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Il funzionalismo

Il funzionalismo. Qual è la concezione di fondo?.

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Il funzionalismo

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Presentation Transcript


  1. Il funzionalismo

  2. Qual è la concezione di fondo? • La società è un sistema funzionale, paragonabile a un organismo: ogni società è un’unità dinamica  deve adattarsi all’ambiente e per farlo deve avere un’organizzazione adeguata, ovvero molteplici strutture, organizzate e interdipendenti, ognuna con un compito specifico per rispondere a specifiche esigenze • Il funzionalismo classico si dice anche struttural-funzionalismo: le varie istituzioni (economiche, politiche, educative, religiose) svolgono ciascuna un dato compito, utile alla sopravvivenza della società (ogni istituzione ha una specifica funzione)

  3. Adattarsi all’ambiente • La società è come un organismo vivente: attraverso complessi meccanismi di regolazionemantiene la sua stabilità (tende a conservare il proprio stato normale) • Ogni volta che interviene una perturbazione (squilibrio) il sistema risponde in modo da ripristinare l’equilibrio • Visione ottimistica / positiva della società: la società è vista come un sistema in grado di soddisfare i suoi bisogni e di autoregolarsi

  4. Quali implicazioni metodologiche? • Se la società è un sistema funzionale, allora la società andrà studiata attraverso una analisi funzionale: dinnanzi a un fenomeno sociale o a un’istituzione, il sociologo si chiederà «a che cosa serve, quale compito svolge»

  5. Quali sono le origini storico-culturali • Comte: esprit d’ensemble per capire la società non bisogna fermarsi ai dettagli (ai singoli fenomeni), ma bisogna guardare al sistema nel suo complesso • Durkheim: studiare la società vuol dire analizzare le istituzioni  per capire una istituzione bisogna capire il compito (la funzione) che svolge (in rapporto ai bisogni generali dell’organismo sociale)

  6. Il funzionalismo di Parsons

  7. Il modello AGIL • Parsons ha sintetizzato l’organizzazione funzionale dei sistemi sociali (vedi concezione di fondo) nel noto modello AGIL • Presupposto del modello AGIL: ogni società deve rispondere a 4 «imperativi funzionali» (4 problemi fondamentali), per sopravvivere e mantenersi nel suo stato normale (equilibrio)

  8. I 4 imperativi e le 4 funzioni (AGIL) • Adaptive – Adattamento • Goal attainment – Raggiungimento dei fini • Integrative – Integrazione • Latent pattern maintenance – Mantenimento dei modelli latenti

  9. La funzione adattiva • Risponde al problema di ricavare dall’ambiente sufficienti risorse e di distribuirle nel sistema • A svolgere questo compito provvedono le istituzioni economiche

  10. La funzione del raggiungimento dei fini • Risponde al problema di raggiungere fini specifici • Per farlo occorre un potere che prende decisioni e mobilita la società • Questa funzione è svolta dalle istituzioni politiche

  11. La funzione dell’integrazione • Risponde al bisogno di tenere uniti i membri della società • La funzione è svolta dalle istituzioni giuridiche, le quali controllano che si rispettino le regole e sanzionano i comportamenti devianti

  12. La funzione di mantenere i modelli latenti • Risponde al bisogno di far sì che i singoli individui conoscano le regole, siano motivati a rispettarle e ne condividano il valore • La funzione è svolta dalle istituzioni educative, religiose e famigliari

  13. La teoria dell’agire sociale • Le persone sono esseri razionali: agiscono in base alle mete che si prefiggono • È la società a insegnare a ciascuno quali mete prefiggersi e quali strategie (mezzi) seguire per raggiungere le mete  l’individuo si conforma al sistema sociale • Per es. l’alunno si preoccupa del successo scolastico (meta), in quanto nella società in cui vive riuscire è importante (lo si impara durante la socializzazione) e per riuscire deve seguire le lezioni, studiare, lasciarsi interrogare (standard normativi) • Non tutti seguono le regole, ma per Parsons la devianza è un fenomeno marginale (i meccanismi del sistema sono in grado di tenere sotto controllo il fenomeno deviante e ristabilire l’equilibrio) attore mezzi meta Standard normativi- regole

  14. Il funzionalismo critico di Merton

  15. Il funzionalismo critico di Merton • La teoria della società di Merton è meno ottimistica di Parsons: pur condividendo la concezione organicistica, rigetta l’idea che le istituzioni siano necessarie e buone, così come sono. Introduce le seguenti revisioni: • Le alternative funzionali • Le disfunzioni • La relatività dei significati funzionali • Le funzioni latenti

  16. Le alternative funzionali • Una stessa esigenza della società può essere soddisfatta attraverso istituzioni diverse • Per es. il controllo sociale, oltre che all’istituzione giudiziaria, può essere compito anche delle istituzioni educative • Quindi le istituzioni non sono insostituibili

  17. Le disfunzioni • Le istituzioni portano benefici, ma a volte anche danni • Per es. la burocrazia facilita molte attività, tuttavia la fedeltà eccessiva alle regole porta a volte a compiere assurdità con conseguenze negative per la vita dei singoli e della società

  18. La relatività dei significati funzionali • Non si può dire in assoluto se un’istituzione (o un evento sociale) è funzionale o disfunzionale, dipende dai punti di vista

  19. Le funzioni latenti • Un’istituzione apparentemente buona può nascondere una funzione riprovevole, come pure sotto un’istituzione a prima vista negativa possono trovarsi funzioni positive

  20. L’agire sociale • A differenza di quanto sostiene Parsons, per Merton l’individuo non ha un ruolo passivo, non è solo un essere razionale che apprende dal sistema sociale come orientare le proprie azioni, anzi in alcuni casi contribuisce anche attivamente alla costruzione della realtà sociale (innovazione)

  21. L’agire sociale • Tipologie degli adattamenti individuali alle richieste della società • Conformista: fa proprie sia le mete, sia i mezzi proposti dalla società • Innovatore: trova alternative socialmente accettabili per arrivare alle mete indicate dalla società (Steve Jobs?) • Ritualismo: comportamento di chi, sebbene abbia rinunciato alle mete sociali, continua a fare le cose che si fanno per raggiungerle (per es. persone che sanno che non faranno mai carriera e ciononostante nei rapporti sociali usano quelle accortezze che servono a far carriera) • Rinunciatario: lasciar perdere sia le mete che i mezzi • Ribellione: atteggiamento ambivalente, combinazione di rifiute e accettazione delle mete e dei mezzi

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