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Oncologia

Oncologia. Lo studio dei tumori. Cause di morte nel mondo nel 2000. Malattie cardiache Cancro Malattie cerebrovascolari Malattie respiratorie croniche Incidenti Diabete Influenza e polmonite Malattia di Alzheimer. Che cos’e` il cancro ?.

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Presentation Transcript


  1. Oncologia Lo studio dei tumori Università di Napoli “Federico II”, Dipartimento di Biologia e Patologia Cellulare e Molecolare “L. Califano”

  2. Cause di morte nel mondo nel 2000 • Malattie cardiache • Cancro • Malattie cerebrovascolari • Malattie respiratorie croniche • Incidenti • Diabete • Influenza e polmonite • Malattia di Alzheimer Università di Napoli “Federico II”, Dipartimento di Biologiae Patologia Cellulare e Molecolare “L. Califano”

  3. Che cos’e` il cancro ? • E’ una malattia nella quale una singola cellula acquista la capacità di proliferare in maniera anomala e va a costituire una massa di tessuto la cui crescita è eccessiva e disordinata rispetto a quella del tessuto normale Università di Napoli “Federico II”, Dipartimento di Biologiae Patologia Cellulare e Molecolare “L. Califano”

  4. Tumore della cervice dell’utero Epitelio normale Tumore Università di Napoli “Federico II”, Dipartimento di Biologiae Patologia Cellulare e Molecolare “L. Califano”

  5. Regolazione della crescita cellulare Tessuti in rapida divisione Tessuti che si dividono sotto stimolo Tessuti che non si dividono mai Università di Napoli “Federico II”, Dipartimento di Biologiae Patologia Cellulare e Molecolare “L. Califano”

  6. Come si mantiene costante il numero di cellule in un tessuto? Morte Crescita Università di Napoli “Federico II”, Dipartimento di Biologiae Patologia Cellulare e Molecolare “L. Califano”

  7. CANCRO Malattia “dei geni” che causa: Proliferazione e sopravvivenza incontrollata delle cellule di un organismo Diffusione a distanza di queste cellule: metastasi Università di Napoli “Federico II”, Dipartimento di Biologiae Patologia Cellulare e Molecolare “L. Califano”

  8. Tipi di tumore • Benigno: localizzato e circondato da una membrana (capsula) che lo separa dai tessuti circostanti. Generalmente rimovibile per via chirurgica. • Maligno: tumore invasivo (cancro) che infiltra e distrugge i tessuti circostanti ed é in grado di diffondere a distanza (metastasi) Università di Napoli “Federico II”, Dipartimento di Biologiae Patologia Cellulare e Molecolare “L. Califano”

  9. Differenti tipi di Canro leucemie: torrente sanguigno Carcinomi comuni: polmone mammella Colon vescica prostata linfomi linfonodi Sarcomi comuni: tessuto adiposo osso muscolo Università di Napoli “Federico II”, Dipartimento di Biologiae Patologia Cellulare e Molecolare “L. Califano”

  10. Nomenclatura dei tumori I prefissi indicano la provenienza prefisso significato adeno- ghiandolare condro- cartilagineo eritro- eritrociti emangio- vasi sanguigni epato- fegato lipo- adipe linfo- linfociti melano- melanociti mielo- midollo osseo mio- muscolo osteo- osso Università di Napoli “Federico II”, Dipartimento di Biologiae Patologia Cellulare e Molecolare “L. Califano”

  11. Neoplasieepiteliali Università di Napoli “Federico II”, Dipartimento di Biologiae Patologia Cellulare e Molecolare “L. Califano”

  12. Esempi di tumore benigno • Fibroma: tumore benigno del tessuto fibroso e della muscolatura liscia (utero). • Lipoma: tumore benigno del tessuto adiposo. • Adenoma: tumore benigno del tessuto epiteliale ghiandolare. • Condroma: tumore benigno del tessuto cartilagineo. • Leiomioma: tumore benigno del tessuto muscolare liscio. Università di Napoli “Federico II”, Dipartimento di Biologiae Patologia Cellulare e Molecolare “L. Califano”

  13. Leiomiomi Università di Napoli “Federico II”, Dipartimento di Biologiae Patologia Cellulare e Molecolare “L. Califano”

  14. Adenoma Università di Napoli “Federico II”, Dipartimento di Biologiae Patologia Cellulare e Molecolare “L. Califano”

  15. Tumore maligno Viene definito ”cancro” dal latino “cancer”= granchio. La denominazione fà riferimento alle proprietà invasive di questo tipo di tumore. Università di Napoli “Federico II”, Dipartimento di Biologiae Patologia Cellulare e Molecolare “L. Califano”

  16. Esempi di tumore maligno • Sarcoma: di derivazione mesenchimale (fibrosarcoma, condrosarcoma). • Carcinoma: deriva dall’epitelio di rivestimento. • Adeno-carcinoma: deriva dall’epitelio ghiandolare. • Linfoma: tumore solido di derivazione linfocitaria. • Leucemia: neoplasia delle cellule bianche circolanti. Università di Napoli “Federico II”, Dipartimento di Biologiae Patologia Cellulare e Molecolare “L. Califano”

  17. Adenocarcinoma Università di Napoli “Federico II”, Dipartimento di Biologiae Patologia Cellulare e Molecolare “L. Califano”

  18. Comportamento biologico • Le definizioni di “benigno” o “maligno” si riferiscono anche al comportamento biologico del tumore. • Per comportamento biologico si intende il grado di differenziazione del tessuto coinvolto e la velocità di crescita e di morte delle cellule. Università di Napoli “Federico II”, Dipartimento di Biologiae Patologia Cellulare e Molecolare “L. Califano”

  19. Differenziazione • Per tumore ben differenziato si intende un tumore le cui cellule non differiscono molto dalle cellule del tessuto normale corrispondente. • Un tumore poco differenziato o non differenziato é costituito da cellule che hanno caratteristiche molto diverse dal tessuto normale (si rende necessario ricorrere ad analisi alternative per determinare il tessuto d’origine). Università di Napoli “Federico II”, Dipartimento di Biologiae Patologia Cellulare e Molecolare “L. Califano”

  20. Tumori Benigni • Circoscritti • Capsulati • Tumori Maligni • Invasivi • Metastatici Università di Napoli “Federico II”, Dipartimento di Biologiae Patologia Cellulare e Molecolare “L. Califano”

  21. Perche’ i tumori sono pericolosi cervello Le cellule tumorali viaggiano con la corrente sanguigna fegato Tumore iniziale Università di Napoli “Federico II”, Dipartimento di Biologiae Patologia Cellulare e Molecolare “L. Califano”

  22. Caratteristiche istologiche • I tumori benigni sono costituiti da cellule ben differenziate. • I tumori maligni possono contenere cellule che presentano tipo e grado di differenziazione molto diversi. • I tumori magligni vengono definiti anaplastici quando le cellule presentano anomalie nucleari, cellule giganti, alto rapporto N/C. Università di Napoli “Federico II”, Dipartimento di Biologiae Patologia Cellulare e Molecolare “L. Califano”

  23. Tumore bendifferenziato Università di Napoli “Federico II”, Dipartimento di Biologiae Patologia Cellulare e Molecolare “L. Califano”

  24. Tumore poco differenziato Università di Napoli “Federico II”, Dipartimento di Biologiae Patologia Cellulare e Molecolare “L. Califano”

  25. Tumore anaplastico Università di Napoli “Federico II”, Dipartimento di Biologiae Patologia Cellulare e Molecolare “L. Califano”

  26. Displasia • Denota perdita della architettura del tessuto e della uniformità dell’epitelio. • mitosi molto più evidenti che nel tessuto normale. • La gradazione (in ordine di crescente gravità): lieve, moderata, grave, carcinoma “in situ”. • Una displasia di grado lieve o moderato può essere reversibile. Università di Napoli “Federico II”, Dipartimento di Biologiae Patologia Cellulare e Molecolare “L. Califano”

  27. Displasia Tessuto normale Università di Napoli “Federico II”, Dipartimento di Biologiae Patologia Cellulare e Molecolare “L. Califano”

  28. Displasia • La displasia é una proliferazione non neoplastica. • La displasia può divenire cancro, ma non necessariamente. Università di Napoli “Federico II”, Dipartimento di Biologiae Patologia Cellulare e Molecolare “L. Califano”

  29. Velocità di crescita • In generale i tumori benigni e quelli maligni con un buon livello di differenziazione crescono lentamente, al contrario dei tumori poco differenziati. • Esistono, tuttavia, eccezioni legate al tipo di tumore, all’apporto sanguigno ed alla stimolazione ormonale. Università di Napoli “Federico II”, Dipartimento di Biologiae Patologia Cellulare e Molecolare “L. Califano”

  30. Modalità di crescita • I tumori benigni crescono, generalmente, in modo espansivo. • I tumori maligni crescono infiltrandosi nei tesuti vicini distruggendone la struttura (la superfice cellulare e la matrice extracellulare hanno un ruolo importante nella progressione neoplastica). Università di Napoli “Federico II”, Dipartimento di Biologiae Patologia Cellulare e Molecolare “L. Califano”

  31. Esempio di crescita normale Cellule morte che desquamano Epidermide Migrazione cellulare Cellule che si dividono nello strato basale Derma Università di Napoli “Federico II”, Dipartimento di Biologiae Patologia Cellulare e Molecolare “L. Califano”

  32. Inizio della crescita cancerosa Tessuto sottostante Università di Napoli “Federico II”, Dipartimento di Biologiae Patologia Cellulare e Molecolare “L. Califano”

  33. Tumore/neoplasia Tessuto sottostante Università di Napoli “Federico II”, Dipartimento di Biologiae Patologia Cellulare e Molecolare “L. Califano”

  34. Invasione and Metastasi 1 Le cellule cancerose invadono I tessuti circostanti e I vasi 2 Le cellule sono trasportate in siti a distanza 3 Le cellule invadono nuovi tessuti Università di Napoli “Federico II”, Dipartimento di Biologiae Patologia Cellulare e Molecolare “L. Califano”

  35. Metastasi • Crescita del tumore in un sito diverso da quello primitivo. • Sono caratteristiche dei tumori maligni. • Le modalità di diffusione metastatica sono: • Deposizione di cellule tumorali in cavità • Diffusione attraverso la via linfatica • Diffusione attraverso il circolo sanguigno. Università di Napoli “Federico II”, Dipartimento di Biologiae Patologia Cellulare e Molecolare “L. Califano”

  36. Stadi di sviluppo di un Tumore Tumore invasivo Tumore in situ Displasia Iperplasia Università di Napoli “Federico II”, Dipartimento di Biologiae Patologia Cellulare e Molecolare “L. Califano”

  37. Storia naturale di un Tumore Maligno Tumore primario Invasione dei tessuti circostanti Metastasi Università di Napoli “Federico II”, Dipartimento di Biologiae Patologia Cellulare e Molecolare “L. Califano”

  38. Invasione della membrana basale (MB) e metastasi Membrana basale Carcinoma in situ • Le cellule tumorali: • Perdono adesività, esprimono recettori e si legano alla MB mediante recettori per la laminina • Producono enzimi proteolitici: metallo-proteasi, collagenasi per collagene tipo IV, ed attivatore del plasminogeno • Segue la degradazione della MB che consente la migrazione cellulare Perdita di adesione ed espressione di recettori per laminina Legame alla membrana basale (laminina) Recettori Laminina Produzione di collagenasi ed altre proteasi Degradazione Membrana Basale Dissoluzione Matrice Extracellulare Vasi sanguigni Linfatici Migrazione cellule tumorali e metastasi per via linfatica e/o ematica Università di Napoli “Federico II”, Dipartimento di Biologiae Patologia Cellulare e Molecolare “L. Califano”

  39. Grado e stadio dei tumori • Il “grado” del tumore viene definito sulla base delle caratteristiche microscopiche delle cellule del tumore ed é specifica per il tipo di tumore. • Lo “stadio” del tumore (che ha notevole valore prognostico) é definito in base a criteri clinici, radiologici e chirurgici quali: • Dimensioni • Coinvolgimento dei linfonodi regionali • Presenza di metastasi Università di Napoli “Federico II”, Dipartimento di Biologiae Patologia Cellulare e Molecolare “L. Califano”

  40. Grading tumorale Relazione fra grading e prognosi 100% Basso grado Sopravvivenza dei pazienti Alto grado 1 2 3 4 5 anni Università di Napoli “Federico II”, Dipartimento di Biologiae Patologia Cellulare e Molecolare “L. Califano”

  41. Stadiazione Sopravvivenza a 5 anni di pazienti di melanoma jn relazione allo stadio 100% 50% I II III Stadio al tempo della diagnosi iniziale Università di Napoli “Federico II”, Dipartimento di Biologiae Patologia Cellulare e Molecolare “L. Califano”

  42. Caratteristiche fondamentali del fenotipo maligno • Indipendente dai segnali mitogenici • Insensibile ai segnali anti-mitogenici • Evade l’apoptosi • Potenziale proliferativo illimitato • Promuove e sostiene l’angiogenesi • Crescita invasiva e metastatica Università di Napoli “Federico II”, Dipartimento di Biologiae Patologia Cellulare e Molecolare “L. Califano”

  43. Morbidità e mortalità • Metastasi • Invasione dei maggiori vasi sanguigni • Compressione di organi vitali • Compromissione funzionale dell’organo • Infezioni Università di Napoli “Federico II”, Dipartimento di Biologiae Patologia Cellulare e Molecolare “L. Califano”

  44. Raccolta di cellule: Citologia Pap test normale Pap test anomalo Università di Napoli “Federico II”, Dipartimento di Biologiae Patologia Cellulare e Molecolare “L. Califano”

  45. Biopsia: Istologia Patologia Profili proteici Campioni di sangue o tessuto di pazienti Profili genomici Università di Napoli “Federico II”, Dipartimento di Biologiae Patologia Cellulare e Molecolare “L. Califano”

  46. Aspetto miscroscopico delle cellule tumorali Università di Napoli “Federico II”, Dipartimento di Biologiae Patologia Cellulare e Molecolare “L. Califano”

  47. Le cellule tumorali cambiano morfologia cellule normali cellule trasformate Università di Napoli “Federico II”, Dipartimento di Biologiae Patologia Cellulare e Molecolare “L. Califano”

  48. Le cellule tumorali crescono di più e in maniera disordinata Università di Napoli “Federico II”, Dipartimento di Biologiae Patologia Cellulare e Molecolare “L. Califano”

  49. I 6 temibili superpoteri del cancro 1)Crescita in assenza dei normali segnali di attivazione 2) Crescita che ignora i segnali inibitori delle cellule vicine 3) Inibizione dei meccanismi di autodistruzione cellulare 4) Capacità di indurre la crescita di vasi sanguigni 5) Immortalità 6) Capacità di invadere altri tessuti e di diffondersi ad altri organi Università di Napoli “Federico II”, Dipartimento di Biologiae Patologia Cellulare e Molecolare “L. Califano”

  50. Che cosa provoca il cancro? Alcuni virus o batteri Sostanze chimiche radiazioni Eredità Dieta ormoni Una combinazione fattori genetici e ambientali Università di Napoli “Federico II”, Dipartimento di Biologiae Patologia Cellulare e Molecolare “L. Califano”

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