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Analisi e sinossi

Analisi e sinossi . di “ D emocrazia cosa é ” di Giovanni Sartori. a cura della classe 4°B. Capitolo 4 : Perfezionismo e Utopia Capitolo 5 : Opinione pubblica e democrazia governante Capitolo 6 : Democrazia verticale Capitolo 7 : Democrazia e no

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Analisi e sinossi

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Presentation Transcript


  1. Analisi e sinossi di “Democrazia cosa é ” di Giovanni Sartori a cura della classe 4°B Capitolo 4 : Perfezionismo e Utopia Capitolo 5 : Opinione pubblica e democrazia governante Capitolo 6 : Democrazia verticale Capitolo 7 : Democrazia e no Capitolo 8 : Democrazia degli antichi e democrazia dei moderni Capitolo 9 : Libertà e legge Capitolo 10 : Eguaglianza Capitolo 11 : Liberalismo e democrazia Docente coordinatore e responsabile Luisa Caime Anno scolastico 2007/2008

  2. Capitolo 4 Perfezionismo e Utopia Valentini Maria Giambi Maria Serena Serena Monghini Stefania

  3. La deontologia male intesa Cattivo realismoCattivo idealismo = PERFEZIONISMO modo sbagliato di intendere e di impiegare gli ideali Democrazia = - sovranità popolare - eguaglianza - autogoverno Perché? Popolo sovrano = eguale sovranità dei singoli autogoverno eguali poteri eguaglianza in generale

  4. Descrittivamente : • Sovranità popolare = principio di legittimità • Eguaglianza = eguali leggi e eguale voto • Autogoverno micro democrazie • Prescrittivamente fondano la deontologia (teoria della democrazia) democratica mettere in chiaro natura e funzione ideali normativi degli ideali

  5. Un ideale è un ideale Concetto di uguaglianza: Thomas Jefferson ( Dichiarazione di Indipendenza 1776) : “ tutti gli uomini sono creati uguali ” Verità autoevidente ( = verità di fatto) Gli uomini NON sono creati uguali verità accettata per il democratico l’uguaglianza è giusta 2.Cosa sono gli ideali e la loro funzione fraintende la natura degli ideali Perfezionista dislivello tra reale e ideale  NO costitutivo

  6. Dalla scienza all’utopia Mondo reale ≠ mondo ideale tradizione contemplativa Soluzione platonica = filosofo-re si interrompe con Karl Marx (= città ideale è realizzabile) filosofo rivoluzionario razionale è reale Il perfezionismo era contemplativo : ora è perfezionistico T. More: Utopia (ou = non topos = luogo) ≠ impossibile società retta da una ragione naturale

  7. Un utopista che crede nella realizzabilità del suo progetto non è un utopista Marx Utopia non esiste non è possibile Mannheim utopia = stato mentale che trascende le utopie ( = ideologie rivoluzionarie) sono verità premature Perfezionismo XX sec perfezionismo attivo senso dell’ contemplazione città ideale da impossibile rappresentare in terra

  8. L’impossibile Si può stabilire a priori cosa è possibile e cosa è impossibile? • Aristotele principio di non-contraddizione MA l’impossibilità è un problema dell’azione, del realizzabile la struttura logica delle impossibilità pratiche assolute è la CONTRADDITORIETA’ di azioni contrarie NON è POSSIBILE ottenere PIU’ di due cose che richiedono azioni contrarie Utopico ( = non realizzabile) è determinabile EX ANTE

  9. L’autogoverno che mai sarà Autogoverno: governare se stessi da se L’intensità di un autogoverno sta in relazione inversa all’estensione e alla durata alla quale si applica STATO: autogoverno = uno stato di indipendenza nazionale

  10. La funzione degli ideali Def.: uno stato di cose desiderabile che non coincide mai con la realtà Funzione: contrastare la realtà Idealepars destruens: forza d’urto che non si realizza pars costruens: ideale trasformato che si realizza

  11. Pericolo opposto esito inverso IDEALE DEMOCRATICO 2)indemocrazia 1)senza democrazia (all’interno di una (prima che una democrazia democrazia insediata) venga in essere) • L’ideale democratico: ideale negante del sistema che combatte 2) L’ideale democratico: ideale, realizzato imperfettamente, sostiene e promuove la sua “creatura”

  12. FUNZIONE DEGLI IDEALI: spingere il reale “verso il meglio” Ideale che non reagisce contro il reale ma interagisce con esso Ideale è costruttivo quando ideale si sottomette impara dall’esperienza ai fatti Proporre un ideale sempre più estremo in dosi sempre più massicce non funziona e il semplicismo diventa controproducente PROBLEMA: gestione degli ideali REGOLA: nella misura in cui un ideale è convertito in realtà, nella stessa misura va riproporzionato alla realtà stessa in chiave di feedback monitoring Se viene violata si hanno esiti inversi

  13. Esempio: “tutto il potere al popolo” = forma estrema del principio della sovranità popolare per abbattere una dittatura: va bene dopo averla abbattuta: pone in essere una titolarità. Resta il problema dell’esercizio del potere Occorrono i principii intermediari  meno potere  il popolo controlla e cambia chi sta al potere ma non ha “tutto il potere” Ma Se si insiste per l’attuazione totale le strutture intermediarie non vengono più apprezzate come strumenti di conquista di esercizio ma avversate come ostacoli da abbattere, ritenute impedimenti E l’ideale così approda a effetti inversi con il ritorno del principio “tutto il potere al popolo”

  14. Se il popolo vuole avere il potere deve impedire il potere illimitato “tutto il potere al popolo” deve diventare “tutto il potere a nessuno” Se non è così Un potere assoluto viene distrutto per crearne un altro Il pericolo di una democrazia che non ha più nemici non sta nella concorrenza di controideali ma nel reclamare una “vera democrazia” che scavalca e ripudia quello che c’è

  15. Perfezionismo e demagogia In teoria: PERFEZIONISMO = è un errore intellettuale sviluppato da intellettuali DEMAGOGIA = è semplicemente convenienza La teoria la combatte solo in modo indiretto : Il demagogo è un animale “naturale”  se privato di retroterra intellettuali farà meno danni

  16. DEMOCRAZIAECONOMIA tra partiti concorrenza tra produttori ma vaglio meno efficace sottoposta al controllo poiché i beni non sono dei consumatori: beni tangibili né di pronto tangibili e di pronto consumo consumo La frodepolitica la frode in commercio non èpunita viene punita Come si corregge? Funzionari pubblici che non si lasciano corrompere

  17. Capitolo 5 Opinione pubblica e democrazia governante

  18. Pubblico e cose pubbliche Parte governata Democrazia Parte governante Governante: tramite le elezioni Le elezioni sono: • Occasionali • Non lasciano libera scelta all’elettore • Stabiliscono solo chi governa

  19. “Il vero fondamento di ogni governo è l’opinione dei governati” (Dicey) Le elezioni sono un mezzo il cui fine è il “governo di opinione” Però Elezioni libere con opinioni imposte non portano a nulla

  20. La dizione “opinione pubblica” risale ai decenni che precedono la rivoluzione francese del 1789 “Opinione pubblica” denota un pubblico interessato alla “cosa pubblica” Un’opinione viene detta pubblica non solo perché diffusa tra molti, ma anche perchè considera oggetti o materie che sono di natura pubblica L’obiezione di sempre contro la democrazia era che il popolo “non sa”, arrivando a opporre che alla democrazia basta che il pubblico abbia opinioni

  21. Consenso e governo consentito “Governo consentito”: governo che nasce dalle opinioni degli elettori e che governa in sintonia con stati prevalenti di opinione pubblica (governo fondato sul consenso) ma Democrazia non richiede consenso ma conflitto (dissenso),è infatti massimizzata e arricchita dal conflitto

  22. Il consenso (sentire assieme) non è approvare ma accettare • 3 oggetti e livelli di consenso: - accettazione di valori ultimi (livello di comunità, consenso nelle credenze di valori) - accettazione di regole del gioco (livello di regime, su regole procedurali) - accettazione di governi (livello di governo, su politiche di governo)

  23. La formazione dell’opinione Soprattutto il pubblico riceve i flussi di informazione

  24. Policentrismo e monopolio dei media • Il policentrismo: deve essere in un qualche equilibrio • L’opinione sopra descritta si applica soltanto alla democrazia. libertà di pensiero • Tre condizioni libertà di espressione policentrismo • Totalitarismo: - la struttura di tutte le comunicazioni di dei media massa è unicentrica e monocolore; - la distinzione tra propaganda ed educazione è cancellata; - il mondo totalitario si preserva come un mondo chiuso; - La propaganda e l’indottrinamento totalitario hanno atrofizzato l’uomo libero e la sua libertà di opinare in proprio;

  25. Disinformazione informazione e competenza per l’informazione

  26. Aumentare ancora di più l’educazione in senso politico Dare la possibilità anche al pubblico di opinare fare scegliere rappresentanti competenti che governino il pubblico Per ovviare a questo problema si dovrebbe

  27. La democrazia partecipatoria Si fonda sul concetto di partecipazione Non propone Nulla all’infuori Di quello che rifiuta Perde potere Se aumenta il Numero di “Partecipanti” È mossa da Un’intensità Fine a se stessa E irrazionale

  28. Forma gruppi di élite di stampo leninista Genera l’estremismo Il nemico più Ardito ed al Contempo ignorante Della democrazia Il partecipazionista sta sempre raso terra e non arriva mai allo stato

  29. Democrazia diretta e democrazia referendaria • Democrazia diretta: democrazia senza rappresentanti e senza rappresentanza, immediatezza di interazioni. • Intensità di autogoverno sta in relazione inversa alla sua estensione (meno autentico se il numero di chi si autogoverna cresce). Può raggiungere un ”soffitto”. • L’autogoverno si congiunge con la democrazia diretta? Sì No - anche la democrazia - una democrazia senza è condizionata dai numeri rappresentanza non è vincolata dai numeri Governo diretto = autogoverno  finchè non oltrepassano la grandezza di gruppi relativamente piccoli.

  30. Primo soffitto: formato assemblea. • Anche formati più grandi a condizione che la collettività in questione sia osservabile (esempio:Ekklesìa ), i cittadini devono osservarsi singolarmente tra di loro  devono interagire. Democrazia diretta significa anche governarsi da sé nell’ambito di “presenti osservabili” • Referendum: - strumento di democrazia diretta - democrazia rappresentativa  democrazia referendaria a “somma positiva” non si limita a eleggere, ma decide sulle questioni da decidere Democrazia a somma nulla • Il votare che elegge non è a somma nulla: democrazia votante democrazia rappresentativa (i rappresentati discutono per concordare soluzioni a somma positiva)

  31. La democrazia referendaria centuplica i rischi di manipolazione e di imbroglio del demos • Implicazioni di una democrazia referendaria a somma nulla: - tende ad aggravare i conflitti - instaura un principio maggioritario assoluto violando il principio del rispetto della minoranza • Il problema della pubblica opinione è da riproporre: l’opinione dei pubblici deve essere autonoma e “di qualità” al positivo. • L’informazione non è più competenza: la padronanza conoscitiva presuppone informazione ma non l’incontrario,l’informazione non da epistéme (padronanza conoscitiva) che occorre alla democrazia referendaria. Non gli basta l’opinione, occorre cognizione Peso crescente della televisione impoverisce l’informazione stessa e anche la qualità dell’opinione pubblica

  32. Demos governato o governante? La democrazia rappresentativa è governata; ma resta una democrazia. Le democrazie stanno passando da democrazie governate a democrazie governanti? Non bisogna scambiare l’attivismo per una paideìa; Non bisogna lasciarsi ingannare dal demagogo; Meno potere per i governanti non è, automaticamente, più potere per i governanti; Tutti gli attuali governi sono condizionati da “imperativi tecnologici” e dalla inderogabile necessità di affrontarli;

  33. CAP. 6 DEMOCRAZIA VERTICALE Ginghini Gian Battista,Ginghini Gian Lorenzo, Nicola Madeddu

  34. DEMOCRAZIA ORIZZONTALE: è la base dell’edificio(opinione pubblica,democrazia elettorale) • DEMOCRAZIA VERTICALE: è l’edificio come sistema di governo

  35. ACCUSA: come mai il comando della maggioranza si trasforma in comando di minoranze? maggioranza: - maggior numero - criterio maggioritario RISPOSTA:se la maggioranza è intesa come criterio maggioritario non vi è contraddizione

  36. TIRANNIDE DELLA MAGGIORANZA 3 contesti: 1)costituzionale:violare legiferando i diritti delle minoranze 2) elettorale: la minoranza non ha diritti; perde e basta. Non ha senso parlare di tirannide 3)sociale: oppressione della società sull’ individuo ( imposizione opinioni, sentimenti,conformismo) (Tocqueville e Mill)

  37. Chi viene eletto? PRINCIPIO DI MAGGIORANZA: risale a Locke (1632-1704). Greci e Romani non lo conoscevano. Obiezione di Royer Collar: non dobbiamo obbedienza alla maggioranza. TRE RISPOSTE: • I numeri danno forza(ma non legittimità) risposta debole • E’ il male minore, solo uno strumento • La volontà della maggioranza deve in ogni caso prevalere ma deve essere giusta e ragionevole (Jefferson)

  38. MINORANZA DI POTERE (non quindi elettorali, linguistiche, razziali, religiose, ecc...):classe dirigente, èlites dominante,politica. Sono controllanti,cioè dotate di potere di controllo,identificate in due modi: • CRITERIO ALTIMETRICO(sta in alto).(Dahl). • CRITERIO MERITOCRATICO ( sta in alto perché se lo merita, è capace) (Pareto,Laswell)

  39. La democrazia è gestita da minoranze al singolare? SINGOLARE:Mosca Gaetano: Al comando c’è sempre una minoranza.(nega possibilità democrazia) -Wright Mills: Gli USA sono dominati da una elite di potere. -Dahl: il potere si rivela solo quando una decisione è controversa La democrazia funziona come Poliarchia. Barachrach e Baratz: il potere è anche potere di sopprimere i problemi. Conclusione di SARTORI:La struttura di potere della democrazia è la POLIARCHIA.

  40. 1)MICHELS (1910) : LEGGE DI FERRO DELL’ OLIGARCHIA: L’ organizzazione snatura la democrazia e la trasforma in oligarchia. 2) SCHUMPETER (1974): TEORIA DELLA COMPETITIVITA DELLA DEMOCRAZIA: Alcune persone acquistano potere mediante lotta competitiva per voto popolare. 3) SARTORI: La democrazia è il meccanismo che genera una poliarchia aperta la cui competizione nel mercato elettorale attribuisce al popolo, e specificatamente impone la responsabilità degli eletti nei confronti degli elettori.

  41. Chi sono gli ELITISTI ? RISPOSTA: non si sa: ormai è una parola che sta in bocca a tutti (Mosca,Pareto,Schumpeter,Dahl?) -DEMOCRAZIA DESCRITTIVA: POLIARCHIA ELETTIVA -DEMOCRAZIA PRESCRITTIVA: MERITOCRAZIA SELETTIVA.(Rousseau e Sartori) EGUAGLIANZA: -ARITMETICA: cose uguali a tutti.(appiattisce) -PROPORZIONALE: cose uguali ad uguali, disuguali a disuguali.(immette valore).

  42. Capitolo 7 Democrazia e no “Ogni determinazione è negazione”Spinoza

  43. Come si definisce una democraziacontrario di: Assolutismo Autocrazia Dittatura Autoritarismo Totalitarismo Ma ciò non comporta che la democrazia sia contraddittorio delle realtà di governo utilizzate per definirla con il metodo “a contrario”. Democrazia≠Democraticità Delimitando una realtà induce a chiedersi cosa è e cosa non è la democrazia Induce a chiedersi la quantità di democrazia in una forma di governo Implica la preventiva definizione di cosa è la democrazia nel suo insieme Conclusioni

  44. Assolutismo L’esercizio del potere viene definito assolutismo quando diventa troppo concentrato e/o quando chi detiene il potere detta leggi a sua discrezione. Ciò deriva dal pensiero di Hobbes, il quale afferma che: un monarca è “assoluto” quando è al di sopra di ogni legge e quando il potere è svincolato da qualsiasi limite(ne è un esempio nella storia il monarca francese Luigi XIV) Assolutismo è un buon contrario di democrazia? Sì ma in modo indiretto. La legittimazione democratica limita il potere finché contrasta un potere autocratico. una volta abbattuti gli avversari essa attribuisce al potere una sanzione assoluta. Indietro

  45. Luigi XIV Figlio di Luigi XIII e di Anna d'Austria aveva compiuto appena cinque anni quando ereditò il trono di Francia, ma in realtà assunse il potere solo alla morte del suo Primo ministro, il Cardinale Mazarino, avvenuta nel 1661.Luigi prima di essere incoronato fu attaccato dai nobili nella rivolta della fionda, ma quando salì al trono costruì una grande reggia a Versailles e fece traslocare tutti i nobili. Luigi, che è noto anche come il Re Sole e come "Luigi il Grande" (Louis le Grand)[1] , governò sulla Francia per oltre settant'anni, più di qualsiasi altro monarca francese e di tutti i principali monarchi europei. Sposò l‘ infanta di Spagna Maria Teresa d'Austria (1638-1683) nel 1660. Si deve al Re Sole la trasformazione della monarchia francese in monarchia assoluta, ma in funzione di una precisa strategia volta a ridurre il potere della nobiltà, sempre pronta a interferire con i suoi intrighi nelle scelte politiche della Corona. Luigi si impegnò a indebolire la nobiltà di spada anche prendendo a servizio suo o del palazzo alcuni suoi esponenti e creando così i presupposti per una nobiltà di corte, totalmente fine a se stessa, parassita dell'ambiente regio e schiava dell'"etichetta", una sorta di "gerarchia" in voga allora nella reggia per cui più si era vicini al Re nel servirlo più si saliva di etichetta.

  46. In ambito amministrativo tolse man mano potere ai vecchi governatori provinciali, che tuttavia non esautorò, e sovrappose ad essi degli intendenti, non in gran numero e quasi tutti provenienti dall'aristocrazia e dalla nobiltà di toga. Gli intendenti erano una nuova figura amministrativa e rimasero in pianta stabile anche dopo la morte del Re Sole; avevano una dipendenza fortemente centralizzata che tuttavia persero col passare dei tempi e dei regnanti. I problemi legati alla successione ed il cattivo stato di salute intristirono gli anni finali del suo regno. Dopo il Gran Delfino morirono di vaiolo anche suo figlio, Luigi duca di Borgogna ed il primo figlio ed erede di questi. Rimaneva, unico principe di sangue reale erede legittimo di Luigi XIV, il figlio minore del duca di Borgogna, Luigi Duca d‘Angiò, divenuto poi re Luigi XV di Francia. Luigi XIV morì di cancrena dopo 72 anni e 100 giorni di regno. Gli successe il pronipote Luigi, Duca d'Angiò con il nome di Luigi XV, sotto la reggenza fino alla maggiore età nel 1723, del duca Filippo d'Orléans, nipote e genero del defunto Re Sole. Assolutismo

  47. Autoritarismo e Autorità Autoritarismo= abuso ed eccesso di autorità che schiaccia la libertà. Autorità  Autoritarismo ma Autorità ≠ Autoritarismo Autorità nell’uso comune= un potere che è accettato,rispettato,riconosciuto, legittimo. Autorità= il diritto di dirigere e di comandare, di essere ascoltato e obbedito dall’altro. Potere= la forza della quale si dispone e a mezzo della quale si può costringere l’altro ad ascoltare o ad obbedire. Una buona democrazia dovrebbe tendere a trasformare il potere in autorità Autoritarismo è contrario di democrazia se specifichiamo dittatura autoritaria. Autorità autoritaria= una autorità cattiva e falsa, nemica della libertà (Benito Mussolini) Autorità autorevole= un’autorità genuina che si appaia con la libertà Indietro

  48. Benito Mussolini Fondatore del fascismo, fu primo ministro del Regno d'Italia, con poteri dittatoriali, dal 31 ottobre 1922 al 25 luglio 1943. Figlio del fabbro Alessandro e della maestra elementare Rosa Maltoni, nasce il 29 luglio 1883 in un casolare a Varano dei Costa, frazione del comune Dovia di Predappio, allora situato in provincia di Firenze, oggi in provincia di Forlì. Nel 1900 si iscrive al Partito Socialista Italiano e consegue la maturità magistrale nel 1901. Convinto anti-interventista negli anni precedenti la prima guerra mondiale, nel 1914 cambiò radicalmente opinione, dichiarandosi a favore dell'intervento in guerra. Nell'immediato dopoguerra, cavalcando lo scontento per la «vittoria mutilata», fondò il Partito Fascista (1921), e si presentò al Paese con un programma politico nazionalista e autoritario, con forti elementi antisocialisti e antisindacali che gli valsero l'appoggio della piccola borghesia e dei ceti industriali e agrari. Emerge quindi come il fascismo si sia caratterizzato, nella sua concreta realizzazione storica, come un movimento autoritario, nazionalista e antidemocratico (nel 1931 Mussolini esplicitò il proprio rifiuto della democrazia, definendo la disuguaglianza come «feconda e benefica»).

  49. L'arrivo da Roma di un comunicato in cui il Comitato di Liberazione Nazionale[37] esprimeva la necessità di una rinascita sociale politica e morale dell'Italia attuabile solo attraverso l'uccisione di Mussolini e la distruzione di ogni simbolo del partito fascista presente in Italia fornì successivamente una giustificazione politica dell'accaduto.La decisione venne attuata il 28 aprile 1945; secondo la versione ufficiale, Mussolini fu fucilato. I tempi e i modi dell'esecuzione furono dettati anche dalla volontà di evitare interferenze da parte degli alleati che avrebbero (almeno ufficialmente) preferito catturare Mussolini e processarlo davanti ad una corte internazionale. Autoritarismo

  50. Totalitarismo • Caratteristiche del totalitarismo individuate da Friedrich: • Partito unico di massa controllato da un’ oligarchia • Monopolio delle armi • Monopolio di tutti gli strumenti di comunicazione • Sistema terroristico di polizia • Un’ ideologia ufficiale • Un’ economia diretta dal centro Aggiunta in seguito per giustificare lo stalinismo come un totalitarismo. • In seguito all’individuazione dei punti salienti è possibile riscontrare due tipi di regimi totalitari nella storia: • Nazismo (guidato da Adolf Hitler) • Stalinismo (guidato da Josif Stalin) Caratterizzato da una maggiore presa totalitaria per quanto riguarda l’estensione del fenomeno

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