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LAVORO E DIVERSITA’: IL LAVORO DELLE DONNE

LAVORO E DIVERSITA’: IL LAVORO DELLE DONNE. Aumento partecipazione delle donne nei mercati del lavoro; soprattutto nei paesi nordici e nel Regno Unito; Trattato di Amsterdam e Direttive Consiglio europeo. LA SOCIETA’ INDUSTRIALE E IL LAVORO DELLE DONNE.

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LAVORO E DIVERSITA’: IL LAVORO DELLE DONNE

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Presentation Transcript


  1. LAVORO E DIVERSITA’: IL LAVORO DELLE DONNE • Aumento partecipazione delle donne nei mercati del lavoro; • soprattutto nei paesi nordici e nel Regno Unito; • Trattato di Amsterdam e Direttive Consiglio europeo. sociologia del lavoro/ lavoroediversità

  2. LA SOCIETA’ INDUSTRIALE E IL LAVORO DELLE DONNE • Pre-fordismo: leggi di tipo paternalista e “protezionista”, incentrate sul ruolo riproduttivo delle donne: protezione dalle attività nocive per la salute, di sforzo fisico, proibizione del lavoro notturno (v. prime convenzioni OIL); • Fordismo: lo stato sociale offre nuove opportunità di impiego alle donne, nei servizi pubblici, istruzione (scuole materne ed elementari soprattutto), sanità (in posizioni subordinate), attività amministrative nel pubblico e nel privato (professionalità di basso livello). sociologia del lavoro/ lavoroediversità

  3. IL LAVORO DELLE DONNE DAGLI ANNI ‘70 • Più elevato livello di istruzione; • sviluppo servizi pubblici (asili, ospedali, case di riposo) che riduce l’attività di cura; • tecnologie lavoro domestico; • movimenti femministi; • espansione nel terziario, nella pubblica amministrazione; • il fenomeno della “doppia presenza” tra tempo di lavoro e tempo di “non lavoro”; • le “azioni positive”; • i lavori “atipici”, flessibili, autonomi e semi-autonomi sociologia del lavoro/ lavoroediversità

  4. IL FENOMENO DEL LAVORO “ATIPICO” FEMMINILE • CONTRATTI A TERMINE; • A TEMPO PARZIALE; • STAGIONALI; • TEMPORANEO; • A DOMICILIO; • TELELAVORO sociologia del lavoro/ lavoroediversità

  5. LA FLESSIBILITA’ DEL MERCATO DEL LAVORO FEMMINILE • Nuove opportunità di impiego: capacità di adattamento ai nuovi lavori; • Nuovi rischi: il mercato del lavoro “secondario”; • il problema della “conciliazione” tra carriera professionale e responsabilità familiari; • diritto del lavoro “fordista” a fronte di un mercato del lavoro “post-fordista”: meccanismi di esclusione delle donne (tasso di attività femminile 45%, maschile 66%; disoccupazione femminile molto più elevata rispetto a quella maschile). sociologia del lavoro/ lavoroediversità

  6. INSTABILITA’ DEL LAVORO FEMMINILE Maggiore discontinuità dei percorsi professionali femminili: • discriminazioni nascoste, per gravidanza e maternità; • compatibilità tra lavoro e vita familiare; • fenomeni di “segregazione” sul lavoro; • discriminazioni salariali: retribuzione media delle donne 84% degli uomini in Svezia, 73% in Francia e Spagna, 64% nel Regno Unito. sociologia del lavoro/ lavoroediversità

  7. LE POLITICHE PUBBLICHE E DELLA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA • Le “azioni positive”: il concetto della “discriminazione positiva” simile a quella prevista per l’integrazione delle minoranze nere negli Usa negli anni Sessanta; • Le Direttive europee sui congedi parentali e le politiche per rimuovere le disuguaglianze strutturali e promuovere iniziative ad hoc; • Il principio delle “pari opportunità” incluso nel Trattato di Amsterdam (art. 141.4, ex art. 119.4 TCE): il nuovo art. 6A Trattato CE riconosce al Consiglio il potere di adottare “le misure necessarie per combattere tutte le discriminazioni basate sul genere”; • In Italia: la legge 125 del 1991 sulle “azioni positive” e la legge 215 del 1992 sulla “imprenditorialità femminile”. sociologia del lavoro/ lavoroediversità

  8. IL TEMPO DI LAVORO DELLE DONNE • La proibizione del lavoro notturno per le donne (in Italia legge 903 del 1971), una concezione maschile del tempo di lavoro? • Autorizzazione con sentenza di Stoeckel del 25 luglio 1991: effetti negativi? • L’eterogeneità dei tempi di lavoro e la necessità di conciliare lavoro e organizzazione familiare; • Le tradizioni giuridiche e culturali nazionali: il part-time dell’Olanda e dei paesi nordici. sociologia del lavoro/ lavoroediversità

  9. LE DONNE E IL SINDACATO • Il problema della rappresentanza: tassi di sindacalizzazione inferiori a quelli maschili; • Il problema della rappresentatività e legittimazione degli attori collettivi; • Elevata partecipazione al mercato del lavoro e scarsa presenza nella contrattazione collettiva e nei ruoli direzionali e decisioni delle organizzazioni sindacali; • Nuovi spazi di partecipazione dei movimenti femminili? sociologia del lavoro/ lavoroediversità

  10. LE DONNE E LE IMPRESE • Basso numero di donne titolari di imprese; • Maggiori difficoltà dei percorsi per diventare imprenditrici (?); • maggiori difficoltà di carriera e di raggiungere i livelli più alti nelle gerarchie aziendali; • Le donne che collaborano con il marito imprenditore sociologia del lavoro/ lavoroediversità

  11. I PROGRAMMI DI PARI OPPORTUNITA’ TRA UOMINI E DONNE SUL POSTO DI LAVORO • Il ruolo della legislazione, degli accordi collettivi e degli attori sociali nella regolazione della eguaglianza di genere nel lavoro; • La legislazione top-down; • Le politiche bottom-up: volontarie, decentrate, a livello di impresa; • I contenuti dei programmi di eguaglianza di genere sul posto di lavoro sociologia del lavoro/ lavoroediversità

  12. sociologia del lavoro/ lavoroediversità

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