Atena era la dea della sapienza, della saggezza, della tessitura,

1. «Lodare va bene, ma anch’io voglio esserelodata, non lascerò che si disprezzi la mia divinità impunemente!»— Dal mito di Aracne,Metamofosi, OvidioAtenaA CURA DI: SILVIA MESSINA, IªBC

2. Atena era la dea della sapienza, della saggezza, della tessitura, dell’artigianato e degli aspetti più nobili della guerra, come ad esempio una guerra difensiva o fatta per giusta causa (la violenza e la crudeltà rientravano nel dominio di Ares).

3. La sapienza rappresentata da Atena comprende le conoscenze tecniche usate nella tessitura, nell’arte di lavorare i metalli, ma anche nel campo agricolo, navale e in generale in tutti i vari tipi di artigianato. I suoi simboli sacri erano la civetta e l’ulivo.

4. In tempo di pace gli uomini la veneravano poiché a lei erano dovute le invenzioni di tecnologie agricole, navali e tessili. In tempo di guerra, invece, fra coloro che la invocavano, aiutava solo chi combatteva con l’astuzia propria di personaggi come Odisseo.

5. L’astuzia e la furbizia erano delle doti che Atena poteva donare ai suoi protetti. In generale Atena era una divinità molto amata dal popolo.

6. Atena ha sempre con sé la sua civetta (o nottola), indossa una corazza, realizzata con la pelle della capra Amaltea chiamata Egida  (per alcuni storici l’Egida è in realtà uno scudo magico) donatale dal padre Zeus.

7. Spesso Atena è accompagnata dalla dea della vittoria: Nike.

8. Quasi sempre viene rappresentata mentre porta un elmo ed uno scudo su cui è appesa la testa della Gorgone Medusa, dono votivo di Perseo.

9. Atena è una dea guerriera e armata: nella mitologia greca appare come protettrice di eroi quali Eracle, Giasone e Odisseo.

10. Non ebbe mai alcun marito o amante, e per questo era conosciuta come Athena Parthenos (la vergine Atena); da questo appellativo deriva il nome del più famoso tempio a lei dedicato: il Partenone, situato sull’acropoli di Atene.

11. Dato il suo ruolo di sacra protettrice di questa città, è stata venerata in tutto il mondo greco anche come Atena Polis (Atena della città) ed in generale era considerata come protettrice della Grecia.

12. Il suo rapporto con Atene era davvero speciale, come dimostra chiaramente la somiglianza tra il suo nome e quello della città.

13. La nascita di Atena Tra gli dèi dell’Olimpo,  Atena viene ritratta come la figlia prediletta di Zeus, nata già adulta ed armata, dalla testa del padre (o dal polpaccio secondo altri), dopo che egli ne aveva mangiato la sua prima moglie: Meti.

14. Zeus, per l’appunto, mise incinta Meti (dea della prudenza e della saggezza), ma subito dopo ebbe paura delle conseguenze che ne sarebbero derivate. Una profezia, infatti, rivelava che i figli di Meti sarebbero stati più potenti del loro padre, anche fosse stato lo stesso Zeus.

15. Per impedire che questo si verificasse, subito dopo aver giaciuto con lei, Zeus indusse Meti a trasformarsi in una goccia d’acqua oppure (a secondo della tradizione), in una mosca o in una cicala. Così la inghiottì, ma era ormai troppo tardi: la dea aveva infatti già concepito un figlio.

16. Allora Meti cominciò immediatamente a realizzare un elmo ed una veste per la figlia che portava in grembo. I colpi di martello sferrati mentre costruiva l’elmo, provocarono a Zeus un dolore terribile alla testa.

17. Così Efesto (o Prometeo), aprì la testa di Zeus con un’ascia bipenne ed Atena ne balzò fuori già adulta ed armata; Zeus poté così porre fine al suo fastidio.

18. Atena ed Aracne • Un giorno, una donna di nome Aracne,si vantò di essere una tessitrice migliore di Atena, che di quest’arte era la dea stessa.

19. Atena andò così da lei travestita come una vecchia e consigliò Aracne di pentirsi della sua arroganza. La donna, invece, la sfidò ad una gara. Atena allora riassunse le sue vere sembianze ed accettò la sfida.

20. La dea realizzò un arazzo che rappresentava lo scontro tra Poseidone e la città di Atene, mentre Aracne ne fece uno in cui si derideva Zeus e le sue numerose amanti. Atena, vista la sua effettiva grande abilità ed a causa del soggetto che aveva scelto (dopotutto era la figlia prediletta di Zeus), andò su tutte le furie. Distrusse il lavoro di Aracne e la trasformò in un ragno obbligandola a tessere la sua tela per l’eternità.

21. Un’altra versione, è quella in cui Atena, furiosa, distrugge la tela di Aracne e lei scappa nel bosco, impiccandosi. La dea poi si pentì e la trasformò in un ragno, cosicché lei avesse potuto continuare a tessere le sue bellissime tele.