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Analisi e soluzione dei conflitti di lunga durata: il caso kurdo

Analisi e soluzione dei conflitti di lunga durata: il caso kurdo. Il ruolo propedeutico dell’analisi previsionale Cosa è un conflitto di lunga durata Cosa vuol dire risolvere un conflitto Breve introduzione alla questione kurda Un modello di analisi dei conflitti di lunga durata

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Presentation Transcript


  1. Analisi e soluzione dei conflitti di lunga durata: il caso kurdo • Il ruolo propedeutico dell’analisi previsionale • Cosa è un conflitto di lunga durata • Cosa vuol dire risolvere un conflitto • Breve introduzione alla questione kurda • Un modello di analisi dei conflitti di lunga durata • L’applicazione al caso kurdo • Conclusioni e domande

  2. Il ruolo propedeutico dell’analisi previsionale nella risoluzione dei conflitti La previsione politica (che può essere solo tendenziale) deve sempre precedere l’azione strategica: ri-Conoscere (mediante una teoria) il sistema su cui si vuole operare  Riprodurre il sistema  Rappresentare il sistema  Prevedere (rappresentare in maniera prospettica) Rapporto tra previsione, simulazione e strategia

  3. Cosa è un conflitto Un conflitto si configura quando l’agire di un soggetto è orientato al proposito di affermare il proprio volere contro la resistenza di uno o più soggetti antagonisti, allo scopo di difendere o far valere i propri interessi. È una situazione in cui la naturale competizione tra le unità si radicalizza, potendo anche assumere forme violente, fino alla guerra (natura competitiva del conflitto e della cooperazione).  • In un conflitto sono sempre presenti le seguenti componenti: • A) componenti locali o interne, relative ai rapporti di interdipendenza e attrito tra i diretti protagonisti del conflitto stesso; • B) componenti regionali, concernenti il ruolo degli attori regionali, ma anche il peso delle determinanti socioculturali e politico-economiche che gravitano nell’area; • C) componenti internazionali, vale a dire gli interessi e gli attriti degli attori extraregionali (le maggiori potenze), che decidono di condizionare il conflitto nella misura in cui essi lo ritengano utile ai fini dei propri interessi strategici. • D) componente strutturale del sistema internazionale

  4. Cosa è un conflitto di lunga durata Principale caratteristica di un LLC è la tendenza delle parti coinvolte ad assuefarsi a livelli più o meno elevati di tensione; i sistemi soggetti a LLC sono «sistemi in equilibrio parziale» e possiedono una sorta di “proprietà inerziale” che “attrae” la persistenza del conflitto La competizione è portata a privilegiare modalità interattive violente, rinunciando ad essere cooperativa. Nei LLC si hanno condizioni diLow Intensity Conflictprotratto, che rendono le parti predisposte compiere la scelta di radicalizzare militarmente il confronto, in quanto percepiscono: • la presenza di persistenti minacce a valori, interessi o obiettivi considerati prioritari; • la presenza di condizioni cruciali, con necessità di adottare decisioni fondamentali di fronte all’eventualità di una guerra; • la possibilità di essere colti di sorpresa; • di trovarsi in situazioni in cui i tempi di risposta sono ridotti. In definitiva, si agisce in condizioni di forte stress decisionale

  5. Cosa è un conflitto di lunga durata In un LLC il tessuto socioculturale, politico ed economico dei contendenti si modifica sostanzialmente, per adattarsi: • I componenti delle singole società coinvolte sviluppano una predisposizione psicologica al conflitto violento, che finisce per essere considerato uno strumento interattivo ideale; • La cultura dominante è aggressiva; • Le strutture politico-amministrative, burocratiche e militari sono evidentemente finalizzate alla gestione di elevati livelli di tensione; • I sistemi produttivi si adeguano alle esigenze del proprio sistema sociale (tendenza a configurarsi come “economie di guerra”). Quando una comunità politica presenta queste caratteristiche essa è probabilmente coinvolta in un LLC, per uscire dal quale devono verificarsi condizioni particolari e devono essere usate strategie appropriate per valutare se sia possibile risolvere un LLC è necessario conoscere tali condizioni e adottare tali strategie

  6. Cosa vuol dire risolvere un conflitto • Risolvere un conflitto significa (con o senza mediazione): • Individuare e distinguere le ragioni reali da quelle fittizie del conflitto (fase analitica) • Agire affinché le parti in causa comprendano le ragioni l’una dell’altra ed evitare che le ragioni fittizie “inquinino” il processo di settlement (intervento sugli attori) • Favorire l’insorgenza di condizioni generali che favoriscano le relazioni tra le parti (intervento sul sistema) • Seguire il processo di settlement sino a che non prevalgano in modo sostanziale (“radicamento”) modalità competitive cooperative (monitoraggio)   • Un conflitto può dirsi tendenzialmente risolto quando: • diminuiscono sensibilmente intensità e frequenza delle occasioni di scontro tra le parti coinvolte; • prevalgono gli interessi (economici, sociopolitici, culturali) contrari al conflitto (sia per gli attori “locali” che non, sia in riferimento alle condizioni sistemiche); • interviene un attore contrario al conflitto, le cui capabilities sono sufficientemente elevate e prolungate nel tempo da soffocare il conflitto (ma questo non elimina necessariamente le ragioni di fondo).

  7. Come studiare il problema della risoluzione di un conflitto Riassumendo, lo studio di un conflitto, finalizzato alla sua risoluzione, comporta: • La valutazione della componente temporale, per verificare se si tratta di un conflitto di breve-media durata o di un LLC; • La valutazione della componente spaziale, che tiene conto dei fattori locali, regionali, internazionali e strutturali; • La definizione di un modello di previsione per analizzare gli scenari di sviluppo tendenziali, in assenza di intervento strategico; • La formulazione di ipotetiche misure d’intervento strategico, con verifica previsionale degli effetti in termini di scenari tendenziali; • La reiterazione del punto precedente nel caso in cui lo scenario sia negativo o indesiderato.

  8. La questione kurda

  9. Un modello di analisi e soluzione dei LLC: Il modello del Turning-pointshock (TPS) • I LLC tendono a uscire dal proprio «equilibrio parziale» solo in conseguenza del verificarsi di «shock sistemici di svolta» o «Turning-point shock» (TPS) • I TPS “scuotono” gli attori e/o il sistema dal torpore derivante dall’assuefazione al LLC • I TPS si distinguono in • TPS di opportunità  de-escalation • TPS di rischio  escalation I due possibili effetti divergenti di un Tps in un conflitto di lunga durata

  10. Un modello di analisi dei conflitti di lunga durata: Tipologie e fattori qualificanti dei TPS • Tipologie di TPS • Sconfitte militari • Crisi economiche • Crisi socioculturale/comunicativa; crisi di consenso interno • Ritiro del sostegno da attori terzi Fattori qualificanti rispettivamente TPS di opportunità e di rischio:    TPS socioculturali/ religiosi/ ideologici  tendenzialmente escalativi (perché esalta le componenti irrazionali) TPS economici  tendenzialmente de-escalativi (perché riducono le capabilities) TPS politico-militari  valenza intermedia

  11. Un modello di analisi dei conflitti di lunga durata: condizioni per l’operatività e reversibilità degli effetti di un TPS • Condizioni per l’operatività dei TPS di opportunità • Uniformità delle capabilities degli attori coinvolti • Simultaneità degli shock • Ridotto numero di attori coinvolti(per evitare effetti “diluitivi”) Reversibilità degli effetti di un TPS Effetti favorevoli o sfavorevoli dei Tps durante una de-escalation

  12. Conclusioni e Applicazione al caso kurdo Nei LLC la soluzione deve quindi prevedere una preventiva bilateralizzazione dei conflitti, al fine di consentire: 1. l’operatività dei TPS 2. la precisa identificazione delle responsabilità a carico di ciascun attore 3. un più facile sviluppo del ruolo dei mediatori • Seguendo la logica del modello TPS, la questione kurda… • È di difficile soluzione fino a che permane un elevato differenziale di capabilities • Deve cessare di essere affrontata con approcci multilaterali, perché riduce la probabilità che si abbiano shock simultanei per le parti in causa e perché diluisce gli effetti dei TPS • Non deve prevedere soluzioni che coinvolgano interessi multilaterali (creazione di uno Stato kurdo transnazionale)

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