rendere massimo il rapporto tra quantità di produzioni ottenute e quantità di fattori impiegati per ottenerle; essa si esprime tramite il rapporto: • L’efficienza economica caratterizza l’impresa quale sistema di trasformazione economica di costi in ricavi; può essere definita come l’attitudine del sistema a rendere massimo il divario tra quei valori economici, cioè a rendere massimo il rapporto di economicità:

  23. L’efficienza tecnica, economica e finanziaria del sistema impresa • Per quanto riguarda l’efficienza finanziaria, sappiamo che: • l’impresa raccoglie investimenti sotto forma di D e di E (capitale reperito) e forma CI (capitale investito), per cui risulta: CI = D + E; • l’investimento di CI genera RO per remunerare i capitali sotto forma di I e di R, per cui risulta: RO = R + IP, trascurando le imposte. • Osservando contemporaneamente le due precedenti equazioni si deduce che: • a) il reddito operativo rappresenta la remunerazione ottenuta dall’impresa per l’investimento produttivo del capitale investito CI; • b) gli interessi passivi rappresentano la remunerazione del capitale investito nell’impresa dal capitalista finanziatore, sotto forma di finanziamenti passivi D; • c) il reddito netto esprime la remunerazione del capitale investito nell’impresa dal capitalista imprenditore.

  24. L’efficienza tecnica, economica e finanziaria del sistema impresa • Diventa immediato derivare tre rapporti di efficienza finanziaria: • Il ROE (da Return On Equity) esprime l’efficienza finanziaria quale tasso unitario di remunerazione del capitale netto; tale rapporto viene anche definito rendimento del capitalenetto. • Il ROD (da Return On Debt) indica l’efficienza finanziaria quale tasso unitario di remunerazione dei finanziamenti attinti dall’impresa. Per i finanziatori è un tasso di rendimento dei capitale prestato; per l’impresa è il costofinanziario del capitale ottenuto a titolo di prestito. • Il ROI (da Return On Invested capital o Return On Investment) indica il rendimento unitario del capitale investito dall’impresa, vale a dire il rendimento ottenuto dalla stessa impresa al fine di consentire la remunerazione del capitale investito in essa da capitalisti esterni.

  25. QP p = QFL RP e = CP ROI ROD ROE 7 L’efficienza tecnica, economica e finanziaria del sistema impresa produttività economicità Input markets Output markets redditività [1] Trasformazione Tecnica PRODUCTION qFM, L, S , qlP* QFM, L, S QP qlP [2] Trasformazione Economica MARKETING cP = (CP/QP); roc; CP =  CFM, L, S CFM, L, S RP pFM, L, S pP CI = D + E RO = RP - CP Capital markets i% Capital markets D I [3] Trasformazione Finanziaria FINANCE der, cir, tasso sviluppo E R div Dividendi afin Auto finanziamento Income taxes Tax Indicatori di efficienza delle tre trasformazioni

  26. Input markets Output markets [1] Trasformazione Tecnica PRODUCTION qFM, L, S , qlP* QFM, L, S QP qlP QP p = QFL [2] Trasformazione Economica MARKETING cP = (CP/QP); roc; CP =  CFM, L, S CFM, L, S RP pFM, L, S pP RP e = CP CI = D + E RO = RP - CP Capital markets i% Capital markets D I [3] Trasformazione Finanziaria FINANCE der, cir, tasso sviluppo E R div Dividendi afin ROI ROD ROE Auto finanziamento Income taxes Tax 8 Equazione economica fondamentale Relazione finanziaria fondamentale Relazione economica fondamentale Le tre relazioni fondamentali

  27. QP p = QFL RP e = CP ROI ROD ROE 9 Internal Organization Internal Organization [4] Trasformazione Manageriale PLANNING Obiettivi operativi, Procedure, Routines Informazione Interna Comunicazione Interna Scostamento Zero Planning&Budgeting Input markets Output markets [1] Trasformazione Tecnica PRODUCTION qFM, L, S , qlP* QFM, L, S QP qlP [2] Trasformazione Economica MARKETING cP = (CP/QP); roc; CP =  CFM, L, S CFM, L, S RP pFM, L, S pP CI = D + E RO = RP - CP Capital markets i% Capital markets D I [3] Trasformazione Finanziaria FINANCE der, cir, tasso sviluppo E R div Dividendi afin Auto finanziamento Income taxes Tax Trasformazione manageriale, o di obiettivi in programmi operativi

  28. 10 [6] Corporate Governance Controllo degli Stakeholeders Obiettivi Strumentali e Ambientali = OSA Obiettivi Manageriali = OM Objettivi aziendali = OSA + OM Competitors Consumers Capital Owners Technology Competitors Consumers Capital Owners Technology [5] Trasformazione Imprenditoriale STRATEGY Esplorazione, Creatività, Innovazione Comunicazione Esterna Informazione Esterna Strength, Weakness Opportunities, Threats SWOT Analysis Strategie Portfolio planning Internal Organization Internal Organization [4] Trasformazione Manageriale PLANNING Obiettivi operativi, Procedure, Routines Informazione Interna Comunicazione Interna Scostamento Zero Planning&Budgeting Trasformazione imprenditoriale, o di obiettivi in strategie

  29. ROD = I/D ROI = OI/IC ROE = R/E EVF EVA Gli obiettivi imprenditoriali sono obiettivi di redditività. QP p = QFL Sono trasformati in obiettivi manageriali di valore dell’impresa, EVF RP e = CP ROI ROD ROE 11 [6] Corporate Governance Controllo degli Stakeholeders Obiettivi Strumentali e Ambientali = OSA Obiettivi Manageriali = OM Objettivi aziendali = = OSA + OM Competitors Consumers Capital Owners Technology Competitors Consumers Capital Owners Technology [5] Trasformazione Imprenditoriale STRATEGY Esplorazione, Creatività, Innovazione Comunicazione Esterna Informazione Esterna Strength, Weakness Opportunities, Threats SWOT Analysis Strategie Portfolio planning Internal Organization Internal Organization [4] Trasformazione Manageriale PLANNING Obiettivi operativi, Procedure, Routines Informazione Interna Comunicazione Interna Scostamento Zero Planning&Budgeting Input markets Output markets [1] Trasformazione Tecnica PRODUCTION qFM, L, S , qlP* QFM, L, S QP qlP [2] Trasformazione Economica MARKETING cP = (CP/QP); roc; CP =  CFM, L, S CFM, L, S RP pFM, L, S pP CI = D + E RO = RP - CP Capital markets i% Capital markets D I [3] Trasformazione Finanziaria FINANCE der, cir, tasso sviluppo E R div Dividendi afin Auto finanziamento Income taxes Tax Gli obiettivi imprenditoriali e manageriali

  30. ROD = I/D ROI = OI/IC ROE = R/E QP p = QFL RP e = CP ROI ROD ROE 12 [6] Corporate Governance Controllo degli Stakeholeders Obiettivi Strumentali e Ambientali = OSA Obiettivi Manageriali = OM Objettivi aziendali = = OSA + OM Competitors Consumers Capital Owners Technology Competitors Consumers Capital Owners Technology [5] Trasformazione Imprenditoriale STRATEGY Esplorazione, Creatività, Innovazione Comunicazione Esterna Informazione Esterna Strength, Weakness Opportunities, Threats SWOT Analysis EVF EVA Strategie Portfolio planning Internal Organization Internal Organization [4] Trasformazione Manageriale PLANNING Obiettivi operativi, Procedure, Routines Informazione Interna Comunicazione Interna Scostamento Zero Planning&Budgeting Input markets Output markets [1] Trasformazione Tecnica PRODUCTION qFM, L, S , qlP* QFM, L, S QP qlP [2] Trasformazione Economica MARKETING cP = (CP/QP); roc; CP =  CFM, L, S CFM, L, S RP pFM, L, S pP CI = D + E RO = RP - CP Capital markets i% Capital markets D I [3] Trasformazione Finanziaria FINANCE der, cir, tasso sviluppo E R div Dividendi afin Auto finanziamento Income taxes Tax Il modello completo

  31. ROD = I/D ROI = OI/IC ROE = R/E QP p = QFL RP e = CP ROI ROD ROE 12 [6] Corporate Governance Controllo degli Stakeholeders Obiettivi Strumentali e Ambientali = OSA Obiettivi Manageriali = OM CALCOLO TECNICO PRODUTTIVO PRODUTTIVITA’ QUALITA’ CAP. 4 Objettivi aziendali = = OSA + OM CALCOLO ECONOMICO CORRELAZIONE COSTIPREZZI CAPP. 5 E 6 Competitors Consumers Capital Owners Technology Competitors Consumers Capital Owners Technology [5] Trasformazione Imprenditoriale STRATEGY Esplorazione, Creatività, Innovazione Comunicazione Esterna Informazione Esterna Strength, Weakness Opportunities, Threats SWOT Analysis EVF EVA Strategie Portfolio planning Internal Organization Internal Organization [4] Trasformazione Manageriale PLANNING Obiettivi operativi, Procedure, Routines Informazione Interna Comunicazione Interna Scostamento Zero Planning&Budgeting Input markets Output markets [1] Trasformazione Tecnica PRODUCTION qFM, L, S , qlP* QFM, L, S QP qlP CALCOLO IMPRENDITORIALE E MANAGERIALE OBIETTIVI DECISIONI E BUDGETING CAP. 3 E 8 CALCOLO FINANZIARIO CRITERI DI SCELTA DEGLI INVESTIMENTI CAP. 7 e materiale on line [2] Trasformazione Economica MARKETING cP = (CP/QP); roc; CP =  CFM, L, S CFM, L, S RP pFM, L, S pP CI = D + E RO = RP - CP Capital markets i% Capital markets D I [3] Trasformazione Finanziaria FINANCE der, cir, tasso sviluppo E R div Dividendi afin Auto finanziamento Income taxes Tax Il modello completo

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