1 / 51

Le persone che non riescono a parlare rischiano :

Le persone che non riescono a parlare rischiano : di essere ritenute incapaci di comprendere e provare emozioni; di venire spesso interpretate e non capite; di venire anticipate nelle risposte; di non essere considerate nei loro tentativi di comunicare.

ferris
Download Presentation

Le persone che non riescono a parlare rischiano :

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Le persone che non riescono a parlare rischiano: di essere ritenute incapaci di comprendere e provare emozioni; di venire spesso interpretate e non capite; di venire anticipate nelle risposte; di non essere considerate nei loro tentativi di comunicare. Un grave deficit comunicativo quindi ha conseguenze anche sul piano relazionale, linguistico, cognitivo e sociale.

  2. "Spesso la gente fa un parallelo fra la capacità di parlare e la nostra intelligenza. La C.A.A. rende più difficile ignorarci e permette a ciascuno di noi di far sentire la propria voce" Ruth Sienkewicz–Mercer nel suo libro "I Raise My Eyes to Say Yes" (1989)

  3. Comunicazione Aumentativa Alternativa Anni ’70Nord Europa, Nord America e nei paesi anglosassoni si sviluppano ricerche volte a facilitare la comunicazione a persone con grave disabilità motoria ed impossibilitate a parlare. 1983In America nasce l’ International Society Augmentative and Alternative Communication (I.S.A.A.C.) 1996 In Italia, a Milano, viene fondata la prima Scuola di Formazione in C.A.A. presso il Centro Benedetta d’Intino 2002 Chapter Italiano dell’ I.S.A.C.C. 2002 Redattele Linee Guida per la riabilitazione del bambino affetto da PCI da parte della Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitazione (S.I.M.F.E.R.) e della Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’ Adolescenza (S.I.N.P.I.A.) sottolineano contenuti propri della C.A.A.

  4. Definizione: Comunicazione Aumentativa Alternativa: “Tutte le modalità di comunicazione che possono facilitare e migliorare la comunicazione di tutte le persone che hanno difficoltà ad utilizzare i più comuni canali comunicativi, soprattutto il linguaggio orale e la scrittura”. (www.isaacitaly.it) “Progetto” costruito sulla persona costituito da un insieme di conoscenze, strategie e tecniche che facilitano la comunicazione con persone che presentano carenza o assenza del linguaggio. La C.A.A. sistema multimodale: INTEGRA MIGLIORA ACCRESCESTIMOLA SOSTITUISCE FORNISCE

  5. Cause congenite: PCI, sindromi genetiche… Cause acquisite: Ictus, trauma cranico… Cause neurologiche evolutive: SLA, SM, Morbo di Parkinson,… Cause temporanee: tracheostomia,… Perché non comunico?

  6. Gli interventi di CAA • Prevedono più figure professionali • Aspetti medici • Abilità presenti • Ambienti di vita • Barriere • Sistema di comunicazione già esistente • Non sono riabilitativi ma consistono in un approccio da applicare sempre in interventi ad ampio raggio. • Obiettivo è quello di studiare e fornire soluzioni che facilitino da subito l’interazione tra bambino ed ambiente. • Sono percorsi che partono dai bisogni comunicativi che non possono prescindere dall’evoluzione della persona nel tempo, dagli aspetti emotivi cognitivi e sociali.

  7. Sistema multimodale che per essere efficace deve sfruttare anche: • Modalità comunicative già esistenti (verbali e non,…) • Modalità naturali (sguardo, gesti…) • Modalità aumentative speciali (simboli, ausili…) • Prevedono disponibilità, abilità e addestramento anche del “partner comunicativo”. • Porre attenzione al proprio linguaggio • Sollecitare l’attenzione • Creare opportunità di interazione • Stimolare l’iniziativa • Rispettare i tempi ed i ritmi • Strutturare l’ambiente idoneo • Aiutarlo ad esprimere preferenze

  8. ISISTEMI GRAFICI • Si classificano: • Richiesta cognitivache necessitano per essere interpretati. • Iconicitàsi valuta la relazione tra simbolo e significato (Trasparenti, traslucenti opachi). • Strutturazione interna:BLISS sono un sistema; PCS sono un set.

  9. PCS: PICTURE COMMUNICATION SYMBOLS 4800 simboli sia dettagliati sia stilizzati

  10. PIC: PICTURE IDEOGRAM SYMBOLS 400 simboli bianchi su sfondo nero

  11. PICSYMS: PICTURE SYMBOLS Sistema di 800 simboli

  12. CORE: CORE PYCTURE VOCABOLARY 160 simboli in italiano

  13. BLISS . 11 caratteri lineari 24 simboli internazionali Sistema di 3000 simboli nati come linguaggio universale

  14. 6 simboli arbitrali contrario cosa chimica azione fisica valutazione umana creazione tempo

  15. 8 simboli grafici mente emozione

  16. IL METODO BLISS Metodo Bliss sistema di CAA (Comunicazione aumentativa alternativa). “E’ l’insieme delle procedure che possono facilitare e migliorare la comunicazione di tutte le persone che hanno difficoltà ad utilizzare i più comuni canali comunicativi, soprattutto linguaggio e scrittura.” Aumentativa perché non sostituisce ma incrementa le possibilità comunicative naturali della persona Alternativa perché è appunto alternativa alla comunicazione tradizionale.

  17. LA STORIA • Charles Bliss, ingegnere austriaco, profugo a Shanghai durante le Seconda Guerra Mondiale, rimase colpito dalla scrittura ideografica cinese. • Idea: creare un linguaggio universale, che consentisse una comunicazione al di là delle barriere comunicative, ideologiche e culturali L’ambizioso progetto non trovò applicazione, • Ma nel 1971… Il sistema venne a conoscenza di una piccola èquipe interdisciplinare dell’Ontario Cripped Children’s Centre di Toronto che si era proposta il compito di fornire a bambini affetti da paralisi cerebrale infantile, privi di verbalità, un mezzo di comunicazione che fosse completamente sostitutivo della parola • L’èquipe si rese immediatamente conto che tale sistema per la sua funzionalità, facilità di apprendimento e comprensione e immediatezza visiva (perché basato sul significato e non sulla fonetica) avrebbe soddisfatto le sue esigenze.

  18. CHI USA IL METODO BLISS: persone che, a causa di diverse condizioni patologiche ( gravi forme di anartria, disartria, afasia con difficoltà di decodificazione dei segni grafici, insufficienza mentale con assenza o inintelligibilità del linguaggio verbale…) necessitano di un sistema complementare o sostitutivo al linguaggio verbale per comunicare COME AVVIENE LA COMUNZICAZIONE: I simboli vengono disposti su tabelle di comunicazione in modo che la persona possa indicarli (secondo le sue possibilità) a chi riceve il messaggio, formato da frasi costruite mettendo selezionando i simboli in sequenza. NB: su ogni simbolo viene sempre riportata la parola corrispondente e questo permette di comunicare anche con chi non conosce il metodo.

  19. PROPORRE IL SISTEMA AD UNA PERSONA: Requisiti fondamentali della persona che utilizza il Bliss: capacità di rappresentare l’oggetto corretta percezione visiva di cui si parla In generale, da considerare sono due ordini di fattori: CAPACITA’ FISICA: E’ importante tenere conto dello stato posturale abitualmente tenuto, della capacità di controllo degli arti superiori, del capo, della direzione dello sguardo, delle possibilità percettive,visive e uditive. ES.: Bambini con difficoltà ad articolare il linguaggio possono spesso avere anche difficoltà di controllo del movimento, quindi l’indicazione dei simboli diventa laboriosa e imprecisa. è Importante raccomandare questi bambini ad usare solo quelle parole necessarie per il loro messaggio. Per l’indicatore impreciso è spesso necessario limitare il numero dei simboli usati; nella tabella troveremo allora parole/simboli altamente funzionali CAPACITA’ COGNITIVE: Alcune persone che usano il Bliss sono incapaci di produrre o capire lunghe sequenze di parole. Sarà bene non pretendere frasi grammaticalmente corrette in questi casi, ma incoraggiare ad esprimere sentimenti e bisogni e richieste usando simbolo/frase o brevi combinazioni di parole.

  20. …E ANCORA: • E’ necessaria una valutazione globale della persona, delle modalità e del livello di comunicazione esistente e della motivazione a comunicare. • Spesso, l’unico modo per verificare le possibilità di apprendimento e comprensione del sistema, è PROVARE un progetto di insegnamento • Importanza all’ambiente: E’ importante prendere in considerazione l’ambiente in cui la persona prescelta si troverà a comunicare con i simboli. • E’ determinante un’attenta valutazione e sensibilizzazione di tutti gli ambienti frequentati dalla persona. • La famiglia dovrà essere anch’essa sensibilizzata e adeguatamente istruita.

  21. ADATTARE IL METODO ALLA PERSONA PORREATTENZIONE alle POTENZIALITA’ e ai LIMITI di quella persona è di fondamentale importanza “Questa esperienza di lavoro ha contribuito ad arricchire il nostro ambito professionale, facendoci capire come sia importante non applicare delle modalità tecniche in maniera rigida e stereotipata, ma come vadano modificate e adattate al singolo, tenendo conto degli strumenti e delle competenze seppure minime possedute.Si è inoltre affinata gradualmente la capacità da parte nostra di accettare e tollerare i lunghi tempi di attesa e a volte anche i silenzi, nel rispetto dei ritmi propri di ciascuno.” (Da “Educazione e scuola”, settembre 1990, n.34)

  22. Esperienze di lavoro di alcuni operatori. Alcuni stralci: • “Avevamo sensibilizzato l’ambiente scolastico a questa metodica […] e anche i genitori avevano partecipato alla scelta dei simboli che potevano servire al figlio” I genitori di un bambino cui decidiamo di proporre il metodo Bliss, possono darci informazioni utili sui simboli principali di cui egli avrebbe bisogno, o riguardo ai suoi interessi sui quali si potranno pensare simboli “personalizzati” e motivanti. • “Questo ambiente gli ha permesso di essere più incisivo rispetto all’ambiente in cui viveva. Parallelamente la possibilità di un più ampia espressione aveva permesso a chi si relazionava con B di capire quanta ricchezza interiore possedesse e come fosse maturo e consapevole della propria situazione” E’ difficile riuscire a comprendere una ricchezza umana e intellettiva in una persona che non si esprime o che lo fa solo con risposte dicotomiche e restrittive (SI/NO). Il sistema Bliss può cambiare le cose in molti casi.

  23. Comunicatori simbolici

  24. Vocas GoTalk I Talk 2 BigMack Go Talk 20 + Alcuni esempi

  25. Tech Scan Super Talker Chat Box Chat Box 40 Alcuni esempi

  26. ULTIMATE8 FALCK Alcuni esempi

  27. Comunicatori Alfabetici

  28. Light Writer Alcuni esempi

  29. Neo Spock 21 Allora Alcuni esempi

  30. Comunicatori Dinamici

  31. Mercury Helpitablet Pocket Alcuni esempi

  32. I SOFTWARE DICOMUNICAZIONE

  33. Clicker 4 Comunica The Grid BoardMaker Alcuni esempi

  34. GLI STRUMENTI DI COMUNICAZIONE A BASSA TECNOLOGIA

  35. Etran Comboard Alcuni esempi

  36. Le tabelle di carta

  37. Per la creazione della tabella si deve considerare: • Vocabolario: pensato per diversi contesti,… • Sistemagrafico: • Aspetti fisici: mobilità,… • Sensoriali: vista,… • Intellettivi: simboli scelti insieme,…. • Formatodellatabella: grandezza, materiale,… • per poter essere • STRUMENTO DINAMICO E DUTTILE

  38. ALTRE MODALITA’ COMUNICATIVE:

  39. LIS: LINGUA ITALIANA DEI SEGNI Francia seconda metà del 700

  40. DATTILOLOGIA Padre Assarotti nella prima metà dell’800 inventa l’antico alfabeto manuale

  41. METODO MALOSSI Inizi del ‘900. Si toccano le lettere in nero, si pizzicano le lettere in azzurro.

  42. STAMPATELLO SULLA MANO Facile metodo da utilizzare con chi è diventato sordo cieco dopo aver appreso la lettoscrittura

  43. TADOMA Inventato da Sophie Alcorn educatrice americana.

  44. BRAILLE 1829 Francia, inventato da Luis Braille

More Related