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LA COMUNICAZIONE NON VERBALE NELL’ATTIVITA’ SPORTIVA

LA COMUNICAZIONE NON VERBALE NELL’ATTIVITA’ SPORTIVA. ABILITA’ DI LEADERSHIP. La società moderna pretende che nel campo sportivo allenatori, dirigenti e arbitri siano sempre dei leader e “al top”. LEADERSHIP significa:

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LA COMUNICAZIONE NON VERBALE NELL’ATTIVITA’ SPORTIVA

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Presentation Transcript


  1. LA COMUNICAZIONE NON VERBALE NELL’ATTIVITA’ SPORTIVA

  2. ABILITA’ DI LEADERSHIP La società moderna pretende che nel campo sportivo allenatori, dirigenti e arbitri siano sempre dei leader e “al top”. LEADERSHIP significa: dare agli altri un piano di lavoro, una organizzazione, una direttiva, avendo una visione delle possibilità e delle mete da raggiungere

  3. ABILITA’ DI COMUNICAZIONE La comunicazione è un processo di scambio di informazioni e di influenzamento reciproco che avviene in un determinato contesto comunicare è farsi capire

  4. Nella comunicazione troviamo: • un soggetto che trasmette i segnali (fonte) • un mezzo di comunicazione che conduce i segnali (canale verbale e non) • uno o più soggetti che ricevono i segnali (destinatario)

  5. La comunicazione interpersonale avviene attraverso più canali: VERBALE VOCALE NON VERBALE

  6. Il campo della comunicazione non verbale è comunemente organizzato in tre forme: • Linguaggio del corpo o cinetico • Relazioni spaziali o prossemiche • Metalinguaggio (modo di esprimere le parole)

  7. IL LINGUAGGIO DEL CORPO La comunicazione non verbale ha molte funzioni: • esprimere emozioni attraverso il viso, il corpo e la voce • comunicare atteggiamenti interpersonali • accompagnare e sostenere il discorso • presentare se stessi attraverso l’aspetto esteriore e in misura minore, attraverso la voce • comunicare segnali rituali: i segnali non verbali giocano un ruolo preminente nei saluti e in altre azioni rituali

  8. RELAZIONI SPAZIALI O PROSSEMICHE • ZONA INTIMA (da 0 a 50 cm) • ZONA PERSONALE (da 0,5 a 1,5 mt) • ZONA SOCIALE (da 1,5 a 3,5 mt) • ZONA PUBBLICA (da 5 mt)

  9. Non è importante COSA si dice, ma COME si dice

  10. IMPORTANZA DELLA COMUNICAZIONE NON VERBALE L’efficacia comunicativa dei tre canali (verbale, vocale, non verbale) è data dal: • 7 –10 % dal contenuto (messaggio verbale) • 30-38 % da elementi vocali (aspetti paralinguistici) • 55 – 60% dalla gestualità (linguaggio del corpo)

  11. CONFLITTI E CONFRONTI Gli stili da adottare in situazione di conflitto possono essere: • TARTARUGA • SQUALO • ORSACCHIOTTO • VOLPE • GUFO

  12. Non conta ciò che si comunica, ma la reazione che si ottiene: ESSENZIALITA' EFFICACIA INFORMATIVA AUDIOVISIVI BREVITA'

  13. Per sviluppare una buona comunicazione bisogna saper ASCOLTARE

  14. DI UNA COMUNICAZIONE • si sente il 50 % • si ascolta il 25 % • si comprende il 12,5 % • si crede il 6,25 % • si ricorda il 3,12 % (fonte Martens 1984)

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