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Aree di criticità

Aree di criticità. Approccio fideistico  approccio sperimentale 00000 CRITICITÀ A LIVELLO DI: DEFINIZIONE 00 FATTORI FAVORENTI 00 DIAGNOSI INDIVIDUALE 000 DIAGNOSI ORGANIZZATIVA 00

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Aree di criticità

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  1. Aree di criticità • Approccio fideistico  approccio sperimentale 00000 CRITICITÀ A LIVELLO DI: • DEFINIZIONE 00 • FATTORI FAVORENTI 00 • DIAGNOSI INDIVIDUALE 000 • DIAGNOSI ORGANIZZATIVA 00 • MEDICO LEGALE 000 • SOLUZIONI E TERAPIE 000 Dario Boccaletti

  2. Fattori favorenti approccio sperimentale • OSSERVAZIONE • PRIME IPOTESI • VERIFICA • RIFORMULAZIONE DI ULTERIORI IPOTESI • EVOLUZIONE TEORIE Dario Boccaletti

  3. MOBBING: definizioni e diversi tipi di approccio al fenomeno • Definizione etologica • Definizione operativa (violenza psicologica o morale sul luogo di lavoro) • Definizioni circostanziate (in base ai vari approcci al fenomeno, fra tratti di personalità e fattori organizzativi) • Vari approcci secondo Antonio Casilli • Vittimista di Heinz Leymann (lavoratore perseguitato = vittima da curare) • Colpevolista di Tim Field (personalità disturbata del capo o del collega prepotente - mobber = criminale) • Approccio culturale di Harald Ege • Narcisismo perverso del mobber (M.F. Hirigoyen) • Violenza organizzativa di P. McCarthy (la struttura organizzativa delle aziende postindustriali delega eccesso di potere a particolari manager in particolari situazioni ed azzera le regole tradizionali) Dario Boccaletti

  4. PRIMA DEFINIZIONE STORICA (H.Leymann-Etologia) Comportamento di alcune specie animali che assalgono un componente del gruppo che per vari motivi deve essere espulso. Come? Accerchiandolo per attaccarlo (vd. babbuini, uccelli) Dario Boccaletti

  5. COME VIENE TRADOTTO NELLE VARIE LINGUE BULLYING, MISTREATMENT,EMOTIONAL ABUSE,BOSSING,VICTIMIZATION, INTIMIDATION, PSYCHOLOGICAL TERRORIZATION,PSYCHOLOGICAL VIOLENCE,HARCELEMENT MORAL, ASSEDIO NO LOCAL DE TRABALHO ,ASSEDIO MORAL, ACOSO MORAL ,ETC. Dario Boccaletti

  6. MOBBING =fenomeno nuovo od evoluzione di fenomeni già noti ? 1 PASSO INDIETRO: • Le violenze psicologiche e le discriminazioni sul luogo di lavoro sono sempre esistite e le relative malattie anche, tanto che Sivadon – Amiel inseriscono nella rassegna epidemiologica sui fattori nocivi dell’ambiente di lavoro (1969) il cosiddetto quarto gruppo caratterizzato da: • Pericolosità per la integrità dell’Io somatico del lavoratore • Pericolosità per l’integrità dell’Io psichico (rapporti autoritari destruenti la personalità, frustrazioni sistematiche, lavoro alienante, dequalificazione professionale, insicurezza economica, pericolo di perdita del posto di lavoro, sentimento di insufficienza e devalorizzazione del Sé) • Abnormi condizioni dell’ambiente di lavoro • Organizzazione del lavoro Dario Boccaletti

  7. R.A. Hinde (etologia e psicologia comparata 1980) • Lo sviluppo di nuovi comportamenti coinvolge una continua interazione fra l’organismo mutevole e il suo ambiente altrettanto mutevole... • Gli uomini, il loro ambiente, le loro organizzazioni si sono negli anni recenti così modificati da favorire l’accentuarsi di fenomeni aggressivi ? • Come in tutte le scienze giovani occorre osservare attentamente il fenomeno prima di formulare ipotesi ,verificarle e costruirci teorie • Ma allora come intervenire in questa fase ? Dario Boccaletti

  8. Come a suo tempo sui fattori nocivi di quarto tipo intervennero i sindacati insieme ai lavoratori ed esperti nei GRUPPI OMOGENEI (esperienza positiva in alcune limitate realtà) • Così adesso occorre insistere su: • Raccolta locale e generale di informazioni • Formazione di lavoratori, quadri, manager e sindacati a cogliere il fenomeno mobbing, a contrastarlo, a contrastare il cosiddetto marketing sporco che usa veri e proprii manuali (dirty tricks e d. strategy) e che privilegia manager manipolatori • Con la promozione di un MARKETING SOCIALE con • Sostegno alle vittime – gruppi di auto aiuto - supporto legale – formazione e cultura della solidarietà anti-mobbing - campagne informative sui costi aziendali e sociosanitari • Prevenzione e/o cura precoci dei disturbi individuali Dario Boccaletti

  9. Aree di criticità nella diagnosi individuale • Disturbi sottosoglia • Disturbi mobbing correlati  disturbi psichiatrici favorenti • Aspecificità dei DDA e DPTS rispetto al mobbing • Disturbo depressivo minore • Disturbo psicotico breve • Reazione paranoide allo stress versus tratti “para” e “schizo” alle scale 6 e 8 MMPI Dario Boccaletti

  10. Criteri discriminanti fra disturbi mobbing correlati e disturbi psichiatrici preesistenti o tratti di personalità favorenti • Inizio del disturbo precisamente datato e correlabile con eventi o cambiamenti individuali o di gruppo nel luogo di lavoro • Evoluzione del disturbo • Modalità di richiesta di aiuto: confusione, elevato coinvolgimento emotivo, perdita autostima, rabbia (diversa dalla freddezza paranoica) Dario Boccaletti

  11. Stretto legame fra frequenza ed intensità dei fattori nocivi e gravità e durata del disturbo • Analisi del contesto lavorativo (sopralluogo tradizionale e sopralluogo mirato) • Cosa ricercare nel sopralluogo? • (Politiche aziendali, tipo di organizzazione e leadership, modalità di riconoscimento delle competenze del soggetto e dei colleghi, eventi sentinella individuali e di piccoli o grandi gruppi, stabilità dei sottogruppi di lavoro, frequenti dimissioni spontanee o meno) Dario Boccaletti

  12. Dario Boccaletti

  13. Difficoltà teorico sperimentali Psicologia, Etologia,Medicina del lavoro • (specie nei loro studi sul mobbing) si muovono ancora prevalentemente nel campo della fase osservativa e di raccolta dati) Gli strumenti • di osservazione e di verifica utilizzati sono collaudati e validati ma non costruiti appositamente per studiare il fenomeno mobbing (MMPI e sistemi diagnostici standardizzati) Dario Boccaletti

  14. Aspecificità dei criteri per DDA e DPTS rispetto al mobbing • DSM: modello di classificazione categoriale • MOBBING: fenomeno multidimensionale • DPTS studiato per eventi traumatici estremi Modelli multidimensionali più attinenti, esempio coppie di opposti quantificabili: • Affettività positiva / affettività negativa • Autodirezionalità / cooperatività • Dominio / sottomissione • Egocentrismo / altruismo • Rapporto identificatorio / rapporto manipolatorio Dario Boccaletti

  15. Disturbi sottosoglia • Continuum di risposta patologica allo stress • Modello risposta allo stress cronico (Pancheri) • Attivazione emozionale bilanciata • Attivazione emozionale sbilanciata a prevalenza di espressività somatica (stato di allarme) • Attivazione emozionale sbilanciata a prevalenza di espressività comportamentale (rischio psicopatologico) Continuum psicopatologico correlato alla intensita’ ed alla frequenza dello stress: • Reazione di allarme  DDA  DPTS  depressione minore  depressione maggiore  reazione paranoidea Dario Boccaletti

  16. Disturbo depressivo minore • Citato soltanto nella appendice pagina 823 del DSM IV TR: criteri per ulteriori studi Disturbo ansioso depressivo misto • Termine abusato in clinica ma non presente nel DSM salvo in appendice pagina 826 Dario Boccaletti

  17. Personalità premorbosa fattore favorente o protettivo? OSSERVAZIONI • Da ricerca della U.E. (1996) il 47% delle vittime di violenze morali sviluppa stress • Da ricerca Staffordshire Univ. si arriva al 76,6% • IPOTESI: la p. è di scarso rilievo se non ai fini di ricerca • La risposta presenta più dati comuni che differenze  esempio (Gilioli R.): • autocolpevolizzazione, preallarme cronico, anestesia reattiva • Tratti di personalità (“NORMALI”) comuni alle vittime: • forte investimento affettivo per il lavoro, onestà, rigidità etica, capacità innovative e creative, altre caratteristiche non correlabili con problemi di personalità, come: riduzione capacità lavorative, differenze razziali, sessuali, religiose etc. Dario Boccaletti

  18. Vedere caratteri principali dei disturbi di personalità al DSM IV TR (spesso incompatibili con i tratti sopra descritti) • Influenza P su durata, tipo e gravità del disturbo mobbing correlato, esempio: personalità apparentemente meno vulnerabile subisce esposizione più prolungata • Autori discordanti (Flach 1990, Mc Farlane 1993) • Personalità e fattori sociali protettivi o di rischio (chiarezza norme ed accesso adeguato a ruoli utili) Dario Boccaletti

  19. Le definizioni dei disturbi di personalità secondo il DSM Dario Boccaletti

  20. Le definizioni dei disturbi di personalità secondo il DSM Dario Boccaletti

  21. SINDROMI MOBBING CORRELATE PIU’ FREQUENTI • DISTURBO DELL’ADATTAMENTO(DDA) • DISTURBO ACUTO DA STRESS (DSA) • DISTURBO POSTTRAUMATICO DA STRESS(DTPS) Riferimenti DSM IV- Capitolo: reazioni ad eventi o disturbi dell’adattamento. ICD 10- Capitolo: reazioni a gravi stress e sindromi da disadattamento. Dario Boccaletti

  22. SINDROMI MOBBING CORRELATE MENO FREQUENTI MA PIU’ GRAVI • SINDROME DEPRESSIVA GRAVE • SINDROME PARANOIDE REATTIVA Dario Boccaletti

  23. CONFINI DELLE SINDROMI MOBBING CORRELATE Dario Boccaletti

  24. CONSENSUS DOCUMENT:UN NUOVO RISCHIO IN MEDICINA DEL LAVORO :IL MOBBING(Med.Lav,Vol.92 ,1,2001) • DDA IN SITUAZIONE OCCUPAZIONALE VISSUTA COME AVVERSATIVA • DDA IN SITUAZIONE OCCUPAZIONALE STRESSOGENA • DDA COMPATIBILE CON SITUAZIONE ANAMNESTICAMENTE AVVERSATIVA • DDA OCCUPAZIONALE • DTPS CON PREVALENTE COMPONENTE OCCUPAZIONALE • DTPS OCCUPAZIONALE Dario Boccaletti

  25. DEFINIZIONE SECONDO IL CONSENSUS DOCUMENT MOBBING COME FORMA DI MOLESTIA O VIOLENZA PSICOLOGICA ESERCITATA CON INTENTO PERSECUTORIO RIPETUTA IN MODO ITERATIVO PER ALMENO SEI MESI CON CARATTERE DI INTENZIONALITA’ (QUASI SEMPRE), CON FINALITA’ DI ESTROMISSIONE DEL SOGGETTO DAL LUOGO DI LAVORO Dario Boccaletti

  26. SOGLIA INDIVIDUALE DI RESISTENZA ALLA VIOLENZA PSICOLOGICA INTENSITA’ DELLA VIOLENZA x TEMPO DI ESPOSIZIONE TRATTI DELLA PERSONALITA’ Dario Boccaletti

  27. TIPI DI MOBBING MOBBING STRATEGICO preciso disegno di esclusione di un lavoratore per finalità di ristrutturazione interna da parte dell’azienda o del management,azione premeditata e programmata ma non dichiarata Dario Boccaletti

  28. TIPI DI MOBBING(2) MOBBING EMOZIONALE o RELAZIONALE Per alterazione delle relazioni interpersonali, per motivazioni personali (vd. incapacità gestionale) MOBBING NON INTENZIONALE Vedasi nicchia di conflitto Dario Boccaletti

  29. POTENZIALI BERSAGLI • TUTTI • IN PARTICOLARE: Lavoratori -con elevato coinvolgimento nella attività svolta -con particolari capacità innovative o creative -con ridotte capacità innovative o portatori di handicap,malattie croniche invalidanti -diversi per razza, religione, abitudini di vita, preferenze sessuali. Dario Boccaletti

  30. CONSEGUENZE SULLA SALUTE IN RELAZIONE ALLA DURATA E GRAVITA’DEL MOBBING -SEGNALI DI ALLARME PSICOFISIOLOGICO, EMOZIONALE, COMPORTAMENTALE -SINDROMI ACUTE DA STRESS E DDA -SINDROMI CRONICHE DA STRESS E DDA -DEPRESSIONE GRAVE -ALTRE (ES. REAZIONE PARANOIDE DA STRESS) Dario Boccaletti

  31. SEGNALI DI CARATTERE PSICOFISIOLOGICO • IPERATTIVAZIONE AROUSAL PSICOFISIOLOGICO • TACHICARDIA • CRISI ANGINOSE • CEFALEA • GASTROENTEROPATIE (nausea ,vomito, bruciori) • DISTURBI DELL’EQUILIBRIO • DOLORI OSTEOARTICOLARI • IPERTENSIONE LABILE Dario Boccaletti

  32. SEGNALI DI ALLARME EMOZIONALE • IPERALLERTA (IPERATTIVAZIONE COGNITIVA) • TENSIONE • IRRITABILITA’ • INSONNIA • INSICUREZZA • ALTERAZIONI DELL’UMORE • APATIA • MELANCONIA • PERDITA DI INIZIATIVA • PROBLEMI DI CONCENTRAZIONE • REAZIONI DI ANSIA , EVITAMENTO ,FOBIE • PENSIERI RICORRENTI Dario Boccaletti

  33. SEGNALI DI ALLARME COMPORTAMENTALE • DISTURBI DELL’ALIMENTAZIONE • CONSUMO ALCOOLICI, FUMO,FARMACI • ISOLAMENTO SOCIALE • REAZIONI AUTO -ETERO AGGRESSIVE (vd..terribile somiglianza di esordio con patologie più gravi) Dario Boccaletti

  34. SINDROME DA DISADATTAMENTO (ICD10) • Condizione di malessere soggettivo e disturbo emozionale che in genere interferiscono con il funzionamento e le prestazioni sociali e che insorgono nei periodi di adattamento ad un significativo cambiamento di vita o ad un evento di vita stressante. • L’esordio è entro un mese dall’evento con una persistenza per non più di sei mesi dalla cessazione dello stress. Dario Boccaletti

  35. SOTTOTIPI DI DDA • Con reazione depressiva breve (non più di 1 mese) • Con reazione depressiva prolungata (massimo 2 anni) • Con reazione mista ansioso-depressiva • Con disturbo prevalente di altri aspetti emozionali (collera, tensione) • Con alterazione della condotta (es.guida spericolata) • Con alterazione mista emotività e condotta Dario Boccaletti

  36. Vale la pena di precisare che il DDA per la definizione dell’ICD10 è un disturbo acuto(6 mesi), ma vista la durata dell’evento stressante spesso superiore ,il DSM IV prevede DDA cronico (Vedi anche Decreto Min Lav –Inail G.U.134 10/06/2004) Dario Boccaletti

  37. DISTURBO POST TRAUMATICO DA STRESS (DPTS) Risposta ritardata o protratta ad un evento stressante o ad una situazione di natura eccezionalmente minacciosa o catastrofica per la propria integrità fisica , in grado di provocare diffuso malessere in quasi tutte le persone. La risposta comprende paura intensa , sentimenti di impotenza. Dario Boccaletti

  38. L’evento viene rivissuto con ricordi, pensieri o sogni intrusivi ricorrenti fino ad esperienze di flashback, illusioni,allucinazioni,timore e reazioni di fronte a stimoli simili, evitamento di situazioni o pensieri simili, ipervigilanza , disturbi del sonno, menomazione nel funzionamento sociale e lavorativo. Durata:acuto –cronico ( più di tre mesi). Se ad esordio ritardato (sei mesi dopo l’evento) Dario Boccaletti

  39. DISTURBO DEPRESSIVO MAGGIORE(DSM IV) a)Cinque o più dei seguenti sintomi per almeno due settimane • Umore depresso per la maggior parte del giorno, quasi ogni giorno. • Marcata diminuzione di interesse o piacere • Perdita o aumento peso e/ o appetito • Insonnia o ipersonnia • Agitazione o rallentamento psicomotorio • Faticabilità ,mancanza di energia • Sentimenti di autosvalutazione o colpa eccessivi • Ridotta capacità di pensare,concentrarsi,indecisione • Pensieri ricorrenti di morte Dario Boccaletti

  40. DISTURBO DEPRESSIVO MAGGIORE(DSM IV) 2 b) Disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento sociale, lavorativo, o di altre aree c) Esclusione sostanze ,farmaci,condizioni mediche generali d) Non dovuto a lutto Dario Boccaletti

  41. Dario Boccaletti

  42. LETTURA MAGISTRALE PROF.ROSSI”IL DOLORE MENTALE”(Cong.Naz.sulle malattie da Stress) • Dipinto “Ecce Homo “ di Antonello da Messina • Pilato che umilia Gesù presentandolo come una nullità • Commento:ha l’espressione di “chi non ce la fa più”, l’umiliazione come massimo dolore morale Dario Boccaletti

  43. TERAPIA MEDICA -Rapida (vd.B.D.N.F. e Lesione Funzionale da Stress Prolungato) -Efficace -Condivisa -Scarsi effetti collaterali sullo stato funzionale Dario Boccaletti

  44. TERAPIA (2) PSICOTERAPIE RIABILITATIVE -Rapido recupero della capacità di orientarsi nella situazione imprevista -Progettualità -Autostima -Revisione idee di colpa , di autosvalutazionee depressive -riconoscimento - solidarietà Dario Boccaletti

  45. TIPI DI STRUTTURA DI LEADERSHIP PIU’ FREQUENTI • Permissiva • Autoritaria • Partecipativo - Democratico • Non direttiva Dario Boccaletti

  46. CARATTERISTICHE: Viene ostacolata la circolazione di informazione all’interno del gruppo Esiste una gerarchia dall’alto verso il basso G1 G8 G2 L G7 G3 G6 G4 G5 STRUTTURA AUTORITARIA (A STELLA) Dario Boccaletti

  47. CARATTERISTICHE: Il leader non è stabile Il leader viene scelto dal gruppo in base alle esigenze del momento Il progetto è elaborato e conosciuto da tutti G1 G8 G2 L G7 G3 G6 G4 G5 STRUTTURA NON DIRETTIVA(A STELLA ROVESCIATA) Dario Boccaletti

  48. CARATTERISTICHE: Non esiste alcuna relazione né circolazione di informazioni utili al gruppo Non esiste un progetto unitario G1 G2 G6 STRUTTURA PERMISSIVA G4 L G8 G3 G5 G7 Dario Boccaletti

  49. CARATTERISTICHE: Il progetto è conosciuto e condiviso da tutti Le informazioni sono bidirezionali Il leader è accettato da tutti i membri del gruppo G1 G8 G2 L G7 G3 G6 G4 G5 STRUTTURA DEMOCRATICO PARTECIPATIVA Dario Boccaletti

  50. Percorsi organizzativi • P.M. orientato ai servizi e alle persone • Individuazione delle responsabilità • Pianificazione e controllo • Disease management • Case management • Evoluzione del C.M. • Modelli di gestione del gruppo di lavoro (modello della contingenza) • Learning organizzativo Dario Boccaletti

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