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STAGE. L’esperienza del Carlo Porta di Monza. PREMESSA.

edmund
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Presentation Transcript


  1. STAGE L’esperienza del Carlo Porta di Monza

  2. PREMESSA • Il nostro istituto ha una lunga tradizione, quasi ventennale, in questo campo: è stata una delle prime scuole a realizzare questa esperienza fondamentale di alternanza scuola-lavoro, in modo da promuovere un effettivo collegamento fra scuola e mondo del lavoro.

  3. PREMESSA • Con la trasformazione del nostro istituto da istituto magistrale con sperimentazione circolare 27 in “liceo delle scienze umane e sociali”, tale iniziativa, lungi dal poter essere accantonata, ha ricevuto un nuovo impulso: l’affermazione di una società sempre più globalizzata e multietnica, la creazione dell’unità europea, l’imprescindibilità dell’informativa e della comunicazione mass-mediale, la velocità del progresso tecnologico, la continua evoluzione delle strutture economiche di base sono i principali fattori che hanno determinato l’esigenza di un percorso educativo nuovo, capace di coniugare una solida formazione liceale di base con competenze specifiche sui fenomeni sociali.

  4. PREMESSA • Possiamo affermare che tutti gli elementi di trasformazione prima evidenziati hanno determinato un progressivo allargamento rispetto agli enti coinvolti nella effettuazione di questi stage, in modo da mettere alla prova sul campo le nozione teoriche acquisite.

  5. PREMESSA • Nel rispetto del DL 112/98 sull’autonomia scolastica si è proceduto in modo da attuare un accordo di sinergie sempre più proficuo fra il nostro Istituto e gli enti operanti sul nostro territorio. In questa prospettiva è opportuno richiamare un breve passaggio della Legge 196/97 che intende “agevolare momenti di alternanza fra studio e lavoro e di agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro.”

  6. PREMESSA • Infatti la partecipazione agli stage da parte degli alunni delle classi quarte viene promosso dal nostro Istituto secondo tre finalità: 1.preprofessionalizzante 2.formativa 3.orientativa.

  7. Tipologie degli enti coinvolti • NIDO • SCUOLA MATERNA • BENI CULTURALI • ANZIANI • FISCO • LAVORO • HANDICAP • OSPEDALE • DISAGIO

  8. Enti presenti sul territorio • Il nostro Istituto è situato nella città di Monza, ma ha un bacino d’utenza estremamente vasto, in quanto accoglie alunni provenienti di differenti comuni. Per adeguarsi a questa complessa realtà, anche gli enti presso i quali gli alunni effettuano il periodo di stage risultano distribuiti sulle diverse realtà presenti nel territorio. Oltre ad enti situati nel comune di Monza collaborano strutture dei seguenti comuni: Vimercate, Agrate, Concorezzo, Sesto S.G., Brugherio, Arcore, Biassono, Sovico, Bellusco, Mezzago, Usmate, Trezzo, Villasanta.

  9. Una scelta articolata • Gli enti coi quali il nostro Istituto ha stipulato una convenzione nel corso degli anni e mantiene relazioni sono circa cinquanta. Gli alunni che effettuano il periodo di Stage ogni anno nelle classi quarte possono variare da 70 a 90. In base sia alle loro esigenze di spostamento sia ai loro interessi e alle loro attitudini gli alunni esprimono delle preferenze che poi verranno attentamente vagliate.

  10. STRUMENTI OPERATIVI • Durante l’esperienza presso gli enti gli allievi hanno a disposizione un diario di bordo, nel quale tengono nota delle attività svolte e degli strumenti utilizzati e dove il docente tutor interno all’ente rileva le loro presenze giornaliere. • Prima dell’inizio effettivo dell’esperienza un docente tutor accompagna gli alunni scelti ad un incontro preparatorio che si svolge col responsabile della struttura designata. • Al termine dell’esperienza l’ente rilascia un giudizio complessivo sull’operato svolto dai nostri alunni • Gli alunni, da parte loro, consegnano una scheda che serve a rilevare il grado di accoglienza da parte della struttura nella quale sono state inserite • Infine scrivono una relazione su questa stessa esperienza, strutturata in alcuni punti precisi, che viene letta e valutata dal docente F.O. e che costituisce, a tutti gli effetti, un elemento di valutazione all’interno del loro curriculum formativo.

  11. MONITORAGGIO • Possiamo rilevare che, nella loro maggioranza, i giudizi complessivi rilasciati daglienti sull’operato svolto dai nostri alunni risultano positivi o estremamente positivi, e questo testimonia sia le competenze maturate dagli allievi nel corso del curriculum di studi, sia l’impegno e la motivazione con cui essi affrontano tale opportunità di crescita • Un elemento a nostro giudizio molto significativo è altresì costituito dal questionario di valutazione dell’ esperienza svolta all’interno degli enti compilato dagli alunni stessi: mediante tale strumento l’Istituto ha modo di verificare sia la consapevolezza dell’esperienza maturata dagli alunni, sia la disponibilità dimostrata dalle strutture stesse • Perciò alleghiamo i risultati di tale questionario relativi alla esperienza del precedente anno scolastico

  12. MONITORAGGIO • Come definiresti il tipo di accoglienza che hai ricevuto? • Accurata 52 Sbrigativa 4 Assente 1 Esaustiva 1

  13. MONITORAGGIO • La relazione con il tutor aziendale è stata • continuata 33 episodica 23 nulla 2

  14. MONITORAGGIO • Le indicazioni di lavoro ricevuto sono state • Chiare 52 confuse 5 rare 1

  15. MONITORAGGIO • Ti sei trovato inserito in un clima di relazioni • molto positivo 53 teso 1 familiare 2 positivo 2 indifferente 2

  16. MONITORAGGIO • Di fronte alle eventuali difficoltà che hai incontrato l’ambiente si è dimostrato • attento 56 indifferente 4 mortificante 1

  17. MONITORAGGIO • Ti sono state esplicitate le ragioni dei compiti affrontati • Sempre 45 talvolta 10 mai 6

  18. MONITORAGGIO • L’ambiente ti ha consentito spazi di iniziativa e di autonomia personale • talvolta 41 sempre 14 mai 5 scarsa 1

  19. MONITORAGGIO • I compiti assegnati ti sono sembrati in linea col tuo percorso formativo • sempre 25 talvolta 24 mai 10

  20. MONITORAGGIO • Esprimi una valutazione sintetica complessiva della esperienza effettuata • formativa 44 positiva 15 faticosa 3 problematica 1

  21. Schema complessivo

  22. Schema complessivo

  23. Schema complessivo

  24. Schema complessivo

  25. Articolazione interna • All’interno di una specifica tipologia di ente sono presenti strutture e esperienze complesse e diversificate fra loro. Il nido può essere in nido tradizionale o un micronido; la scuola materna, per esempio, può essere comunale statale o privata.

  26. Articolazione interna • In altre realtà la diversificazione risulta ancora più complessa. Nelle pagine seguenti cercheremo brevemente di offrire una panoramica più precisa degli enti e delle esperienze in cui i nostri alunni si sono inseriti nel corso di questi ultimi anni, basandoci sulle testimonianze dirette costruite dagli alunni stessi.

  27. ESPERIENZE: NIDO • L’esperienza di stage è avvenuta presso l’ asilo nido comunale di Triante. Il mio compito era quello di giocare con i bambini durante il tempo libero e partecipare attivamente ai semplici laboratori creativi che le maestre preparavano attenendosi al programma stabilito per ogni classe all’inizio dell’anno. Le sale erano tre: c’erano i lattanti, i mezzani e i grandi per ogni sala erano presenti quattro educatrici, in più vi era un’educatrice di sostegno per un bambino disabile nella sala grandi. • Io ho lavorato nella sala grandi, durante le due settimana un’educatrice è stata la mia tutor che mi ha aiutato ad integrarmi il più possibile e mi ha spiegato il funzionamento dello stesso asilo. Inoltre ho assistito a più lezioni di psicomotricità svolte a turno dalle educatrici nella palestra dell’asilo per i bambini delle due sale più grandi. Queste lezioni consistevano nel permettere al bambino di muoversi liberamente tra vari oggetti anche sconosciuti e utilizzarli per creare forme nuove. • Durante la seconda settimana ho partecipato al doposcuola dalle 4 alle 6 in cui i bambini con l’aiuto di un’insegnante frequentavano laboratori nuovi impostati su un tema diverso da quello della mattina.

  28. ESPERIENZE: NIDO • L’ente, presso il quale ho svolto la mia attività di stage, è il nido S. Rocco a Monza. Esso comprende numerosi bambini a partire da pochi mesi fino all’età di tre anni: questi sono divisi in diverse sale definiti attraverso il nome di animali, a seconda della fascia di età in cui sono inseriti. Io sono stata affidata alla sala grandi: “gli Orsi”, la quale ospita bambini che stanno frequentando l’ultimo anno di asilo nido. Durante il mio percorso, articolato da sei ore giornaliere, ho svolto differenti attività a diretto contatto con i bambini, collaborando con le educatrici. • Le attività prevalenti svolte sono state: • assistenza durante il pranzo, il sonno e la merenda • controllo e partecipazione durante il gioco libero e simbolico • partecipazione durante le attività da tavolo proposte dalle educatrici (ad es. dipingere, ritagliare, disegnare...) • accoglienza e saluto dei bambini.

  29. ESPERIENZE: MICRONIDO • Il tirocinio è stato svolto presso il nido familiare BIDIBIBODIBIBU’, un luogo che ci richiama una struttura posta a metà tra l’asilo nido tradizionale e una casa in cui il bambino normalmente vive. • È una struttura che può accogliere un massimo di sette bambini, per i quali è prevista la presenza di due educatrici. • E’ costituito principalmente da tre sale: SALA NANNA, SALA GIOCO, SALA PAPPA - ATTIVITA’ • I bambini quindi sono proiettati in un ambiente caldo, accogliente ma, allo stesso tempo, educativo. Le tirocinanti hanno avuto la possibilità di assistere e prendere parte ad ogni momento della giornata (PAPPA, NANNA, GIOCO LIBERO, ACCOGLIENZA,…) • Le ore di frequenza presso il nido familiare sono state organizzate in maniera tale da permettere alle tirocinanti di osservare e operare nei diversi momenti della giornata. • Le attività educative seguono una programmazione settimanale (Lunedì  Manipolazione, Martedì  Attività da tavolo, Mercoledì  Disegno da tavolo, Giovedì  Travasi, Venerdì  Giochi motori) che ha l’obiettivo di favorire lo sviluppo cognitivo e psicomotorio del bambino.

  30. ESPERIENZE: MATERNA • Lo stage si è svolto presso la Scuola Materna "Il Cartoccino" di Cederna, Monza, in una classe di bimbi di tre anni. • Gli esperti con cui sono stata in contatto sono le maestre della classe in cui mi trovavo, di altre classi e la tutor aziendale. Tutti hanno prestato molta attenzione a ciò che facevo, dandomi suggerimenti e consigli ma lasciandomi comunque libera iniziativa. • L'Ente è un luogo molto accogliente ed offre ai bambini molte opportunità di gioco ma anche di tipo educativo, tenendo conto dei loro bisogni. • Durante lo stage ho potuto svolgere molte attività con i bambini come ad esempio: lettura di libri, canti in gruppo, giochi (costruzione puzzle, giochi nella casetta dei bambini, giochi con farina e sabbia, costruzione di collane con la pasta…), disegni (con le tempere e con i pennarelli), racconto di una storia, lezione di ginnastica e di psicomotricità…Inoltre ho potuto mangiare con loro ed aiutarli a addormentarsi. • L'esperienza in questo Ente, è stata molto positiva ed ha ampliato le mie conoscenze sui bambini e sui metodi di insegnamento.

  31. ESPERIENZE: english playgroup • My name is Roberta Trapasso. I did a period of student teaching at the English Playgroup of Monza, a small British-American style nursery school for children from 3-5 years of age from various nationalities, including several Italian children. The school id headed by Silvia Lemkins, originally from the U.S.A. but here in Italy for many years. The other teacher, Christine, is from Scotland.I followed a small group of around six children-at first observing the other teachers and then interacting with the children myself. I was even able to practice my own knowledge of English- useful especially with the English speaking children. It was fascinating to see how easily the children learn English trough songs, games and everyday use the language.An interesting characteristic of this school is that it has a strong Montessori emphasis. It is probably the only nursery school in Monza that has the full range of Montessori learning materials. This is a set of sensorial materials that help children form a basis for writing, understanding numbers, eye to hand coordination and acquiring independence; of course , all of this material is very useful in learning English as well. Everything from colour, shape, size can be learned in English trough the child's senses.

  32. ESPERIENZE: ANIMAZIONE • La cooperativa Tangram2 offre servizi di natura educativa per bambini da 0 a 14 anni. • Per la prima infanzia: animazione in locali privati dell’ente (Spazi Gioco) per lo sviluppo del rapporto; incontri fra genitori-figli (da 0 a 3 anni) mediati da animatrici qualificate; animazione in asili nidi di proprietà dell’ente: psicomotrocità, educazione musicale; story-telling; realizzazione di progetti mirati all’educazione dei bambini in età prescolare; laboratori musicali e per lo sviluppo dei sensi, per la coordinazione motoria, per l’intercultura • Per i ragazzi di elementari e medie, vengono proposte attività ludico-educative, quasi sempre riguardanti il mondo della lettura, con numerose attività volte all’intercultura. • La Cooperativa si è anche fatta promotrice dei consigli comunali dei ragazzi, dando vita al progetto ‘Alice nelle città’. • Le figure professionali nell’ente sono: animatori professionali, curatori degli spazi privati dell’azienda, curatori delle iniziative pubbliche dell’ente (rappresentazione teatrali, rassegne cinematografiche, cicli di incontri, manifestazioni in collaborazione con il Comune..)

  33. ESPERIENZE: BIBLIOTECA • Lo stage è stato svolto presso la biblioteca “Aldo Moro” di Villasanta. In questo ente i compiti assegnati dal tutor aziendale sono stati di vario tipo. Prevalentemente mi occupavo del ritiro e del prestito dei libri e la catalogazione dei libri nuovi per poi trasmetterli in un archivio generale composto da 32 biblioteche. • Il pomeriggio il mio compito era quello di controllare i ragazzi che usufruivano della biblioteca oltre ai compiti affidatemi durante la mattinata. • I responsabili con cui sono stata a contatto era la bibliotecaria a cui compete la gestione economica e amministrativa. In particolare questa figura si occupava del funzionamento della biblioteca, svolge le funzioni inerenti all’acquisizione del materiale librario e documentario , cura la buona conservazione del materiale e degli arredi. La responsabile della biblioteca è una figura di transito tra biblioteca e comune: deve fornire al comune le relazioni sull’attività e dati per l’elaborazione dei programmi pluriennali e dei piani annuali, e occuparsi della documentazione e informazione sul territorio comunale

  34. ESPERIENZE: ANZIANI • Lo stage è stato svolto presso la Residenza per anziani S. Andrea, Monza. • Nel centro sono ospitati anziani soli e soprattutto non autosufficienti e bisognosi di assistenza continua. • Le attività sono state svolte nella sala animazione e consistevano in attività ludiche e creative/manuali con gli ospiti del centro. • Inoltre ci si occupava di spostare e accompagnare con apposite carrozzine gli anziani nei vari luoghi della struttura. • Durante lo stage si ha la possibilità di stare a stretto contatto con gli anziani ma anche con medici generici, medici specialistici, infermieri, fisioterapisti, volontari, animatori e soprattutto con il tutor aziendale che ricopre il ruolo di psicologa del centro.

  35. ESPERIENZE: ANZIANI • La casa famiglia “San Giuseppe”di Vimercate è strutturato in 2 sezioni: la struttura storica e la nuova residenza. La struttura storica comprende il nucleo Alzheimer ,un primo piano di RSA(residenza per anziani non autosufficienti) e il CDI (centro diurno integrato) dove le anziane possono rimanere per una intera giornata partecipando quindi alle attività ma senza pernottarvi. La nuova residenza comprende due piani di RSA. Entrambe le residenze prevedono attualmente l’ingresso di sole donne. • Durante la giornata per la riabilitazione sia a livello cognitivo sia fisico, le anziane svolgono varie attività tra cui :la ROT (terapia dell’orientamento nella realtà),laboratorio artistico (scrittura e pittura),laboratorio Ergoterapico(lavori di cucito e con ferri),Giochi ancora insieme (piacevoli giochi per far divertire le signore), cinema (visione di un film scelto dalle ospiti), FKT (fisioterapia), Pagine Vive (lettura di racconti con morale scelti dalla psicologa), l’Ager (giochi computerizzati per osservare il grado di capacità cognitive). • Nella struttura sono presenti diverse figure professionali con cui abbiamo lavorato:una educatrice e nostro tutor(Cinzia per la ROT),due animatrici(Marcella e Luisa per Laboratori e Ager),3 fisioterapiste (Johnsala,Serena e Esmeralda) e la psicologa (Rita D’Alfonso per Pagine Vive e cinema).

  36. ESPERIENZE: ANZIANI • Le figure professionali che ho incontrato nell’equipe 1 dei Servizi Sociali di Monza sono : • l'assistente sociale che svolge la sua attività nell'ambito del nucleo famigliare,minori,adulti,handicap,anziani; inoltre supporta e indirizza  aiuta l'utenza ad risolvere i problemi sociali e personali; • l' educatore UOIL che si rivolge a persone che incontrano difficoltà nel mondo del lavoro; • le Cop (consigliere d'orientamento per scuole primarie) che aiutano con dati riflessioni a definire le modalità operative di servizio all'interno dei processi di valutazione e monitoraggiano i percorsi di orientamento in collaborazione ad agenzie esterne; inoltre intervengono nel caso in cui queste ultime danno una segnalazione ai servizi sociali, si occupano dei portatori di handicap.. • Sono anche presenti le Ausiliarie Socio Assistenziali che svolgono le visite ad domicilio,eseguono la pulizia dell'alloggio la pulizia personale e svolgono piccole commissioni per l'utente;la psicologa che svolge il suo lavoro in collaborazione con l'assistente sociale e le Cop. • Gli educatori si occupano dei ragazzi dalla maggiore età in su e più precisamente intervengono per il loro inserimento lavorativo.

  37. ESPERIENZE: FISCO • Ho effettuato lo stage presso l’Agenzia delle Entrate-Ufficio di Monza 2. • L’Agenzia delle Entrate è l’organo che racchiude le competenze degli ex Uffici Distrettuali delle Imposte Dirette, Uffici IVA e Uffici del Registro. • Gli studenti hanno svolto lo stage presso l’area servizi che si occupa prevalentemente dei rapporti con il contribuente. Hanno guidato i contribuenti presso gli sportelli dedicati, hanno rilasciato codici fiscali e partite IVA. • Hanno svolto uno studio sui rapporti Agenzia- utente; hanno assistito e collaborato al progetto Scuola- Fisco in classe- presso la scuola elementare “Lincoln” di Cinisello Balsamo. • Durante lo stage sono stati affiancati dai vari funzionari dell’Agenzia che si occupano di Assistenza ai contribuenti.

  38. ESPERIENZE: SINDACATO • Ho svolto il mio periodo di Stage presso la sezione sindacale di Monza della CGIL. • Lo stage presso l’ente sindacato offre l’opportunità di approfondire le conoscenze per quanto riguarda il mondo del lavoro, in particolare i diritti dei lavoratori, dei disoccupati, dei pensionati e delle categorie del disagio (immigrati, disabili, tossicodipendenti, carcerati, ecc.). • L’attività all’interno di questo ente consiste principalmente nell’assistenza e nella collaborazione alle attività di sportello gestite da diverse figure professionali, in particolare funzionari preposti a differenti uffici, come il funzionario dell’ufficio stranieri, delle politiche sociali, della sicurezza sul posto di lavoro, del settore artigianato, della formazione sindacale o dell’ufficio vertenze. • Inoltre è possibile svolgere compiti a livello autonomo, lavorando con programmi per computer finalizzati, per esempio, al controllo delle buste paga dei lavoratori, dei trattamenti di fine rapporto o alla registrazione dei nuovi tesserati al sindacato.

  39. ESPERIENZE: LAVORO TEMP • Durante il periodo di stage sono venuta a contatto con un gran numero di persone, partendo dal personale che lavora qui alla Adecco, alle numerose persone che quotidianamente arrivano alla ricerca di un posto di lavoro: si tratta soprattutto di extracomunitari. • Mi sono occupata di inserire i curriculum nei computer, ho assistito ad alcuni colloqui e ho svolto lavori come riordinare curriculum, telefonare agli iscritti alla Adecco. • Nel corso della mia esperienza mi sono resa conto delle svariate realtà sociali, a volte molto diverse da quelle che mi immaginavo, e di  come le persone in cerca di lavoro siano veramente tantissime. • In ogni caso la mia esperienza è molto positiva: credo di avere imparato che cosa significhi davvero lavorare. 

  40. ESPERIENZE: PUBBLICITA’ • Allo stage effettuato all’ ufficio pubblicità dell’ipermercato “il Gigante” di Villasanta sono state svolte due tipi di attività: la compilazione giornaliera della cartellonistica dei prezzi e della cartellonistica destinata alle promozioni, e la catalogazione delle foto per il volantino pubblicitario. • Quello che è necessario comprendere è intuire ciò che cerca l’ acquirente per poterlo evidenziare bene in modo da invogliarlo all’ acquisto. Le attività sono tutte state svolte con l’ utilizzo del programma del computer Corel Photo Draw. • Le attività sono state svolte in autonomia seguendo però degli schemi gia prefissati, quindi gli spazi di iniziativa personale erano scarsi. • Il personale con cui sono state svolte le attività è di vario genere: impiegate dell’ ufficio pubblicità, commessi, capi reparto, direttori della vendita.

  41. ESPERIENZE: HANDICAP • Durante lo stage presso il Centro socio educativo di Usmate dipendente dalla ASL 3 si svolge un lavoro di assistenza a persone handicappate. L’attività si svolge dalle 9.00 alle 16.00. Si è affiancati a educatori professionali durante le attività giornaliere. Nel tempo di due settimane si seguono tutte le attività svolte dagli utenti in questi centri; come: giardinaggio, ceramica, cuoio, didattica, psicomotricità, musica e giornalino. Si seguono gli utenti nel momento del cambio dei vestiti e durante il pranzo, si fa particolare attenzione a chi è delimitato fisicamente. • Una figura che si incontra durante lo stage è lo psicologo che segue i ragazzi all’interno del centro e tiene i contatti con le famiglie di questi. Altre figure sono il fisioterapista e lo psicomotricista che durante le loro attività sono affiancati dagli educatori. Si partecipa a delle riunioni in cui gli educatori prendono decisioni sul programma da far seguire agli utenti nel corso dell’anno, supervisionati dallo psicologo.

  42. ESPERIENZE: OSPEDALE • L’ente in cui sono stata accolta durante il mio stage è l’ospedale S. Gerardo di Monza e più precisamente nel reparto di ematologia, pediatria, otorino alla ringoiata, nel • day-hospital del reparto di ematologia. • Il personale con cui ho svolto le attività sono molteplici: assistente sociale; insegnanti per istruzione elementare, media e media superiore; pedagogista; favolatore terapeutico; clown dottori; medici; volontarie ABIO; operatrici del Comitato Maria Letizia Verga; caposala del day-hospital; medici ricercatori. • Le attività proposte sono state, ragionevolmente, principalmente di ascolto delle esperienze dello staff medico quando si era nel reparto di ematologia dell’undicesimo piano e nel centro di ricerca Tettamanti, e aiuto nei compiti, di ascolto e di gioco con i bambini in tutti gli altri settori da noi visitati.

  43. ESPERIENZE: OSPEDALE • All’interno della struttura ospedaliera sono entrata in contatto colle seguenti figure professionali: 1 Primario di tutta l’unita’ di psichiatria 4 dirigenti di primo livello,psichiatri,di cui uno responsabile della struttura 1 dirigente di primo livello,psicologa 1 coadiutore amministrativo 1 caposala 4 infermieri professionali 1 O.T.A. 1 assistente sociale 2 educatori. • Nel corso del mio stage presso l’Ospedale civile di Vimercate ho ricevuto esaustive spiegazioni della funzione del servizio socio-sanitario da parte delle figure presenti . • Ho potuto svolgere così approfondire la conoscenza delle figure professionali e dei servizi che fanno parte dell’unita’ di psichiatria del territorio. • Inoltre ho potuto svolgere le seguenti attività: partecipazione a riunioni con operatori di altri enti territoriali(assistente sociale comune); partecipazione ai vari colloqui con pazienti psichiatrici e con relativi famigliari; visita al reparto di psichiatria dell’ospedale civile di vimercate e relativa conoscenza delle funzioni dei diversi operatori presenti; inserimento dei dati relativi agli interventi individuali sui pazienti all’interno del programma “psiche” (programma in cui e’ inserita l’anamnesi competa dei pazienti in carico al C.P.S. di vimercate).

  44. ESPERIENZE: DISAGIO • Lo stage è stato svolto presso la scuola materna” Margherita Tonoli” del “Centro Mamma Rita” di Monza. • Lo stage si è svolto nei seguenti orari: dalle ore 11.00 alle ore 16.00 per la prima settimana e dalle ore 9.00 alle 14.00 per la seconda. La classe era composta anche da elementi con disturbi comportamentali e fisici quali leggeri handicap e disturbi nell’apprendimento primario. Dato questi disagi alcune attività sono state svolte in maniera più “approfondita”. • Le attività sono state molteplici quali l’insegnamento della lingua inglese, attività musicali, psicomotricità. I compiti a me assegnati sono stati in prevalenza di assistenza e, in alcuni casi, attività autonome sempre con l’ausilio dell’insegnante. Gli esperti con i quali sono venuta a contatto sono state le insegnanti e la direttrice del centro.

  45. ESPERIENZE: DISAGIO • Lo stage svolto presso il Centro di Aggregazione Giovanile di Monza ha offerto la possibilità di collaborare alla vita scolastica di alcuni ragazzi di età compresa tra gli 8 e i 18 anni. La maggior parte delle attività consisteva nello affiancamento a ragazzi delle tre classi della scuola media per aiutarli nello svolgimento dei compiti in tutte le materie e nella partecipazione a momenti ludico-creativi finalizzati alla socializzazione come la creazione di volantini, articoli di giornale, danze e striscioni. • Altre attività svolte all’interno del Centro erano riservate agli educatori, professionali e volontari. In questi casi, il ruolo del tirocinante si limitava all’osservazione per apprendere le modalità con cui si organizzavano le giornate e le dinamiche con cui si studiavano i singoli casi personali. • L’unica figura professionale presente nel Centro era quella dell’educatore; non mancavano, comunque, momenti di collaborazione con psicologi appartenenti, però, a strutture sociali esterne.

  46. ESPERIENZE: DISAGIO • Durante il corso di tutto lo stage, svolto all’interno della Casa Circondariale di Monza, la direzione si è dimostrata estremamente sensibile verso il valore educativo e formativo della esperienza, comprendendo le motivazioni che ci avevano portate alla nostra scelta. • Tutto il personale si è dimostrato disponibile nei nostri confronti: abbiamo potuto seguire il lavoro di docenti, degli psicologi,della polizia penitenziaria, e dei coordinatori di vari corsi. • Abbiamo visitato diversi reparti dell'internato maschile,tra cui la sezione dei colloqui compresa la ludoteca (spazio istituito per gli incontri dei genitori con i rispettivi figli). • C'è stata data, inoltre, la possibilità di sostenere colloqui privati con alcuni detenuti.

  47. ESPERIENZE: DISAGIO • Io ho svolto lo stage presso il Consultorio di Trezzo: il Consultorio Familiare è un servizio pubblico aperto a tutti, adolescenti e adulti. E’ un servizio libero, non giudicante e soprattutto preventivo, rivolto a chi voglia conoscere e capire di più la propria sessualità, vivere serenamente la propria vita di coppia, comprendere meglio i rapporti anche in seno alla propria famiglia. • Il Consultorio si avvale della collaborazione di svariate figure: psicologo, assistente sociale, ginecologo, ostetrica, personale infermieristico e personale amministrativo. Ogni operatore agisce in un’area specifica, anche se la collaborazione interna è molto ampia. • L’Assistente Sociale opera, quasi sempre insieme allo psicologo, nelle seguenti aree: • Interruzione volontaria di gravidanza 2. Consulenza e supporto alle donne in gravidanza 3. Adozioni 4. Famiglia, coppia, singolo • Lo psicologo, oltre alle attività che svolge in collaborazione con l’Assistente Sociale, si occupa di: • Consulenza psicologica per il singolo, per la famiglia e per la coppia. • Adolescenza 3. Adozioni 4. Registrazioni di protocolli e relazioni

  48. VALUTAZIONI CONCLUSIVE • L’esperienza maturata nel corso di questi anni ci consente di affermare che l’azione intrapresa dal nostro Istituto consente di raggiungere tali finalità in modo efficace, attuando una ri-motivazione degli alunni verso l’esperienza dello studio, ma anche un deciso contributo al loro futuro inserimento nel complesso mondo del lavoro. • Mediante tale esperienza gli allievi hanno quindi l’opportunità di riflettere criticamente sul proprio iter formativo e la possibilità di provare sul campo le proprie basi professionali e le proprie attitudini.

  49. VALUTAZIONI CONCLUSIVE • In particolare l'esperienza di tirocinio/stage è una situazione che stimola a prendere iniziative, eseguire compiti precisi, assumere responsabilità. L'operatività infatti rinforza la motivazione a imparare, a mettersi in gioco, a superare ansie e insicurezze. • Cresce così l'autostima, che è uno dei più importanti risultati sul piano personale dell'esperienza lavorativa, con evidente ricaduta sul piano del successo formativo.

  50. L’ esperienza del Carlo PortaLiceo delle scienze umane e socialiMonzaa cura del prof. Gandini SergioFunzione Obiettivo per l’area 4 con la collaborazione degli allievi delle classi quarte

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